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Autore: DNora    21/09/2018    0 recensioni
Quando sei un comune ragazzo, non sempre sai che esistono creature in grado di creare illusioni così realistiche da sembrare reali.
In realtà, non sai nemmeno con certezza se esistono creature come draghi, geni o elfi.
Questa, a tuo avviso, è una cosa che andrebbe corretta.
Genere: Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-Kataghelo?
-Sì, altre domande?
-Te ne ho fatta solo una! Ed era semplicemente per capire cosa fossi diventato!
Esclami, già perdendo le speranze.
Elena ti osserva superba dalla sua postazione dietro il bancone.
-È scortese domandare.
-E come pensi che io possa imparare senza chiederti nulla? Non è che mi hai dato un manuale per imparare cosa sono!
-Potremmo rimediare.
Seriamente?
Si alza con grazia dalla sedia, che somiglia più ad uno scranno, e si avvicina ad un forziere traboccante di libri. Devi ancora capire la logica dietro questo posto.
-Ecco, questo potrebbe andare.
Ti porge un tomo abbastanza voluminoso.
-È in greco.
Osserva la copertina.
-Sì, vero.
-Io non so il greco.
A questa notizia sembra scandalizzata.
-Uno dei tanti motivi per cui aspettavo tua sorella. Ebbene, impara la lingua e poi potrai sapere tutto quello che desideri.
Torna dietro il bancone. A volte ti chiedi cosa sia successo prima della tua trasformazione, ma a quanto pare i ricordi ti torneranno molto lentamente, senza un ordine preciso.
-E come faccio senza un computer?
-Libri.
Risponde secca, e per un secondo ti senti perso in questo negozio immenso.
-Libri.
Mormori tra te e te mentre inizi a cercare ogni dannato volume del negozio.
Da qualche parte ci sarà un libro sul greco, giusto? Non ti farebbe girare mezzo negozio a vuoto, no?
Lanci uno sguardo nella sua direzione dopo aver svuotato un’intera cesta senza risultato.
Forse sì, non ti sorprenderebbe.
 
Hai appena trovato un libro scritto sia in greco che in italiano, l’unico da cui pensi di poter imparare qualcosa, quando senti lo scricchiolio della porta.
-Elena?
Spii il nuovo arrivato da dietro una lampada ornamentale: sembra umano in tutto e per tutto, ma se conosce Elena dubiti fortemente che lo sia.
Due spanne buone più basso di te, la voce profonda sembra riempire l’intero negozio senza problemi.
-Al! A cosa devo questa visita?
Chiede lei sorpresa.
Lui sorride: un ampio sorriso dai denti splendenti.
-Anniversario. Non indovinerai mai quanti anni.
-Fin troppi.
Commenta lei acida, ma lui ride semplicemente con fare leggero.
-Per fortuna non mi sono innamorato di qualcuno come te. Ho bisogno di un libro.
-Andiamo sul classico?
Chiede lei, leggermente sorpresa.
-Non esattamente: ho intenzione di incantarlo. Cos’hai di bello?
-Gio!
La sua voce tuona nel negozio, e sei abbastanza certo di aver visto un lampadario oscillare
-Sì?
Chiedi curioso.
-Vammi a prendere la gerla con dentro i libri sullo studio degli umani. Sono quelli che ama, giusto?
Lui annuisce.
-Scusa?- chiedi, perplesso, -Sono qui da tre ore! Non so nemmeno dove sia il libro che mi hai detto di cercare, sono abbastanza sicuro non sia quello che ho in mano, non so nemmeno dove sia l’uscita e mi chiedi di andare a trovare una cosa che nemmeno tu sai dove si trovi?
-Oh, perdonami,- ti volti incuriosito verso il cliente –non mi sono ancora presentato. Puoi chiamarmi Al. Sei nuovo, deduco?
Annuisci: sia che intenda al negozio che come creatura magica avrebbe comunque perfettamente ragione.
-Si nota così tanto?
Chiede invece Elena, facendo ridacchiare il cliente.
-Abbastanza. Direi, visto che nessuno conosce l’ubicazione di questa cesta, che potremmo cercare insieme: mi sembri un ragazzo sveglio.
-Grazie?
Ti sorride per poi iniziare ad addentrarsi nel negozio.
-Onestamente, non ho mai compreso questa sua passione per gli umani,- inizia, apparentemente sicuro che tu lo segua attraverso il corridoio creato da due file parallele di statue bronzee raffiguranti alcune ninfe: non ha torto, -ho provato a scambiare opinioni con delle creature che un tempo erano umane, ma non sono mai giunto a capire cosa le rendesse più interessanti di noi altri. Tu ricordi già qualcosa?
Si volta curioso verso di te.
-No, penso sia passato troppo poco tempo.
Annuisce mentre con passo sicuro si avvicina ad una gerla.
È piena di gioielli: tutti sembrano d’oro puro.
Sorride, divertito.
-Gerla errata.
Chiude con cura il coperchio e ricomincia il suo vagabondare.
Ogni volta che svolta in un corridoio che non avevi notato prima, ringrazi i suoi lunghi capelli che ti indicano la strada per qualche istante: sei totalmente perso.
-Ah!- esclama dopo una curva improvvisa, -Forse è quella che cerchiamo.
Ti avvicini e noti una gerla piena di libri.
Ne prendi in mano uno: “L’effetto della tecnologia sulla mente umana”. Non pensi che gli uomini abbiano libri del genere, e non capisci come possano interessare ad una creatura sovrannaturale.
Alla fine, Al decide di prendere “Il galateo nel mondo e nel tempo”: un quartetto dei libri più voluminosi che tu abbia mai visto.
-A Ne piacerà tantissimo. Sai quanti anni festeggiamo?
Cerchi di non perderlo di vista mentre torna al bancone: non vuoi morire sepolto qui dentro.
-No.
Ride.
-Sei proprio particolare. Duemilasettecentosettanta, comunque. Cifra tonda.
Ti sorride da sopra una spalla mentre ancora cerchi di capre che cosa hai esattamente davanti: non che tu sappia la vita media nemmeno dei Kataghelo, ma come numero ti sembra fin troppo impressionante. Vampiri forse?
Quando finalmente raggiungete il bancone, hai scoperto che questo fantomatico Ne insegna ad una scuola per creature magiche “non è né come le superiori umane o università: è un concetto completamente diverso”, che è il migliore nel suo lavoro, anche se presumi questo commento sia leggermente di parte, e che è una delle figure più prominenti della sua specie “un tempo utilizzavamo il denominativo razza, ma a causa di tutto quello successo con gli umani ci siamo dovuti adattare”.
Sei quasi felice di vedere Elena: troppe informazioni di seconda mano su una persona sconosciuta.
-Come pensi di incantarli?
Chiedi però curioso mentre sta avvenendo il pagamento.
-Oh! Casa nostra è piena di libri: farò in modo che occupino lo spazio di un solo testo e che sia possibile portare così l’intera collezione in giro senza problemi.
Utile.
-Mai pensato ad un kindle?
Chiedi, incuriosito.
Lui ti guarda confuso.
-È un raccoglitore per libri?
-No,- replichi esterrefatto, -è una specie di tablet.
-Una… tavoletta?
-Gioele,- sibila Elena, -perché non torni a cercare il tuo, di libro?
-Perché ho la vaga sensazione che non esista.
Replichi, senza farti troppi problemi.
-Quindi, cosa sarebbe un tablet?
Chiede Al, ormai palesemente incuriosito.
-Nulla che ti convenga comprare: è una cosa che solo gli umani usano.
-Non avete nulla di tecnologico a vostra disposizione?
Chiedi scandalizzato.
-No. E ora vai a fare qualcosa che non sia importunare i clienti.
 
Sei seduto su di un vaso capovolto, in grembo il libro mezzo greco e mezzo italiano che ti sei trovato nuovamente tra le mani, quando Al, di ritorno dal bancone, ti si ferma accanto.
-Non farti abbattere da Elena,- sussurra, -odia gli umani ancora più di me, ma ti posso assicurare che darò un’occhiata a questa tavoletta. E sappi che la tua attitudine, in un mondo come il nostro, potrà sia ucciderti che farti salire in alto. Dipende molto da te, anche se un poco di fortuna è sempre necessaria.
Lo guardi scomparire dietro un armadio e per un secondo ti chiedi quanto tu ti possa fidare di uno sconosciuto, quando, in realtà, non conosci nemmeno te stesso.
   
 
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