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Autore: Melanto    02/10/2018    4 recensioni
Esalò l’ennesima nuvola di fumo della sigaretta ormai al filtro. La seguì con lo sguardo, mentre si scioglieva nell’aria sopra la sua testa, dove altre nuvole, ben più alte e bianche, parlavano dell’ennesima giornata di sole a Beverly Hills.
«Pessima scelta per morire, caro Ambrose…»
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cliché

Note Iniziali: Storia scritta per il Writober indetto da Fanwriter.it quindi: Day 2 – Prompts: Nuvole/Cliché.

Ci rileggiamo nelle note finali :3

 

Buona lettura!

 

Cliché

 

 

 

Il sorriso gli scappò dalle labbra nel guardare il cadavere, ordinato tanto in vita quanto in morte. L’abito da lavoro impeccabile alternava nero e bianco. I capelli impomatati sembravano le acque del Mar Rosso divise dalla riga laterale, e le guance erano fresche di rasatura. Se solo non avesse tentato di aggredire il signor Roche, quella macchia scarlatta adesso non starebbe lì a interrompere la simmetria, annerire il bianco della camicia e ingrigire il nero della giacca. Il foro di proiettile l’aveva attraversato accanto al cuore e lasciato stecchito sul colpo.

Il detective Gomez, ritto in piedi, ne studiò gli occhi spalancati e morti, la bocca aperta, con sorpresa e paura, sulla propria fine. Esalò l’ennesima nuvola di fumo della sigaretta ormai al filtro. La seguì con lo sguardo, mentre si scioglieva nell’aria sopra la sua testa, dove altre nuvole, ben più alte e bianche, parlavano dell’ennesima giornata di sole a Beverly Hills.

«Pessima scelta per morire, caro Ambrose…»

«Detective», l’agente Martin si avvicinò a passo sicuro. Nella mano oscillava un sacchetto di plastica trasparente. «L’abbiamo trovata nella sua camera da letto, era nascosta in una scatola da scarpe.»

«È l’arma del delitto?»

«La scientifica ce lo confermerà, ma il calibro è lo stesso. E poi, abbiamo trovato queste…»

Martin gli allungò una serie di polaroid. Le avrebbe definite compromettenti il giusto per delineare un movente.

«Allora era come pensavamo: si è trattato di un delitto passionale.»

«Sì, lui e la signora Roche avevano una relazione. Però, a quanto pare, la donna non era disposta a lasciare il marito.»

«…quindi lui l’ha uccisa», concluse Gomez e a quelle immagini di intimità rubata con l’inganno o solo per gioco, che continuava a far scorrere tra le dita come figurine, si sovrapposero i ricordi del cadavere della ricca signora Roche, avvolta nel suo abito giallo.

«…così, il colpevole è proprio il maggiordomo», annuì Martin con le mani ai fianchi e una certa ironia.

Gomez gli allungò le foto e sorrise, perché era stato il suo stesso pensiero.

«Già. Suona proprio come un vecchio cliché, vero? Porta anche queste alla scientifica, catalogate ogni cosa. Sapete quello che dovete fare.»

«Sì, signore.»

Ma lui si stava già allontanando. Con le mani tastò alla ricerca del cioccolatino che Mandy della tavola calda gli faceva sempre scivolare accanto al caffè della colazione. Non c’era niente di meglio di un po’ di zucchero per festeggiare l’ennesimo caso chiuso.


 

 

Fine

 

 

 

 

Note Finali: …se pensate di aver colto particolari riferimenti… forse non è affatto un caso XD

   
 
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