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Autore: l01    03/10/2018    0 recensioni
Da gran fan di Revenge ho provato ad immaginare la vita di Amanda se anziché finire in orfanotrofio fosse stata presa in affido dai Grayson.
So di non essere un provetto scrittore però ci provo!
Vi prego di commentare con tutti i vostri suggerimenti e commenti perché mi faranno molto piacere e mi saranno molto utili sia che siano positivi sia che siano negativi!
Quindi vi auguro buona lettura!
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'arrivo a Grayson Manor portò una ventata di enormi novità per Amanda. Anche se l'aveva vista diverse volte da fuori e aveva quindi avuto modo di constatare quanto fosse immensa quella casa, molto più della sua che pure non era piccola. Appena entrata l'impatto fu ancora più impressionante di quanto ci si potrebbe immaginare e subito la bambina si chiese come avrebbe fatto a non perdersi senza una mappa di quella sconfinata casa. Per prima cosa le fu assegnata un enorme camera di fronte a quella dove dormiva Daniel. Anche la camera riempì Amanda di stupore, era davvero molto grande - in una grande città avrebbero potuta farla passare per un piccolo miniappartamento - con un piccolo studio ed un enorme cabina armadio. Victoria, in uno slancio di generosità, aveva anche provveduto a riempire la camera della bambina di giocattoli; si ricordava bene di come si sentiva triste da piccola quando non aveva mai nulla con cui giocare e quando si azzardava a chiedere almeno un piccolo giocattolo a sua madre si sentiva rispondere che c'erano modi molto più utili di spendere i soldi e comprare giocattoli di cui una volta cresciuta si sarebbe stufata non era certo tra questi. Amanda accettava con infantile stupore tutte queste novità: il letto così grande da sembrare un isola, il piccolo studio vicino alla camere dove poter studiare in tutta tranquillità, tutto quel mare di giocattoli con cui divertirsi, una cabina armadio dove erano stati trasferiti tutti i suoi vestiti e ne erano anche stati aggiunti di nuovi che la facevano sembrare una vera principessa... solo una cosa non tornava nella sua mente di bambina alquanto perspicace: aveva sempre creduto che Victoria fosse una persona poco raccomandabile, lo aveva detto persino a suo padre di fare attenzione a quella donna, ed invece era risultato che suo padre era il mostro, la persona cattiva mentre l'evidenza dei fatti le dimostrava che Victoria era molto più gentile e premurosa di quanto mai si sarebbe anche solo lontanamente aspettata. I primi giorni fu veramente difficile per Amanda ambientarsi in quella casa così grande e con delle "tradizioni" così buffe. Non era abituata a vedere tutte quelle cameriere indaffarate ad occuparsi della casa, lei aveva sempre avuto solo una colf che veniva tre volte la settimana. Molte faccende, come rifare i letti o passare la scopa all'ingresso erano compito suo. Faceva fatica ad abituarsi a tutta quella servitù e ogni volta che faceva qualcosa che era di loro competenza si prendeva i rimproveri dei suoi nuovi "genitori" e doveva anche sorbirsi le risate e le prese in giro di Daniel che trovava dannatamente divertente vedere la nuova arrivata che si comportava come una sguattera. Non era poi abituata ad avere una brigata di cuochi che cucina il cibo su ordinazione, a casa sua cucinava quasi sempre suo padre, e se non c'era tempo o non aveva voglia, si accontentavano di un panino con burro di noccioline. Qui invece si gustavano un sacco di prelibatezze, anche esotiche, e si facevano anche ordinazioni personalizzate: soprattutto Victoria ordinava spesso dei piatti della cucina francese come le escargot con grande disgusto di Conrad e Daniel che si chiedevano come si potesse trovare appetitosa una cosa cosi viscida che striscia sempre nella sporcizia. Anche i pasti inizialmente furono complicati da gestire per Amanda, già la colazione per lei era troppo lussuosa, per non parlare del pranzo o della cena nella sua vecchia vita loro usavano quelle maniere e quel lusso solo in occasione delle grandi feste quando venivano a festeggiare con loro la sorellastra di suo nonno, padre defunto di david, con la sua famiglia. Lì quei modi invece erano la normalità, ben presto però imparò come comportarsi al meglio osservando soprattutto ciò che faceva Daniel che tra tutto quel lusso e quelle maniere altolocate ci era nato e si trovava perfettamente a suo agio.
   
 
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