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Autore: Lady S    24/09/2018    1 recensioni
Cadde sul letto, atterrando sulla caviglia dolente, ma il dolore che aveva nel cuore era molto peggio. Lacrime amare ricominciarono a scenderle dagli occhi mentre veniva scossa da violenti spasmi.
-Basta Marinette, ti prego..- la implorò Tikki, volando nel suo campo visivo, ma la ragazza si limitò ad alzare il capo verso si lei.
Le sue pupille erano incredibilmente strette.
-Ti prego Marinette, parla con me..-
-No, Tikki, NO!- esplose di nuovo -Non voglio parlare, io voglio URLARE!- strillò, alzandosi dal letto e alzando le braccia -Perché?- chiese ancora -Tikki dimmi per quale motivo proprio Adrien doveva essere Chat Noir?!-
Ma Tikki non riuscì a risponderle.
Marinette aveva lanciato i suoi orecchini dall'altra parte della stanza.
***
Incuriositi? Almeno un pochino?
Bhè, ci spero!
Che dire, dopo l'uscita del trailer di Frozer il mio cervello ha cominciato a galoppare e questa storia si sta LETTERALMENTE scrivendo da sola (le mie dita hanno ormai una volontà propria).
POTREBBERO ESSERCI DEGLI SPOILER!
Spero di regalarvi un'avventura da vivere insieme.
Un saluto a tutti!
Genere: Introspettivo, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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2 – Think about you

 
Marinette era sconvolta da quello che era appena accaduto.
 
Adrien Agrest, il suo Adrien, era Chat Noir.
 
Saltò giù dal tetto mentre anche gli ultimi frammenti della sua trasformazione stavano svanendo nel nulla. Un dolore acuto alla caviglia la fece tornare bruscamente alla realtà.
Per la miseria, aveva messo tutto il peso sulla gamba già detrasformata!
Istintivamente si accovacciò, andando a tenersi la parte lesa. Tikki le andò accanto e la osservò con aria palesemente preoccupata.
 
-Marinette, ti sei fatta male?- le chiese, andando a posarsi sul suo ginocchio.
 
Di tutta risposta, Marinette voltò il capo dall'altra parte e si rialzò.
Zoppicando, si incamminò verso la strada di casa, lasciando una perplessa e ancor più preoccupata Tikki alle sue spalle.
 
***
 
Adrien rimase a fissare, incredulo, il portafortuna di Marinette.
 
Avrebbe potuta seguirla, lo sapeva, ma la verità era che le sue gambe in quel momento non accennavano a volersi muovere.
 
Marinette..?
Marinette era davvero la sua adorata Ladybug?
 
Come..come era potuto succedere?
Niente, ma proprio niente gli aveva mai fatto sospettare che dietro la maschera ci fosse proprio lei.
Marinette era sempre stata così timida, riservata, dolce..lei era la sua migliore amica.
 
Che cosa aveva appena fatto?
 
***
 
Marinette non aveva la più pallida idea di come avesse fatto ad arrivare a casa senza cadere almeno una decina di volte.0
Accidenti, quella caviglia le faceva davvero molto male.
Ad ogni passo che faceva, la sentiva diventare sempre più calda e dolente.
 
Ad ogni passo che faceva, una parte del suo cuore bruciava.
 
Arrivata finalmente davanti la porta di casa, decise di farsi aprire. Per fortuna, quel giorno aveva dichiarato di essere uscita per vedere i suoi amici.
Fu sua madre ad accoglierla. Lei, dal canto suo, capì immediatamente che la figlia aveva qualcosa che non andava.
 
-Tesoro, è successo qualcosa?- le chiese sua madre.
 
Marinette fece un passo verso di lei, inciampando nei suoi stessi piedi, ormai stremata dal dolore.
 
Continuare a respirare per tutto il tempo, è stato così doloroso.
 
Sua madre la prese quasi al volo, sorreggendola.
 
-Marinette!- esclamò, ora completamente preoccupata.
 
La ragazza, dal canto suo, si stampò in faccia il suo miglior sorriso, nell'inutile tentativo di tranquillizzarla.
 
-Mamma, tranquilla. Mi sono solo fatta male ad una caviglia.- minimizzò -Lo sai che quanto sono maldestra! Ho messo male un piede e ho preso una brutta storta, tutto qui.- continuò, riprovando a questo punto a mettersi in piedi.
 
Fallì di nuovo, e questa volta, sua madre le si parò davanti, con tutta l'aria di non ammettere repliche.
 
-Tesoro, non stai in piedi. Non dirmi che va tutto bene, non stai bene! Hai il dolore stampato in faccia.- le disse, mentre la faceva sedere.
 
Le catene si strinsero intorno al suo petto e il respiro le mancò ancora una volta.
 
-Adesso chiamo tuo padre e ti portiamo da un medico, aspettaci qui-
 
Marinette si limitò ad annuire.
 
***
 
Quella sera, Adrien era rientrato direttamente nella sua camera e non aveva intenzione di vedere o parlare con nessuno.
Se ne stava disteso sul letto, con un braccio sotto la testa e l'altro sopra il suo viso che teneva sospeso il portafortuna. Lo fissava con aria assorta. La sua mente ormai vagava incontrollata tra mille pensieri controversi.
Plagg si piazzò esattamente nel centro del suo capo visivo.
 
-Ragazzo, voglio il mio camembert!- pretese il piccolo kwami.
 
Adrien sbuffò, ma non troppo sonoramente. In realtà era davvero contento che Plagg non avesse fatto domande o, peggio ancora, commentato la scena di poco prima.
 
Respira
 
Adrien si alzò dal letto, andando a prendere il formaggio che aveva nascosto nella camera, dandolo al piccolo gatto nero che volò via, contento del suo bottino.
Lui, dal canto suo, si ributtò sul letto.
 
Non aveva la forza di fare niente.
 
Quella che fino a qualche ora fa gli era sembrata una buona idea, ora gli sembrava la cosa più stupida che avesse mai fatto in vita sua. Non avrebbe mai e poi mai pensato che quel suo gesto avrebbe portato a questo.
 
Il giorno in cui ti ho incontrata mi sono innamorato di te.
 
Lui amava Ladybug, da sempre.
Marinette era la sua amica, da quando l'aveva conosciuta.
 
Come aveva fatto a non accorgersene?
E lei..oddio, lei cosa pensava adesso?
 
Si coprì il volto con un braccio. Se avesse potuto, si sarebbe anche spento il cervello. Voleva solo smettere di pensare.
Tutta quella situazione era troppo per lui, ed era tutta colpa sua.
 
Marinette, Marinette..MARINETTE!
Perchè Marinette?!
 
Lui non aveva mai pensato a lei in quel senso..
..e allora perchè, adesso, se pensava a lei, sentiva una stretta intorno al cuore?
 
Penso a lei, penso a me, penso a noi. Cosa sarà di noi?
 
Lei era scappata da lui, piangendo. Era stato lui a farla piangere.
Il suo stomaco si contorse dalla rabbia e tutti i suoi muscoli si contrassero. La mano libera diede un pugno al materasso.
C'era così tanta rabbia in lui, verso di lui e al suo egoismo. Per dare sfogo ai suoi sentimenti aveva calpestato quelli di Ladybug.
 
Marinette..i sentimenti di Marinette.
 
Il suo pugno si abbattè ancora più forte contro il materasso.
 
Come avrebbe fatto a guardarla ancora in faccia?
 
Lei..tornerà da me?
 
 
 
 
 




ANGOLO DELL'AUTRICE
 
Buonasera a tutti!
Scusate, di solito non scrivo a fine di un capitolo perchè distrae dalla storia, ma credo di dovervi dare un paio di info.
Dunque, prima di tutto volevo sottolineare che questa storia avrà un importante lato introspettivo. Lo so che non è una delle caratteristiche di Miraculous, ma a me piace immaginare cosa possa passare nella testa di certi personaggi.
Questo mi porta alla seconda cosa importante da dirvi.
SONO CONSAPEVOLE che rispetto al cartone, i personaggi vi potrebbero sembrare un po' OOC, ma nel mio immaginario, potrebbero davvero reagire male ad una eventuale rivelazione (insomma, scoprire che l'amore della tua vita è innamorato della tua alter ego e non di te, non vi manderebbe un po' fuori di testa? A me si)
Detto questo, spero davvero di riuscire a regalarvi una bella FF.
 
Un saluto a tutti!
Lady S







 
   
 
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