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Autore: l01    03/10/2018    0 recensioni
Da gran fan di Revenge ho provato ad immaginare la vita di Amanda se anziché finire in orfanotrofio fosse stata presa in affido dai Grayson.
So di non essere un provetto scrittore però ci provo!
Vi prego di commentare con tutti i vostri suggerimenti e commenti perché mi faranno molto piacere e mi saranno molto utili sia che siano positivi sia che siano negativi!
Quindi vi auguro buona lettura!
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Victoria è nello studio di Conrad e mentre questi sorseggia un goccio di Whisky gli dice: "Non posso credere che il nostro piano ha funzionato e che David Clarke sia stato davvero arrestato e portato via in manette... da un lato sono sollevata, ero terrorizzata che qualcosa potesse andare storto, però mi sento un po' in colpa per quello che abbiamo fatto. " "Non devi sentirti in colpa, a volte certe scelte sono necessarie, so che è stato doloroso per te quello che abbiamo fatto ma devi fidarti di me e credermi quando ti dico che quella era l'unica cosa che potevamo fare, per salvare la Grayson Global e la nostra famiglia" le risponde tranquillamente Conrad.  "Questo lo capisco" sussurra rassegnata Victoria "quello che mi spiace è per Amanda, lei non centra nulla con questa storia ma finirà nelle grinfie di un sistema di affidamento imprevedibile e troppo spesso molto duro e Dio solo sa quanto soffrirà". Victoria era sinceramente dispiaciuta per l'accaduto, per salvare la sua famiglia aveva dovuto rinunciare al suo amante, l'uomo che le aveva restituito un po' di serenità in un momento di sbandamento, e in più avrebbe rovinato la vita di una bambina innocente. Conrad la fissava perplesso, non era il tipo da avere remore morali e non gli importava di qualcosa che non fosse la sua famiglia o la sua azienda, che poi essendo la sua una società di famiglia era più o meno la stessa cosa. Nonostante questo comprese le riflessioni di Victoria. Dopo tutto era padre anche lui: aveva anche un figlio di poco più giovane di Amanda, Daniel, il quale era tutta la sua vita; tutto quello che aveva fatto in effetti lo aveva fatto proprio per dare un futuro a Daniel, la persona che più amava e che più contava nella sua vita. Fu proprio pensando a Daniel che ebbe un illuminazione: "Victoria, ho la soluzione! Prendiamo Amanda in affido. Dopo tutto questa casa è grande e di certo il posto per lei non manca e poi farà piacere a Daniel avere una "sorella" per casa con cui divertirsi. Non sarà certo un problema per noi crescerla!" Victoria sussultò: "E' una splendida idea! Davvero accetteresti di fare questo per me?!?" "Certo, lo faccio volentieri per te tesoro mio e anche per Amanda" rispose Conrad. Victoria si stupì della brillante idea avuta dal marito, ne fu sorpresa ed eccitata e per la prima volta da diverso tempo vide le qualità che l'avevano fatta innamorare di lui, quella intraprendenza quei lampi di genio che avevano sempre la capacità di stupirla. In preda ad uno slancio diede un bacio a Conrad ma non fu uno di quei baci che si scambiavano ogni tanto giusto per ricordarsi di essere sposati, fu un bacio diverso molto più passionale, travolgente, quasi animalesco. Conrad rimase un attimo stupito dallo slancio di romanticismo della consorte ma ben presto si lasciò trasportare anche lui dalla passione e ricordò improvvisamente l'effetto che il sinuoso corpo della moglie aveva su di lui e che per troppo tempo aveva dimenticato. 

In poco tempo Victoria fu seduta a cavalcioni su Conrad ed iniziò ad allentargli la cravatta ed a sbottonargli la camicia: toglieva un bottone e nel frattempo scompigliava e massaggiava i capelli di Conrad una cosa che sapeva faceva impazzire il marito. Più tardi si fece più audace e lanciò via la giacca di Conrad e la Cravatta lasciandolo con solo con la camicia semiaperta. Anche Conrad, visibilmente eccitato, tentava di armeggiare con la zip del vestito di Victoria per poterglielo sfilare. Nel frattempo Victoria aveva completamente tolto la camicia la a Conrad che ora era petto nudo ma  con ancora i pantaloni. Victoria a quel punto si alzò per sfilarsi il vestito con mosse seducenti. "Devo dire che tutti i soldi per le sue cure di bellezza sono decisamente ben spesi" pensò Conrad ridendo sotto i baffi mentre osservava il corpo scultoreo di Victoria. A quel punto vittoria con solo la biancheria addosso tornò da Conrad e prese nuovamente ad accarezzargli i capelli e a baciare tutto il corpo sino alla cintura che fu sfilata dai passanti e lanciata via per finire a penzoloni su di un mobile vicino alla scrivania. Anche i pantaloni furono velocemente tolti e i due con solo l'intimo addosso ripresero a baciarsi con passione. Passarono così alcuni istanti mentre l'erezione di Conrad stava per esplodere e poi si spostarono sulla poltrona-letto che stava in un angolo dell'ufficio. Il provvidenziale giaciglio era stato introdotto alcuni anni fa per il padre di Conrad che lo utilizzava per riposare quando doveva fermarsi in ufficio ad aspettare qualche telefonata importante ed anche ora che l'ufficio era usato dal figlio quel complemento d'arredo era rimasto. Conrad distese Victoria. dopò aver passionalmente denudato victoria fece lo stesso con se  ed infine entrò in lei, prima delicatamente poi con sempre più frenesia baciandola ovunque e gustando ogni centimetro del suo corpo voluttuoso. Victoria scompigliava i capelli di Conrad e si attaccava come una piovra al suo corpo, come un albero che cerca di far attaccare il più possibile le sue radici alla terra per difendersi dalle tempeste, e per un momento si sentì completa, dimentica di ogni problema ed incredibilmente bene; osservava beata il soffitto dell'ufficio mentre Conrad spingeva sempre più lussurioso dentro di lei. 
 

L'alba del giorno dopo Victoria si sveglio accoccolata al marito con una grande confusione in testa ma un profondo stato di benessere dentro di lei. Da tanto tempo lei e Conrad non erano così uniti... 

Dopo un po' anche Conrad si svegliò e baciata la consorte le disse: "Stamattina dobbiamo far chiamare la TV per una conferenza stampa in cui annunceremo la decisione di prendere in affido Amanda. Questa decisione è stata una vera manna per la Greyson Global." Non l'avevi fatto per aiutarmi placare il mio senso di colpa?" chiese Victoria un po' imbronciata. "Per questo e per la compagnia e poi non vedo dove sia il problema o la differenza" rispose lui. 

Victoria sbuffo e inacidita e scrollatasi di dosso la coperta si mise a sedere sul loro "giaciglio d'amore": " e io che speravo stessi facendo progressi, mi sono solo illusa e ferita da sola..." "Non fare così Victoria, le disse Conrad non mi pare affatto che tu sia stata male sta notte anzi..." "No sono stata benissimo però..." "e allora dov'è il problema la tua coscienza starà in pace e la Greyson Global ne guadagnerà e Amanda avrà una nuova famiglia; ne guadagnano tutti ma ora alziamoci è ora di colazione" disse Conrad in tono conclusivo.

 

Il pomeriggio seguente dinanzi alle telecamere una raggiante Victoria annunciava: ""David Clarke ha commesso un'atrocità indicibile, il cui solo pensiero ci fa rabbrividire e per la quale subirà giustamente la punizione. Ma questo bambina è un innocente. Non è giusto che paghi per le colpe di suo padre, lei non ha fatto nulla. Così invece di sottoporla a un sistema di affidamento imprevedibile, duro, e dall'esito incerto Conrad ed io abbiamo deciso di accoglierla, fino a quando non diventerà maggiorenne, nella nostra casa. Anche Amanda a suo modo è una vittima e dobbiamo fare tutto il possibile per aiutarla. "
Conrad osservava la scena con Daniel seduti insieme sulla sua poltrona e uno sguardo decisamente compiaciuto, la sua idea avrebbe fatto un gran bene alla società pensava soddisfatto!

Daniel  dal canto suo osservava la scena titubante, senza comprenderla a pieno. Era stato suo padre, colui che assieme assieme con il nonno considerava il suo eroe , a comunicargli la novità quella mattina. Victoria aveva voluto che fosse Conrad a comunicare la notizia a Daniel perchè era cosciente del profondo legame che li univa e che neanche lei, che pure lo aveva messo al mondo, poteva avere. Sapeva che se c'era una persona che avrebbe potuto far sapere a Daniel che da li in poi non sarebbe più stato figlio unico senza sconvolgerlo troppo quello era Conrad.Solo lui avrebbe saputo far accettare a Daniel quel cambiamento che potenzialmente avrebbe potuto stravolgere la sua vita, per quando gli costasse ammetterlo Victoria ne era perfettamente cosciente, tante volte aveva assistito alla profondità del loro legame, a volte era addirittura arrivata  ad invidiarlo ma la sua intelligenza le aveva fatto capire che era oltre le sue reali possibilità umane cambiare le cose e trasformare Daniel in un "Cocco di mamma".

Daniel come dicevamo era stato sin dal primo momento confuso dalla notizia. Non aveva ben compreso tutta la vicenda quando c'era stato l'attentato, aveva capito però che era una cosa seria perché aveva visto la sua famiglia tesa, per la prima volta suo padre era stato freddo con lui, sua madre era in uno stato di profonda ansia ed era persino arrivato a sorpresa suo nonno, da solo senza la nonna, e anziché dedicargli mille attenzioni si era chiuso in ufficio con Conrad a discutere in maniera concitata. Ebbe la conferma della gravità della situzione quando fu spedito per un inattesa vacanza dagli zii dall'altra parte degli USA (per cercare di salvaguardarlo da quel clamore suo nonno aveva ritenuto che fosse opportuno allontanare Daniel per un po' e così lo avevano spedito dalla zia Abigail sorellastra di suo padre per trascorrere un po' di tempo con la sua famiglia). A quel punto mosso dalla curiosità cercò di capirci qualcosa leggendo i giornali che gli passava lo zio, ben felice che il nipote sieguisse i suoi consigli e si dedicasse all'attualità,  guardandoi telegiornali, chiese anche aiuto ai suoi due cugini ma le cose continuarono a rimanere abbastanza oscure e così alla fine decise di seguire il consiglio dei suoi cugini e di godersi quella vacanza senza porsi troppi problemi.
Così anche ora che i suoi genitori avevano deciso di prendere con loro Amanda, la figlia del terrorista, era abbastanza confuso. Sapeva che era una cosa giusta perché gliel'aveva comunicato "il suo papà" e Daniel andava completamente in adorazione per qualsiasi cosa Conrad proponesse era però titubante su come sarebbe stato avere una sorellastra: da un lato aveva sempre desiderato una sorella o un fratello, un compagno di avventura, un complice, qualcuno con cui giocare dall'altro si domandava se non avrebbero finito con il litigare e farsi i dispetti come accadeva a tanti fratelli o sorelle che venivano nella sua scuola. Come accadeva per esempio ad  Harrison che ogni due per tre aveva litigato con la sorella e a scuola si sfogava con i compagni sull'inutilità del genere femminile. 
Alla fine convenne che l'unica cosa intelligente da fare era aspettare e vedere cosa sarebbe successo con il tempo e quindi più tranquillo si strinse al padre con trasporto. 

Un paio di giorni dopo...

"Faremo ciò che è meglio per te, per il tuo futuro, verrai a casa con noi e ci prenderemo cura di te e poi potrai fare amicizia con mio figlio Daniel che ha solo un anno meno di te" dice Victoria.
Amanda inizialmente credeva fermamente nell'innocenza di suo padre, ha sempre pensato che suo padre aveva fatto tutto il possibile per lei, crescendola da solo e mai e poi mai sarebbe stato capace di commettere una simile atrocità. Per giorni e giorni però ha avuto attorno estranei che le inculcavano la sua mancanza di comprensione, data dalla sua devozione filiale, e le rimproveravano di avere fede, sbagliando, in un criminale. Un bambino piccolo è facilmente influenzabile, e alla fine anche Amanda si convinse, per quanto fosse duro da accettare, che suo padre era un criminale e quando Victoria Grayson le annunciò il suo trasferimento presso di loro accettò la notizia passivamente contenta si di avere una nuova casa e di lasciare quell'orribile orfanotrofio ma comunque disillusa sulla possibilità di miglioramento della sua condizione.

   
 
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