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Autore: Supremo Maestro Ramas    19/09/2018    5 recensioni
2015: Shinji, rinato dall'LCL dopo il 3rd Impact, decide di andarsene dal Giappone per lasciarsi alle spalle il più doloroso dei capitoli della sua tristissima vita insieme al ricordo della ragazza che ama.
2022: molte sorprese ed una nuova sorprendente minaccia attendono Shinji ormai diventato uomo.
Battaglie epiche, ritorni inattesi, innumerevoli colpi di scena, romantiche storie d'amore, tanti amici e ancor più nemici: Shinji cosa deciderà di fare ? E come reagirà di fronte a tutto questo ?
Piccolo spoiler nel prologo per chi non ha visto il film "The End of Evangelion".
23/09/2023: evvai col capitolo 31 !!!
Genere: Azione, Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eccoci nuovamente qua.
Come ogni Settembre, sono tornato con il capitolo tortura della consueta fanfic chilometrica relativa ad NGE ! XD
Che dire... è stato un anno lavorativamente intenso in quanto mi è stato affidato un incarico veramente importante il quale, essendo pazzescamente impegnativo e delicato, mi fa' arrivare a fine giornata distrutto e svuotato di tutte le energie mentali e psichiche disponibili... e non è ancora finita visto che solo con l'anno nuovo ormai ben avviato vedremo dove e come alla fine saremo arrivati.

Voltando pagina, come sempre è un dovere porgere un infinito e incommensurabile GRAZIE a tutti voi, cari e care affezionati e/o occasionali lettori e lettrici, recensori e recensitrici !!! ^_*

Non apro l'angolo della posta visto che ho risposto alla recensioni (ormai avviate a sfondare quota 320) direttamente sul sito e non ho ulteriori commenti da fare se non, come sempre, farvi la raccomandazione di continuare a seguire la storia perché il bello deve ancora venire. ^_*

Rinnovo la richiesta di aiuto fatta nei precedenti capitoli: qualora qualcuno volesse darmi man forte nella continuazione della fanfic o conosce qualcuno che potrebbe farlo, può fare richiesta nell'apposito topic da me aperto sul forum del sito di EFP, e di cui vi riporto il link: http://freeforumzone.leonardo.it/d/10985621/Beta-writer-per-mia-fanfic-su-Evangelion/discussione.aspx .

Vi rinnovo anche la cortese richiesta di fornirmi la massima collaborazione possibile, anche spargendo la voce, perché quest'anno il capitolo ha seriamente rischiato di non uscire.

Dato che non faccio mistero di quanto sopra per correttezza nei confronti di tutti voi, rinnovo l'accorato appello.

Mi raccomando anche perché se volete vedere le altre due fanfic di Evangelion che ho in mente, e che prometto saranno molto più brevi questa (XD), occorrerà una mano da parte vostra.

Ricordo che toto-coppie, toto-demone e toto-togato (sento già i "Chi ?" alla Maurizio Mosca (XD)) sono sempre aperti, ma visto che le risposte sinora pervenute sono al 99% per il toto-coppie, sto cominciando a pensare di essere troppo bravo ad elaborare misteri nelle storie. XD

E ora, diamo il via al capitolo !!!

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"Il Conte" ed il "Re Oscuro": i nobili fanno la loro mossa

Il terreno spoglio ed accidentato e ferocemente battuto da un vento incandescente, non presentava segni di vita diversi da un intricato groviglio di acuminati rovi di diversa altezza, andando il medesimo da pochi centimetri dal terreno, fino a toccare punte di più di tre metri.
In mezzo a quelli si muovevano, lamentandosi, i dannati che cercavano vanamente di scappare dalla furia dei loro aguzzini ed anzi facendosi ancora più male nel tentativo di usare l'arbusto come protezione o riparo.
Senza accorgersene, uno di loro, miracolosamente riuscito a trovare vicino all'uscita un anfratto senza troppi rovi e abbastanza nascosto ai torturatori, mentre si rialzava dopo aver scavalcato il bordo della fossa irta di rovi, andò improvvisamente a sbattere contro una figura che sembrava essersi improvvisamente materializzata dal nulla sul luogo.
Vedendone l'aspetto normale, per quanto qualcosa potesse beneficiare di tale aggettivo negli inferi, il poveretto vi si aggrappò speranzoso:- Ti prego aiutami !!! - lo supplicò aggrappandoglisi ai vestiti
Per tutta risposta, il nuovo arrivato calò come un artiglio la mano destra sul collo dell'uomo, la chiuse e lo sollevò per la collottola apparentemente senza sforzo, sordo alle grida di dolore del malcapitato:- Siete tremendamente sporco, buon uomo ! - sentenziò squadrando da capo a piedi la sua preda con un sorriso divertito:- È ora di darsi una bella ripulita ! - concluse e, un istante dopo, il dannato venne avvolto in una fiamma nera intensissima
Osservando con professionale soddisfazione il dannato bruciare, e sordo alle sue grida di dolore, l'essere prese con la punta delle dita della mano sinistra il guanto che gli copriva la mano destra dall'orlo del polso, se lo sfilò con un gesto elegante e poi, sempre con la mano sinistra, ne cavò un altro di tasca e se lo infilò, muovendo poi le dita per verificare che gli calzasse alla perfezione.
Nel frattempo uno dei diavoli carnefici che aveva sentito le urla si era avvicinato, e riconoscendolo non poté trattenere un'esclamazione di sorpresa:- Voi qui ??? - domandò incredulo dell'incontrare lì il suo dirimpettaio mentre faceva un paio di passi indietro e prendeva a salutarlo con deferenza
L'altro lo degnò appena di uno sguardo mentre, cavato un fazzoletto bianco di tasca, prese a pulirsi la giacca dal sudiciume appioppatogli dal dannato, e poi, bruciato il pezzo di stoffa col quale si era rassettato, riprese il suo cammino come se nulla fosse successo col collega che lo guardava incredulo mentre spariva pian piano all'orizzonte diretto al palazzo del suo padrone:"Adesso capisco perché era da questa parti !" ammise tra se e se il torturatore:"Ma perché chiamare addirittura lui ?" si domandò prendendo a grattarsi sgraziatamente la testa deforme mentre si appoggiava al forcone la cui asta era saldamente piantata a terra, seguitando ad osservare il punto all'orizzonte ove poteva ancora scorgere, seppur a malapena, la figura del bianco guantato
Questo fu l'ultimo atto del mostro: poco dopo la sua testa si staccò nettamente dal busto e cadde pesantemente a terra seguita poco dopo dal resto del corpo e dall'arma.
La punizione per aver permesso che un lercio dannato sporcasse il ben vestito era stata somministrata, questo il pensiero dell'esecutore mentre riponeva il minuscolo coltello da portata all'interno della manica sinistra della sua giacca elegante.

Passo passo e senza ulteriori interruzioni, una volta arrivato di fronte al portone dell'immenso palazzo ove risiedeva chi ne aveva richiesto i servigi, si limitò ad una fugace ma compiaciuta occhiata all'imponente, maestosa e terrificante struttura architettonica concentrandosi poco di più sui neri gradini d'ebano che componevano l'immensa scalinata di cui non se ne vedeva la fine stando ai piedi della medesima.
Nero e grigio, questi gli unici colori presenti seppur nelle loro varie sfumature, costruito in puro stile gotico con le sue enormi ed aguzze guglie e le sue enormi finestre di vetro che ritraevano diverse scene di massacri e di torture, come non far ricadere la costruzione che si parava davanti al moro nuovo arrivato nella classica definizione di "castello degli orrori" ?
Senza mostrare ulteriore interesse alla terrificante visione, con lo stesso passo cadenzato che fin lì l'aveva condotto, senza fretta alcuna, cominciò a salire uno ad uno i gradini che conducevano all'immenso portone situatovi in cima.
Arrivato in cima alla scala, degnò appena di uno sguardo i due orrendi enormi demoni che, pesantemente corazzati in una nera armatura dalle grottesche fattezze ed armati con una lunga e pesante alabarda, facevano la guardia e che ben si guardarono dal fare qualcosa di diverso che gettare una rapida occhiata torva al nuovo venuto ed aprirgli con sufficienza, con un grugnito di fastidio, e giusto lo stretto necessario per farlo passare, le due ante del pesante portone metallico sul quale erano sbalzate varie scene che raffiguravano le più grandi "imprese" del proprietario dell'orripilante struttura.
Il pesante infisso, dopo essersi aperto con un cigolio talmente sinistro e lamentoso che da solo avrebbe fatto scappare anche i più coraggiosi, si chiuse con il classico improvviso rumore secco, ma il fatto non turbò minimamente l'ospite che seguitò a camminare dritto per dritto sull'elegante tappeto rosso sangue che ornava l'immenso corridoio nel quale si udivano in lontananza ma ben distinte le lamentele dei dannati che venivano spietatamente torturati nei giganteschi sotterranei.
In ogni spazio tra le colonne che adornavano e sorreggevano l'ampio atrio, diavoli e demoni dall'aria arcigna, anch'essi pesantemente corazzati ed armati, montavano silenti la guardia, con la loro sola presenza che sarebbe bastata a scoraggiare un eventuale invasore e che non perdevano di vista il convocato sebbene sapessero perfettamente che, se era li, una ragione c'era anche se a loro non era stata svelata.
Posto di controllo dopo posto di controllo, giunse infine di fronte all'ingresso della sala ove risiedeva chi ne aveva chiesto i servigi, ed anche qui i guardiani gli aprirono l'ingresso lasciandolo passare e lui la imboccò senza batter ciglio.

La massiccia porta di metallo che precludeva l'accesso alla stanza si era appena chiusa che dall'oscurità saettarono diversi ombre che si diressero spedite verso il nuovo arrivato.
Senza neanche provare a difendersi, il nuovo arrivato si limitò a schivare i colpi, muovendosi aggraziatamente di pochi passi e mandandoli tutti a vuoto.
Passarono solo pochi istanti, poi tutti gli aggressori caddero a terrà senza vita, tutti trafitti dai medesimi coltelli da portata che avevano posto fine all'esistenza del demone dal bianco guantato incrociato poco fa'.
Il silenzio seguì queste gesta, silenzio interrotto all'improvviso da un sordo battere di mani:- I miei complimenti ! - sentenziò il possessore delle mani con un vocione profondo:- Vedo con piacere che due secoli d'inattività non hanno minimante scalfito le tue capacità. - ravvisò il possessore della voce con fare divertito
Per tutta risposta il bianco guantato si inchinò profondamente:- Avete mandato a chiamarmi, vostra grazia ? - domandò ossequiosamente con il dialetto infernale che veniva sul finale affiancato da una perfetto accento british seppur di antica fonetica
L'altro si limitò ad annuire lievemente:- Ho un compito molto importante da affidarti ! - informò il padrone di casa:- Un compito che solo tu puoi svolgere alla perfezione ! - precisò schioccando al contempo tra di loro il pollice e l'indice della mano sinistra
Il secco suono non si era nemmeno attenuato che un demone servitore si avvicinò al nuovo venuto avendo ben cura di restare ben piegato con la schiena e la testa e recando su un vassoio d'argento un foglio di pergamena nera arrotolato.
Il convocato prese dal piatto il contenuto e, mentre il servitore si allontanava camminando all'indietro, ne cominciò a leggere il contenuto una volta sciolto il sigillo che lo teneva insieme.
Con sguardo calmo ma concentrato, prese a scorrere il contenuto e, dopo in minuto buono, lo ri-arrotolò ed alzò gli occhi sul suo interlocutore:- Vogliate perdonarmi vostra grazia, ma non riesco a capire... - confessò con una nota di dubbio nella voce:- Come mai siffatta richiesta ? - domandò incuriosito da quanto appena letto sul documento
Un sorriso diabolico, nascosto a metà dall'ombra nella quale sedeva il nobile, comparve sulla sua faccia:- Il nostro oscurato sovrano sa sempre cosa fare ! - sentenziò convinto il padrone di casa:- Ed ultimamente gli atteggiamenti che quel troglodita arricchito tiene in superficie sono una vergogna che sta rovinando il buon nome del nostro ceto sociale ! - tuonò infastidito dal comportamento dell'oggetto dei suoi strali:- Senza contare che con i suoi colpi di testa sta seriamente rischiando di scatenare un incidente diplomatico ! - esclamò infastidito al solo pensiero di tal avvenimento:- Il nostro buio sovrano ritiene pertanto che sia giunta l'ora che quel buzzurro cominci a comportarsi come si confà ad uno col suo titolo ! - esclamò annuendo nel contempo alle sue stesse parole:- E tu, grazie al tuo background, sei la persona perfetta per adempiere a questo compito. - concluse con un ghigno divertito scoprendo i denti bianchissimi che risaltarono nell'ombra in cui si teneva il padrone di casa:- E nel frattempo, eventualmente, occorrerà indirizzare i colpi di testa di quello sciagurato ad attività più lucrose ! - aggiunse infine sorridendo sardonicamente
Ovviamente il solo accenno alla volontà del Re Oscuro bastava a smorzare ogni obiezione e così fu anche stavolta:- Sarò più che onorato di portare a compimento l'incarico affidatomi da sua maestà, Lord conte ! - esclamò solerte il ben vestito inchinandosi profondamente ancora una volta:- Soprattutto se ciò contribuirà alla vostra discesa in campo... - si augurò con un sorriso furbo sul viso scoccando un'eloquente occhiata al suo committente
L'augurio sembrò infastidire "il Conte" che strinse con vigore il bracciolo sinistro del suo scranno:- Attieniti agli ordini e vattene ! - ringhiò congedando il bianco guantato con un gesto irritato della mano destra
L'altro capì al volo l'antifona:- Yes, my Lord ! - si limitò a dire inchinandosi ancora una volta mentre prendeva a ritirarsi camminando all'indietro giungendo fino al portone nel frattempo aperto dai diavoli guardiani.

Una volta che il bianco guantato se ne fu andato, il nobile s'impose di calmarsi: perdere le staffe per una cosa così stupida non era da lui ed avrebbe potuto compromettere il piano da lui ben congeniato, piano di cui il primo passo era stato concedere quel faraonico prestito al povero Gaghiel che però, dopo aver tenuto una condotta esemplare, che peraltro gli aveva suggerito lui visto che da solo quella sardina troppo cresciuta mai ci sarebbe mai arrivata con quel minuscolo cervellino che si ritrovava, aveva commesso due grossi errori: il primo era stato il tentare di far fuori Dark Sound ignorando di non averne la benché minima possibilità, la seconda di aver cercato il colpo grosso impegnandosi in uno scontro col togato nel quale aveva avuto la peggio.
Fortunatamente per lui, il pinnato, troppo smanioso di vendicarsi della precedente sconfitta per mano dello 02, non aveva minimamente pensato di approfondire i motivi per i quali quella munifica elargizione gli era stata concessa, e comunque, anche se qualcuno gliel'avesse chiesto, lui avrebbe giustificato il tutto come il suo contributo alla causa visto che un puro sangue blu come lui non aveva alcuna intenzione di sporcarsi le mani con quelle scimmie pelose e le loro ridicole marionette giganti, come peraltro continuava a sbandierare sonoramente ai quattro venti.
Ora doveva assolutamente pensare a tenere a freno quell'intrigante di Saber.
Già... Dark Sound... una delle poche cose in grado di infastidirlo oltre ogni limite era proprio l'usuraio ! Un lurido pezzente privo del benché minimo grammo di grazia e nobiltà ! Un diavolo d'infima categoria che, brigando, corrompendo ed ungendo i giusti ingranaggi, era riuscito ad appropriarsi del titolo di duca, e da lì in avanti se ne andava in giro pavoneggiandosi in maniera indecorosa.
Lui che, al contrario dell'usuraio che se ne era bellamente restato in disparte, sbandierando davanti a tutti e a tutto che a lui della guerra non gliene fregava proprio niente, assieme ad altri, si era fatto un culo così nella leggendaria battaglia tra bene e male avvenuta all'alba dei tempi, non poteva proprio sopportare quello zotico che non avrebbe dovuto essere nemmeno degno di poterlo guardare, ora sedesse al tavolo con lui ed altri sangue blu beandosene oscenamente.
Soldi, soldi, soldi ! Quel dannato arricchito non era capace di pensare ad altro ! Avrebbe fatto qualsiasi cosa, promesso pianeti interi pur di poter stipulare con successo un altro dei suoi famosi contratti capestro che gli sarebbero valsi teatrali scappellamenti di teste di fior fior di giuristi talmente a prova di scappatoia per il malcapitato firmatario erano !
Tuttavia altri erano i dubbi che tormentavano il Conte: possibile che Saber si fosse offerto di fare il "semplice" porta ordini e l'allibratore solo per racimolare ancora altre animacce nere di quelle scimmie senza pelo ? E se sì, a che pro manifestarsi davanti all'ex 3rd Children ? Solo per poter fare il cretino con Lilith e Tabris senza timore di subire ritorsioni per via dell'immunità diplomatica di cui godeva ? Onestamente, nei panni dell'affarista, pure lui avrebbe fatto lo stesso contando quanto il grigietto detestasse opportunisti et simila, ma tuttavia aveva il forte sospetto che non era solo per il gusto della teatralità che il biker aveva fatto e continuava a fare tutto ciò.
E se la volontà dell'usuraio andasse oltre il semplice far sua la demonessa, a cui tanto dietro aveva sbavato dall'alba dei tempi ?
A pensarci bene riavere indietro la demonessa togliendola dalla nefasta influenza di Tabris e del di lei fratellone, sarebbe stato un colpo che avrebbe potuto valergli un posto d'onore quasi all'immediata destra del Re Oscuro e mettere in ombra lui, il "Biscazziere" e tutti gli altri. Ma a che pro fare tutto ciò ? E se il piano di Dark Sound fosse in realtà ancora più ardito ? Avido com'era non avrebbe forse mirato sempre più in alto ? E più in alto di un nobile chi c'era ? Un nobile con un grado più alto, ovviamente... Saber forse ambiva al titolo di granduca ? Di arciduca ? O addirittura di principe ? Oppure... E se... No ! Impossibile ! Era assurdo anche solo pensarci ! Il piano che la sua nobile e geniale mente aveva congeniato, e di cui Gaghiel era una mera sacrificata pedina, era infallibile e pertanto il suo sovrano mai avrebbe dovuto anche solo pensare di dover scendere in campo e rischiare tutte le conseguenze del caso per quanto fossero assai assolutamente remote ed impensabili !
Già immaginava la vittoria, vittoria per la quale lui sarebbe stato osannato da tutti e ricompensato dal suo sire ! Al solo pensiero del trionfo l'eccitazione lo pervase, pertanto schioccò indice e pollice della mano sinistra emettendo un particolare suono e pochi istanti dopo, diverse demonesse e diavolesse procaci e discinte comparvero al suo cospetto, pronte a soddisfarne gli appetiti.
Sorridendo compiaciuto, invitò con un cenno le sue concubine ad avvicinarsi così da dargli modo di sfogare le sue voglie lussuriose.
Una volta che si fosse scaricato, avrebbe fatto redigere e poi inviare una richiesta d'incontro al "Biscazziere" col quale contava di instaurare una lucrosa, ovviamente solo per se stesso, partnership.

Chiasso ed una confusa cacofonia di suoni regnavano sovrane nel luogo confondendo l'udito di chi non vi era abituato, altresì la moltitudine di gente e merce presente confondevano la vista e l'olfatto dei non habitué. Particolarmente chiassosi in quel giorno di mercato erano i fratelli Singh, una famiglia di indiani dedita al commercio di erbe e spezie di alta qualità destinate a molteplici usi. Frasi ad effetto e gesti plateali accomunavano l'esposizione della loro merce, mercanzia che però non era affatto all'altezza dei complimenti che uscivano dalle bocche dei loro possessori.
Ben consci che ormai non ci sarebbe più cascato nessuno, i tre s'impegnarono ancora di più nella pantomima e i loro sforzi parvero essere ripagati quando un tizio ben vestito, sicuramente uno straniero a giudicare dai tratti somatici, si avvicinò al loro bancone incuriosito ed attratto dallo show e dalla mercanzia esposta.
Prendendo ad aggiustarsi con le mani un vestito che aveva visto tempi migliori, il maggiore dei tre cominciò il suo show:- Ohhh, buongiorno !!! - esclamò esagerando una finta sorpresa:- Di cosa avete bisogno, signore ?!?! - domandò susseguioso stropicciandosi le mani con aria avida
- Abbiamo tantissime spezie di ottima qualità ! - s'intromise il secondo venuto a dar man forte al fratello mentre, con la mano destra girata verso l'alto, indicava la mercanzia esposta sul banco
Il terzo fratello, che sinora si era tenuto in disparte limitandosi ad annuire, si fece a sua volta avanti:- E non siamo assolutamente cari ! - precisò concludendo così la pantomima mentre gli altri due annuivano a loro volta
La risposta del cliente fu un sorriso di cortesia mentre, cavata una pinzetta di tasca, prese ad esaminare le erbe e le spezie in vendita con molta attenzione cominciando dai fiori di zafferano.
I tre alla mossa del cliente s'irrigidirono: non si aspettavano che la situazione prendesse una piega del genere contando anche che, colui che credevano un pollo, aveva tirato fuori anche una piccola lente d'ingrandimento.
Colti alla sprovvista cercarono di sviarne l'attenzione:- Suvvia, signore ! - lo esortò il terzogenito assumendo un tono fintamente sdegnato:- Così ci offendete ! - esclamò seguitando nella recita
Gli altri due dettero subito man forte al fratello:- Le nostre spezie sono freschissime e certificate come di prima qualità ! - precisò il secondogenito alzando il dito indice della mano destra a mo' di ammonimento:- Pertanto potete controllare quanto volete ma non troverete niente ! - precisò incrociando le braccia al petto, chiudendo gli occhi ed annuendo
Tuttavia il loro cliente nemmeno gli diede retta, impegnato com'era ad esaminare un tipo di di merce dopo l'altra.
Finito dopo diversi minuti l'esame, ripose spezia, lente e pinzetta da dove li aveva presi scuotendo la testa con disappunto.
Il gesto ovviamente non piacque ai tre fratelli:- Cos'hai da fare quella faccia amico ? - domandò il primogenito adombrandosi in volto abbandonando al contempo i formalismi:- Hai forse qualcosa da ridire sulla nostra mercanzia ? - domandò fissandolo infastidito
Per nulla interessato alle rimostranze del venditore, il nuovo arrivato si scostò una ciocca di capelli dal viso:- Devo ammetterlo ! - concesse prendendo a fissare divertito i tre:- Non ho mai visto una robaccia di qualità così scadente quale quella che vendete voi ! - esclamò indicando con l'indice della mano destra la mercanzia esposta dinnanzi a lui

I volti arrossati dall'ira, i denti digrignati, gli occhi che lanciavano lampi d'odio, la rabbia dei tre consanguinei era evidente, ma niente di tutto ciò turbava il ricevente dei loro strali che si limitava ad osservarli con un sorriso ironico dipinto sul volto:- Suvvia, signori, non c'è bisogno di adirarsi così tanto. - li punzecchiò divertito ottenendo il risultato di farli arrabbiare ancora di più:
- Ma come ti permetti, stronzo ?!?! - lo apostrofò il maggiore dei tre fissandolo con evidente astio
- Difatti ! - gli diede manforte quello di mezzo:- Vieni qui e ci accusi di vendere roba scadente ! - ringhiò spazzando l'aria dall'interno verso l'esterno con la mano destra
- La nostra famiglia fa' questo da generazioni ! - rincarò l'ultimogenito:- E nessuno ha mai avuto qualcosa da ridire sulla professionalità con la quale la svolgiamo o sulla qualità dei nostri prodotti !!! - concluse cercando di portare dei casi concreti a sostegno delle loro tesi
L'occhiata sarcastica che ricevette fu eloquente:- Mi dispiace deludervi, sir... - ironizzò l'accusatore spostando poi lo sguardo sugli altri due:- Ma conosco la robaccia che la vostra famiglia smercia sin dai tempi di sua maestà la regina Vittoria ! - svelò guadagnandosi gli sguardi perplessi degli astanti
La risposta dei tre, dopo un attimo di incredulità e di uno sguardo tra di loro, fu una sonora risata:- Tu sei pazzo amico ! - sentenziò il maggiore picchiettandosi l'indice della mano destra sulla relativa tempia
- Infatti !!! - gli fece eco il secondo annuendo:- Dovresti avere quasi duecento anni per poter affermare una cosa del genere !!! - esclamò scuotendo la testa divertito con le mani sui fianchi
Non volendo perdere la possibilità di cavalcare l'onda, anche il terzo decise di dire la sua:- Perché non ci dai il nome del tuo chirurgo estetico ? - ironizzò scoppiando poi a ridere seguito dai suoi due fratelli e da qualcuno degli astanti
Nessuno però si accorse che nonostante tutto l'accusatore non aveva minimamente diminuito l'angolazione del suo sorriso:- Le vostre erbe sono ricavate da piante rinsecchite o malate. - saltò su all'improvviso indicando con l'indice della mano destra diverse mucchietti di arbusti sparsi sul tavolo di fronte a lui:- I colori delle vostre spezie sono spenti e le avete ricolorate artificialmente per farle sembrare fresche. - proseguì spostando il dito sulle medesime mentre gli astanti si erano nel frattempo ammutoliti:- In più le vostre bilance sono tarate in modo da pesare di più di quanto effettivamente sia la merce caricata, così che possiate lucrare sulle tasche dei poveri sventurati che comprano da voi ! - accusò puntando infine il dito sulla strumentazione lì presente
L'accusa infamante aveva fatto zittire tutti gli astanti, ma i tre fratelli furono i primi a riprendersi:- Vuoi proprio passare dei guai amico... ? - domandò il maggiore dei tre agitando minaccioso il pugno destro in aria
Per nulla intimorito dalle minacce, il nuovo arrivato continuò:- Se siete così onesti come sostenete perché non chiediamo a qualcuno che con le spezie ci lavora tutti i giorni ? - domandò con un sorriso beffardo:- Voi che ne pensate della questione, Lord Ikari ? - la domanda posta con noncuranza fece voltare tutti gli astanti in cerca dell'interpellato

Soddisfatto degli acquisti che aveva compiuto quel giorno al mercato alimentare comunale, Shinji stava incamminandosi verso l'uscita del grande edificio coperto.
Nel farlo non poté evitare di passare davanti alla bancarella dei sopracitati fratelli e, nel vedere la consueta scenetta organizzata dai tre, non poté fare a meno di scuotere la testa sconsolato.
Come quasi tutti i frequentatori del mercato, sapeva che i tre indiani erano dei disonesti e che la realtà della loro mercanzia era ben diversa da quanto elogiavano, ma nulla poteva farci in quanto le mazzette che i Singh generosamente pagavano alle autorità che regolavano il tutto, permettevano loro di rimanere ancora lì.
Aveva ormai passato di un buon pezzo la postazione quando dalla medesima si levò un coro di voci adirate.
Non seppe neppure lui razionalmente spiegarsi cosa lo spinse a fermarsi e a girarsi per vedere la scena, ma quando lo fece, ebbe subito l'impressione che non era la solita lite per discutere del prezzo o delle quantità.
L'istinto, affinato da mesi di vicinanza con Rei e Kaworu nonché dagli incontri col biker diabolico, gli gridava a squarciagola di andarsene via, soprattutto dopo aver visto le fattezze dell'accusatore dei tre fratelli, ma sfortunatamente la curiosità ebbe il sopravvento ed ora si trovava immischiato in una faccenda dalla quale avrebbe tanto voluto e dovuto starsene fuori.
Sospirando di sconforto, cominciò a pensare ad un modo per cavarsi d'impiccio:- La ringrazio per la fiducia, signore. - esordì cortese:- Ma temo che lei mi stia sopravvalutando e... - ma la difesa fatta agitando i palmi della mani aperte davanti a sé venne subitaneamente interrotta:- O, suvvia, non fate il modesto ! - lo esortò bonario il nuovo arrivato:- O volete farci credere che sia solo un caso che, nonostante la vostra giovane età, siete già nella Top Ten del dieci migliori ristoranti della regione ? - domandò seguitando ad avere stampato sulla faccia il suo sorriso sornione
Il complimento colse di sorpresa il giovane che non pensava che uno come il suo interlocutore fosse informato su un fatto del genere e restò in silenzio indeciso su cosa rispondere.
Visto che il silenzio perdurava, il nuovo venuto proseguì la sua analisi:- Se non avete nulla da nascondere signori... - iniziò lasciando volutamente la frase in sospeso rigirandosi verso i tre:- Perché non ci lasciate immergere qualcuno dei vostri fiori di zafferano in un bicchiere d'acqua ? - domandò sorridendo con fare astuto indicando l'oggetto della sua richiesta con l'indice della mano destra sul bancone degli accusati:- Concordate con me, Lord Ikari ? - domandò spostando nuovamente lo sguardo sull'ex Children
La domanda posta con non-chalance fece sussultare gli indiani: i tre sapevano benissimo che quello era il modo più veloce per scoprire se la spezia fosse stata colorata artificialmente oppure no visto che, nel caso lo fosse stato, l'acqua sarebbe diventata subito rossa anziché solo dopo diversi minuti.
Dal canto suo Shinji si limitò ad annuire: per ogni spezia c'era un modo per capire se era genuina oppure no, ed il metodo per lo zafferano funzionava anche per il pepe sia stato esso bianco che nero.
Cercando un modo di cavarsi d'impiccio, il maggiore dei tre decise di spostare l'attenzione su un bersaglio più facile:- Ma cosa credi di saperne tu, moccioso ! - apostrofò così Shinji additandolo con ira:- Lo sanno tutti che usi cibi precotti e li spacci per roba fresca ! - accusò con veemenza spazzando l'aria dall'interno verso l'esterno con il braccio destro
La risposta di occhi azzurri fu una risatina di scherno:- Non renderti più ridicolo di quanto già non lo sei, amico. - lo esortò:- La mia cucina ed i miei piatti sono a prova di calunnia ! - affermò incrociando le braccia al petto, chiudendo gli occhi ed annuendo con vigore
Il secondogenito venne a dar man forte al fratello maggiore:- Per uno come te sarebbe facile corrompere chi deve controllare ! - insinuò con astio il Singh
- Già... - fece eco il terzo fratello:- Visto chi sono alcuni dei tuoi clienti non sarebbe loro difficile fare pressioni su chi di dovere ! - malignò dando di gomito ad uno degli astanti per cercare supporto
L'insinuazione non piacque all'ex 3rd che, riaperti gli occhi, li portò sui suoi accusatori fulminandoli col medesimo:- Sfido te e quegli altri due cialtroni dei tuoi fratelli a venire personalmente e quando volete a vedere come e con cosa lavoro prima di sparare ulteriori cazzate ! - nel dire ciò puntò con fare accusatorio il dito indice destro alternandolo tra i tre fratelli
I tre fecero all'unisono una smorfia di disappunto ma non si diedero per vinti:- Ma chi ci vuol venire nella tua stamberga ? - domandò retorico e con sufficienza il secondogenito facendo più volte il gesto di "sciò" con la mano destra facendo al contempo una smorfia di disgusto
- Chiunque preferisca mangiare piatti di genuini e di qualità ad un giusto prezzo, piuttosto che avvelenarsi con il vostro plasticume che peraltro vendete facendolo pagare di più sia del loro valore che del loro peso reale ! - fu la pronta risposta che però non venne da Shinji ma dal nuovo arrivato che con questa affermazione si guadagnò gli sguardi stupiti di tutti, ex 3rd Children compreso, mentre i Singh lo fissavano con astio con particolare enfasi sul dito indice del braccio destro che si muoveva lateralmente ad indicare la mercanzia sui loro banconi esposta

Stufi di questa situazione, i tre fratelli decisero di contrattaccare, e, impugnati dei coltellacci presenti sul loro banco, presero a sventolarli davanti al naso del loro accusatore:- Le tue accuse ci hanno stufato, straniero ! - sibilarono minacciosi, ma mal gliene incolse in quanto, una frazione di secondo dopo, la mano del maggiore dei fratelli venne trafitta attraverso il dorso da un minuscolo coltello da portata
L'urlo di dolore squarciò il silenzio carico di tensione e provocò il fuggi fuggi generale.
Piegandosi in ginocchio dal dolore, l'indiano alzò gli occhi sul suo aggressore:- Bastardo !!! - ringhiò gettandoglisi contro cercando di colpirlo con una spallata solo per venire evitato con un movimento fluido dal suo opponente e cadendo a terra di conseguenza
Senza perdere tempo, gli altri due fratelli gli furono addosso cercando di colpirlo a loro volta coi loro coltellacci, ma subirono la stessa sorte del loro consanguineo quando, con un movimento impossibile per un essere umano, il loro accusatore li scavalcò con un doppio salto mortale in avanti in aria mandandoli di conseguenza a vuoto.
Atterrando in ginocchio, fece comparire nella fessura tra le dita otto dei suoi coltellini, ma prima di lanciarli, una volta giratosi in un fazzoletto, alzò gli occhi sui suoi interlocutori che, nel frattempo giratisi, a vederne gli occhi, si ritrassero spaventati.
Lo sguardo del loro aggressore che li fissava coi suoi occhi dalla iride rosa brillante e la pupilla ridotta ad una sottile fessura felina non aveva nulla di umano !
I muscoli del nuovo venuto erano tesi, lo sguardo era fisso sui Singh, tutto era pronto per il lancio che stava per avvenire quando le braccia cominciarono a muoversi.

- FERMATI !!! -
L'ordine tuonato da una voce stentorea bloccò l'aggressore prima che potesse lanciare le sue lame.
Sia chi aveva tuonato il comando, sia chi ne era il ricevente, seguitarono a guardarsi per qualche secondo senza batter ciglio, poi l'aggressore dei fratelli parlò:- Volete davvero che risparmi loro la vita, Lord Ikari ? - domandò prendendo a fissarlo con aria interrogativa:- Senza questa gentaglia avreste tutti meno problemi, sir ! - constatò riportando lo sguardo sui tre indiani che si erano nel frattempo rannicchiati tremanti dietro il loro bancone
Shinji fece una smorfia di disappunto: non poteva dare torto al nuovo arrivato ma nemmeno permettere una carneficina.
Sospirando pesantemente, rispose:- Non spetta né a me né a te decidere se quei tre buffoni meritano o meno di avere ancora addosso la loro schifosa pellaccia ! - esordì serio indicando il luogo ove i fratelli si erano nascosti:- Pertanto di chiedo la cortesia di non ucciderli e di lasciarli andare. - lo invitò con fare educato ma fermo
Il ben vestito non si mosse ma si limitò a far rimbalzare lo sguardo dal nipponico agli indiani e viceversa.
Dopo diversi secondi che ai tre consanguinei sembrarono secoli, il moro abbassò le braccia e ritrasse i coltelli all'interno delle maniche mentre si rialzava:- Ve lo accordo come favore personale, Lord Ikari ! - esclamò sorridente una volta raddrizzatosi sulle gambe per poi prendere a sistemarsi la giacca con entrambe le mani
L'ex 3rd Children tirò un sospiro di sollievo:- Ti ringrazio ! - esclamò sincero e grato del fatto che il nuovo venuto avesse soprasseduto alla sua voglia di sangue
- Non c'è alcun problema ! - replicò l'altro sorridendo di rimando:- Tanto faranno comunque tutti una brutta fine... - buttò lì questa frase in infernale con non-chalance mentre si sistemava i guanti
La frase fece sussultare occhi azzurri che prese a fissarlo stupito mentre il ben vestito sorrideva divertito:- Perché lo trovate strano Lord Ikari ? - domandò retoricamente:- Sapete meglio di me che certa gentaglia attira su di sé ogni genere di guai. - precisò mentre si spostava un ciuffo di capelli dal viso con la mano destra:- Quindi se non sarò io, sarà qualcun altro a troncare il filo della loro vita. - concluse infine divertito sistemandosi nel mentre il farfallino

Visto che era inutile cercare di ragionare con altro tizio della stessa pasta di Dark Sound, Shinji decise di soprassedere:- Se per oggi hai finito di spargere sangue, potresti cortesemente tornarsene da dove sei venuto, perfavore ? - domandò cortese esortandolo con un gesto della mano destra
Ovviamente l'invito non sortì l'effetto desiderato:- Mi spiace Lord Ikari ma ho un importante compito da portare a termine e... -
- Anche tu sei intenzionato a fare un'offerta per la mia anima ? - tagliò corto l'ex Children fissando il dirimpettaio con fare sospettoso tenendo le braccia conserte
Il ben vestito tuttavia scosse la testa:- A me interessa solo un'anima dannata Lord Ikari. - spiegò:- E nessun'altra ! - si affrettò a puntualizzare per sviare i sospetti
Occhi azzurri non ebbe modo di replicare perché una voce sgradevole lo precedette:- Finché aspetti di consumare l'anima di quel bamboccio potrai continuare a fare la fame ! - ironizzò il possessore della voce per quanto il duro tono dialetto infernale permettesse la sfumatura ironica
Voltatisi verso la fonte del rumore, i due interlocutori fecero in tempo a vedere Dark Sound uscire dalle fiamme sprigionate dal suo consueto cerchio di fuoco:- Ehilà, oste della malora ! - salutò divertito in direzione di Shinji agitando la mano destra per poi posare lo sguardo sul compare:- E tu, sottospecie di pinguino, come mai qua ? - domandò fingendo un interesse che non provava, mentre, toltosi il sigaro di bocca, sbuffava una nuvola di fumo azzurrina modellandola a forma di cappio:- Da brava massaia quale ti qualifichi sei venuto a fare la spesa per qualcun'altro dei tuoi padroni lilim ? - domandò ironico per poi scoppiare a ridere sguaiatamente come suo solito
Il nuovo arrivato però non rispose, limitandosi a sorridere furbescamente:- No, vostra grazia. - replicò in maniera solenne:- Sono venuto qui appositamente per poter incontrare la vostra illustrissima figura ! - esclamò convinto inchinandosi di fronte all'allibratore
A sentire queste parole il biker smise di ridere e divenne improvvisamente serio:- Per me ?!?! - domandò incredulo indicandosi col dito indice della mano destra strabuzzando gli occhi:- Mi stai perculando per caso ? - domandò poi fessurizzando al contempo gli occhi ma mettendosi simultaneamente in posizione di guardia, fatto che non sfuggì a Shinji che decise d'indagare:- Immagino sia superfluo chiedervi se vi conoscete e/o se corre del buon sangue tra di voi, giusto ? - domandò a sua volta in infernale fingendosi disinteressato ma avendo però cura di fare un paio di passi all'indietro per evitare di rimanere coinvolto in quella che aveva il sentore sarebbe stata una schermaglia fisica tra i due
La risposta venne dal nuovo arrivato:- In fondo gli inferi sono un posto piccolo, Lord Ikari. - spiegò in giapponese sorridendo senza però staccare gli occhi di dosso da Saber:- E le notizie di conseguenza corrono in fretta... - concluse la spiegazione senza smettere di usare un tono divertito o di sorridere
- E comunque, no ! - s'intromise l'usuraio prendendo anche lui a parlare nella lingua natia dell'ex 3rd:- Non abbiamo chissà quale trascorso noi due. - spiegò a sua volta senza distogliere lo sguardo dal compare:- A meno che tu non sia qui per la mia testa... - sibilò guardando storto il ben vestito ritornando al suo linguaggio originale
Per tutta risposta l'altro allargò con la mano destra il lembo sinistro della giacca:- Se vostra eccellenza permette... - iniziò con fare educato per poi lentamente infilare la mano destra nel vestito e poi, altrettanto lentamente, estrarla con in mano la pergamena avuta dal "Conte":- Per voi, illustrissimo ! - esclamò porgendo al biker la missiva con entrambe le mani inchinandosi al contempo
La sola vista delle fattezze del documento fece storcere la bocca al duca:- Una lettera per conto del vecchio "Tre Teste" ? - domandò dubbioso mentre, per il tramite della telecinesi, si era appropriato del pezzo di carta per poi prendere a rigirarselo tra le mani e guardandolo anche in controluce:- Chissà che cazzo avrà da rompere i coglioni... - bofonchiò prendendo a srotolare il foglio di carta
A sentire tali parole il ben vestito s'irrigidì e trattenne il fiato per un paio di secondi:- Potreste cortesemente evitare di usare siffatte parole volgari per riferirvi alla nostra illustrissima maestà ? - domandò con tono di rimprovero
Saber lo liquidò con un gesto della mano sinistra:- Ma non mi rompere con le tue stronzate in merito al protocollo ! - ringhiò infastidito senza tuttavia alzare gli occhi dal papiro che nel frattempo aveva liberato dal sigillo
Sospirando e conscio che dal biker non avrebbe per il momento ricevuto attenzione alcuna, decise di rivolgersi all'altro suo interlocutore:- Lord Ikari, vorreste avere la cortesia di convocare sua altezza il principe Tabris e sua maestà la regina Lilith ? - domandò con fare cortese rivolgendosi a Shinji facendogli al contempo un piccolo inchino
Dal canto suo l'ex 3rd Children era rimasto vittima di un improvviso e violento attacco di nausea con annessi giramenti di testa e vertigini non appena la missiva era stata tirata fuori dal nuovo venuto e, nel tentativo di schiarirsi la vista, stava scuotendo la testa mentre restava appoggiato ad uno dei banconi presenti lì vicino e non ebbe così modo di capire completamente la richiesta del capellone, ma un'altra voce accolse la richiesta:- Sei venuto a dar man forte al tuo compare ?!?! - domandò una voce maschile con tono irritato

Pochi istanti dopo, nel consueto lampo di luce bianca, Kaworu e Rei comparvero, l'uno, a braccia conserte e con sguardo torvo, davanti a Shinji, per proteggerlo, e l'altra a sorreggere il fratellone che stava cercando di riprendersi dal malessere che l'aveva colto quando il pezzo di carta era stato tirato fuori dalla giacca elegante dell'aggressore dei Singh.
Per nulla intimorito dalla comparsa dei due angeli, anzi, addirittura compiaciuto, il nuovo arrivato si profuse in un educato inchino:- Vostra altezza reale, principe Tabris ! - salutò con deferenza e rispetto:- Vostra maestà, regina Lilith, i miei più sentiti ossequi. - salutò nuovamente con deferenza portando al contempo il palmo della mano destra sul cuore sorridendo al contempo
L'atteggiamento piacente del ben vestito non era però condiviso dai due albini, soprattutto dal grigietto che non smetteva di fissare infastidito il nuovo venuto:- Il maggiordomo oscuro, Sebastian Michaelis... - sibilò l'angelo come se gli facesse schifo pronunciare quelle parole
Alto quanto Shinji e Kaworu, i capelli neri tenuti lunghi fino alla fine del collo, l'abbigliamento elegante in stile occidental-ottocentesco, gli occhi dall'iride rosa, la carnagione chiara, nulla nel suo aspetto poteva dare adito a dubbi sulla di lui identità.
L'atteggiamento del nuovo venuto non cambiò minimamente nonostante fosse stato riconosciuto:- Sono onorato del fatto che vi ricordiate di me, vostra altezza ! - esclamò persino compiaciuto sempre restando nella posizione di saluto assunta poc'anzi
L'iniziale risposta dell'ex 5th Children fu una smorfia contrariata:- E come dimenticarsi di te ? - domandò retorico irritato:- A metà del '300 hai fatto milioni di morti per via della peste nera che hai sparso in Medio Oriente prima ed in Europa poi ! - esclamò infastidito spazzando l'aria col braccio destro con un movimento dall'interno verso l'esterno
Sebastian non si mostrò tuttavia minimamente in colpa per l'accusa:- Oh, suvvia, principe Tabris ! - lo esortò bonario:- Rinfacciarmi colpe non completamente mie non è da corretto da parte vostra ! - il tono ironico quasi di rimprovero nei confronti dell'angelo:- Oltretutto, se non ricordo male, voi a quel tempo avevate così poca considerazione dei lilim da aver chiesto secoli prima al Padre vostro di essere mandato a gestire l'Apocalisse su un altro pianeta... - un sorriso furbo si dipinse sul volto del maggiordomo nel dire questa frase, sorriso che ancor più si accentuò man mano che l'irritazione dell'albino cresceva
Sentendo tali accuse, Rei decise di dare man forte all'amico:- Con che coraggio uno della tua specie può accusarci di menefreghismo nei confronti degli esseri umani ?!?! - ringhiò irata nei confronti del maggiordomo puntandogli contro l'indice della mano sinistra a guisa di accusa mentre con il braccio destro seguitava a sorreggere occhi azzurri
Anche stavolta però le accuse caddero nel vuoto:- Mi meraviglio delle vostre parole, maestà ! - si finse stupito il maggiordomo:- Voi stessa che avete dato origine a diverse stirpi di demoni ora fate finta di essere casta e pura ? - domandò assumendo per finta un'aria incredula
La risposta non arrivò da nessuno dei due albini: purtroppo per loro Sebastian aveva assolutamente ragione !
Schifato e scandalizzato da quanto gli umani avevano attuato crocifiggendo il Figlio del Padre, Tabris aveva chiesto ed ottenuto di andare a svolgere il suo compito su un pianeta sito a distanza inimmaginabile dalla terra.
Dal canto suo Rei/Lilith, dopo il rifiuto di sottomettersi ad Adamo, era passata al male, ed aveva dato vita a diverse stirpe di demoni, tra cui le succubi, tramite le quali aveva tormentato l'umanità per secoli.
Vista l'impasse, Shinji, nel frattempo quasi completamente ripresosi dal malessere che l'aveva colto, e per la prima volta conscio che forse poteva avere un peso non indifferente nei rapporti con gli esseri ultraterreni che a lui si erano palesati, decise d'intervenire:- Ma non avevate un compito importantissimo da portare a termine, messer Michaelis ? - domandò passando in contemporanea al "voi" con l'intenzione di spostare la conversazione su un argomento terzo, tuttavia tale atto gli costò una fatica troppo grande rispetto alle sue previsioni e lo costrinse ad aggrapparsi con ancora più forza al tavolo sul quale si era precedentemente appoggiato causando al contempo un altro sguardo preoccupato da parte della sorella
Subito l'attenzione dei tre litiganti si spostò su di lui con Sebastian che si profuse in un sorriso divertito:- Quando sua eccellenza Dark Sound avrà finito di leggere saremo ben lieti di andarcene. - rispose accomodante scoccando al contempo un'occhiata indagatrice all'usuraio
Come se lo avesse sentito, il duca smise giusto in quel momento di scorrere la pergamena:- Senti un po', pinguino della malora ! - esclamò infastidito:- Mi spieghi perché mai quel vecchio rimbambito qual'è "Otto zampe" avrebbe ordinato a quel cianotico grassone del "Conte" di mettere rosso sangue su nero tenebra questa marea di cazzate ? - domandò infastidito agitando in aria il pezzo di carta il cui contenuto era oggetto dei suoi strali:- E, soprattutto, perché hanno mandato addirittura te anziché qualche loro lacchè di infimo livello ? - domandò fessurizzando gli occhi coi quali prese a squadrare il ben vestito
Sospirando pesantemente per il linguaggio volgare usato dal biker, terminologia che aveva stupito anche Rei e Kaworu dato che insultare un parigrado come "il Conte" era un conto, ma epitetare in tal maniera il "Re Oscuro" era tutt'altro paio di maniche, Sebastian si sistemò il polsino destro della camicia prima di rispondere:- Suvvia Lord Dark Sound !!! - lo esortò quasi scandalizzato:- Sapete bene che non spetta a voi e tanto meno a me discutere gli ordini della nostra oscuratissima maestà ! - esclamò irritato con tono di rimprovero per l'atteggiamento sinora tenuto dal compare
Il rimbrotto cadde, ovviamente, nel vuoto:- Ma sei serio ?!?! - gli domandò incredulo il duca guadandolo stranito:- Ma non ti stanchi mai di fare la brava servetta obbediente ??? - domandò  ancora con un'evidente nota di derisione nella voce:- Perché allora, già che ci sei, non vai a metterti un bel grembiulino bianco ornato di pizzi e merletti, una bella candida cuffietta carina e non torni a spolverare la catapecchia del tuo ex-padroncino ? - domandò ironico per poi scoppiare a ridere sonoramente e sguaiatamente:- Oh già ! - esclamò all'improvviso facendo finta di fare una faccia stupita:- Mi ero dimenticato di come ti ha fottuto ben bene e di come tu sia rimasto ancora una volta a bocca asciutta !!! - esclamò indicandolo e riprendendo a ridere di gusto
Nel farlo quasi non si accorse che, in un battito di ciglia, Sebastian era passato all'attacco, e, seppur in ritardo, si trovò a faticare per bloccare l'attacco del compare una volta trasformato il braccio destro in una lama rotante di sega circolare.
L'impatto scatenò un'onda d'urto che si propagò per tutto il locale facendo vibrare gli oggetti ivi presenti e facendo cadere i più leggeri, svolazzare i vestiti, smuovere l'aria e la polvere e obbligando Shinji e gli altri a ripararsi gli occhi, con l'ex 3rd Children che si sentì tutto sballottato quando le vibrazioni ne attraversarono il corpo costringendolo a piantare saldamente piedi a terra e a contrarre i muscoli per non cadere a terra dal contraccolpo.
Digrignando i denti dalla fatica, il duca non perse l'occasione per sfottere ancora di più il maggiordomo:- Ohhh... - constatò con tono fintamente ammirato:- Qualcuno qui è permaloso come una vecchia zitella !!! - constatò seguitando a ghignarsela divertito
Dal canto suo, Sebastian, seppur continuando a far forza col suo braccio destro trasformata in una nera lunga lama di falce, si sforzò di apparire calmo:- Penso proprio che mi divertirò ad insegnarvi le buone maniere, vostra eccellenza ! - esclamò sorridendo diabolicamente
La minaccia non passò inosservata:- Che cazzo dici sottospecie di capellone ? - domandò infastidito il biker guardandolo storto:- Ciò che usi per scrostare la merda dai cessi dei tuoi padroni umani ti ha dato alla testa ?!?! - ironizzò per poi cercare un affondo con la mano sinistra le cui unghie si erano allungate a dismisura
Tuttavia il ben vestito si diede la spinta sulla lama del biker, e con un lungo salto mortale all'indietro, atterrò perfettamente in piedi a distanza di sicurezza da Saber:- Dovreste leggere attentamente anche il resto della pergamena, vostra grazia. - suggerì con un sorriso furbo dipinto sul volto indicando con il palmo rivolto verso l'alto della mano sinistra il documento che il duca teneva malamente nella mano sinistra
Seppur dubbioso e con un occhio fisso sul compare, l'allibratore riprese a leggere il foglio, e man mano che le parole scorrevano, la sua espressione si accigliò:- Maledetto vecchiaccio... - bofonchiò infine irritato per poi alzare lo sguardo sul maggiordomo:- Quindi, o faccio come dice l'arteriosclerotico, oppure ci andrà di mezzo la mia pellaccia, giusto ? - domandò retoricamente squadrando il collega stavolta con entrambi gli occhi
L'altro si limitò inizialmente ad un sorriso divertito:- Esattamente Lord Dark Sound ! - confermò con espressione divertita:- Testimoni sua altezza il principe Tabris, sua maestà la regina Lilith e Lord Ikari... - elencò inchinandosi adeguatamente verso i tre:- Vostra eccellenza Dark Sound dovrà d'ora in avanti impegnarsi ad assumere il portamento e gli atteggiamenti di un vero nobile ! - esclamò con aria solenne:- Pena la decapitazione ! - sentenziò passandosi con un movimento secco e orizzontalmente il taglio della mano sinistra vicino alla gola nel tipico gesto della decollazione
A Rei e Kaworu, al pensiero di dell'allibratore che si sarebbe trovato costretto a comportarsi come un perfetto gentiluomo, non poté che scappare una risatina divertita, anche se cercarono di soffocarla mettendosi la mano destra davanti alla bocca, mentre Shinji, pur rimanendo serio, per quanto sinora aveva visto del comportamento del biker, aveva seri dubbi sulla riuscita del compito impostogli.
Ovviamente tale gesto non scappò ai due oscuri, ma mentre Dark Sound non poté che limitarsi ad un'occhiataccia incenerente, tutt'altro atteggiamento assunse Sebastian:- Comprendo perfettamente le perplessità delle vostre nobiltà. - esordì cortese confermando i sospetti dei due angeli e guadagnandosi un'occhiata torva da parte del compare:- Ma sono altresì sicuro che sua eccellenza s'impegnerà al massimo e riuscirà senza problemi a portare fino in fondo il compito a lui affidatogli ! - concluse congiungendo soddisfatto con un piccolo battito le mani
Naturalmente i tre amici non ne erano minimamente convinti, ma ritennero inutile star lì a discutere coi due diavoli.

Desideroso di chiudere lì la questione e di andarsene per allontanarsi da quella dannata pergamena il cui influsso seguitava a farlo stare male, Shinji decise che era il momento di levare le tende:- Rei, Kaworu, andiamo ? - domandò cortese sorridendo ai due:- Fra poco arrivano i fornitori e avremo un'infinità di merce da mettere a posto. - spiegò facendo con le mani il gesto ad indicare una montagna
Naturalmente i due, nel frattempo voltatisi verso occhi azzurri, capirono al volo l'antifona:- Andiamo allora ! - sentenziò Kaworu preparandosi a svanire dopo aver fatto un cenno d'intesa alla turchina
Il gesto non passò tuttavia inosservato:- Lord Ikari, aspettate, perfavore ! - l'accorato appello venne da Sebastian e costrinse i tre a fermarsi
Sospirando di sconforto, l'ex 3rd incrociò lo sguardo con quello del maggiordomo oscuro:- Cosa posso fare per voi, messer Michaelis ? - domandò con fare cauto aspettandosi qualsiasi tipo di richiesta da parte del suo interlocutore
Sorridendo, e sistemandosi al contempo la giaccia, il ben vestito rispose:- Dato che una parte fondamentale dell'educazione di un nobile passa attraverso la tavola, vorrei chiedervi la possibilità di ospitare oggi a pranzo sua eccellenza Dark Sound. - chiese cortese indicando il duca con entrambi i palmi della mani rivolti verso l'alto:- Naturalmente, per darmi modo di sdebitarmi almeno parzialmente, vi offro i miei servigi come cuoco o maître di sala tuttofare. - propose riposizionandosi nel medesimo modo in cui aveva salutato Rei e Kaworu
I tre si guardarono reciprocamente in faccia dubbiosi: la richiesta sembrava innocua, ma non c'era forse sotto qualche secondo fine ?
Visto l'impasse, Sebastian decise di alzare la posta:- Naturalmente riparerò personalmente qualsiasi danno sua eccellenza dovesse fare. - si offrì infine
Di nuovo i tre si consultarono con lo sguardo, ma né Rei né Kaworu sembravano avere qualcosa da obbiettare, quindi toccò a Shinji rispondere dopo aver inspirato a lungo più volte per controllare il senso di nausea:- Accetto ! - esclamò convinto fissando dritto negli occhi il maggiordomo:- Ma a due condizioni ! - si affrettò a precisare alzando l'indice ed il medio della mano destra
Un altro inchino seguì queste parole:- Naturalmente Lord Ikari ! - esclamò:- Dato che il locale è vostro, sottostaremo ad ogni vostra richiesta ! - precisò restando sempre nella posizione d'inchino
Annuendo soddisfatto, l'ex 3rd proseguì:- Potrete manifestarvi solo una volta che, usciti tutti i clienti, avrò chiuso il ristorante dopo l'ora di pranzo ! - comunicò con voce stentorea:- E, visto che non conosco i gusti culinari di diavoli ed affini, cucinerai tu avendo ben cura di non contaminarmi le cibarie con le vostre schifezze ! - precisò infine spazzando l'aria con un movimento verso l'esterno del braccio destro
Il maggiordomo diabolico annuì:- E quale sarebbe la seconda condizione, lord Ikari ? - domandò cortese ma anche interessato a dove occhi azzurri sarebbe andato a parare
Il silenzio seguì questa domanda, con Shinji che era intento a trovare la maniera migliore per formulare la sua domanda in modo da ottenere il massimo risultato possibile.
Le braccia conserte, i muscoli tesi, gli occhi fissi senza timore in quelli del maggiordomo oscuro, la concentrazione era massima per non sprecare un'occasione d'oro come quella che gli si era appena presentata.
La richiesta venne infine fatta:- Voglio un nome ! - sentenziò secco con voce stentorea facendo rimbalzare lo sguardo tra i due neri venuti
La generica pretesa confuse tutti gli astanti anche se il maggiordomo oscuro non lo diede a vedere:- Ma voi ce l'avete già un nome lord Ikari. - precisò ironizzando col suo consueto sorriso
Ovviamente il sarcasmo fu mal accolto da occhi azzurri che però decise di abbozzare:- Vi ringrazio per l'informazione messer Michaelis ! - ironizzò divertito:- Ma il nome che voglio è quello del prossimo demone/diavolo che deciderà di scendere in campo contro la Nuova Nerv ! - esclamò picchiettandosi il dito indice della mano destro sul centro del palmo della mano sinistra
A sentire queste parole Dark Sound fece per obbiettare, ma Sebastian lo fermò con un cenno della mano guadagnandosi un'occhiataccia furente.
Senza però nemmeno badarci, Michaelis si apprestò a rispondere lisciandosi al contempo gli orli della giacca:- Malauguratamente questo potrebbe non essere possibile, Lord Ikari. - si scusò allargando le braccia sconsolato
Ovviamente la risposta non piacque a Shinji che però non aveva intenzione di arretrare di un millimetro conscio del fatto che sarebbe stato concedere un punto a favore dei due:- Mi pare di capire che la trattativa si sia già arenata... - ammise scuotendo lievemente la testa con disappunto
Come a volersi difendere da un attacco, il ben vestito alzò i palmi della mani davanti a sé:- Lungi da me non voler concludere la nostra trattativa, Lord Ikari ! - si schermì:- Ma purtroppo in gioco ci sono tantissime variabili, tra le quali, la più aleatoria tra di loro, è l'umore degli illustrissimi gentildemoni che compongono l'altissima nobiltà al pari dell'eccellentissimo qui presente duca lord Dark Sound ! - precisò indicando con la mano destra il cui palmo era rivolto verso l'alto il biker:- Pertanto, anche volendo, potremmo solo azzardare una previsione. - precisò infine allargando di nuovo le braccia verso l'alto ivi compresi i palmi della mani

Naturalmente nemmeno questa risposta piacque a Shinji che peraltro nemmeno era propenso a credere al maggiordomo diabolico.
Vista l'impasse e preoccupata delle condizioni del fratellone, Rei decise d'intervenire:- Purtroppo dice il vero, Onii-chan. - lo informò guadagnandosi un'occhiata stupita
Sospirando di sconforto, la turchina riprese il suo discorso:- L'umore dei tizi tipo Dark Sound è insondabile. - precisò lei scuotendo la testa con disappunto:- Pertanto, per un mero capriccio, uno che sarebbe sicuramente pronto ad attaccarvi potrebbe, all'ultimo secondo, decidere di fare marcia indietro e di lasciare quindi il campo ad un altro dei suoi compari. - spiegò annuendo per dar maggior peso alle sue parole
L'aiuto insperato venne colto al volo dal maggiordomo oscuro:- Non avrei saputo esprimermi meglio vostra maestà ! - esclamò facendo al contempo un inchino alla turchina:- Pertanto, se a voi Lord Ikari va bene uguale, potremmo fornirvi i tre nominativi con la percentuale al momento più alta. - propose con deferenza rivolgendosi all'ex 3rd
Di nuovo il silenzio seguì queste parole con occhi azzurri che, con gli occhi chiusi, era intento a riflettere su quanto appena appreso.
Di certo il fatto che l'avversario potesse cambiare all'ultimo non era una bella notizia, dato che tal fatto annullava il minimo vantaggio tattico che derivava dal sapere il nome e quindi le peculiarità dell'assalitore, ma anche essere pronti a tutto contribuiva a rendere efficiente una strategia militare.
Deciso sul da farsi, riaprì gli occhi che piantò in quelli del maggiordomo oscuro:- Sta bene ! - esclamò deciso:- Vada per i tre possibili nomi anziché uno solo certo ! - esclamò annuendo al contempo sempre standosene a braccia incrociate
Dal canto suo, il ben vestito s'inchinò ancora:- Accettiamo senza obiezioni tutte le vostre condizioni, Lord Ikari ! - esclamò con enfasi per poi raddrizzarsi e girarsi verso Dark Sound:- Avete sentito eccellenza ? - domandò cortese mentre estraeva dal taschino del gilet un orologio a cipolla:- E visto che abbiamo così tanto da fare, direi di recarci subito presso la vostra magione per cominciare ad apprendere le basi del galateo. - propose con solerzia rimettendosi in tasca l'orologio
La risposta del biker fu un grugnito non ben traducibile in parole, ma tanto bastò al bianco guantato:- Allora a dopo ! - esclamò girandosi nuovamente verso i tre amici:- Vostra altezza reale, principe Tabris, vostra maestà, regina Lilith, Lord Ikari ! - salutò con un ultimo inchino prima di sparire in un turbinio di piume nere
Pochi istanti dopo anche Dark Sound, seguitando a borbottare parole incomprensibili, se ne andò sparendo nel suo consueto cerchio di fuoco.

Il silenzio prese a regnare sovrano dopo che i due oscuri se ne furono andati.
La prima a riprendersi fu Rei che, sentendo Shinji barcollare sulle ginocchia, si affrettò ad afferrarlo per le spalle:- Onii-chan !!! - pigolò preoccupata sostenendolo senza sforzo
L'ex 3rd si stava pian piano riprendendo vista la sparizione della missiva oggetto del suo malessere ma ancora si sentiva debole:- Sto bene Rei, sto bene. - mentì per tranquillizzare la sorella sorridendole al contempo
Naturalmente ebbe scarso successo visto che il respiro affannoso ed il colorito pallido lo tradivano:- A me non sembra... - s'intromise Kaworu girandosi verso l'amico per studiarne meglio lo stato di salute
- È colpa della pergamena ! - sentenziò la turchina seguitando a sostenere l'adorato fratellone:- Per un essere umano l'aura del Re Oscuro è troppo potente da sopportare ! - esclamò girandosi a fissare schifata il punto in cui i due diavoli erano spariti
L'identità del sovrano di Saber e Sebastian incuriosì occhi azzurri che decise di volerne sapere di più:- Ma chi sarebbe questa "altezza" di cui stavano parlando quei due ? - domandò facendo rimbalzare lo sguardo tra i due angeli
A loro volta i due albini si scambiarono uno sguardo dubbioso: il Re degli inferi non era un argomento da conversazione leggera, e tantomeno un qualcosa di cui si parlava volentieri, ma a che pro nascondergli informazioni che si sarebbero potute trovare su qualsiasi libro di demonologia ?
Sospirando, l'angelo si apprestò a rispondere:- Bael è il re dell'inferno. - ammise guadagnandosi uno sguardo stupito da parte dell'amico:- Ha tre teste, una umana, che occupa la posizione centrale e che è sormontata da una corona chiusa, una di gatto ed una di rospo. - continuò osservando Shinji che lo osservava con gli occhi sgranati:- Il corpo invece è di un gigantesco ragno. - una smorfia di disgusto si compose sul viso dell'ex pilota una volta che visualizzò mentalmente l'immagine del nero sovrano
Diversi secondi di silenzio seguirono questa descrizione, silenzio a cui poi seguì la domanda fatale:- Se lui è il re... - cominciò occhi azzurri timoroso di ricevere la risposta:- Immagino la che la sua forza non sia nemmeno lontanamente paragonabile a chiunque abbiamo affrontato adesso... - domandò o meglio ipotizzò facendo sempre rimbalzare lo sguardo tra i due angeli
Kaworu annuì:- Tra tutti quelli che potrebbero venire ad affrontarvi, non ha rivali in tutta la terra degli inferi ! - si limitò a rispondere lapidariamente
Come l'ex children temeva, la risposta era tutt'altro che incoraggiante, e purtroppo a questa non poteva che seguirne un'altra altrettanto temuta:- Ci toccherà combatterlo, vero ? - domandò desideroso di non aver voluto fare tal richiesta e speranzoso in una negazione
La risposta fu purtroppo quella attesa:- Purtroppo sì... - ammise Tabris allargando le braccia impotente e guadagnandosi un'occhiata disperata da parte dell'amico:- Conta però che più si sale nella gerarchia, più lo sconfitto ha da perdere. - preciso l'angelo nel tentativo di addolcire la pillola toccandosi con l'indice della mano sinistra prima il dito indice della mano destra e poi il medio:- E contando che i giochi di potere tra i compari di quei due si sprecano, potreste essere abbastanza fortunati da evitare di incrociare le lame con lui o con qualche altro cornutazzo al cui confronto Behemot apparirebbe nulla più che un bambino. - concluse annuendo vigorosamente per dar maggior peso alle sue parole
Shinji non ebbe nemmeno il tempo di mettersi a riflettere che l'amico continuò:- Devi però sapere anche che chi riuscirà a sconfiggervi avrà gloria, onori e potere ! - precisò per non creare false aspettative:- È anche vero che alta è la caparra che siamo riusciti ad imporre come somma da depositare per poter partecipare a questa guerra. - precisò cercando ancora una volta l'equilibrio tra brutte notizie e buone notizie:- Ma per quanto abbiamo scremato nei limiti del possibile, i più forti possono sempre partecipare. - precisò nuovamente facendo una smorfia contrariata:- Contando anche che il vincitore, oltre che accumulare una ricchezza immensa, visto che si accaparrerebbe tutte le anime messe sul tavolo da gioco, assurgerebbe ad una posizione di così alto prestigio che potrebbe addirittura tentare una rivolta contro l'attuale re ! - esclamò guadagnandosi un'occhiata incredula da parte dell'amico
Sempre più confuso, Shinji prese a massaggiarsi pensoso la nuca:- Quindi... se ho capito bene... - iniziò cauto cercando di far mente locale e riordinare le idee:- Tolti i pesci piccoli rimarrebbero solo quelli grossi e molto grossi, giusto ? - domandò guardando Kaworu con fare sospettoso
L'angelo annuì ma non disse nulla permettendo all'ex 3rd di continuare:- E ciliegina sulla torta il sovrano di quei due sarà quasi sicuramente il boss finale: giusto ? - domandò retorico guardando l'albino che ancora una volta si limitò ad annuire
Vedendo realizzati i suoi più cupi pensieri, occhi azzurri fece una smorfia di disappunto:- Ma Asuka, la signorina Misato e gli altri lo sanno tutto ciò ? - domandò speranzoso sempre guardando fisso negli occhi l'albino
Ancora una volta la risposta positiva avvenne con un cenno della testa:- Non ho nascosto nulla a loro dell'enorme portata del conflitto ! - esclamò serio:- Ovviamente non potuto fare nomi e titoli sia perché sarebbe stato come giocare d'azzardo, sia perché non avevo intenzione di scoraggiarli e di far loro pensare sin da subito che non avevano alcuna possibilità. - precisò sempre con fare serio ricambiando lo sguardo dell'amico
Una parte della frase colpì Shinji:- Stai forse dicendo che non abbiamo alcuna chance di vittoria ? - domandò incredulo senza distogliere lo sguardo dal viso di Tabris intento a cercarne una smorfia che ne rivelasse i pensieri
Kaworu tuttavia non aveva nulla da nascondere:- Beh... - iniziò titubante mentre pensava a come impostare la risposta: Sinora, se non fosse stato per il togato nero... -
- Ma che centra ? - lo interruppe Shinji con fare infastidito:- Non puoi pensare che già alla terza battaglia Toji e gli altri siano in grado di affrontare dei mostri come quelli !!! - esclamò spazzando l'aria col braccio sinistro e prendendo ad indicare con l'indice della mano sinistra un punto non precisato alla sua sinistra
L'ex 5th non si scompose minimamente davanti al comprensibile sfogo dell'amico:- Eppure tu fosti in grado da solo di battere il secondo dei miei fratelli che si scontrò con te. - puntualizzò senza saccenza ma solo per amor del vero:- Soryou inoltre non è certo una novellina dei campi di battaglia. - precisò ancora:- Ed è pur vero che tu hai dimostrato un talento naturale nel pilotare gli Evangelion... - concesse per non alimentare in Shinji la paura che la guerra fosse già persa in partenza:- Ma se non metterete perfettamente in campo tutto ciò che potete anche solo pensare di schierare, e contando che ciò potrebbe comunque non bastare, la vittoria potete pure scordarvela ! - esclamò infine alzando il dito indice della mano destra a mo' di ammonimento

Shinji a seguito di queste rivelazioni restò in silenzio impegnato ad elaborare le informazioni, ma per quanto ci provasse la situazione gli appariva sempre più cupa e senza via di uscita.
Un'ultima domanda gli ronzava in testa ma aveva una paura fottuta di porla visto che avrebbe potuto segnare la fine di ogni speranza per quanto flebile potrebbe essere stata:- Se il re scendesse in campo... - iniziò cauto ma più per paura che per cercare le parole necessarie a formulare la frase, ma l'angelo lo precedette subito quasi che gli avesse letto nella mente:- Non bastereste insieme tu sincronizzato al 400% con lo 01 ed il togato nero alla massima potenza possibile. - rispose l'albino en tranchant allargando le braccia sconsolato:- Nemmeno io in condizioni normali mi azzarderei ad affrontarlo... - ammise sconsolato prendendo a grattarsi la testa e distogliendo lo sguardo conscio delle proprie debolezze
La risposta fu una mazzata tremenda che lasciò inebetito con gli occhi sbarrati l'ex 3rd: certo, era conscio che questa guerra non sarebbe stata una passeggiata, ma messa giù così la situazione era proprio senza speranza alcuna !
Dal canto suo, anche Rei era rimasta stupita dalla schiettezza dell'angelo: d'accordo per il non indorare la pillola, ma perché presentare la situazione in maniera così brutale ?
Adirata, rivolse la furia contro l'angelo:- Tabris !!! - esclamò tra l'irato e lo scandalizzato attirando su di sé l'attenzione del messaggero:- Non c'era bisogno di essere così duri ! - lo rimproverò guardandolo furente
A sua volta Kaworu si irritò:- Devono capirlo, Rei ! - replicò lui indicando Shinji con l'indice della mano destra:- Se li lasciassimo crogiolare nelle loro false illusioni, finiranno spazzati via prima ancora che il "Re Oscuro" anche solo pensi di decidere di scendere in campo ! - si difese con veemenza spazzando l'aria col braccio destro con un movimento verso l'esterno
Tuttavia la turchina non demorse:- Questo comunque non è un buon motivo per farli passare per degli incapaci totali ! - ribatté lei allargando le braccia sempre fissandolo irata
Tabris però non arretrò di un centimetro:- Meglio degli incapaci consci di esserlo e con la volontà di migliorarsi, che degli incapaci che ignorano di esserlo e che quindi non faranno nulla per progredire ! - sentenziò lui mettendosi a braccia conserte sostenendo lo sguardo dell'ex pilota dello 00
L'ex 1st, a sua volta, non retrocedette di un passo:- Ma come ben sai, e come spesso accadeva nelle corti europee e come ancora tutt'oggi accade nei moderni governi lilim, l'inganno, il tradimento e l'adulazione e lo scambio di favori sono all'ordine del giorno. - spiegò fissandolo dritto negli occhi:- E, per quanto quasi ogni demone e diavolo detesti un suo consimile, intessere un'ampia ragnatela di favori è indispensabile perché i potenti mantengano la loro posizione e non la perdano a discapito di altri ! - concluse così la sua spiegazione disegnando dei cerchi nell'aria con l'indice della mano sinistra sempre fissando irritata l'angelo

La situazione di stallo perdurò per quasi un minuto buono, poi Shinji, nel frattempo ripresosi dallo shock datogli dalle notizie sui loro avversari, decise d'intervenire per riappacificare i due albini:- Ti ringrazio per la franchezza, Kaworu ! - esclamò sorridendo cordiale all'indirizzo dell'amico:- E grazie anche a te, Rei, per aver preso le nostre difese ! - ringraziò nuovamente sorridendo bonario alla sorella:- Voi due, giustamente, ponete l'accento sul fatto che non siamo ancora adeguatamente preparati per affrontare questa guerra, che dobbiamo essere consci di ciò, ma che nonostante questo non dobbiamo assolutamente farci prendere dallo sconforto. - riassunse così il succo della diatriba tra i due:- Pertanto grazie ancora ad entrambi ! - ringraziò nuovamente sempre sorridendo con i due angeli che lo guardavano perplessi per la di lui reazione del tutto inaspettata
Visto che nessuno dei due essere ultraterreni parlava, occhi azzurri continuò:- Tra l'altro voi due non dovreste litigare ! - li esortò sorridendo loro bonario e mettendo loro una mano sulle spalle:- Andate così d'accordo che vedervi bisticciare è un peccato ! - esclamò sorridendo loro divertito
L'affermazione causò l'imbarazzo di Rei che distolse lo sguardo rossa in volto mentre Kaworu prese a grattarsi distrattamente la guancia destra prendendo a fissare un punto indefinito alla sua sinistra.
Visto l'impasse, l'ex 3rd decise di cambiare nuovamente argomento:- Su ! - lì esortò sorridendo benevolo:- Ora andiamo a lavorare ! - esclamò dando loro una leggera pacca sulla schiena
Entrambi riscossi dal loro stato pensieroso, annuirono, ma, ancora una volta, la partenza venne interrotta:- U-un momento... aspettate... - una voce implorante li fermò e li fece voltare verso il suo possessore
Il maggiore dei Singh, seppur ancora mezzo morto di paura per l'incontro col maggiordomo oscuro, era uscito tutto tremante da dietro il banchetto di famiglia e si era avvicinato incerto sulle gambe ai tre:- V-Volevo ringraziarvi signor Ikari per non averci fatto ammazzare... - balbettò confuso ed imbarazzato per quanto aveva detto poco fa' nei riguardi dell'ex 3rd Children
Tuttavia, prima che occhi azzurri potesse replicare, si udì un sibilo, un crepitio, e pochi istanti dopo, una sorta di palla di fuoco nera si schiantò sul tavolo degli indiani prendendo a bruciarlo intensamente insieme a tutto il suo contenuto.
Alzate le braccia davanti agli occhi per proteggerli, i quattro videro a malapena gli altri due fratelli che se la davano a gambe allontanandosi dal nero rogo un po' bruciacchiati ma tutto sommato illesi.
Il primo a riprendersi fu il maggiore dei tre fratelli che con occhi sbarrati osservava la scena:- LA MIA MERCE !!! - urlò disperato prendendo a correre verso il suo ex-bancone ma solo per venir trattenuto da Kaworu per il braccio destro:- Dove pensi di andare ?!?! - gli domandò retorico parlando anche lui in hindi:- Vuoi bruciare anche tu come tutto il tuo stand ?!?! - replicò fissandolo con aria severa
Ma l'altro non sentiva, impegnato com'era a cercare, vanamente, di divincolarsi dalla presa di acciaio dell'angelo per cercare di correre a salvare la sua mercanzia.
Ogni suo sforzo, tuttavia, anche se non fosse stato fermato dall'angelo, sarebbe stato vano in quanto in una misera manciata di secondi, le fiamme demoniache avevano bruciato tutto non lasciando altro che un mucchio di cenere.
La vista dello scempio traumatizzò l'indiano che si accasciò sulle ginocchia con gli occhi sbarrati che andavano pian piano riempiendosi di lacrime.
Reazione opposta ebbe Shinji che cominciò ad imprecare:- Accidenti a quei due !!! - ringhiò con astio girandosi verso la zona dove i due diavoli erano poc'anzi spariti.
Infuriato com'era quasi non si accorse che una piuma nera di corvo stava svolazzandogli davanti al naso, e la sua ira si tramutò in stupore quando la medesima si fermò a mezz'aria in posizione orizzontale.
Grande fu l'accrescersi del suo sbigottimento quando delle lettere rosse cominciarono a comparire sulla "missiva", e lo sbalordimento lo conquistò completamente quando ne lesse la frase che le medesime andavano a formare:
"Avevo promesso loro salva la vita, lord Ikari, ma non si era parlato del ciarpame da loro venduto.
Sperando di averVi fatto cosa gradita eliminando degli elementi di disturbo, di nuovo porgo i miei migliori ossequi a Voi ed alle loro altezze Vostre amiche,

Sebastian Michaelis
Capo maggiordomo della famiglia Phantomhive
Presidente ed Amministratore Delegato della Black Butler Inc.
I migliori maggiordomi diabolici al miglior prezzo.
"

Shijni aveva appena finito di finire la frase che la piuma nera divenne cenere disperdendosi come se non fosse mai esistita non lasciandogli altra opzione che sbuffare contrariato:- Accidenti a quei due ed alla loro manie di teatralità !!! - imprecò sventolandosi la mano destra davanti alla faccia per allontanare gli svolazzanti residui della combustione
Notandone il gesto, Rei gli si avvicinò preoccupata:- Onii-chan, stai bene ? - domandò ansiosa guardandolo in viso per controllare che si fosse fatto male a seguito delle due recenti combustioni
- Io sì, grazie. - rispose cortese lui sorridendole benevolo:- Perfavore, accertati che nessuno, e sopratutto gli altri due suoi fratelli siano rimasti feriti. - chiese cortese indicando, con un cenno della testa, il mucchietto di cenere che ora sorgeva al posto del banchetto dei Singh
La turchina acconsentì con un cenno della testa e si diresse ove indicatole lasciando il fratellone solo con i suoi pensieri tra cui cosa richiedere al maggiordomo oscuro come indennizzo per il fastidio che tutta quella situazione gli stava causando nonché a maledirsi nuovamente, come spesso aveva fatto negli ultimi otto anni, per aver accettato anni fa' di venire a Neo Tokyo 3 rimanendo poi invischiato nei piani del padre.

Nella base della Nuova Nerv a Neo Tokyo 2, i consueti test di sincronizzazione erano da poco iniziati, e grande fu la sorpresa di Misato quando si vede arrivare sul posto Yulya che a passo spedito si stava tirando dietro il povero Hyuga che, per via del rossore datogli dall'imbarazzante situazione, si sarebbe potuto scambiare un pomodoro in forma umana.
Alla vista del tenente-colonnello, nonché suo idolo, la russa si mise immediatamente sull'attenti mollando al contempo il polso dell'occhialuto tenente:- Contrammiraglio Petrovich agli ordini, signora ! - esclamò marziale facendo rigidamente il saluto militare:- Per ordine del signor comandante, sono venuta ad assistere ai test, signora ! - spiegò sempre con tono marziale:- E quando i medesimi saranno finiti, dovrò scattare a rapporto dall'"Ufficiale", signora ! - concluse infine la sua spiegazione sempre restando marzialmente in posizione di saluto:- Mi permetto inoltre d'informarla che alla dottoressa Akagi è stato ordinato di andare a controllare il carico da me portato insieme alla mia collega, il contrammiraglio Carter la quale ha ricevuto dal signor comandante le medesime istruzioni, signora ! - si sentì in dovere d'informare il suo mito giustificando così l'assenza della donna di colore
Mentre Hyuga, finalmente libero dalla morsa della russa, coglieva l'occasione per svicolare ed accomodarsi quatto quatto ed in punta di piedi alla sua postazione massaggiandosi al contempo il polso indolenzito per la presa d'acciaio della russa, con Maya e Shigeru che con massima concentrazione stavano controllando che tutto si stesse svolgendo senza problemi, più per evitare di essere spettatori involontari di un'altra patetica scenetta che per reale necessità, Misato, seppur con un grosso gocciolone dietro la testa, cercò di trovare un modo per uscire dall'imbarazzante situazione:- La prego, contrammiraglio ! - la esortò con un gesto della mano destra:- Visto che siamo tra ufficiali superiori e, sopratutto, tra donne, lasciamo perdere i formalismi ed i salamelecchi... - suggerì con un sorriso ebete
A sentire queste parole la russa, sempre rimanendo rigidamente sull'attenti non poté evitare uno spasmo di sorpresa e spalancò gli occhi incredula: davvero era appena stata autorizzata da un mostro sacro come la donna dai capelli viola a trattarla da pari a pari ?
Seppur vero che la bionda era gerarchicamente più alta in grado rispetto a Katsuragi, fino a quando fosse rimasta alla base giapponese avrebbe dovuto rispondere anche alla nipponica in quanto era l'ufficiale più alto in grado dopo il comandante ed il suo vice.
Il silenzio regnò tra le due per diversi secondi, poi la russa, seppur impacciata, rispose:- A-Allora... - balbettò indecisa:- Se posso permettermi... -
- Certo che sì ! - tagliò corto Misato annuendo decisa:- A condizione che io possa fare lo stesso nei suoi confronti, signora ! - puntualizzò alzando il dito indice a guisa di ammonimento fissando l'altra con fare serio
Ancora del silenzio seguì queste parole, silenzio interrotto nuovamente dalla bionda:- D-dunque... Misato... - balbettò impacciata
Per tutta risposta la nipponica chiuse gli occhi, mise le mani chiuse a pugno sui fianchi e annuì contenta:- Sì, Yulya ! - esclamò:- Ben detto ! - confermò ancora annuendo sorridente
Lentamente, rigidamente, la bionda sciolse il saluto militare rimanendo però sempre rigida sull'attenti.
Sospirando di sconforto, Misato decise d'insistere:- Suvvia Yulya ! - la esortò sorridendole benevola:- Non restare così impalata ! - la invitò con un gesto della mano, ma visto che l'esortazione non sortiva l'effetto sperato, decise di giocare un'altra carta che sperava potersi rivelare vincente:- E poi il fatto che ad entrambe noi piaccia Shinji, è un altro punto che ci accomuna ! - le rivelò avvicinandosele e abbassando la voce quel tanto che bastava per non farsi sentire dai tre operatori o dai children facendole al contempo l'occhiolino
La rivelazione ebbe l'effetto di una bomba sulla russa che ne venne pesantemente scossa:- Chi ? Cos... ? Com... ? Perché ??? - rossa da capo a piedi e preda di un'incredibile agitazione, la sovietica aveva preso a sbracciarsi mettendo gli arti superiori davanti a sé ed agitando convulsamente le mani
La reazione della marinaretta non poté evitare a Misato una risatina divertita che cercò di mascherare mettendosi la mano chiusa a pugno appena al di sotto della bocca:- Su su ! - la esortò benevola:- Non c'è nulla di male nel perdere la testa per lui ! - le rivelò facendole ancora l'occhiolino e dandole di gomito
Sempre paonazza, la bionda distolse lo sguardo prendendo a fissare imbarazzata il pavimento per diversi secondi, per poi gettare un fugace sguardo alla sua interlocutrice prima di riprendere a fissare il suolo:- Q-quindi... - una deglutizione nervosa interruppe la frase:- ...a-anche tu... ? - si azzardò a domandare guardandola timorosa di sottecchi
La donna dai capelli viola annuì:- È bello, dolce, gentile e premuroso. - spiegò con aria sognante:- Cosa puoi volere di più contando anche che sa cucinare divinamente bene ? - domandò facendole ancora l'occhiolino e dandole nuovamente di gomito
Vista la piega che aveva preso la situazione, la russa si decise ad azzardare una conversazione informale:- E... d-da quanto tempo lo... lo conosci... ? - domandò titubante ma anche interessata a sondare le intenzioni di una che aveva capito essere una sua probabile rivale in amore
Per tutta risposta la nipponica si grattò la nuca pensosa:- Se ricordo bene... - iniziò cauta facendo mente locale fissando un punto imprecisato in alto alla sua sinistra per meglio riflettere:- Abbiamo convissuto quasi un anno quando lui era 14enne... - ammise sempre pensierosa:- Quindi in totale è poco più di un anno... - ammise infine annuendo convinta
A sentire tale affermazione, la marinaretta spalancò gli occhi stupefatta: o Misato la stava prendendo in giro o c'era qualcosa che non quadrava nelle di lei risposte, a meno che...
Sì, in effetti ragionandoci sopra, per quanto impossibile sembrasse, la storia stava in piedi:- Ma quindi tu... - iniziò titubante non essendo lei stessa del tutto convinta:- Sei rimasta sciolta nell'LCL per quasi otto anni... ? - domandò guardando interessata e stupita la sua interlocutrice per meglio studiarne le reazioni
La nipponica annuì:- So che può sembrare stano. - ammise senza esitazioni:- Ma questo è ciò che è effettivamente successo. - confermò allargando al contempo le braccia coi palmi delle mani rivolti verso l'alto facendo allo stesso tempo spallucce in un chiaro segno di ammissione di impotenza

La russa non rispose prendendo invece a riflettere: aveva sentito di gente che era tornata dopo esser stata disciolta nell'LCL per un po' di tempo, ma si trattava di periodi non più lunghi di qualche mese, al massimo un anno o due, ma qui si stava parlando con una persona che era rinata dopo quasi un decennio !
Tutto ciò senza considerare che già il solo fatto che una persona fosse "sparita" per un tempo più o meno breve, aveva creato parecchi grattacapi a livello amministrativo-gestionale in quanto, tra le altre attività, si era reso necessario indicare sui documenti anche la data di rinascita soprattutto per chi era stato "assente" mesi oppure anni.
Si poteva quindi ben comprendere la confusione, l'imbarazzo e le complicanze a diversi livelli quando ci si trovava di fronte ad un cosiddetto "ritornato" soprattutto quando se ne doveva calcolare o, peggio, far calcolare l'età ad una qualsiasi cosa diversa da un'elastica mente umana qual'era un programma od un computer.
Superfluo poi era discutere di quanto lavoro era stato chiesto agli esperti informatici delle varie forze dell'ordine per tracciare i movimenti virtuali dei "ritornati", ad esperti poligrafisti per quanto atteneva i test della macchina della verità, anche se, ormai, quanto il macchinario fosse fallace era palese, ma le vecchie abitudini erano dure a morire, ad esperti del linguaggio del corpo e di micro-espressioni del viso per studiare le reazioni degli interrogati, ad investigatori privati e non per accertarsi che gli "ex-disciolti" non avessero vissuto altrove nel periodo in cui dicevano di esser stati dispersi nell'LCL.
Tutto quanto sopra in quanto il 3rd Impact aveva causato anche innumerevoli problemi a livello socio-economico e di ordine pubblico, contando che, per via delle sparizioni, c'erano stati diversi vuoti di potere, anche a livelli apicali, sia in aziende private che negli enti pubblici e nelle istituzioni, senza contare che tanta gente ne aveva approfittato o aveva cercato di farlo cercando, come sciacalli, d'impadronirsi dei beni o, addirittura, delle identità degli scomparsi.
Naturalmente il fatto che in tanti gridassero al complotto in ogni mezzo d'informazione, ma soprattutto su internet, non aveva certo facilitato le cose soprattutto al governo nipponico, principalmente, ed a quelli appartenenti al G8 che avevano attaccato il Giappone che apparivano colpevoli quanto, se non di più, soprattutto per quanto riguardava gli U.S.A. e la Russia, delle alte sfere del paese del Sol Levante.
Conscia di ciò, non poteva però mettere in discussione il fatto che se Misato era stata non solo riconfermata ma pure promossa all'interno dell'agenzia, sicuramente erano stati fatti da chi di dovere tutti i minuziosi controlli del caso contando anche la guerra in atto, e quindi per lei la questione sulla veridicità di quanto appena dettole era chiusa.

Visto che il silenzio da parte della russa perdurava, la donna dai capelli viola decise di cambiare argomento:- Allora dimmi ! - esortò la bionda gettando una rapida occhiata alle sue spalle per accertarsi che i tre operatori fossero ancora concentrati sui test:- È stato un colpo di fulmine, vero ? - domandò interessata a ben capire le intenzioni della bionda nei confronti del suo Shin-chan
Scossa all'improvviso dai suoi pensieri, la sovietica c'impiegò qualche secondo a capire a cosa la sua interlocutrice si riferisse mentre la fissava con gli occhi sbarrati.
Abbassando lo sguardo imbarazzata e massaggiandosi al contempo la nuca, si mise a cercare di capire come spiegare i suoi due incontri con l'ex children.
Notando che la bionda si era chiusa in un imbarazzato silenzio, Misato decise di pungolarla:- Allora ci ho azzeccato, eh ? - domandò retorica dandole nuovamente di gomito e facendole l'occhiolino
Vedendosi incalzata e contando anche la cortesia che finora la sua interlocutrice le aveva sinora riservato, la marinaretta decise di dire tutta la verità:- Se devo essere sincera... - iniziò titubante:- La prima sera che l'ho incontrato insieme alla mia collega... - s'interruppe troppo imbarazzata ed intimorita da un'eventuale reazione della donna dai capelli viola per continuare
Sbuffando lievemente per tutte le pause che la bionda si stava prendendo, il tenente-colonnello decise di rompere gl'induci:- Su, dai ! - la esortò nuovamente:- Non me la prenderò di sicuro solo perché sei cotta di lui ! - esclamò con controllata veemenza esortandola al contempo con un gesto della mano destra
Facendo rimbalzare più volte lo sguardo tra Misato ed il pavimento, la russa dovette infine fare appello a tutto il suo coraggio per rispondere:- Ad essere sincera... - iniziò cauta fissando la donna dai capelli viola per studiarne le reazioni:- Al nostro primo incontro gli ho quasi sparato... - ammise tutta d'un fiato chiudendo al contempo gli occhi temendo il cazziatone che sarebbe arrivato subito dopo
La sfuriata tuttavia non avvenne, e quando la marinaretta si decise a riaprire l'occhio sinistro per verificare la situazione, tutto ciò che vide sul visto della nipponica era un'espressione di totale shock.
Vistone l'espressione, la sovietica si sentì in dovere di precisare:- S-sono conscia di aver esagerato... - ammise balbettando imbarazzata ed impaurita:- Ma lui e gli altri due angeli stavano li, belli, pacifici e serafici, a parlare a cuor leggero di pergamene del Mar Morto e di segreti militari vari... - tentò di giustificarsi agitando i palmi della mani aperti davanti a sé a guisa di difesa
Scossa da tali rivelazioni, la nipponica si adombrò in viso:- E allora cosa gli hai fatto ? - ringhiò fissando torva la sovietica che fece un mezzo passo indietro per la paura
Sempre agitando le mani davanti a se, la bionda cercò di continuare a giustificarsi:- S-semplicemente l'ho immobilizzato come da procedura, piegandogli il braccio destro dietro la schiena e puntandogli l'arma d'ordinanza alla testa... - spiegò, poi visto che la sua interlocutrice non sembrava intenzionata a dire qualcosa, si decise a proseguire:- Poi, quando l'angelo chiamato Kaworu ci ha fatto notare che stavamo prendendo un granchio, abbiamo riposto le armi e sono stata la prima a scusarmi sinceramente con lui per l'equivoco anche per conto della mia collega... - concluse infine il suo racconto riprendendo a fissare imbarazzata il pavimento

Di nuovo il silenzio seguì queste rivelazioni, silenzio pesante carico di tensione e rabbia, ira che Misato dovette tenere a bada con considerevole sforzo.
Sforzandosi di tenere il tono di voce più calmo possibile, la nipponica si apprestò ad approfondire la questione:- E dopo cos'è successo ? - domandò guardando malissimo la sua dirimpettaia
Deglutendo nervosamente e facendosi coraggio, la sovietica decise di proseguire il suo racconto:- Dopo esserci nuovamente profondamente scusate ed aver avuto altre prove riguardo alla sua identità riguardo alle informazioni da lui forniteci sul demone-mostro marino chiamato Gaghiel, stavamo per andarcene, ma lui ha insistito perché rimanessimo e consumassimo la nuova cena che lui ci avrebbe preparato in sostituzione di quella da noi rovesciata durante la procedura di identificazione. - rivelò tutto d'un fiato per paura di non riuscire a finire il suo racconto
Dopo ancora diversi secondi di silenzio, la reazione della donna dai capelli viola non fu quella attesa dalla russa; un sospiro pesante, la testa abbassata, lo scrollamento del medesimo arto, Misato si limitò a questo.
La bionda rimase stupefatta da tale atteggiamento: di certo non credeva che la giapponese l'avrebbe presa a schiaffi li davanti a tutti, ma nemmeno si aspettava un atteggiamento così calmo.
Incredula della reazione della sua dirimpettaia, la marinaretta decise di tastare con cautela il terreno:- Sono pronta a qualsiasi rimprovero, signora ! - esclamò ritornando all'atteggiamento marziale degli inizi ritenendolo più opportuno per la situazione che si era venuta a creare:- Sono altresì pronta a scusarmi ulteriormente con mister Ikari e gli angeli suoi amici per quanto attuato dalla sottoscritta e dalla mia collega ! - sentenziò infine mettendosi rigidamente sull'attenti
Ancora una volta però l'atteggiamento della nipponica la spiazzò:- Suvvia ! - la esortò:- Alla fine non è successo nulla di grave ! - minimizzò Misato sorridendole benevola
A sentire queste parole la sovietica strabuzzò gli occhi incredula: possibile che era stata già così facilmente perdonata ?
Subodorando una trappola, decise di giocare d'astuzia:- Non sono meritevole di un così rapido perdono e... -
- Su, dai ! Smettila ! - l'esortazione della nipponica interruppe le scuse della bionda:- Se Shinji, che è la parte offesa, ti ha perdonato non vedo perché non dovrei farlo anch'io. - spiegò seguitando a sorriderle in maniera accomodante:- Ed inoltre ti avevo detto che potevi darmi del tu senza formalismi ! - la richiamò alzando il dito indice della mano destra a guisa di ammonimento senza però smettere di sorriderle benevola
Commossa fin quasi alle lacrime, la marinaretta non poteva credere alle proprie orecchie:- T-ti sono grata... - balbettò tremante fissando incredula la donna dai capelli viola
La risposta del tenente-colonnello fu un altro sorriso accomodante:- Ci mancherebbe altro ! - esclamò decisa, per poi cambiare all'improvviso modi e tono:- Ma non t'azzardare a far soffrire il mio Shinji o non te la caverai così a buon mercato... - sibilò calcando la voce sull'aggettivo possessivo e scoccandole un'eloquente occhiata che anche il più tonto avrebbe capito
Yulya, non essendo ovviamente scema, capì al volo l'antifona, ma, a costo di far arrabbiare la sua dirimpettaia, decise di vederci chiaro fino in fondo contando anche che il sottointeso che era convinta di aver colto nelle parole dell'altra donna non le piaceva affatto:- Non sono una sfasciacoppie, Misato ! - sibilò guardando storto la nipponica:- Pertanto dimmelo subito se c'è qualcosa tra voi due così mettiamo subito tutte le carte in tavola ed evitiamo pericolosi fraintendimenti ! - esclamò sempre fissando ora senza paura l'altro ufficiale
L'insinuazione ebbe un effetto che la russa non si aspettava: stavolta fu Misato che divenne rossa e prese a balbettare:- M-m-ma no !!! - esclamò agitando davanti a sé le mani coi palmi aperti e rivolti verso la bionda:- Co-cos'hai capito ?!?! - domandò incredula di quanto aveva appena sentito:- Tra me e Shinji non c'è quel tipo di rapporto !!! - precisò sempre agitando le mani:- E poi io l'uomo della mia vita ce l'ho già !!! - precisò infine guardando inavvertitamente in direzione dei tre operatori più per accertarsi che non avessero sentito che per altro
Dubbiosa e vicina a non capirci più nulla, la russa inarcò un sopracciglio e piegò lievemente la testa di lato:- Il tuo uomo è il tenente Hyuga ? - domandò indicando con un lieve cenno della testa l'operatore che, inconsciamente, sentendosi chiamato in causa, starnutì sonoramente
Di nuovo la nipponica divenne rossa come un peperone:- M-m-ma no !!! - rinnegò con veemenza tendendo le braccia coi pugni chiusi verso il basso e sporgendosi verso la bionda:- Che accidenti dici ?!?! - domandò incredula di quanto aveva appena sentito
La risposta della sovietica fu un sospiro ed uno scuotimento di testa:- Peccato perché sembra proprio un bravo ragazzo... - bofonchiò facendo la finta tonta guardando di lato per poi riportare gli occhi sul tenente-colonello che la guardava stranita a seguito di tale affermazione:- Quindi chi è il fortunato ? Il signor Kaji ? - domandò appositamente con noncuranza sorridendo divertita e sollevata dal fatto che Misato non sarebbe stata una sua rivale in amore
La domanda, posto col tono di un'affermazione, fece strabuzzare gli occhi alla nipponica:- Co-co-com... - balbettò incredula
- Dal pestone che gli hai tirato ! - spiegò la marinaretta sempre sorridendo divertita:- Nonché dal fatto che, dopo averne subito uno anche dalla dottoressa Akagi, ha guardato incredulo molto più lei che te. - precisò per poi chiudere gli occhi ed annuire convinta:- Pertanto ho dedotto che, molto probabilmente, ricevere un colpo da parte tua non era poi così una novità. - spiegò facendo spallucce
La lucida disamina della bionda stupì Misato: ora aveva l'assoluta certezza che la sua interlocutrice era tutt'altro che tonta, ed anzi si era appena dimostrata un'attenta osservatrice e deduttrice contro ogni sua possibile previsione.

Stavolta fu il turno di Misato di chiudersi in un riflessivo silenzio visto causatole dalle parole della marinaretta: a pensarci bene ora si ricordava che anche la sua amica dai tempi dell'università aveva inflitto un pestone al mal rasato, e poi l'aveva guardato veramente male quando le due straniere si erano avvicinate, ma quale poteva essere la ragione dietro tali atteggiamenti ? Stizza ? Nervosismo ? Irritabilità connessa ad una notte in bianco ed all'eccesso consumo di caffè ? Un gesto di solidarietà femminile ? Oppure... E se forse... In effetti si sarebbe potuto spiegare anche così quanto fatto da Ritsuko poc'anzi...
Dopo pochi secondi però bollò l'ipotesi era assolutamente improbabile: Kaji non era il tipo d'uomo per il quale il cuore della scienziata avrebbe potuto battere. Tutto ciò senza contare che sicuramente la tragica esperienza con Gendo Rokubongi l'aveva scottata più di quanto lei non desse a vedere e quindi una relazione amorosa era l'ultimo dei suoi problemi.
Infine il provarci con il responsabile della sicurezza della base sarebbe stato un colpo distruttore definitivo alla loro amicizia di cui stavano cercando pian piano e faticosamente di ricostruire.
Alla fine, cestinata quest'ultima ipotesi, visto che tutto ed il contrario di tutto il resto era possibile come opzione, decise che l'unico modo per appurare la verità sarebbe stata domandarle direttamente le ragioni del gesto la prima volta che fossero state sole a quattrocchi.
Le sue elucubrazioni furono però interrotta dalle voce di Maya che la riportarono alla realtà:- Abbiamo concluso i test, colonnello ! - la informò voltandosi verso di lei:- Nessuna anomalia da segnalare ! - precisò infine ricevendone in cambio un cenno di assenso

Abbandonate le sue colleghe in procinto di avviarsi verso la sala di monitoraggio dei test, Ritsuko era giunto davanti all'entrata del magazzino dove ad attenderla c'era Isabel Carter.
All'avvicinarsi della finta bionda, la donna di colore si mise sull'attenti battendo i tacchi e facendo il saluto militare alla donna:- Per ordine dell'"Ufficiale" sono venuta ad assisterla durante l'esame della cassa contenente materiale bellico trasportata sulla nostra nave da me e dalla mia collega il contrammiraglio Petrovich, signora ! - esclamò marziale quando la scienziata fu abbastanza vicino a lei da non dover urlare
L'affermazione le fece guadagnare un'occhiata stranita:- Di che parla contrammiraglio ? - domandò perplessa da quanto aveva appena sentito
Apprendendo con stupore che la biancocamiciata non ne sapeva nulla nonostante ritenesse che se era lì anche lei doveva aver ricevuto specifici ordini dall'"Ufficiale", si affrettò a spiegare:- Oltre al classico materiale bellico per gli Evangelion, la sezione tedesca della Nuova Nerv all'ultimo ci ha fatto imbarcare un oggetto top-secret contenuto in un'apposita cassa debitamente sigillata e marchiata, signora ! - spiegò cercando di essere più chiara possibile per quanto lei stessa non ne sapesse poi molto
Confusa da tale situazione, la Akagi decise che il modo migliore per capirci qualcosa era andare a controllare di persona:- Lei sa dov'è per caso ? - domandò mentre entrava nell'immenso spazio di deposito
La donna di colore annuì:- Sezione F-17, signora ! - esclamò convinta guadagnandosi un'occhiata perplessa da parte della finta bionda che non capiva come l'altra potesse essere a conoscenza di una tale informazione:- Le informazioni del signor comandante sono chiare, signora ! - esclamò per fugare i dubbi della nipponica ben evidenti nel di lei sguardo:- Pertanto, se vuole avere la cortesia di seguirmi... - la invitò cortese con un cenno della mano destra
Annuendo, la dottoressa si mise a seguire l'ufficiale che di buon passo si era avviata verso l'area interessata.
Bastarono un paio di minuti per raggiungere il posto di loro interesse:- Ecco qua, signora ! - esclamò la marinaretta fermandosi all'improvviso ed additando la cassa con la mano sinistra con il palmo rivolto verso l'esterno:- Questo è quanto ci è stato ordinato di portarvi ! - sentenziò seguitando ad indicare la cassa
La finta bionda si mise ad esaminare dall'esterno il contenitore: a prima vista sembrava una normalissima cassa con i classici segnali di pericolo, cosa mai avrebbe potuto contenere di così particolare:
- Ma che cos'è ? - chiese la giapponese guardando la donna di colore ed indicando la cassa con l'indice della mano destra
Sottovoce, e dopo essersi assicurata l'assenza di orecchie indiscrete, la donna inglese le rispose:- Stando ai documenti trasmessimi dal signor comandante... - s'interruppe per controllare ancora una volta che non ci fossero indesiderati all'ascolto muovendo la testa in tutte le direzioni più e più volte:- Una ghiandola da installare su una delle unità Evangelion... - sussurrò mettendosi la mano destra a fianco della bocca a voler evitare che qualcuno con un orecchio fino potesse sentire la rivelazione
Il tutto fu però vanificato dalla reazione della finta bionda:- CHE COSA ?!?! - strillò Ritsuko completamente stupita dalla notizia per poi, immediatamente resasi conto dell'errore, mettersi entrambe le mani davanti alla bocca prendendo anche lei a guardare a destra e a sinistra per accertarsi che nessuno avesse sentito
Immediata fu la reazione della graduata:- SHHH !!! - esclamò agitando la mano destra nel gesto di zittirla:- Non strilli così, perfavore !!! - la invitò riprendendo ad accertarsi che nessuno avesse sentito mentre con l'indice della sinistra messo perpendicolare rispetto alla bocca mimava il gesto di tacere
Dopo aver appurato che nessuno li avesse sentiti, la finta bionda si tolse le mani dal davanti la bocca:- Ma che me ne faccio di questa roba ?!?! - domandò stupefatta per quanto aveva appena appreso
Per tutta risposta la donna di colore si tolse da sotto la giacca bianca della divisa una fascicolo bianco e sigillato con su scritto Top Secret e glielo consegnò:- Lo legga ! - la invitò decisa:- L'"Ufficiale" in persona mi ha assicurato via mail che lì dentro ci sono tutte le spiegazioni necessarie ! - esclamò annuendo convinta
La dottoressa, seppur perplessa, prese il fascicolo, lo soppesò rendendosi conto che il suo contenuto era consistente, dopodichè ruppe il sigillo e cominciò ad estrarre per metà dalla busta i fogli ivi presenti.
Le bastò una rapida scorsa per rendersi conto che quei documenti erano una bomba, e che il contenuto della scatola avrebbe potuto dare una svolta decisiva alla battaglia se fosse stato possibile impiegarla a pieno regime:- Studierò in maniera approfondita il tutto dopo che avrò aver visionato gli esiti dei test. - promise la finta bionda riponendo i documenti all'interno della busta per poi, una volta richiusa la medesima, agganciarla alla clip del suo blocco note in fondo alla risma dei fogli
La donna di colore annuì:- Mi raccomando, legga il tutto con la massima attenzione ! - invitò con fare convinto:- Se il contenuto di quella cassa è formidabile come dicono i documenti, potrebbe darci un grande vantaggio in battaglia ! - precisò ancora con fervore
Ritsuko annuì decisa, aveva tutte le intenzioni di capire come usare quella ghiandola, ma avrebbe dovuto parlarne anche con Misato e l'"Ufficiale" per gli aspetti strategico-operativi:- Ora, signora, desolata di lasciarla ma devo andare ! - disse infine portando lo sguardo sulla donna di colore:- I test saranno già in corso ed io devo controllare come stanno performando i children. - precisò:- Pertanto, signora, con permesso ! - esclamò con un lieve inchino, per poi, detto questo, incominciare ad allontanarsi dal luogo
Annuendo, la donna di colore rispose:- Nessun problema, dottoressa ! - le rispose dietro con fare marziale scattando sull'attenti:- Mi accerterò che la cassa sia adeguatamente sorvegliata ! - esclamò guadagnandosi un gesto d'intesa da parte della nipponica
Non appena il classico sbuffo ed un "clang" metallico indicarono la chiusura della porta oltre la quale era sparita Ritsuko, la marinaretta si mise ad abbaiare ordini agli uomini della Nuova Nerv che solerti obbedirono e misero in sicurezza la cassa.

Finiti i test ed uscita dalla capsula di simulazione, Asuka, senza nemmeno aspettare la lettura dei risultati, afferrò uno degli asciugamani lì posti nelle vicinanze dei dummy plug usati per i test e si diresse a passo spedito verso l'ufficio del comandante della base mentre si frizionava la testa prima, e poi si metteva addosso, a guisa di mantello, il panno per proteggersi dal freddo.
La concentrazione era massima per tenere un ritmo sostenuto del passo della camminata: quando l'"Ufficiale" chiamava, si doveva scattare ed in più quell'antipatica della russa l'aveva preceduta andandosene non appena Maya aveva annunciato la fine delle simulazioni.
Con passo spedito ed avvantaggiata dal conoscere la base meglio della sovietica, la teutonica riuscì a raggiungerla in breve tempo ed entrambe si ritrovarono infine davanti alla porta dell'ufficio del comandante della Nuova Nerv.
Un prolungato ma silente sguardo in cagnesco che avrebbe bruciato un paio di foreste amazzoniche fu l'unica reazione che intercorse tra le due mentre la bionda bussava alla porta:- Avanti ! - fu il secco ordine che arrivò al di là dell'infisso, comando che le due si affrettarono ad eseguire con la bionda che aprì la porta e fu la prima ad entrare e a mettersi subito sull'attenti:- Contrammiraglio Petrovich agli ordini signore ! - tuono marziale mettendosi rigidamente in posa.
Una volta chiusa la porta e raggiunta la marinaretta, anche Asuka si mise anche lei rigidamente sull'attenti:- 2nd Children Soryou Asuka Langley a rapporto, signore ! - esclamò a sua volta nel tono più militaresco di cui era capace
Tuttavia l'americano non le degnò né di uno sguardo né di una parola, seguitando a leggere i documenti che erano presenti sul suo tavolo.
L'impasse stava continuando da quasi cinque minuti buoni, con le due che si sforzavano di mantenere la posizione nonostante le fitte di dolore che tale atto provocava loro unito al fatto di dover cercare di limitare al minimo le smorfie di fatica e patimento.
Si era ormai allo scoccare del quarto d'ora quando lo statunitense sembrò accorgersi della presenza delle due:- Riposo ! - comandò secco scoccando loro una rapida occhiata per poi ritornare alle sue letture
Le due donne accolsero con sollievo l'ordine senza però darlo troppo a vedere e senza troppo rilassarsi.
Riprendendo ad ignorare le due, l'americano prese a riordinare il plico di fogli che stava leggendo smazzandoli per il lungo e per il largo, per poi unirli insieme con una clip ed inserirli in un raccoglitore.
Una volta chiusolo, si tolse gli occhiali e li appoggiò sul tavolo, dopodichè si adagiò sullo schienale ed intrecciò le dita sulla pancia prendendo a fissare le due.
Il silenzio che regnava era carico di significati e pesava più di qualsiasi parola che potesse esser detta.
Dopo altri cinque minuti buoni l'americano ruppe l'atmosfera:- Ritengo, pilota Soryou, che tu ti ricordi benissimo la lavata di capo che ho fatto agli uomini incaricati della sicurezza dopo l'attentato ai danni del 4th e della 6th. - affermò guardando la rossa col sopracciglio destro alzato con fare interrogativo
Irrigidendosi, Asuka non poté che rispondere:- Sissignore ! Perfettamente, signore ! - affermò con tutta la marzialità di cui era capace
Annuendo lievemente con un cenno della testa, lo statunitense riprese:- Sappiate pertanto, e sì, ho detto sappiate ! - precisò calcando la voce sul verbo espresso alla seconda persona plurale:- Sappiate che quello non è stato nulla, ripeto e ribadisco, nulla ! - ancora la voce venne calcata ma stavolta sul sostantivo:- Nulla rispetto a quanto succederà se vi sarà un'altra scenata come quella di poco fa nel mio ufficio. - precisò scoccando alle due un'occhiata incenerente degna di migliaia di raggi solari concentrati in un unico punto, sguardo che s'incise nelle due sin nel profondo più di un'incisione fatta col laser
Il silenzio seguì queste parole così che le medesime attecchissero bene, ma l'"Ufficiale" non aveva ancora finito:- Intendiamoci ! - saltò su all'improvviso facendo trasalire le straniere:- Non vi chiedo certo di diventare amiche per la pelle ! - precisò facendo rimbalzare lo sguardo tra le due mentre, disintrecciate le dita, si sporgeva in avanti sul tavolo poggiandovi sopra i gomiti:- Ma vi avverto ! - esclamò scoccando loro un altro sguardo molto esplicativo:- Se assisterò ad un altro teatrino come quello di poc'anzi, non solo vi sbatterò fuori personalmente dall'agenzia, ma altrettanto personalmente, e sempre a calci nel culo, vi rimanderò da dove siete venute ! - minacciò arrostendo nuovamente le due con lo sguardo:- Questo è quanto ! - sentenziò dopo qualche secondo lasciato passare per fare attecchire le parole per poi reinforcare gli occhiali, aprire un altro faldone, adagiarsi allo schienale e prendere a studiarlo attentamente
La conversazione era finita pertanto alle due non restò altro che rispondere:- Signorsì signore, agli ordini signore ! - in coro avvenne il riscontro con le due che immediatamente dopo, camminando all'indietro per non dare le spalle al comandante, uscirono dal di lui ufficio

Una volta in corridoio, le due si videro costrette a camminare fianco a fianco per diversi metri, ma nessuna parola venne spiccicata per timore della furia dello statunitense e soprattutto perché la rossa stava riflettendo sulle di lui parole: come poteva la russa conoscere il cazziatone fatto dall'americano a tutti gli uomini della sicurezza della Nuova Nerv dopo l'attentato ad Hikari e Toji ?
O la bionda era stata informata da Hyuga della tremenda sfuriata, oppure, ipotesi più probabile, avendo già lavorato con lo statunitense, sapeva bene di quanto l'ira dell'"Ufficiale" fosse capace di far tremare i muri quando ci si metteva.
Giunse infine alla conclusione che non gliene fregava niente e che avrebbe dovuto seguire il consiglio di Hikari: che quell'oca d'acqua salata ci provasse pure con Stupi-Shinji e se lo portasse anche a letto, chissenefrega !
In quanto 2nd Children e pilota più esperto, era dovere di Soryou Asuka Langley impegnarsi al massimo e vincere la guerra il prima possibile, nel frattempo, con lo stesso zelo, avrebbe al contempo scritto la sua autobiografia nella quale, con dovizia di particolari, tutta la verità sulla guerra contro gli angeli e di come stessero veramente le cose, ossia che l'ex collega non era altro che un fifone cagasotto buono solo a lasciarti nella merda nel momento del bisogno, sarebbero finalmente venute a galla !
Era tuttavia ben conscia che avrebbe sicuramente avuto bisogno di tutto l'aiuto possibile del miglior studio legale che avrebbe potuto permettersi, in quanto ci avrebbe messo la mano sul fuoco che, o durante la valutazione da parte dell'editore oppure in fase di stampa o anche dopo la pubblicazione che sarebbe avvenuta poco dopo le fine della guerra così da cavalcare l'onda mediatica ma senza il rischio di sovraesposizione, avrebbe sicuramente scatenato un putiferio come non si era mai visto prima, in quanto, sicuramente, i vertici apicali della Nuova Nerv e del "Tribunale" avrebbero cercato di screditarla e/o di mettere a tacere il tutto.
Aveva messo anche in preventivo di far le moine a Kensuke per convincerlo a convincere qualche suo amico hacker per aiutarla a fingere il furto informatico del documento.
Al tempo stesso aveva però messo in preventivo che quel accordo di riservatezza impedisse l'uso di strumenti informatici, pertanto avrebbe dovuto studiare un altro modo per far sì che il documento, una volta ultimatane la sua stesura a mano oppure per il tramite di una macchina da scrivere, diventasse pubblico qualora ne fosse stata vietata la pubblicazione.
Avrebbe anche dovuto stare molto attenta e non parlarne mai più con nessuno, nemmeno con Hikari, in quanto, se si fidava ciecamente della castana, altrettanto non poteva dire di Toji, e comunque avrebbe dovuto mettere in conto che non solo la giovane donna con le lentiggini avrebbe potuto inavvertitamente scappare qualche parola di troppo che il di lei marito avrebbe subito sbandierato ai quattro venti, ma altresì che chi di dovere avrebbe potuto fare pesanti pressioni sui coniugi Suzuhara affinché la convincessero a tacere.
Immersa com'era nei suoi pensieri, quasi non si accorse di essere infine arrivata, insieme alla marinaretta, ad un punto ove il corridoio si diramava.
Immediatamente, al pari della sovietica, si bloccò in quanto nessuna delle due aveva intenzione di abbandonare per prima la posizione vedendo in tale manovra un segno di debolezza.
In contemporanea si fissarono in cagnesco, sempre però in assoluto silenzio, dopodichè Asuka, volendo dimostrare la sua superiorità nei confronti della russa, decise di tenere un atteggiamento conciliante:- Beh... allora... - iniziò titubante con la graduata che seguitava a guardarla in cagnesco:- Le faccio i miei migliori auguri per tutto ! - esclamò fingendosi accomodante:- Ivi compresa un'eventuale relazione con il mio ex-collega Shinji Ikari ! - esclamò seria seguitando a fingere:- Ora, se vuole scusarmi signora, vado a togliermi di dosso questo schifo di LCL. - affermò passandosi il dito indice della mano destra sul braccio sinistro per far ben risaltare la presenza del liquido e prendendo poi ad accomiatarsi dalla bionda:- Alla prossima ! - salutò agitando leggermente la mano destra per poi, datole le spalle, prendere ad incamminarsi verso gli spogliatoi
Presa in contropiede, alla russa che non rimase che ricambiare il saluto:- Alla prossima... - bofonchiò infastidita, per poi, a sua volta, girare i tacchi ed incamminarsi verso l'alloggio riservatole insieme ad Isabel, unicamente desiderosa di chiudersi in bagno e di sfogare tutta la sua furia nei confronti della rossa per essersi fatta fregare così facilmente

Mentre tutto ciò accadeva, negli inferi Saber e Sebastian si erano materializzati all'ingresso della dimora del duca infernale.
Imponente ma non quanto quella del "Conte", costruito in stile moderno, formato da diversi rettangoli messi in verticale e con diverse insegne al neon che la illuminavano, si sviluppava su sette piani più uno interrato per ogni edificio.
Guardandosi attorno una volta entrato, il maggiordomo oscuro sospirò di sconforto: più che ad un palazzo degno del titolo di duca, l'immenso posto dove viveva Dark Sound era più simile ad un mix tra un postribolo ed un casinò degno di Las Vegas, dove, su vari livelli che si estendevano verso l'alto a partire dal piano terra, si tenevano le attività relative al gioco d'azzardo, mentre, ai piani -1 vi erano i bordelli ove le dannate divise per razza ed età erano chiamate, insieme a varie demonesse e diavolesse, a soddisfare gli appetiti sessuali di chi era disposto a sborsare la relativa cifra per il loro ingaggio o era così importante da meritarsene qualcuna in omaggio con cui sollazzarsi, mentre, all'ultimo piano dell'edificio più alto, il cui accesso, sito nel bel mezzo del medesimo, per il tramite di una rampa di scale nere come l'ebano, la quale terminava in cima con una semplice porta di legno marrone, era interdetto da una semplice nera colonnina a corda rossa tipo quelle che si trovano nei teatri, l'effettiva unità abitativa del biker e gli uffici amministrativi dell'attività.
Ovviamente il ben vestito sapeva bene che quegli impedimenti erano ben misera cosa, e che chiunque avrebbe potuto superarli senza problemi, ma altresì sapeva che chiunque avesse provato ad oltrepassare senza autorizzazione quei cordoni oppure, se fosse riuscito ad arrivarci, la porta, avrebbe fatto una brutta fine: come tutti i demoni e diavoli di alto rango, anche l'usuraio disponeva del suo agguerrito esercito di guardie del corpo da lui personalmente tra i peggiori loro compari reclutabili o tra dannati che in vita si erano macchiati di azioni veramente spregevoli.
Immerso nei suoi pensieri, Michaelis seguì il padrone di casa fino al di lui studio privato senza proferire parola ma mettendo in conto di avvisare Saber che forse avrebbe dovuto farsi costruire una vera magione degna di un nobile di alto rango.
Praticamente buttandosi sopra la sua poltrona preferita, l'usuraio sbuffò infastidito prendendo a fissare il maggiordomo oscuro con sguardo indagatore:- Dimmi la verità ! - pretese mettendo la mano destra sopra la sinistra chiusa a pugno ed alzando la testa verso il compare:- Hai davvero intenzione di rivelare chi, tra i nostri pari, saranno i possibili prossimi avversari di quei plasticoni colorati ? - domandò con fare interessato socchiudendo gli occhi riferendosi alle unità Evangelion
Sebastian annuì:- Assolutamente sì, eccellenza ! - confermò solenne una volta assunta una posizione di attesa con le mani unite dietro la schiena:- Sapete bene che io rispetto sempre la parola data ! - puntualizzò seguitando ad annuire sempre con fare solenne
Tuttavia, prima che il biker potesse replicare, un sorriso diabolico si materializzò sulle labbra del maggiordomo oscuro:- Ovviamente devono esserci le condizioni perchè io possa farlo... - insinuò divertito
L'affermazione stupì il duca:- Che cazzo stai dicendo ? - domandò fissandolo perplesso:- Di che condizioni parli ? - chiese ancora con la curiosità che dentro di lui andava crescendo
Spostandosi dietro l'orecchio destro un ciuffo di capelli, Sebastian rispose:- Mettiamo caso che, ovviamente parlando in maniera del tutto ipotetica, io conosca già il nome del prossimo avversario degli amici di Lord Ikari... - buttò li con noncuranza guadagnandosi lo sguardo più stupito di cui Saber era capace, stupore che gl'impedì di parlare dando così modo al ben vestito di continuare:- Se io, sempre parlando in chiave ipotetica, sapessi già il nome, non sarei tenuto a rivelarglielo dato che ci siamo accordati per i probabili, non per i sicuri. - spiegò con cura sempre sorridendo diabolicamente
Quando tali parole si furono fossilizzate nel cervello del biker, il medesimo non poté evitare di esibirsi in un sorriso compiaciuto: ancora una volta Michaelis si era rivelato più furbo del suo interlocutore riuscendo a portare a casa il massimo risultato senza praticamente offrire nulla in cambio.
Dal canto suo, visto che l'usuraio seguitava a starsene zitto per la sorpresa, il maggiordomo oscuro decise di cogliere al volo l'occasione di cambiare argomento:- Vogliamo dunque cominciare il vostro apprendistato da vero nobile con le prime lezioni, eccellenza ? - domandò con solerzia facendo al contempo un lieve inchino
Ciò che avvenne dopo, lo spiazzò:- Centomila ! - sentenziò Dark Sound facendo trasalire il suo interlocutore che restò interdetto per un paio di secondi:- Vogliate perdonarmi ma temo di non capire, mylord... - ammise senza problemi guardando stupito il suo dirimpettaio
Balzando in piedi dalla poltrona, l'usuraio insistette:- Ti elargisco subito una mancia per un valore nero animesco di centomila se mi dici chi è !!! - esclamò con la stessa foga di un bambino in attesa del suo giocattolo preferito picchiettandosi il dito indice della mano destra sul palmo aperto della mano sinistra:- Anche perché se viene da te l'informazione è sicura ! - puntualizzò annuendo al contempo
Il maggiordomo oscuro decise di fare il modesto:- Oh suvvia, eccellenza ! - lo esortò:- Io parlavo in maniera ipotetica e... - ma la difesa fatta agitando i palmi delle mani aperti davanti a se fu vana:- Ma non dire cazzate ! - lo esortò Saber mandandolo a quel paese con l'apposito gesto del braccio destro dal basso verso l'alto:- Non avresti accettato quell'offerta se tu non sapessi già come stanno realmente le cose ! - puntualizzò indicandolo con fare accusatore con il dito indice della mano destra
A sentire quest'affermazione, un sorriso divertito si dipinse sul volto del ben vestito:- Non vi si può proprio nascondere niente illustrissimo... - ammise allegro sostenendo lo sguardo del suo dirimpettaio:- Ebbene, questo è quanto ! - esclamò cavando di tasca un foglietto ripiegato su se stesso sul quale vi era il nome in questione
Il biker prese con rapida avidità il pezzo di carta, lo aprì e, una volta lettone il contenuto restò di sasso.

Sul bigliettino non c'era alcun nome, ma solo una lettera.
L'indizio era quando di meno chiaro ci si potesse aspettare e l'usuraio non ne fu affatto contento:- Ma cos'è sto schifo ?!?! - domandò irritato guardando in malo modo il suo dirimpettaio mentre agitava in aria il foglietto:- Che cazzo vuol dire questo sgorbio ?!?! - domandò sempre più arrabbiato con riferimento al contenuto del pizzino:- È un'iniziale ? Una finale ? Una lettera in mezzo ad un qualche nome merdoso ? - chiese a raffica agitandosi sempre di più
Senza minimamente perdere il suo self-control, il maggiordomo oscuro si concesse uno dei suo sorrisi divertiti:- Guardate meglio eccellenza. - suggerì indicando con il dito indice della mano destra il risicato foglio di carta:- C'è un segno dopo la lettera. - precisò disegnando con l'indice della mano destra un piccolo cerchio in aria
Seppur infastidito dall'atteggiamento del compare, il duca fece come indicatogli ed i fatti diedero ragione al pallido servitore: dopo la lettera c'era un segno, un piccolo punto, e ciò stava a significare che la lettera era un'iniziale.
Dubbioso, il biker si mise a fissare pensoso il soffitto in alto alla sua sinistra per meglio riflettere: chi c'era tra i suoi simili che aveva tal lettera come iniziale ? E poi era il nome od un soprannome ?
Vista però la foga con la quale l'usuraio si stava spremendo le meningi e temendo come conseguenza di ciò che le elucubrazioni del nobile portassero via del tempo utile al compito che gli era stato affidato, Michaelis decise di facilitargli le cose:- Guardate ancora mylord. - lo esortò indicando nuovamente il pezzo di carta:- Ora dovrebbe esserci un ulteriore indizio. - suggerì sempre sorridendo divertito
Dark Sound non se lo fece ripetere due volte e riportò gli occhi sul foglio, occhi che si spalancarono dallo stupore: ora le lettere puntate erano due, ed entrambe erano uguali !
Immediatamente alzò di scatto la testa conscio di cosa quella doppia lettera uguale stava a significare, e non gli fu possibile nascondere lo stupore che il venire a conoscenza dell'identità del futuro aggressore dei children gli si era materializzato sul viso.
Sorridendo compiaciuto, il ben vestito decise di chiudere i giochi:- Se volete osservare ancora, eccellenza... - esortò indicando nuovamente il bigliettino:- Ora tutti i vostri dubbi svaniranno come d'incanto ! - esclamò battendo tra di loro le mani e poi allargandole verso l'esterno tenendone i palmi rivolti verso l'alto
Il biker non se lo fece ripetere due volte e prese a fissare ancora una volta il pezzettino di carta che nuovamente gli riservò una grande sorpresa: le due lettere puntate erano ora scritte con un alfabeto arcaico, un tipo di scrittura non più in uso da secoli sulla terra ma che negli inferi veniva ancora usato dai suoi padroni.
Ben presto lo stupore si mutò in un sorriso di soddisfazione:- Stavolta quelle marionette giganti sono fottute ! - affermò convinto:- Non c'è alcuna possibilità che possano battere lui ! - sentenziò deciso annuendo al contempo
A sua volta il maggiordomo oscuro annuì a conferma:- Naturalmente se sua altezza reale il principe combatterà o anche solo agirà come solo lui sa fare, per i terresti non vi sarà scampo alcuno ! - precisò seguitando ad annuire convinto
- Certamente ! - confermò l'usuraio diventando però improvvisamente pensieroso:- Tuttavia se quel figlio di un surgelato gigante vincerà perderò una più che buona fonte di guadagno... - si rammaricò prendendo a massaggiarsi pensieroso il mento con la mano sinistra
A sentire queste parole il ben vestito si irrigidì:- Non avrete per caso intenzione di sabotarne l'operato ? - domandò fissando intensamente il volto del suo dirimpettaio per capirne le intenzioni dalle espressioni del viso
La risposta fu un deciso scuotimento di testa:- Che riduca pure l'umanità in schiavitù ! - sentenziò con un sorriso crudele:- Quando gli umani sono disperati sono capaci delle peggiori nefandezze ed io potrò continuare a guadagnarci bene ! - esclamò per poi scoppiare a ridere sonoramente
Tirando un sospiro di sollievo, Michaelis decise di cambiare argomento:- Vogliamo ordunque cominciare i vostri studi eccellenza ? - domandò cortese facendo al contempo un lieve inchino e portando la mano destra sul cuore in diagonale rispetto al petto
Sbuffando e scoccandogli un'occhiata infastidita, Saber accettò:- Spicciamoci allora ! - sentenziò per poi appallottolare il foglio di carta e gettarselo con noncuranza alle spalle
Uscendo i due s'imbatterono in Gaghiel che s'inchinò ossequiosamente alla vista dei due:- P-P-Padrone ! M-M-Messer Mi-Michaelis ! - salutò con deferenza senza tuttavia poter nascondere il tremore derivatagli dalla paura che la visione di Sebastian gli causava dato che, come tutti gli abitanti degli inferi, sapeva che quando il maggiordomo oscuro si muoveva, qualcosa di grosso bolliva in pentola
Degnandolo appena di uno sguardo, Dark Sound rispose al saluto:- Vedi di pulire bene il mio studio brutto sgorbio scansafatiche che non sei altro ! - gli ringhiò cattivo contro per poi tirargli una mezza dozzina di poderose scudisciate con una frusta che si era fatto apparire in mano:- Così hai un bell'incentivo per lavorare come si deve ! - esclamò Saber ridendosela di gusto mentre lo flagellava
Soffocando le grida di dolore, il pinnato si affrettò dentro il locale chiudendosi la porta alle spalle e salvandosi così dalla furia del suo aguzzino solo perché quest'ultimo si era già stancato d'infierire sul suo schiavo.

Tirato il fiato, immediatamente il mostrone iniziò a pulire partendo dal pavimento, e sul medesimo notò subito la presenza del pizzino che sia il duce che Michaelis si erano dimenticati di bruciare.
Guardandosi più volte indietro per accertarsi che la porta non si aprisse all'improvviso temendo una trappola, piegò la sua enorme mole e con la pinna destra raccolse il pezzo di carta.
Indeciso su cosa fare e sopraffatto dalla curiosità, lo aprì e quando ne lesse e riuscì ad interpretarne il contenuto, per poco non gli venne un colpo.
Le due iniziali puntate erano ancora li, ben scritte e chiarissime alla lettura, e le medesime lo fecero gioire un poco, perché persino lui sapeva che quel sangue blu era troppo forte non solo per i children ma anche per diversi altri nobili sia che avesse combattuto direttamente, che indirettamente.
Volendo verificare di non esser stato ingannato dai suoi occhi, fissò ancora il foglio e nel turbine della gioia datigli dal fatto che sia lo 02 che il togato sarebbero stati annientati senza possibilità alcuna che potessero scamparla, in trance lesse quelle due lettere:-
. ᚠ. -
Oggi le pulizie sarebbero state più leggere.

  
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