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Autore: Happy_Ely    03/10/2018    0 recensioni
Dove è quel vampiro cattivo?
Quello che nella notte quando ti si avvicina, rimani impietrito senza muovere un dito, terrorizzato dal brillare dei canini al chiarore di luna, ma allo stesso tempo sei attratto da quel carisma sovrannaturale?
Quello da cui vorresti fuggire, ma sai che non ci riuscirai mai, e perché resistergli? Non è dolce il suo abbraccio che fa scivolare lentamente la vita, via via che il sangue ti viene succhiato?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Zero Kiryu
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Vampire Knight - Bastard Blood

La parola “notte” deriva dal latino “Nox”, dal greco“Nyx” che a sua volta deriva dal sanscrito “Nac”, che vuol dire “tempo nel quale sparisce la luce”.
(https://www.deviantart.com/happy-ely/art/Bastar-Blood-First-cover-766241852)


Capitolo uno: La solita, o quasi , notte al collegio Cross.

- Avanti affrettiamoci! - Le voci delle ragazze erano piene di eccitazione, quasi poteva essere fatta a fette.

- Dobbiamo andare presto! O i cancelli si apriranno e non potremmo vedere i ragazzi della Night Class! - Trepidanza, insicurezza, euforia e tante altre emozioni trapelavano dalle loro bocche.

Era sempre la solita e noiosa rutine.

Non succedeva mai niente di interessante alla Cross Academy. Urla e urletti di gioia o di stupore, le ragazze che svenivano a causa di Aidou mentre utilizzava la sua “ pistola ”, mentre gli altri nostri compagni cercavano di mantenere un certo contegno. I ragazzi della Day Class invece cercavano di avvicinarsi intorno a me, Ruka e Rima per farci qualche foto di nascosto e chiederci i numeri di telefono, erano molto sfacciati.

Cercavo di non dare troppo peso a quello che succedeva, volevo e dovevo mostrarmi il più neutrale possibile.

- Erena a che stai pensando? - Chiese in quel momento Shiki mentre iniziava a sventolare la sua mano davanti ai miei occhi, sul suo volto c’era sempre quell’espressione seria e annoiata che non cambiava mai, ma era stata quell’espressione a conquistare la mia fiducia.

- Mm… Oh scusa Shiki, ero sovrappensiero stavo pensando a quanto odio questa rutine. – Risposi mentre mi stropicciavo gli occhi con le mani, un tic che mi portavo dall’infanzia.

- Allora… Erena perché non scappiamo a bere il sangue di qualcuno? – Disse in quel momento Aidou mentre mi metteva un braccio attorno alle spalle,aveva assunto il classico tono da principe azzurro.

- Per quanto sia allettante l’offerta, sono costretta a rifiutare… se Kaname ci scoprisse nemmeno Ichijou ci potrà salvare questa volta. - Risposi io mentre mi appoggiavo alla spalla del biondino, scatenando le proteste di alcune ragazze, ed insieme ad Aidou iniziai a sopspirare.

L’ultima nostra bravata si era rivelata un totale fiasco: alla fine quelli che ci avevamo avvicinato erano un gruppo di vampiri depravati, anche se considerarli tali sarebbe stato un vero insulto a tutti i depravati, se non fossero intervenuti i nostri amici in tempo quei vampiri ci avrebbero rapito e fatto tutto quello che volevano.
Alla fine tutto si era risolto per il meglio, noi due eravamo stati salvati, ma Kaname ci aveva sgridato e messo in punizione per un mese intero, compiti e lezioni extra e non potevamo uscire dal dormitorio.

- Quella volta ve lo siete meritato. - Disse Ruka mentre dava uno scappellotto sulla nuca a suo cugino, Ruka era stata la prima ad accorgersi della nostra strana assenza e si era subito allarmata in quel momento.

- E per la cronaca, se fate un’altra cosa del genere io non vi vengo a riprendere. Sia chiaro ad entrambi. - Disse Kain portandosi le braccia dietro la testa e sbadigliando sonoramente, in realtà era stato il primo a fare irruzione nella villa in cui ci avevano rinchiuso.

- Lo sappiamo che abbiamo fatto una cavolata, non dovete ribadirci le stesse minacce, abbiamo imparato la lezione. - Dissi io mentre mi legavo i capelli in una coda alta, stranamente quel giorno, anche se stava tramontando il sole ed era autunno inoltrato, girava un vento caldo che non mi piaceva per niente.

- Se lo fanno è per il vostro bene. - Disse a quel punto la voce di Kaname mentre ci raggiungeva con Senri  al suo seguito, era sempre calmo e la sua voce era dolce e calda.

- Kaname-sama tranquillo, ormai abbiamo imparato la lezione. - Disse Aidou mentre si irrigidiva di  punto in bianco, anche se Aidou venerava il nobile Kaname aveva sempre la paura dei suoi schiaffi o quando si arrabbiava, anche io avevo paura in quei momenti quando i suoi occhi diventano rossi e la sua voce si faceva più alta e cupa.

- Uffa che sonno… - Dissi di punto in bianco cominciando a sbadigliare, volevo cambiare ad ogni costo argomento, ripensare alla ramanzina di Kaname mi metteva i brividi.

- Erena, sta mattina non hai dormito? - Chiese Senri guardandomi con la sua solita espressione, indecifrabile così come ogni suo comportamento.

- Non proprio, il mal di testa non mi voleva lasciare, si e no avrò dormito mezz’ ora. Però non fa niente, recupererò domani. - Risposi io sorridendole, nonostante avessimo due caratteri diversi io e Serni andavamo molto d’accordo.

- Non è che stai usando una scusa? - Mi chiese Rima affiancandosi a me e dandomi una leggera gomitata sul fianco: - Non sei stata a spiare qualcuno? - Aggiunse poi mentre sul suo volto appariva un sorrisetto malizioso.

- Rima! Ma che vai a dire! Io non spio nessuno! - Dissi girandomi verso di lei mentre le mie guance diventavano rosse, quella mattina non avevo spiato nessuno, almeno non come facevo di solito.

- Se come no… -  Aggiunsero Kain e Hanabusa superandoci e andando verso le porte del cancello, sul loro volto si poteva vedere un sorriso malizioso che mi fece rabbrividire il sangue, erano tremendi assieme.

- Suvvia Erena, Rima non voleva offenderti, voleva solo dire che sarebbe una cosa belle se ti interessasi a qualcuno invece che avere solo storie dalla durata di una mattina. - Disse in quel momento Ichijou mentre mi metteva una mano sulla spalla, e come sempre era arrivato il colpo di grazia da parte del nostro vice-capo dormitorio e nonostante la dolcezza delle suo parole, sapevo che quello era un’appunto un po’ piccato nei miei confronti.

Ichijou era uno dei pochi miei compagni con cui erano andata d’accordo sin dal mio primo giorno di scuola, ed era sempre pronto ad aiutarmi, era un tesoro di ragazzo.

- Oh finitela, sempre con questa storia! - Risposi io mentendo il broncio, se avessero saputo la verità avrei perso tutto.

- Erena lo diciamo per il tuo bene, sai benissimo che a nessuno di noi piace quando ritorni piena di morsi  sulle braccia, trovare un ragazzo sarebbe la cosa migliore per te.  -  Continuò Ichijou mentre con un sorriso mi superava e andava verso il cancello che ormai si stava aprendo, portandosi al fianco di Kaname.

Non dissi niente e così mi avvivai pure io verso il cancello e poco dopo tutti noi della Night Class venimmo investiti dalle urla dei nostri ammiratori e il mio povero udito venne nuovamente danneggiato.

- Guardate! Aidou-sempai! - Gridarono alcune di loro, e così chiamato in causa il mio amico biondino iniziò a sparare verso di loro.

- Bang! Bang! Bang! Chi ne vuole ancora? - Chiese dopo un po’ Hanabusa mentre le ragazze lo accerchiavano, volevano essere colpite ad ogni costo, sorrisi tra me e me per quell’implicito doppio senso.

- Io ti prego Hanabusa! - Disse una di loro mentre si avvicinava a lui, saltellava sul posto come se fosse impasiente.

- Anche io! - Aggiunse un'altra imitando la prima, di li a poco Aidou venne di nuovo sommerso dalla ragazze, sembrava che lo volessero rapire.

- Kain chi di noi due va riprenderlo? - Chiesi a quel punto mentre mi godevo la scena, le lezioni stavano per cominciare e sicuramente i professori non ci avrebbero giustificato per questo nostro ritardo.

- Io lo lascerei li al suo destino, penso che si diverta molto. - Disse il vampiro accanto a me mentre faceva scrocchiare le mani, in parte aveva ragione, Hanabusa si divertiva con poco.

- Adesso basta! Voi dalle Day Class lasciate andare i ragazzi della Night Class alle loro lezioni. - Disse in quel momento una voce ben nota a tutti noi, guardai Kaname, nonostante mi desse le spalle sapevo che il suo umore era cambiato improvvisamente ed in meglio.

- Cross! Non puoi fare così solo perché sei la figlia del  preside! - Dissero in coro alcuni ragazzi mentre la guardiana si avvicinava a loro, povera Yuuki, doveva sempre vedersela con i nostri fan più sfegatati.

- Sono la disciplinare! E oralasciate andare i ragazzi della Night Class alla loro lezione. - Disse Yuki cercando di rimanere impassibile mentre mostravala sua fascia di riconoscimento.

- No non voglio! -  Una delle ragazze della Day Class si era avvinghiata al braccio di Hanabusa e mentre Yuuki cercava di staccarla dal suo braccio, il mio migliore amico se la rideva sotto i baffi.

- Non avete sentito gli ordini della disciplinare! Forza smammate tutti quanti. – Due mani riuscirono a separare la ragazza da Aidou mentre un paio di occhi malva si posavano su noi vampiri, erano carichi di odio e rancore.

- Zero finalmente sei arrivato! Il nostro turno iniziava dieci minuti fa. - Disse Yuuki dando un leggero pugno a Zero, il quale per tutta risposta sbuffo ignorandola.

- ORA TUTTI QUANTI SPARITE O VERRETE SOSPESI A VITA! - Aggiunse l’albino facendo spaventare tutti i ragazzi della Day Class che corsero via verso il loro dormitorio, non senza mandargli qualche imprecazione.

Tra me e me iniziai a ridere senza farmi notare dagli altri, Zero era tanto bello quanto pericoloso, ma questo suo atteggiamento scontroso che aveva con noi vampiri non mi dava fastidio anzi stranamente mi attraeva.

                               

- Dannazione! Avete fatto sparire tutte le mie ammiratrici. - Aidou era su tutte le furie, era sempre così quando incontravamo i guardiani e in parte capivo il perché di questo suo atteggiamento. Il ruolo di Yuuki e Zero era stato istituito per evitare che si creassero situazioni strane tra le nostre due classi, anche se la scuola voleva gettare le basi per una pacifica convivenza tra vampiri e umani, doveva evitare che queste due parti entrassero troppo in confindenza tra di loro.

- Forza biondino, domani le rivedrai. - Dissi io mentre gli davo una pacca sulla spalla, un po’ mi dispiaceva per lui, Aidou mi aveva raccontato cosa era successo in passato e di quanto si sentisse in colpa, l’unica cosa che potevo fare era stargli vicino.

Eravamo entrati subito in sintonia, sin dal primo momento in cui ci eravamo visti, forse perchè il nostro carattere era molto simile o forse perché entrambi avevamo il brutto vizio di finire nei guai alla fine eravamo diventati amici, anzi migliori amici.

- Yuuki, grazie per il lavoro che svolgi, sei sempre la migliore. - Disse a quel punto Kaname mentre si avvicinava ala ragazza dai capelli color cioccolato.

- Eh… Non devi dirlo nemmeno Kaname! Faccio con piacere questo lavoro! - La ragazza dai capelli corti era diventata tutta rossa, succedeva sempre, ogni volta che scambiava qualche parola con Kaname, si vedeva chiaramente che lei provasse qualcosa per lui, ma  forse non riusciva a distinguerla dalla gratitudine di essere stata salvata dal nostro capo dormitorio.

- Yuki-chan! Sei davvero adirabile quando arrossisci! - Dissi io mentre l’abbracciavo, scatenando un po’ l’invidia di Kaname. Yuuki era sempre stata molto gentile con me, sin dal primo momento che l’avevo vista avevo sentito in lei qualcosa di diverso, non era la classica ragazza adolescente. Ci eravamo fermate spesso a chiaccherare quando la trovavo di ronda accanto alla nostra classe e lei era una ragazza deliziosa.

- Erena-chan… dai non dire così! - Disse lei diventando ancora più rossa, era bello farla arrossire.

- Le lezioni stanno per cominciare quindi siete pregati di andare voi della Night Class. - E di nuovo Zero intervenne per separarci, il suo tono era più duro del solito, era meglio non protestare.

- Erena andiamo, grazie sempre del vostro lavoro Yuuki e Kiryu. - Disse Kaname sorridendo a Yuki e guardando Zero, poi mi prese per un braccio e raggiungemmo gli altri.

Mi girai per salutare i due guardiami, ma vidi che Zero aveva già trascinato via la povera Yuuki, sospirai e mi appoggiai al braccio di Kaname, gli altri erano più avanti di noi.

- Sembra che il tuo interesse per Zero non accenni a sparire. - Kaname era andato dritto al punto e nel suo tono potevo scorgere una nota di divertimento.

- Mentre il tuo non sembra essere mutato per Yuuki, capo dormitorio. – Risposi mentre appoggiavo la testa alla sua spalla.

Il nostro eraun rapporto diretto, sin dall’inizio Kaname era stato gentile e cordiale nei miei confronti e pian piano ero riuscita ad entrare in confidenza con lui, ridemmo e ci afrettammo per raggiuntere i nostri compagni.
Avevamo in comune poche cose, ma una di questa erano i sentimenti che provavamo per due certe persone.
Kaname non mi aveva mai preso in giro per quello che provavo per Zero e io cercavo di consolarlo per il suo amore per Yuuki.
Stranamente le lezioni durarono meno del previsto, anche perché il professore che dovevamo avere all’ultima ora, per motivi che non ci avevano ancora detto, era assente quindi per una volta tanto noi della Night Class avevamo un po’ di tempo libero.

- Che ne dite di andare al lago? - Chiesi mentre riponevo le mie cose dentro la cartella, era meglio approfittare di quel poco tempo libero che avevamo.

- Come mai? - Chiese Rima mentre prendeva alcuni mikado dalla sua borsa, mentre Shiki si avvicinava si soppiatto.

- Così, finalmente abbiamo un po’ di tempo libero, e anche se la cosa sembra strana per domani sera non abbiamo compiti, quindi perché non ne approfittiamo per fare una bella passeggiata?  - Risposi io sorridendo e iniziando ad uscire dall’aula, si una bella passaggiata ci avrebbe fatto comodo.

- Non è che trasgrediamo le regole? - Chiese Kain mentre affiancava me e Ruka lungo il corridoio, stranamente era silenziosa, avrei indagato più tardi sul perché del suo silenzio.

- Rispondo subito al dubbio… Kaname che ne dici se andiamo a fare due passi al lago tutti assieme? - Chiesi io mentre mi giravo verso il vampiro dai capelli color marrone scuro, avevamo bisogno tutti di distrarci.

Certe volte associavo il colore dei capelli di Kaname al cioccolato fondente, erano la stessa tonalità.

Kaname mi sorrise e poi disse: - Erena ha ragione, per una volta possiamo goderci un po’ di riposo, e non
credo succederà qualcosa se avvertiamo i guardiani. - Si avviò verso la porta della nostra classe, Zero e Yuuki si trovavano in giardino.

- Magari potremmo chiedere a loro due di venire con noi, che ne dici? - Chiesi io mettendomi al suo fianco mentre continuavo a sorridere, sentivo lo sguardo di Aidou su di me, era pronto ad uccidervi.

- Va bene, ma non insistere tanto con Kiryu, non vorrei che ti puntasse la sua pistola alla testa. - Disse Kaname mentre mi rivolgeva un sorriso complice, amavo la complicità che c’era tra di noi.

Dopo la morte di mia madre, il mio patrigno aveva deciso dopo tanto tempo di iscrivermi alla Cross Academy, mente mio fratello era partito via lasciandomi con  la promessa che mi sarebbe venuto a riprendere un giorno, erano passati molti anni da quella promessa, ma ancora lui non era tornato e ancora lo aspettavo.

La mia vita era drasticamente cambiata.

- Yuuki! - Gridai con tutta la voce che avevo in gola per farmi sentire dalla guardiana: - Noi andiamo al lago per voi va bene ? - Aggiunsi poco dopo mentre Kain e Aidou si tappavano le orecchie per il tono alto della mia voce.

- Attenta a non mandare in frantumi qualche vetro, accidenti da quando è che hai la voce così acuta. – Disse Kain mentre si massaggiava le tempie, sorrisi per l’espressione che aveva messo, mentre Ruka alzava gli occhi al cielo.

- Ti saresti dovuto coprire le orecchie. - Aggiunse poco dopo mentre si sistemava i capelli e si avvicinava a Rima.

- Gomennasai Kain-Kun! Ma Yuki e Zero sono abbastanza in alto e per farmi sentire devo urlare, la prossima volta porterò dei tappi per le orecchie per te e Aidou. - Risposi io mentre mi giravano verso i due biondi per scusarmi, Ruka era tornata tranquilla e sorridente. Chissa per quale motivo aveva litigato con Kain.

Intanto i due guardiani erano appena scesi e ci avevano raggiunto.

- In teoria credo che dobbiate tornare al vostro dormitori. -  Disse Yuuki mentre si metteva una mano sotto al mento con fare pensieroso, poi aggiunse: - Non sappiamo se ci sono studenti dalle Day Classa, o almeno non li abbiamo visti per ora. -

- Tornate al vostro dormitorio. - Disse semplicemente Zero mentre fulminava con lo sguardo Yuuki, ci dava le spalle, ma la sua voce era stranamente tranquilla e non piena di rancore.

- E se promettiamo di stare attenti e di non commettetre nessun atto di vampirismo? - Chiesi sorridendo e battendo le ciglia mentre mi sporgevo verso di loro.

- Smettila di insistere o giuro che ti faccio fuori con questa. - Disse per tutta risposta Zero mentre mi puntava la pistola alla fronte.

Senti i miei amici irrigidirsi e la tensione crescere nell’aria, mentre il mio cuore iniziava a battere forte e il sangue veniva pompato in tutte le direzioni.

Nonostante questo dentro di me sentivo solo di essere tremendamente attratta di lui.

- Se non ti fidi viene con noi. -  Dissi in quel momento mentre prendevo la sua pistola con la mano. Senti una piccola scossa ma non ci feci caso, la sua Bloody Rose era fredda e ma allo stesso tempo un giorno l’avrei voluta impugnare.

Zero non mi avrebbe mai sparato, lo leggevo nel suoi occhi, seguiva un rigirdo codice morale.

- Se volete andare a fare, a tutti i costi, questa gita va bene, io e Yuuki verremo con voi ma se fate un solo passo falso non esiterò ad usarla. - Rispose mentre inchiodava i suoi occhi nei mei, riuscivo a legggere l’ intenso odio che provavo per noi vampiri, mentre io mi perdevo nei suoi occhi color malva.

- Affare fatto. - Risposi io con un mezzo sorrisetto sulle labbra. 

- Che calma! - Disse Yuuki mentre si stiracchiava le braccia: - Di solito qui di mattina c’è sempre confusione, e non si può stare per niente. - Aggiunse poi mentre si sedeva vicino a Zero.

- Possiamo definirlo un vantaggio, trovare sempre luoghi calmi. - Aggiunsi io mentre prendevo gli schizzi che avevo fatto durante la lezione.

- Io mi chiedo come tu riesca ad avere buoni voti se disegni tutto il tempo… -Disse Ruka mentre prendeva posto acconto a Kain, sui loro visi si poteva scorgere una espressione più distesa.
Sorrisi tra me e me e velocemente senza farmi notare annotai su un foglio bianco le loro espressioni.

- Disegnare mi aiuta…in qualche modo riesco a tenere tutto sotto controllo mentre disegno. - Dissi mentre mettevo la mano dentro il disegno ed estraevo fuori le bolle di sapone e le farfalle che avevo creato durante la lezione.

- Oddio! Erena il tuo potere è fantastico! - Disse Yuuki nel suo volto si poteva vedere una scintilla di stupore mentre una farfalla si posava su di lei.

Sorrisi di nuovo, era strano passare quei momenti di spensieratezza dopo tanto tempo.
Restammo a chiacchierare per un po’, mentre io tiravo fuori i miei disegni. Yuuki era sempre più felice e dentro di me sapevo che anche Kaname lo era, da ogni suo movimento o sguardo riuscivo a percepire la sua felicità, anche se rimaneva una piccola nota d’amaro.

Aidou continuava a litigare con Zero, in realtà si punzecchiavano a vicenda, era sempre buffo vederli assieme.

“ Se ci vedesse il direttore Cross inizierebbe a emanare cuoricini da tutte le parti. ”  Pensai tra me e me, mentre estraevo ancora altri disegni.

Poi una strana sensazione mi pervase l’anima. Sentivo lunghi brividi scendere lungo la mia schiena, come se qualcuno mi stesse osservando, mi guardai attorno cercando di capire chi o cosa ci stesserro osservando e poi vidi qualcosa muoversi tra gli alberi, una figura scura illuminata dal chiaro di luna.

Il mio cuore perse un battito.

- Erena i tuoi poteri funzionano solo in un verso? Hai mai provato ad entrare dentro i tuoi disegni…Erena? -  Chiese Yuuki mentre si sporgeva verso di me, ero ancora intenta a fissare il punto dove avevo visto l’ombra muoversi e solo la mano di Aidou mi ridestò dai miei pensieri.

- Non ci ho mai provato Yuuki…- Risposi mentre continuavo a guardare quel punto in particolare, sentivo la mia testa girare e una strana fitta al petto,come se una morsa d’acciaio mi stesse stritolando il cuore.

- Shiki hai finito tutti i mikado! – Disse Rima mentre controllava la scatola di mikado :- Yuuki ti prego non darle certe idee, l’ultima volta non è andata un gran che…- Aggiunse mentre si girava verso il punto dove stavo guardando: - Che stai guardando Erena? -

Non risposi, ero ancora intenta a capire cosa fosse quello che avevo visto, dentro di me già sapevo cosa mi sarebbe toccato quella sera e così cercai di non darlo a vedere.

- Vi riferita a due mesi fa? Quando abbiamo sentito un forte boato provenire dal vostro dormitorio? -  Chiese a quel punto Yuuki mentre si girava verso Kaname.

Sentivo il suo sguardo su di me, sentivo che ogni singolo centimetro del mio corpo veniva osservato dal nostro capo dormitorio. Cercai di rimanere il più calma possibile, era difficile ma dovevo farlo.

- Erena ha semplicemente giocato troppo con l’inchiostro. - Rispose Aidou, sarcasticamente, mentre mi porgeva una farfalla per rimetterla nel foglio bianco.

- In verità stava riuscendo bene l’esperimento… ero riuscita a creare una personaggio d’inchiostro senza doverlo disegnare sul foglio ma… - Cercavo di stare attenta alla conversazione, di non mostrarmi preoccupata ma improvvisamente vi di due occhi ametista spuntare e scomparire dalla foresta in uno schiocco di dita.

Sembrava che il mio cuore avesse smesso di battere e in quel momento un forte vento gelido ci investì tutti quanti, rompendo le bolle di sapone e le farfalle le quali tornarono subito nel foglio bianco.

Lui era qui.

- Ma Erena è svenuta e l’inchiostro è impazzito, abbiamo dovuto congelarlo e poi distruggerlo per fermarlo.
-Concluse Ichijou mentre mi porgeva si metteva davanti a me, ero ancora paralizzata da quello che avevo visto-

- E da quando una vampira sviene? -  Chiese Zero incuriosito dalle parole di Ichijou, era uno strano interesse il suo, quasi non sembrava lo stesso Zero di prima.

- Da quando la sua vita mattutina è troppo attiva! - Disse Aidou mentre schiacciava l’occhiolino per far intendere il doppio senso nella sua frase.
 
Yuuki arrossì per quello che Aidou aveva detto, Rima e Ruka sospirano pesantemente mentre i ragazzi distoglievano lo sguardo.

La mia mente ci mise un po’ ad elaborare quello che aveva detto.

- HANABUSA GIURO CHE TI AMAZZO! CHE CAVOLO VAI A DIRE IN GIRO! - Gridai mentre iniziai ad inseguire per tutto il tratto pavimentato che sorgeva vicino al lago.

- Era l’unico modo che avevo per riportati qui…che ti prende hai interrotto l’uso del tuo potere troppo bruscamente. - Era solo un sussurro che solo io potevo sentire, i miei buoni propositi di non farmi beccare non erano andati a buon fine.

- Non succede nulla… e non dire più certe cose! - Dissi io mettendo il broncio e guardandolo fissa negli occhi, e la sensazione di paura che stava nascendo in me aveva trovato tanto terreno fertile in cui mettere radici.

Cercai di calmarmi e di mostrarmi tranquilla, non dovevo venire meno alla promessa che mi ero fatta.

- È meglio che rientriamo, il tempo sta cambiando e non vorrei che il preside ci accusasse di avervi fatto ammalare.- Disse Kaname mentre si alzava e si avvicinava a Yuuki, le porse la mano per aiutarla al alzarsi.

Timidamente Yuuki l’accetò, sotto lo sguardo attento di tutti, anche se cercavamo di non darlo a vedere il nostro interesse. Mi girai verso l’acqua del lago per cercare un po’ di tranquillità, anche se quella sera niente mi avrebbe potuto calmare.

E mentre tutti quanti ci incamminavamo verso l’entrata dei nostri rispettivi dormitori io mi guardavo attorno, sperando in ogni momento che lui non saltasse fuori per rovinare tutto.

- Da qui in poi vi lasciamo andare da soli…grazie per la compagnia e Erena non vedo l’ora di vedere altri tuoi disegni prendere vita! Sono fantastici. -  Disse Yuki mentre mi sorrideva, cercai di sorridere a mia volta per non dare troppo nell’occhio, ma in quel momento Zero intervenne, prendendo Yuki per un braccio e incamminandosi verso il loro dormitorio disse: - Grazie per non aver combinato guai, ci vediamo domani al tramonto. - Teneva la pistola stretta nella mano e la paura crebbe ancora di più.
Che avesse percepito la sua presenza?

- Che inguaribile pessimista che è Zero, non trovate? - Chiese Shiki mentre si appoggiava a Rima, strinsi i denti e per poco non mi morsi la guancia.

- Però svolge bene il suo compito, questo non lo possiamo negare.- Aggiunse Senri mentre affiancava Kaname, lo svolgeva anche troppo bene se si era accorto che qualcuno ci spiava.

- Erena sei più bianca del solito…  - Disse Kain mentre mi appoggiava una mano sulla spalla, eravamo da poco rientrati nel nostro dormitorio, la sala comune era tranquilla, troppo tranquilla.

- È successo qualcosa? Hai per caso visto qualcosa di strano? - Chiese Ruka mentre mi scombinava i capelli.

Trasali per quel contatto improvviso, spervavo che nessuno di loro avesse notato il mio comportamento.

- No, nulla di che Ruka…stavo pensando che Zero è un po’ troppo sulle sue…-Risposi io mentre cercavo di riprendere il controllo sulla mia paura, quella che avevo detto era una frase senza senso che non aveva né capo né coda.

Mi incamminai verso le scale per cercare di sfuggire dagli sguard strani dei miei compagni: - Io vado a dormire, sono un poì stanca…usare tanto i miei poteri mi manda completamente in tilt… - Corsi su per le scale mentre.

- Che strano Erena di solito è piena di energia. - Disse Ichjou mentre con la coda dell’occhio lo vedevo salire le scale insieme agli altri.

- Prima o poi la nostra energia si esaurisce, è meglio andare a riposare. - La voce di Kaname era tranquilla, forse lui non sospettava ancora niente.

- Erena… -

- Si Aidou? -  Era l’unica cosa che volevo evitare, un faccia a faccia con il mio miglior amico.

- Sei sicura che tutto vada bene? Puoi ingannare gli altri ma non me, ti conosco troppo bene. - Disse il biondino mentre si avvicinava a me, sentii il suo petto premere contro la mia schiena e la sua mano prendere la mia e
stringerla forte.

Per un attimo nella mia mente apparve il  pensiero di dirgli tutta la verità, ma poi mi ricordai cosa era successo la prima volta che avevo detto la verità e così ricacciai dentro di me quella stupida idea, indossai la migliore maschera che possedevo e lo guardai fisso negli occhi.

- Va tutto bene Aidou. - Risposi mentre sorridevo e mi allontanvo da lui  avviandomi verso la mia camera.
Aidou non disse niente, mi segui con lo sguardo e poi entrò nella sua camera chiudendosi dietro la porta mentre io, ormai nascosta da tutti quanti potevo gettare via la maschera che avevo indossato e far vedere il mio volto al mio aguzzino anche se sapevo che non avrebbe mai provato pietà per me.

Entrai nella mia camera e tolsi la giacca e il fiocco della divisa, mi sdraiai sul letto ed iniziai a guardare il
soffitto, in attesa che lui si decidesse ad uscire dall’ombra.

- Esci o giungerà l’alba e io vorrei almeno dormire.- Sbottai stufa di essere osservata da troppo tempo, sapevo che era dentro la mia stanza, avevo visto il cappotto poggiato sulla sedia della scrivania.

 - Non eri tu a dire che l’attesa è l’essenza stessa dell’amore? - La sua voce era identica a quella che mi ricordavo, calda e morbida, mentre una sagoma che conoscevo fin troppo bene appariva dall’ombra della mia camera.

- Forse quando avevo cinque anni… evidentemente non mi conosci patrigno. - Dissi io alzando lo sguardo verso di lui, un brivido mi percorsse la schiena mentre lo vedevo avvicinarsi verso di me.

- Diventi sempre più bella, ogni volta che ti vedo somigli sempre di più a tua madre, anche se non capisco perché non mi vuoi chiamare papà, sai che mi offendo. - Si sedette accanto a me incominciando ad accarezzare i miei capelli.

- Nelle mie vene non scorre il tuo sangue, e se sei solo venuto a parlare puoi anche andartene per i miei gusti. -  Risposi fredda mentre allontanavo il mio viso dalla sua mano.

- Shhh e chi ha detto che non voglio fare niente? Solo volevo renderti quello che fai un po’ più dolce. - Gli ultimi raggi di luna illuminarono il mio collo mentre lui inclinava la mia desta e stringeva la sua mano sul mio fianco.

- Mordimi e poi vattene, non sei il benvebuto qui. – Disse senza ascoltare le sue parole, non volevo intrattenermi troppo con lui, lo odiavo con tutta me stessa.

- Sei sempre stata impaziente, tale e quale a tua mandre. - Una fitta mi attraversò il cuore mentre iniziavo a stringere le coperte.

- Fallo e vattene. - Chiusi gli occhi per tutto il tempo.

Non sapevo per quanto tempo bevve il mio sangue ma ,come al solito, fu una attesa lunga e interminabile che sarebbe finita solo quando il sole avrebbe irrotto nella mia stanza e per fortuna quel momento era arrivato.

- Il tuo sangue è sempre il più buono di tutti. - Si alzò da me e con il dorso della mano si pulì le labbra che erano ancora grondanti del mio sangue, mentre io cercavo di trattenere le lacrime.

-  Vattene. -  Dissi fredda e acida mentre la testa mi iniziava a girare, quel dannato bastardo aveva bevuto più del dovuto.

- Tieni, bevi questo. - Mi porse un bicchiere ricolmo di una sostanza rossa, era sangue, sicuramente l’aveva preparato prima che io arrivvassi.

- Stronzo. - Fu il mio commento mentre afferravo il bicchiere e iniziavo a bere, pian piano iniziavo a riprendermi.

- Sai che potresti bere il mio sangue invece di quella roba là. - Disse sedendosi accanto a me provando a sfiorarmi il viso.

- Non sono questi i patti. -  Dissi io tirandomi in dietro e appoggiando la schiena al muro, volevo evitare ogni ulteriore contatto con lui.

- Tutto questo potrebbe cambiare se solo tu accettasti i miei sentimenti verso di te. - Continuò il mio patrigno mentre si alzava e andava verso la finestra, prese il mantello dalla sedia e si girò un ultima volta verso di me, i nostri sguardi si incontrarono e il mio andò a finire sulla cicatrice sull’occhio destro.

- Vattene! Se ti trovano qui mi causerai solo guai, più di quelli che mi causi già di solito. – Quasi gridai mentre mi giravo verso l’altra parte del letto per evitare di incontrare i suoi occhi. Mi portai una mano sul morso, pulsava maledettamente e non smetteva di sanguinare.

- Ricordati, tu sei solo mia e di nessun’altro. - Disse semplicemente prima di scomparire proprio come faceva la luce della luna quando il sole sorgeva.

Lui era come la luna, arrivava con il calare del sole e prendeva possesso del mio sangue per poi andare via con l’arrivo dell’alba anche se rimaneva sempre la sua presenza, come la luna che non sparisce mai del tutto ma veniva nascosta dal sole, anche se il sole nascondeva la luna perché solo così lui poteva ammirarla, ma per me non era così.

Il peso che dovevo nascondere io era ben diverso. Strinsi i denti e mi buttai sul cuscino cercando di soffocare il pianto e le urla di frustrazione.

Quella era la mia condanna, e solo mia doveva restare.

Ma non erano questi i piani del destino.
 

Angolo autrice:
Buona sera tutti, ed Happy torna con un'altra storia mentre ne ha altre due in corso? Si sono cose che solo Happy può fare!
E dopo il piccolo sclero, doveroso perchè non pubblicavo da una vita, finalmente si passa a essere seri.
Forse qualcuno di voi ricorderà il mio nome e il personaggio di Erena ( se volete vederla andate sul mio Devianart! happy-ely )Erenna era già apparsa in una storia scritta a quattro mani con una mia vecchia amica, e dopo tanto tanto tempo finalmente ho deciso di darle una storia tutta sua!
Si sono veramente buona come creatrice!
Dopo quest' altro sclero, credo che non ci sia più niente da dire, quindi ringrazio chi è arrivato fin qua a leggere il capitolo, spero che mi lascerete una recensione anche solo per scambiare due chiacchere eh! Ci conto guardate!
Se volete vedere la prima cover della storia cliccate sulla scritta in arancione!
Detto questo vi saluto!
Ci vediamo al prossimo capitolo
Happy_Ely
 
Edit 3 ottobbre 2019: ho cambiato un po’ di cose, nella vecchia versione c’erano alcuni passaggi che non mi piacevavano: avevo descritto poco i personaggi e non avevo per niente introdotto il loro rapporto con la mia OC Erena, il testo è in revisione, ma tranquilli continuerò a pubblicare gli altri capitoli, sono in fase di correzione al momente mentre i banner sono in fase di colorazione e di rifinitura.  
   
 
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