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Autore: isabel gardin 99    01/10/2018    0 recensioni
Katara vive con suo fratello, sua madre e suo padre una vita tranquilla, intervallata dalle continue visite alla nonna.
Il fiore che la rappresenta e che cresce nella parte più importante del suo corpo è un'acacia bianca ed è al posto del suo occhio destro.
Nessuno nel mondo ha mai avuto il proprio fiore al posto di un occhio e Zuko ne è rimasto affascinato subito dopo averlo visto.
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Iroh, Katara, Sokka, Toph, Zuko
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Quel volto era reso più lungo da alcune rughe verticali, profonde come cicatrici, scavate da insonnie ostinate e abituali, un volto mal rasato, lavorato dal tempo.

Eppure suo padre era comunque stupendo, con i capelli curati e impreziositi di perle azzurre. 

<> gli disse, non era una domanda.

Hakoda sorrise ed annuì, le diede un bacio sulla fronte e si diresse nella camera, poi si fermò all’entrata della stanza e, con una mano sulla cornice della porta le chiese:

<>

Questa volta fu lei a sorridere di rimando, come se sapesse esattamente le domande implicite e i sentimenti del padre. Li sapeva da tanto tempo ormai, ma ogni volta che li vedeva nei gesti di Hakoda gli voleva bene più di prima, come se il suo cuore si allargasse il doppio della sua misura.

<>

 

Hakoda annuì ed entrò in stanza, chiudendo la porta dietro di sè.

Katara prese i biscotti che aveva comprato poco prima al supermercato e bussò alla porta di Sokka. 

 

La porta si aprì e spuntò fuori il volto di suo fratello.

<>

<>

Gli occhi di Sokka si illuminarono e sorrise di un sorriso gigantesco. 

Uscì dalla camera e si diresse verso l’entrata che era stata chiusa poco prima

<>

Il fratello si fermò, osservando perplesso Katara

<>

Annuì, poi si avvicinò a Katara

<> disse, prendendo i dolci dalle mani di Katara.

Katara lo guardò malissimo, riprendendo con due dita la confezione di biscotti.

<>

Sokka sbuffò e sorrise, si voltò e scese le scale per arrivare in cucina.

Katara  intanto prese la scorta di biscotti al cioccolato, il vasetto di nutella e il pacco di mashmellow XXL che aveva nascosto da suo fratello.

Scese con un enorme ingombro tra le braccia scure, piegandosi come una canna al vento.

 

Buttò tutto il cibo sul divano azzurro di fronte a lei e si diresse verso lo scaffale con tutti i DVD che negli anni lei e suo fratello avevano comprato. Si passava dalle commedie comiche di suo fratello ai film di azione, fantasy e fantascientifici suoi, gli horror di sua madre e i documentari di suo padre.

 

Scelse un film che piacesse ad entrambi.

 

<>

<>

 

Prese il DVD, lo tolse dalla confezione e lo inserì nel lettore sopra alla televisione, regolò il volume al massimo e con la massima diffusione, così da sentirsi al cinema e si stravaccò sul divano, incrociando le gambe.

 

Sokka arrivò con tre ciotole piene fino all’orlo di pop corn, arachidi salate e patatine piccanti. Si sedette vicino alla sorella e portò una manciata di pop corn in bocca, chiedendo

<>

<>

 

Katara aprì il pacchetto di mashmellow ed anche la confezione di nutella, intinse il mashmellow nella cioccolata e ne prese un morso.

 

<> mugolò, estasiata e quasi sul punto di venire.

<> disse Sokka sporgendosi verso il vasetto.

Katara lo allontanò da lui, proteggendolo con il suo corpo

<>

Sokka fecce il broncio, prese il telecomando e premette play.

Comparve la scena iniziale e Sokka sorrise leggermente, appoggiando la schiena sullo schienale e guardando interessato il film.

<> disse Katara, dando il vasetto e tre mashmellow al fratello.

Lui li prese, li intinse e se li ficcò in bocca tutti insieme, come uno scoiattolo che prende delle noccioline e gonfia le guance.

 

Anche Katara si rilassò sul divano e assaggiò le patatine piccanti.

 

Guardò la scena del primo incontro tra Elizabeth e Darcy e le sembrò che già dal primo sguardo si fossero scelti in mezzo alla folla, come se uno fosse il respiro ed il cielo pieno di stelle dell’altro.

   
 
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