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Autore: DreamFyre    29/09/2018    1 recensioni
A quei tempi Ligeia usciva dal mare meno frequentemente di adesso, e una volta, mentre se ne stava seduta su uno scoglio, notò un bel bambino umano dalla pelle scura. Per la prima volta in vita sua la sirena non bramò sangue o carne, bensì il desiderio di avere un rapporto amichevole con un umano.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Si avvicinava vergogna, per le colonie americane. La schiavitù delle popolazioni africane in America sarebbe stato uno degli eventi più turpi che l'essere umano avrebbe ricordato. Milioni di persone ridotte come animali, mogli strappate ai mariti, figli rubati ai genitori, creature trattate senza nemmeno un briciolo di dignità, impiegate nel massacrante lavoro nei campi. A quei tempi Ligeia usciva dal mare meno frequentemente di adesso, e una volta, mentre se ne stava seduta su uno scoglio, notò un bel bambino umano dalla pelle scura. Per la prima volta in vita sua la sirena non bramò sangue o carne, bensì il desiderio di avere un rapporto amichevole con un umano.  Si avvicinò dunque a quel bambino, e ci fece amicizia. Da lui apprese la vergognosa faccenda della schiavitù, e la cosa la convinse del tutto in merito al fatto che gli umani sapevano essere di una cattiveria senza limite, perfino tra di loro. Quel bambino però non aveva nessuna intenzione di abbassarsi al suo destino da schiavo, e più volte scappò dalla piantagione, inseguito dai negrieri e dai cani da caccia. Una volta però, dopo anni, il suo padrone perse completamente la pazienza, e ordinò che una volta ripreso venisse "abbattuto", come dicevano i bianchi allora. Era una notte afosa e umida d'estate, e il bambino, ormai divenuto un uomo, corse fino alla costa per due miglia. Dopo aver attraversato una palude sporca arrivò fino ad una scogliera, e in quell'oscurità vide i grandi occhi dorati di Ligeia, che si trovava lì per caso, e non aveva nessuna idea sull'orribile destino che di lì a breve sarebbe capitato a quel povero umano. » [ Aiutami, Ligeia, nascondimi da qualche parte! ] « Lo schiavo era consapevole della natura di sirena della sua amica, lei glielo aveva rivelato sapendo che non avrebbe svelato il segreto a nessuno. Ligeia si avvicinò lentamente a lui, ma il giovane aveva fretta e non faceva che guardarsi alle spalle, sentendo le urla degli uomini bianchi e l'abbaiare dei cani sempre più vicino. Lei comprese benissimo ciò che stava accadendo, e ciò che sarebbe successo se non avesse mosso un dito. Si tirò su e prese il giovane per le spalle, guardandolo intensamente negli occhi. "Fidati di me", diceva il suo sguardo. Il bacio che la creatura marina donò al giovane aveva un sapore meraviglioso, non sapeva semplicemente di mare, profumava di vita, di libertà, di dolce mistero. Gli aguzzini arrivarono appena in tempo per vedere qualcosa trascinare lo schiavo in acqua, facendolo sparire nel buio del mare. Là sotto, lo schiavo non affogò e come per magia riuscì a respirare pure sott'acqua, perché questo era ciò che si riusciva a fare se si riceveva il bacio di una sirena, ma c'era dell'altro. Ligeia gli promise che avrebbe vissuto una vita lunga almeno una dozzina di volte in più di quella che avrebbe vissuto là fuori se avesse rinunciato alla sua natura umana, e il giovane accettò. Da quel momento in poi non tornò mai più sulla terraferma, e nel giro di pochi mesi le sue gambe si erano trasformate in una bellissima coda di tritone. Così, nacque Terentios. Il padre delle due creature di Ligeia. »
   
 
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