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Autore: _only_ hope_    01/10/2018    1 recensioni
Una mini-raccolta, due momenti che seguono la morte del padre di Will:
Drabble #1: Alla fine di tutto, Will ritorna a Chicago con Diego, e alcuni giorni dopo riesce a trovare la forza per andare a trovare suo padre, sulla sua tomba. Solo che non è facile essere forti.
Flash #2: cinque Drabble, in ogni Drabble un personaggio in più, un momento di dolore subito dopo la morte del padre di Will.
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Riley Blue, Will Gorski
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Solitudine per mio padre

 

 

Uno solitudine

Sei solo.

Tremi, è freddo, l'oblio non è sufficiente.

Lo percepisci ancora, percepisci che la vita è un alito di vento, un soffio che svanisce così com'è giunto, senza preavviso, senza motivo. Vorresti solo sentirlo scivolare via anche da te, lento, inevitabile, definitivo, come il risucchio di un buco nero, magari uno che riporti indietro nel tempo, all'inizio, quando tutto si poteva aggiustare, quando tutto era amore senza rancore.

Il tempo in cui c'era ancora ammirazione e il fuoco della delusione si spegneva in un abbraccio.

Invece le tue mani si avvolgono attorno a pezzi di stoffa, il tuo respiro si spezza.

Sei qui, senza di lui. Perso, vuoto, solo.

110 parole

 

 

 

Due conforto

La carezza solare, seguita da quella dell'aria.

Gli occhi chiusi, i polmoni che si rigenerano a poco a poco.

Accanto a te una rassicurante presenza, che ad occhi chiusi respira il mondo.

La presenza, quella forza data dalla silenziosa condivisione, dall'accettazione senza pretese, dalla consapevolezza di un aiuto, se voluto.

Confortato dal Sole, da quello stesso Sole che ha già affrontato la morte, che ha già affrontato la rinascita dopo la morte, e che può guidarti.

I tuoi occhi si schiudono, davanti a loro un lieve sorriso, sfumato e distorto dall'acqua.

Guance bagnate, una mano silenziosa sul tuo ginocchio.

Tra le tue mani ancora la stoffa.

"Non devi essere solo".

110 parole

 

 

 

Tre confronto

"Come sta?"

Alle tue orecchie una voce timidamente preoccupata, un sussurro, il materasso che si piega sotto al suo peso, un tocco come piuma tra i tuoi capelli.

"Starà meglio".

La ragazza indiana non lo sa, non conosce il vuoto dell'orfano, ma forse l'annaspare alla ricerca di ossigeno. Il dolore, quell'amico nemico unanimemente conosciuto, così respinto, ma così d'aiuto.

"Mio padre dice sempre che stando male si cresce".

La risposta è un muto sospiro da un lato, dall'altro neppure.

Soltanto stoffa che si muove sotto a pugni serrati, come vulcano quiescente.

Una piuma tenta di spegnerlo, ma è sola tra gli schizzi di lava che sbotta:

"Era meglio restare bambino".

110 parole

 

 

 

Quattro incubo

Nessuna risposta.

Il vulcano è rientrato nei ranghi, ma odi ancora i respiri sospesi.

"Solo, Signor Gorsky?" un improvviso, velenoso sussurro, quello del nuovo arrivato, accompagnato dall'odore pungente di disinfettante.

Improvvisamente i sensi si rizzano come peli al freddo.

Sono solo.

Lo ripeti più volte, per convincere te e il demone.

Improvvisamente all'erta, ma ripiombi nel baratro, perché un senso non c'è più, perché per lottare hai perso tutto, compreso l'estremo saluto.

La stoffa è amara tra le tue dita, sul petto un peso ti àncora al materasso, lasciandoti annegare.

"Will?"

Preoccupazione sulle labbra di Kala, dubbio, sete di spiegazioni.

"Forse un incubo?" la risposta, che cerca l'assenso di Sun.

110 parole

 

 

Cinque forza

Il demone ti gira attorno, non molla, ma ghigna.

"C'è la Signorina Blue con te, Signor Gorsky?"

Neppure questo ti rialza, il ventre contro la stoffa ruvida, la battaglia ormai persa.

"Will?"

Ancora incertezza sussurrata, ma islandese l'accento, il tocco come luce tra i capelli.

Una resa così facile vinta da una sola parola.

Devi rialzarti per salvare chi ami dal demone che entra nella testa e non ne esce più, lottare per chi ti è accanto. Sun e Kala sono lì: non ti mollano.

Come il dolore.

Rispetto a lotta, forse vendetta è una parola più dolce, dolce come un bacio.

O forse no.

"Will, sto arrivando, fatti forza".

110 parole

 

 

 

 

 

Qualche nota (alias "Angoletto di Hope-barra-Gio"):

La storia è un Missing Moment ambientato nella seconda stagione, tra le puntate 2x09 e 2x10, dopo la morte del padre di Will e prima che Riley prenda l'aereo.

È stata scritta per un contest indetto da Setsy sul forum di EFP ("Due è una compagnia, cinque è un party"), in cui ci è stato richiesto di scrivere cinque Drabble temporalmente successive l'una all'altra: in ogni Drabble si aggiungeva un personaggio. Ho scelto di non specificare tutti i personaggi, lasciando indizi qua e là, ma per evitare fraintendimenti li aggiungo comunque qui, in ordine di apparizione: Will, Sun (il "Sole"), Kala, Whispers e Riley.

Grazie per aver letto, un parere è sempre gradito :)

  
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