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Autore: Kiji    01/10/2018    0 recensioni
Cosa fareste se la persona che avete sempre amato e che vi fa più soffrire, è proprio la più vicina a voi? Sono un ragazzo come tutti gli altri, eppure mi sono innamorato del mio migliore amico. Ed è proprio questo il problema. A complicare tutto arriverà un giovano sconosciuto che, spudoratamente è pronto a stravolgermi la vita... Un bacio è come un fiore, nasce dal nulla e può diventare la cosa più bella che hai mai visto in vita tua!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Caro Reynold,

So di averti deluso più di tutti al mondo, ma so pure di non avere il coraggio di spiegarti pienamente le mie azioni, per questo ti scrivo questa lettera. Anche se subito dopo aver posato la penna strapperò questi fogli in mille pezzi, penso che dirti ciò che successe sia la cosa più logica per alleviare le mie sofferenze ora che la salute va peggiorando.

Sono sempre stato un umile insegnante di matematica, non potevo credere alla fortuna che mi capitò nella vita: avere un figlio come te, studioso e ricco di ingegno, è l’orgoglio più grande che potessi sperare. Sapevo però che qualcosa ti mancava, ma non avrei mai pensato che ciò sarebbe stato allo stesso tempo la tua ricchezza e sfortuna.

Se avessi minimamente capito, mi sarei fermato ancor prima di provarci, te lo giuro. Quando ti chiesi di seguire Isabella nello studio, avevo tutte le migliori intenzioni.

Avevo capito da tempo che quella povera ragazza, vittima quotidianamente di bullismo, continuasse a venire a scuola per quella futile cotta che provava nei miei confronti. So che ti sembrerà sciocco, ma avevo davvero paura che se avessi bloccato quello sfogo, avrebbe potuto metter fine alla sua vita. Ogni giorno portava qualche cicatrice più pressante e costantemente cercavo in tutti i modi di alleviare le sue sofferenze con parole gentili e sorrisi ingenui.

Se ti portai da lei non fu solamente per il suo bene, ma anche per il tuo. Ricordi com’eri in quel periodo? Non c’era nulla che ti emozionasse, niente che potesse dar colore alle tue giornate. Ero davvero ben intenzionato ed inizialmente credetti pure di aver fatto la scelta migliore.

Vedevo in Isabella un miglioramento sostanziale e persino tu iniziavi a sorridere di più. Ero convinto che sarebbe durato sempre così, ma qualcosa si incrinò.

– Non posso venire con te. – Sentii le parole di Isabella quel giorno, chiunque poté sentirla.

– Perché? Staremo insieme. Pensi che non riuscirai ad entrare al college? Ti preparerò io. – La tua preoccupazione era così palpabile che anche io iniziai a tremare.

– Non è questo. Non posso lasciare la mia famiglia in questo modo. Mia madre ne sarebbe distrutta e poi lo sai meglio di me; posso essere una cima in matematica ma non esiste solo quello. Ho trascurato per troppo tempo gli studi, non riuscirei a farcela in tempo. Preferisco avere sogni più modesti, non voglio illudermi. – Parlaste tanto tempo, più calmi e con voce più pacata tanto che non udì più ciò che vi confidavate. Andava anche bene così, poteva andare bene, o forse no…

Il giorno dopo la trovai nel mio ufficio, con le lacrime agli occhi. Sapevo già perché si trovasse lì, ma non riuscivo a capire per quale motivo lei fosse così agitata.

– Isabella, perché piangi? – Lei rimase immobile, sguardo vitreo ed indecifrabile.

– Professor Bergi, devo confessarle una cosa. – Disse lei. – In passato ero convinta di amarla. Lei era la mia guida, il mio unico amico in una società cattiva. La consideravo più che una figura maschile di riferimento, la adoravo totalmente. Mi dispiace, però ho capito che quel sentimento non era reale, era solo un modo per non scomparire. – Le sue parole erano impastate con le lacrime. – Io ho finalmente capito cos’è l’amore professore. Fa male e ti disintegra, ma al tempo stesso ti da  forza e coraggio per affrontare la vita. Io amo Reynold, ma al tempo stesso non posso andare via con lui. So che se restassimo insieme finirei per essere una limitazione troppo grande da sopportare, non voglio che accada. Non posso permettere che in futuro lui possa arrivare ad odiarmi. – Cercai di consolarla, ma in fin dei conti non ero sicuro che ciò che avesse detto fosse sbagliato.

Se lei non ti avesse spinto via, la tua carriera sarebbe arrivata a questo punto? Puoi giurare che avresti lasciato l’Italia per andare a fare quelle strepitose esperienze di vita che ti hanno portato lustro e prestigio? Io non credo figliolo.

– Lui ti ama! Sono sicuro che non esisterà mai una donna che potrà amare come te. – Lei non rispose, si alzò e camminò in silenzio fino alla porta.

– Mi perdoni se farò del male a suo figlio, ma la prego non gli dica mai e poi mai nulla di questa nostra conversazione. Voglio che mi odi per tutta la vita, perché così potrà ricordarsi sempre di me. Ho bisogno di sapere che potrò sempre essere nel suo cuore. – Dovevo fermarla! Ero sicuro che avrei potuto farle cambiare idea, ma non volevo che tu fossi imprigionato in questa maledetta città come accadde a me.

Perdonami per ciò che feci.

Col tempo ho capito che l’amore della persona che ami è il dono più bello, ma a quel tempo desideravo una vita migliore per te. Isabella baciò Riccardo, proprio quel giorno in cui avevi deciso di rinunciare a tutto per lei, ti ricordi? Te lo lasciai credere, volevo che partissi senza voltarti a guardare.

Da quel giorno la tua vita cambiò ed inizialmente mi sentii veramente soddisfatto. Avevi conosciuto Ramona, ed aspettavate il nostro meraviglioso Leonardo. Tutto sembrava così perfetto da spaventare. Non ti avevo detto però che mentre tu vivevi la tua vita, Isabella veniva tutte le settimane per parlare di te. Aveva il costante desiderio di conoscere dettagli sulla tua vita. Voleva vedere le tue foto, conoscere le tue novità, o semplicemente parlare di te, dei tempi passati. Non è mai riuscita ad andare avanti davvero, perché la sua vita si era fermata in quel tradimento proposito. Ogni volta che la incontravo sentivo la vergogne ed il dispiacere che ne derivavano da quella tremenda omissione, ma ad ogni tuo risultato positivo capivo che avevo fatto la scelta giusta.

Sapevo anche che Riccardo continuava a vedersi con lei, come amici però. Non riusciva ad innamorarsi di lui, né a pensare ad un futuro da donna sposata e con figli, non senza di te.

Poi facesti il tremendo sbaglio di tornare.

Perché? Figliolo non riesco ancora a capire, eppure sento che forse al tuo posto avrei agito allo stesso modo. Ricordo quei giorni; sembravi essere tornato il ragazzo di quei giorni felici. In America eri sempre occupato, sempre insoddisfatto. Avevi questa “fame” di emozioni. Dovevi dimostrare di essere il migliore, perché a questo era dovuto il tutto.

In Italia invece era come se non ti importasse più nulla, solo Isabella.

– Papà, io l’amo ancora. – Mi hai confidato e tutto crollò. I sacrifici che avevate fatto per restare lontani si frantumarono. Se feci ciò che accadde dopo è stato solo per il tuo bene.

– Devi farlo di nuovo, altrimenti resterà qui. Abbandonerà tutto per te Isabella. Non hai tradito la sua fiducia proprio per mandarlo a vivere quella vita che senza di te non avrebbe avuto? – Tu eri cambiata. Forse ritornare alla solitudine ti aveva annientata, fatto sta che quella ragazzina in lacrime non c’era più.

– Professor Bergi, è davvero necessario? So che la sua vita qui sarà totalmente diversa, ma forse insieme possiamo farcela. Forse se gli confessassi che lo amo ancora, potrebbe decidere di restare per sempre con me, di vivere una vita più semplice. – C’era speranza nel suo sguardo.

E’ lì che ho deciso!

Non potevo lasciarti abbandonare tutto per un amore infantile  e mutevole. Cosa sarebbe successo se, restando qui qualche anno, ti fossi pentito di aver lasciato quella vita fatta di successo? Avevi un figlio, una moglie ed un lavoro in espansione, non ti avrei lasciato buttare tutto all’aria.

Presi le pasticche che uso per dormire e, senza che se ne accorgesse, le feci sciogliere nell’acqua. Mi tremavano le gambe al solo pensiero, perché sapevo che quelle azioni erano così orrende, da dovermele addossare per tutta la vita.

Le offrii quel bicchiere di acqua con la scusa di calmarla, ma in realtà doveva servire a farla crollare lentamente, in un sonno profondo. La svestii e la adagiai sul mio letto. Tua madre non ci sarebbe stata quella settimana e sapevo bene che saresti passato, me lo avevi detto poco prima.

Feci finta di dormire abbracciato a lei mentre aspettavo che ci scoprissi. Fu devastante quell’attesa. Più di una volta fui tentato di abbandonare quella decisione. Pensavo di svegliare Isabella, chiederle perdono e spiegarti la situazione, ma non lo feci.

Rimasi lì in attesa.

Tu entrasti e ci trovasti lì. Lei praticamente nuda, adagiata sul mio corpo e già sai. La cosa che mi fece più male non furono i tuoi insulti, ma lo sguardo di Isabella nello scoprire ciò che avevo provocato.

Non era odio! No! La sua era solo una tremenda delusione.

Quando si svegliò e trovò le cose fatte, Reynold di fronte al letto e le mie braccia su di lei, non disse una sola parola, semplicemente mi guardò triste e spaventata. Tu urlasti tanto, devastandoci totalmente, poi andasti via senza controllare cos’avevi abbandonato.

– Non vado bene, vero? – La sua voce rotta dal pianto urtò nelle pareti. – Non dire così, sai che non è vero. – Isabella si vestì lentamente, con le dita tremolanti.

– Cerca di capire, è mio figlio e so che può fare tanto in questo mondo. Lui diventerà una persona importante, lo sai anche tu. Dovevo farlo! – Piangeva solamente, incapace di fare altro.

– Ti chiedo di perdonarmi, è tutta colpa mia e del mio egoismo di padre. – Prima di uscire, mi guardò intensamente.

– Prof. Questa è l’ultima volta che ci vedremo. Non la odio per ciò che ha fatto, in me resterà sempre il dolce ricordo dei suoi insegnamenti, il sostegno che mi ha dato ed il coraggio che mi ha infuso sempre, anche quando volevo scomparire. Eppure, nonostante questo non potrò più incontrarla. Uscendo da questa porta tutti crederanno ad una bugia ed io tornerò ad essere umiliata, ma va bene così. Un giorno tutto questo passerà e forse qualcuno crederà in me. Continuerò ad ammirarla ed a cercare la sua approvazione, fino a quando avrò respiro. Un giorno, quando avrò un figlio, spero che sia come lei, buono e gentile con il prossimo. Questo sarà il nostro ultimo legame, perché io le vorrò bene per sempre, proprio come se lei fosse davvero il padre che non ho mai avuto. Grazie di tutto Colin. – La porta si chiuse così come il mio cuore.

Figlio mio, adesso che sto per morire credo che potrei anche dirti la verità, ma forse non saresti più pronto ad ascoltarla.

Dovrei davvero distruggere questa lettera? Farti credere tutta la vita questa bugia forse darà uno scopo all’odio che provi per me, ti renderà più forte, ma già so che non ci riuscirò.

Nasconderò bene questo tesoro, in attesa che un giorno qualcuno lo trovi e te lo dia, quando già io non sarò più su questo mondo. In quel momento si che continuerai ad odiarmi, magari tornerai umiliato alla sua porta e le chiederai perdono anche da parte mia.

Le ho distrutto la vita sai?

No, non puoi saperlo. Non hai idea di ciò che dissero, di quello che ha dovuto subire.

Quella donna non lasciò mai sua madre, anche dopo che lei si allontanò lasciandola sola, rimase in questa città ad ascoltare gli insulti, le beffe e le atrocità.

Dovrò pagare, anche per questo. Perdonami e se puoi rimedia ai miei errori, perché lei non si meritava tutto ciò. Corri, scappa da quella donna prima che il momento fugga e perderai nuovamente questa opportunità.

Se però non avrai mai l’opportunità di scoprire queste righe, allora la mia morte, sarà invana.

Addio figlio mio, e se ci riesci, non odiarmi.

                                                                                                        Tuo padre: Colin Bergi

Note dell'autrice: Forse non c'è più nessuno che segue attivamente la mia storia, ma se ancora qualche lettrice è rimasta, spero che non siate deluse da ciò che accadde e dal modo in cui l'ho scritto. Ho pensato molto a cosa far accadere ed al come, ma alla fine le parole sono uscite da sole come se davvero fosse accaduto. Forse la fine sta un pò accavallando la prima parte più Yaoi, ma secondo me questa parte della storia va raccontata prima che la fine del racconto arrivi e sicuramente siamo agli sgoccioli. Dopo ciò mancheranno pochi capitoli prima del capolinea, quindi spero davvero che qualcuno commenti e mi faccia sapere cosa davvero ne pensa ma se non ve la sentite o non trovate nulla da dire, fa niente. Io continuerò nella speranza che siate ancora lì a seguirmi.
  
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