Duecento studenti, dai 13 ai 18 anni distribuiti su due corsi paralleli (il corso A ed il corso B) in classi da venti studenti ciascuna, dieci ragazze e dieci ragazze, dieci di una fazione e dieci di un’altra.
Dove stava la fregatura?
La fregatura stava nella spaccatura che serpeggiava costantemente fra di loro: strisciava nelle aule, nei corridoi, nella mensa. Li aveva corrotti tutti, nessuno escluso.
[...]
Nessuno dei quaranta studenti che giungevano alla scuola ogni anno si chiedeva da dove fosse nato il seme di intolleranza che induceva le due fazioni a non sopportarsi a vicenda. Non funzionava così: si ci adeguava e basta. Così aveva fatto anche lei.
Ogni tanto, afflitta dalla sua costante insonnia, mentre guardava il soffitto della sua camera e ascoltava il respiro calmo e regolare di Sophia si chiedeva quanto tutto ciò fosse giusto e degno di stima, odiare delle persone solo per la loro diversità.