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Autore: Mari Lace    01/10/2018    9 recensioni
Writober: un prompt, una flash (protagonisti Juvia e Gray) al giorno.
#1: Invito. Era passato un anno, da quando le aveva promesso una risposta che ancora non aveva ricevuto.
#2: Nuvole. Sorrise felice. Amava il sole, il regalo di Gray per lei.
#3: Insonnia. “Insonnia”, non aveva saputo formulare una scusa migliore.
#4: Segreti. Non era mai stato bravo ad aprirsi con gli altri, Gray. [...]
#7: Vento - Komeroshi. Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
#9: Lettere. Passarono un secondo, due, tre, di silenzio.
Poi Gray rise.

#28: Sciarpa. Fu allora che Gray fece qualcosa di davvero inaspettato. Sciolse il nodo della sciarpa, e lentamente – Juvia ne fu quasi ipnotizzata – ne avvolse un’estremità attorno a lei.
#31: «Cosa ne pensi, Gris? Papà non sembra un bellissimo vampiro così?»
L’interrogato la guardò scettico, facendo sorridere Gray: quante volte aveva assunto quella stessa espressione?
«Dici sempre che è bellissimo, mamma» sottolineò il bambino. «Ora possiamo andare? Voglio i dolcetti!»
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Invito


Prompt #1:

Invito







Non avrebbe dovuto bere così tanto, Juvia lo sapeva bene.

Non aveva potuto evitarlo. Era triste, quella sera; era passato un anno dallo scontro con Acnologia, ma il suo rapporto con Gray non era cambiato – a volte pensava fosse persino regredito. Le capitava di sorprenderlo a fissarla assorto, per poi distogliere bruscamente lo sguardo quando incrociava il suo.

Era passato un anno, da quando le aveva promesso una risposta che ancora non aveva ricevuto.

Andava bene così, Juvia poteva aspettare. Avrebbe sopportato di tutto per Gray.

Ma allora perché si era sentita così inconsolabilmente triste, quando quella sera l’aveva visto fissare Lucy con occhi pieni d’ammirazione per il riconoscimento vinto? Perché era rimasta in disparte a spiarli parlare, senza avvicinarsi? Perché si era lasciata convincere da Cana a bere un bicchiere dopo l’altro e lasciare da parte le preoccupazioni?

Se almeno avesse funzionato! I suoi sentimenti erano ancora lì, ben presenti nonostante tutto l’alcol, e anzi più pronti di prima a uscire allo scoperto.

«Non spogliarti, non qui!»

Il tono perentorio di Erza la colpì; c’era solo una persona a cui poteva aver rivolto quell’ordine, non aveva bisogno di guardare. Juvia si avvicinò istintivamente.

Si sentiva la testa pesante, e aveva così caldo. Cercò Gray con lo sguardo, ma non lo vide. Scoppiò a piangere, senza chiedersi il perché; era così triste, tutto! Quel caldo, poi…

«Juvia vuole spogliarsi!» annunciò, iniziando a slacciarsi la giacca. Si sentiva andare a fuoco.

«Ferma, non spogliarti!»

Juvia congelò sul posto. Avrebbe riconosciuto quella voce anche in mezzo a mille altre.

Gray la afferrò per il braccio e la trascinò giù, per strada. Non si chiese dove la stesse portando, semplicemente lo lasciò fare. L’aveva irritato ancora una volta, riusciva solo a dare fastidio a Gray. Non c’era da stupirsi che lui la ignorasse.

«Mi dispiace» mormorò debolmente. Non era nemmeno certa che lui l’avesse sentita.

Si fermarono, Gray la guardò. Ecco nuovamente lo sguardo che tanto spesso le aveva riservato negli ultimi mesi: Juvia lo seguì. Era puntato sulla sua cicatrice.

Istintivamente, alzò le mani per coprirla. Lo sentì mormorare qualcosa sul fatto che si vedesse ancora. «A Juvia non importa», chiarì.

«Dovrebbe, invece. A me importa» ribatté Gray. Quelle tre semplici parole riuscirono a snebbiarle la mente, almeno un po’. Lo fissò stupita. «Perché?» mormorò.

Incredula, lo vide arrossire. Balbettò qualcosa; non riuscì a cogliere tutte le parole, ma avrebbe giurato di avergli sentito dire “il tuo corpo è mio”, a un certo punto.

Juvia stava forse sognando?

Restarono in silenzio per un po’, dopo quell’affermazione.

Fu Gray a spezzarlo nuovamente. «Ci sono molte cose di cui dovremmo parlare, Juvia» iniziò, «ma vorrei che fossi sobria. Ti andrebbe» si fermò, esitante. «Ti andrebbe di fermarti a dormire da me, stasera? È più vicino» spiegò fissando con ostinazione un punto alle spalle della ragazza.

Gray le aveva appena proposto di passare tutta la notte con lui?

Juvia annuì, col volto imporporato – non per l’alcol o il caldo –, accettando confusa e felice l’invito.












~NdA~

Buongiorno a tutti!

Questa raccolta è il mio tentativo di partecipare al Writober: nelle intenzioni, pubblicherò una flash al giorno, seguendo i prompt forniti da fanwriter.it.

Se vorrete seguirmi, grazie!

Un ringraziamento va a Adena Rosenstein che mi ha aiutata leggendo in anteprima la flash ❤️

Mi farebbe piacere sentire che ne pensate, se vi va di lasciarmi due parole! In ogni caso, alla prossima – cioè a domani!

Un bacio,

Mari

  
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