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Autore: Akane_Tendo    23/09/2018    1 recensioni
La scuola è finita e Ranma ha preso una decisione.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, ranma/akane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un altro giorno era giunto quasi al termine e come ogni sera Akane si dedicava ad innaffiare le piante. Anche quella giornata era scivolata via tra i mille impegni di cui ormai non poteva più fare a meno, sin dal primo mattino si era dedicata agli allenamenti, si era data da fare in cucina sotto la paziente guida di Nodoka, nel primo pomeriggio aveva seguito negli studi la piccola Madoka, figlia dei vicini e subito dopo si era dedicata ai suoi di studi, le sarebbe piaciuto diventare un medico oltre che un’artista marziale, così sarebbe potuta tornare utile al futuro del doujo Tendo-Saotome, se solo ci fosse ancora un Saotome.

Ranma era andato via di notte, senza troppi preamboli aveva annunciato che data la fine della scuola, lui avrebbe intrapreso un viaggio per perfezionare le sue tecniche. Akane lo capiva, avrebbe voluto partire anche lei per un viaggio di allenamenti se non fosse per il fatto che lei è una donna, per di più destinata a prendersi cura del doujo.  

Non si sarebbe mai potuto allontanare da quella casa e per un viaggio così rischioso senza averla prima salutata, ma Akane era la solita e si era rinchiusa nella sua stanza, non le interessava salutarlo ora che lui aveva deciso di partire per chissà quanto tempo ma forse, ammettiamolo, nemmeno lui era stato chiarissimo nelle sue intenzioni, forse e dico forse avrebbe potuto essere un po’ più esplicito, dirle che non voleva lasciarla, ma solo allenarsi senza distrazioni.
Quindi armato di coraggio, iniziò il suo viaggio con la cosa più difficile, salutare Akane.  Fu facile arrivare alla finestra, non tanto decidersi ad aprirla, che avrebbe fatto se lei avesse deciso di ignorarlo, sarebbe partito comunque?  Perso nei suoi possibili scenari non aveva notato che lei era li alla finestra che lo fissava da un po’, aveva gli occhi arrossati, aveva pianto per lui? Mortificato cercò di ricomporsi e di salutarla nella maniera più normale possibile “Beh ecco io, sto per partire” senza dire niente lei si girò e lasciò libera la finestra, entrò come aveva sempre fatto e pensò che sarebbe stata l’ultima volta per chissà quanto tempo.

Akane era seduta sul letto, in silenzio lo seguiva mentre entrava in camera, come sempre avrebbe optato per sedersi sul pavimento.
“A-Akane io…” “Ranma non devi darmi spiegazioni, ho capito. La scuola è finita e ora vuoi affrontare il viaggio di allenamento che attendi da sempre, sono molto felice per te e devo ammettere che ti invidio un po’” Akane era come sempre migliore di lui, sapeva capirlo e sapeva sempre cosa dire. Chinò il capo e si fissò i piedi, doveva fare qualcosa, non poteva iniziare quel viaggio non comportandosi da vero uomo.

Scattò in piedi, tirò a sé Akane e l’abbracciò, seppur in maniera impacciata, tanto che Akane si ritrovò a sbattere con il naso sul suo collo, con tutto il coraggio che riuscì a trovare disse “io tornerò, lo prometto”, lei si rilassò e lo abbracciò a sua volta, con delicatezza e sussurrò “lo so”
Era ormai passato più di un anno da quel giorno e Akane aveva notizie di Ranma solo per qualche sporadica lettera che lui le inviava e a cui lei non poteva rispondere, dato che non aveva una fissa dimora.  Da quello che sapeva ormai Ranma poteva essere ovunque e con chiunque, era stato in giro per tutto il Giappone, aveva avuto modo di apprendere nuove tecniche delle quali aveva scritto pagine su pagine ed in ogni lettera lei sentiva il suo odore ed avvertiva fitte di nostalgia e il desiderio di vederlo apparire di nuovo alla sua finestra.

Nodoka le ripeteva ad ogni lettera che era fiera di lei, perché era quello il comportamento che si addiceva ad una moglie di un artista marziale. La verità era che le mancava litigare con lui.
Da quando era partito la vita a Nerima era diventata tranquilla, Obaba, Shanpou e Mousse avevano deciso di tornare in Cina, Ukyo aveva deciso di girare il Giappone per portare la sua scuola di Okonomiyaki ad alti livelli e nemmeno i fratelli Kuno apparivano più tanto spesso. Tatewaki si era presentato ed in tono ufficiale aveva chiesto la sua mano, ma quando il padre aveva rifiutato categoricamente un eventuale fidanzamento, aveva desistito. Nemmeno P-Chan andava a farle visita, in compenso riceveva molti regali e lettere da Ryoga e Akari i quali si sarebbero sposati molto presto stando all’ultima lettera con invito.

Come ogni sera sospirando Akane innaffiava le piante e come ogni sera da più di un anno a questa parte non era più felice senza quello sbruffone del suo fidanzato.  Un tocco sulla spalla la sorprese, si voltò di scatto e l’acqua finì per colpire il malcapitato.
“Ehi vacci piano, vuoi annegarmi?” Akane rimase immobile, era Ranma o stava sognando? L’acqua non lo aveva trasformato, quindi era sicuramente un’allucinazione, riprovò con un nuovo getto pensando di vederlo sparire “ehi ma allora vuoi farmi arrabbiare!”.  La pompa fu presto abbandonata, lasciandola al suo getto impazzito ed Akane si lanciò in avanti per abbracciare Ranma che bagnato accolse tra le braccia la fidanzata “Sono tornato” disse accarezzandole la testa “Ti stavo aspettando” rispose affondando il volto nel petto di lui per respirare il suo profumo che ormai non era più su un pezzo di carta.
 
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Spero vi piaccia! 
Grazie per aver letto fin qui!
  
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