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Autore: Freez shad    21/09/2018    4 recensioni
Ogni cosa nella propria realtà ha un suo orologio. Un ciclo d'esistenza perfetto e collaudato da migliardi di anni d'esistenza.
Troppi per un qualcuno che, per arroganza o pura pazzia, ha intenzione di modificare e rinnovare...tutto, partendo da zero.
Ciò porterà a terribili conseguenze e toccherà ai nostri famosi eroi impedire che questo accada, ma le difficoltà saranno molte e non solo esterne.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaze the Cat, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’improvvisa comparsa del riccio nero aveva portato dei profondi cambiamenti nel campo di battaglia, mutando sensibilmente gli animi di coloro che, fino a quel momento, si erano mostrati come attori su cui vergeva un bellicoso spettacolo. 
Là dove prima grida di battaglia e urla agonizzanti, accompagnate dallo stridio emesso dal violento impatto delle armi, si erano miscelate fino ad elevarsi ad un solo e unico rimbombo che aveva riempito la piazza principale, propagandosi poi in ogni singola strada dell’intera città, un raggelante silenzio era sceso inesorabile.  
Non un occhio, mobiano o artificiale, ebbe la sfrontatezza di deviare la sua attenzione dall’augustea e ferma figura di Shadow; benché questo non avesse ancora aggiunto altro alle parole che avevano, inizialmente, sancito la sua ascesa sul terreno di guerra.  
Per i soldati di Soleanna la visione del riccio oscuro, per quanto non vi fosse ancora una sicura inclinazione nel fidarsi di lui a causa della traballante fama che sventuratamente si era creato nel periodo che lo aveva visto alleato del dottor Robotnik, riaccese in loro la mistica fiaccola della speranza.  
Improvvisamente sentirono una spropositata energia positiva sprigionarsi nei loro corpi, portando persino coloro che erano stati soccorsi e che giacevano feriti al suolo nella propria fazione a rialzarsi e prestarsi a riprendere il combattimento al minimo cenno del loro oscuro salvatore. 
Questo era il valore portato dalla sua sola presenza. 
 


Di tutt'altra sorta, però, fu l'effetto scaturito sul malvagio dottore che, pur mantenendo quella solita espressione gioviale e sicura di sé che aveva assunto da quando era subentrato nella piazza, si ritrovò impotente nel contrastare una crescente preoccupazione che aveva incominciato ad insidiarsi in lui. 
Piccole gocce di sudore iniziarono ad inumidire la sua liscia fronte, che prontamente eliminò con un rapido movimento del polso, seguite da un leggero fremito che scosse lievemente i lunghi baffi. Una conseguenza del tutto giustificata. 
Da quando il riccio nero gli si era ribellato, sottraendosi al suo comando e alla fiducia cieca che era riuscito così facilmente a conquistarsi, troppe volte aveva dovuto far fronte alle sventurate occasioni in cui quest’ultimo si era frapposto ai suoi piani di dominio del mondo. 
In realtà non era mai riuscito completamente a spiegarsi il motivo che, ogniqualvolta se ne presentava occasione, lo aveva spinto ad allearsi col malefico porcospino sonico, a cui aveva semplicemente negato qualsiasi tipo di affetto o di una benché minima simpatia, per salvaguardare la pace e la prosperità di un pianeta e un sistema a cui non aveva mai nascosto il suo odio tanto profondo. 
Era a conoscenza del suo tormentato passato, dall’incidente nella stazione spaziale ARK fino alla morte della propria defunta parente; l’unica spiegazione che aveva ritenuto possibile riguardava quella di una probabile, anche se minima, coscienza che Gerald doveva aver inserito nel codice di creazione di quella che si sarebbe rivelata come la sua più grande creatura. Questo, oltre ad un qualcosa che doveva avergliela in qualche modo attivata, premurandosi di mantenerla tale. 
<< Oh, Shadow, ma che bella sorpresa >> esordì infine il dottore, spalancando le braccia fingendo piacevole sorpresa, con tono garbato << È da parecchio che non ci vediamo, mi stavo giusto domandando dove fossi finito! >>, 
<< La risposta è semplice, Eggman! >> fu la pacata, quanto indifferente, risposta del suo nuovo opposto che, malamente posati a terra il volpino e la giovane riccia, agitò svogliatamente le dita in modo tale da scagliare una luminosa piccola biglia d’energia che, con un incredibile connubio di velocità e precisione, perforò perfettamente il centro dell’oculo di tre eggbot, che stavano avanzando alla sua sinistra, facendoli esplodere << Ero a perfezionarmi! >>. 
A quella dimostrazione Orbot e Cubot, presi da un improvviso quanto innaturale tremore, balzarono letteralmente fra le braccia del proprio costruttore che, di ovvia risposta, non esitò a tentare di scacciare accompagnandosi con veementi insulti riguardanti la negligente funzionalità cerebrale dei suoi due assistenti. 
 
 
 
 
 
 
 

<< Caspita, Shady.... >> esclamò d’un tratto Sonic, ripulendosi dai rimasugli delle polveri che le varie esplosioni gli avevano fatto piovere addosso, con un tono misto tra l’entusiasta e il derisorio << …..non avrei mai pensato che, dopo tutto questo tempo, fossi diventato un tipo da “entrate ad effetto”! >> fece, osservandolo con ghigno beffardo, una volta vicino a lui << Anche questo faceva parte del tuo perfezionamento? >>, 
<< Umpf! >> fu la contrariata e secca risposta, non scalfendo minimamente l’ironia del riccio blu che, di rimando, accentuò le sue provocazioni, 
<< Vedo che anche il tuo umore è nettamente migliorato dall’ultima volta, sono fiero di te! >>, 
<< Idiota! >> quasi sussurrò il riccio striato, inasprendo maggiormente il proprio tono, come ad invitare il proprio più giovane clone a non superare quella sottile linea che marcava chiaramente quel basso livello di sopportazione di cui era provvisto, 
<< Per non parlare del tuo vocabolo! >> continuò canzonatorio invece il blu appoggiandosi con il braccio alla spalla della sua controparte, che accolse con uno stizzito sguardo intimidatorio, asciugandosi teatralmente una finta lacrima << Sai, sono commosso! Il mio piccolo Shadino sta crescen... >>. 
Con un elegante misto di velocità e precisione, Shadow assestò tre semplici gomitate allo sterno del blu che, costretto a terra alla spasmodica ricerca d’ossigeno, non ebbe tempo e forza di concludere la sua ennesima ironia; ciò, comunque, non fu in grado di cancellare dal suo volto quel divertito ghigno spavaldo che, come poteva testimoniare la stessa espressione carica di stizza sul volto del riccio scuro, sanciva il raggiungimento del proprio scopo. 
Shadow, infatti, aveva perfettamente compreso l’insano piacere che la propria controparte in blu provava nel provocarlo, ogni qualvolta si presentava l’occasione di incontrarlo, al solo scopo di scaturirne una sua reazione. Di qualunque forma fosse. 
L'importante era riuscire a smuovere l’indifferente superiorità del suo oscuro alleato. 
Una sorta di silenziosa e continua sfida in cui il nero, nonostante la sua imprescindibile resistenza spinta dalla volontà di non concedere ulteriore soddisfazione all’odiato facker, irrimediabilmente finiva per incappare in una sconfitta che sanciva la vittoria del blu. Cosa che, ovviamente, non riusciva a tollerare per più di un motivo 
<< Pensi di andare avanti ancora per molto con questi tuoi stupidi giochetti? Lo sai che se solo lo volessi potrei farti veramente del male, vero? >> domandò severamente irritato a quel punto il nero, osservando con fare accigliato il rivale mentre, con ancora qualche refuso dal danno subito, si accingeva a rialzarsi da terra << Te lo confesso, a volte non riesco a capire se la tua idiozia sia dettata da insanità mentale...o da vero coraggio >>, 
<< Eh-eh! >> ridacchiò di risposta Sonic, strofinandosi il naso con aria spavalda, ammiccando l’occhio al suo eterno rivale << Potrei dirti un po' l’uno e un po' l’altra, ma in verità....è solo voglia di divertirsi! >>.  
 
 


<< Oh-oh-oh, buon per te, caro il mio sporco riccio blu...  >> esclamò divertito Eggman, dopo essere riuscito letteralmente a smontare i suoi due spaventati assistenti, liberandosi dalla loro opprimente presenza, elevandosi di scatto dal proprio abitacolo ed indicando entrambi gli avversari << ...perché questa sarà la tua ultima gioia! Miei fedeli robot, convergete verso il nuovo obbiettivo ed eliminate questa irritante palla di spine! >> urlò perentorio, ergendosi col proprio piccolo velivolo in una posizione più elevata in attesa di divenire spettatore di un macabro spettacolo, aggiungendo infine con tono fintamente innocente << Ah, vi raccomando di fare lo stesso col nostro caro nemico Shadow. Mi si rattristerebbe il cuore se scoprissi di averlo offeso per non averlo invitato....al suo funerale >>. 
Al suono dell’ordine ricevuto dal proprio malefico creatore l’intero squadrone cibernetico, dagli egg-bot utilizzati per la semplice fanteria ai più complessi per la funzione aerea, si schierarono in posizione di battaglia. Pronti a compiere l’ennesimo micidiale attacco ai due nuovi obbiettivi. 
Questo ebbe, di contrasto, l’eccezionale risultato di permettere ai prodi soldati di Soleanna di ritirarsi e convergere nella parte della piazza che, nonostante le gravi perdite e i grami tentativi di non concedere ulteriore terreno al nemico, era riuscito a proteggere. 
Il numero dei feriti era ancora sconosciuto, ma era ben visibile come questi avessero raggiunto la stragrande maggioranza dell’originale esercito; ciò che comunque riuscì a rinforzare lo spirito di coloro che avevano dettato, al seguito del proprio indomito ed esperto comandante, l’ultimo disperato assalto, fu lo scoprire come il loro gesto, assieme al presente avvenimento, aveva impedito che alcuno tra il proprio plotone di soldati venisse abbandonato. Di fatti, sebbene alcuni fossero gravemente compromessi fisicamente, nessuno risultò rispondere assente.      
 
 
 



<< Mia principessa! >> esclamò il comandante Laahron, giunto al cospetto di Elise, inginocchiandosi rispettosamente, 
<< Comandante, la prego, si alzi e mi dica cosa sta accadendo >> chiese gentilmente la regale ragazza, facendo armoniosamente il gesto al vecchio soldato di alzarsi, 
<< A quanto pare qualcun’altro si è aggiunto alla guerra! Uno strano riccio, apparentemente molto potente e dall’oscuro colorito, è comparso dal nulla e si è unito a Sonic >> spiegò il comandante, con quella calma e freddezza che potevano essere solo acquisiti dall’esperienza nei campi di battaglia, destando la mente della ragazza,   
<< Deve trattarsi di Shadow! >> quasi sussultò alla sola pronuncia del nome << Circolano molti racconti sulla sua figura, sulla sua indicibile potenza e su come sia stato più volte decisivo contro i molteplici piani del dottor Eggman. Storie che danno quella gloria e onore che dovrebbero accompagnare ogni guerriero, ma tuttavia.... >> s’interruppe, con fare riflessivo, cercando di scrutare la figura del riccio striato oltre la marea di robot << ….ve ne sono altrettanti che parlano delle terribili cose che ha compiuto......alcune di queste persino agli ordini di quello stesso vile scienziato. >> concluse Elise, con un comprensibile lieve tono di frustrazione nella voce, abbassando lo sguardo nel vano tentativo di nascondere l'angosciosa espressione di coloro che non sanno come agire.  
Il comandante Laahron le si affiancò. Aveva notato, ma soprattutto compreso quale cruccio si era impadronito della mente della giovane sovrana; pensiero che, in parte, poteva persino condividere. 
Attese per qualche istante in silenzio, rimirando davanti a sé la piazza che, ancora per pochi secondi, avrebbe potuto godere di una relativa pace, prima di rispondere alla domanda che Elise si stava mentalmente rivolgendo,  
  << Vostra altezza,... >> esclamò con tono quasi paterno, richiamando l’attenzione della ragazza << ….a causa della sua giovane età forse lei non ne è a conoscenza, ma sono anni che presto servizio nel corpo armato reale. Ho affrontato numerose battaglie, combattuto contro molti nemici, partecipato a gloriose battaglie sempre nel nome di questo regno! Non solo, ho anche visto personaggi emergere dalla folla e divenire per loro delle guide ed eroi. Del bene o del male! >> spiegò prima rivolgere il proprio sguardo nella parte più orientale della piazza, dove i robot si erano posizionati in modo tale da circondare i due sonici ricci << Ma creda alla mia esperienza, nessuno facente parte della seconda categoria avrebbe potuto suscitare un tale spirito di speranza nei miei uomini se non ne fosse portatore. Inoltre, se Sonic sembra mostrare così tanta fiducia in questo Shadow da non percepirlo come un pericolo, bhe.....perché dovrei farlo io? Non credete anche voi, altezza? >> domandò infine l’esperto comandante, arricciandosi delicatamente i pallidi baffi, senza distogliere il suo sguardo dal campo di battaglia. 
La giovane ragazza rimase colpita dalle sue parole. Nonostante le incertezze di cui lui stesso era nutrito, era ugualmente riuscita a percepire una fermezza eccezionale nella sua voce; il tono e la sua spiegazione, benché flebile e poggiata solo sulla sua esperienza, le fecero ritrovare quella calma e lucidità di cui aveva bisogno. 
Alzando lo sguardo nella stessa direzione di Laahron, non potè che rispondere, 
<< Assolutamente! Perché dovremmo farlo? >>. 
 
 
 



I saluti erano finiti.  
Le parti erano state prese. 
Gli occhi della totalità dei presenti erano fermamente indirizzati sul piccolo fazzoletto di piazza in cui i due caparbi e ultimi guerrieri, Sonic e Shadow, erano pronti allo scontro. 
La lotta poteva avere inizio 
 
 
 
 
 
 
 
 






Dalla scrivania dell’autore: 
Prima di tutto......salve a tutti e bentornati in questo nuovo capitolo! 
Chiedo formalmente scusa a tutti coloro che avevano cominciato a leggere/interessarsi alla mia storia e hanno dovuto attendere tanto per il continuo. 
Come unica giustificazione che posso utilizzare, informandovi, è che nel mio lavoro l’estate non è propriamente un periodo di riposo. Tutt’altro. 
Il tempo è stato veramente ridotto ai minimi termini e quel poco che avevo l’ho utilizzato per riposare e cercare di mantenere un minimo di vita sociale che mi è scarseggiata negli ultimi tre mesi e mezzo. 
Non garantisco che ogni settimana uscirà un nuovo aggiornamento (ho altre due storie ferme in cantiere), ma sicuramente saranno più rapidamente reperibili. 
 
Un arrisentirci a tutti quanti e alla prossima. 
 
 
 
P.S. dimenticavo! Grazie a tutti coloro che leggeranno e/o recensiranno in quanto, lo confesso, veder seguita questa piccola opera mi spinge volentieri a continuarla. 
   
 
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