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Autore: vali_    06/10/2018    3 recensioni
In una notte insonne – una delle tante –, fatta di bilanci e di pensieri scomodi, Sam pensa alla sua vendetta, a Jessica e a quanto gli manca, insieme ai suoi sorrisi rassicuranti, alle sue premure e alla loro vita insieme.
Posa lo sguardo sulle figure in televisione che si muovono con aria distratta, le luci colorate che si posano sulle pareti, gli occhi fissi allo schermo e la testa altrove. Si ripete che la ferita è ancora troppo fresca ed è per questo che non riesce a concentrarsi su altro, ma non c’è una notte che passi senza che Sam non pensi a Jessica.” …
[Prima classificata al concorso "Flash Contest: in meno di 500 parole [Drabble & Flashfic]" indetto da AleDic sul forum di EFP]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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Nick sul forum e su EFP: vali_
Personaggi principali: Sam Winchester
Pairing: Sam/Jessica (accennato)
Collocazione temporale: 1x04 “Phantom traveler”
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life
Avvertimenti: Missing moment
Conteggio parole: 372 
Note: Buoooon pomeriggio a tutti! :D
Sì, lo so, sono di nuovo qui a rompere le scatole, come se non bastasse già farlo una volta a settimana. Ma stavolta a portarmi qui è il contest di AleDic e ci tenevo a partecipare, tanto che mi sono trascinata a scrivere questa robina fino alle tre di notte pur di riuscire a pubblicarla in tempo.
L’idea iniziale era un’altra (e nulla mi vieta di riprenderla, un giorno *faccina malefica*), ma alla fine sono finita scrivere di Sam e delle sue notti passate a guardare il soffitto dopo la morte di Jessica.
Se ben vi ricordate, una delle scene iniziali dell’episodio 1x04 “Phantom traveler” vede protagonisti i fratelli in uno scambio di battute sul sonno perso di Sam e sui suoi incubi riguardo a Jessica. Il mio intento era proprio di descrivere quella notte in poche righe e un po’ di quello che gli frullava per la testa. Spero di averlo fatto al meglio :D
Colgo l’occasione per augurarvi un buon fine settimana, in attesa del nuovo capitolo di “Make your own kind of music” mercoledì. Un abbraccio forte! :*
 

The only thing I can think about

«… I gotta find Dad. I gotta find Jessica's killer. It's the only thing I can think about».
«Okay, all right, Sam, we'll find them, I promise. (…)
This search could take a while, and all that anger, you can't keep it burning over the long haul.
It's gonna kill you. You gotta have patience, man».
 
(Sam and Dean in 1x02 “Wendigo”)

 
Fissa il soffitto di quel motel dismesso come il peggiore dei cretini, un braccio sotto la testa e l’altro a tirare la coperta – sottile e color verde muffa – al petto.
Non ha il coraggio di guardare l’orologio, ma a occhio dovrebbero essere le tre o giù di lì.
 
Posa lo sguardo sulle figure in televisione che si muovono con aria distratta, le luci colorate che si posano sulle pareti, gli occhi fissi allo schermo e la testa altrove.
Si ripete che la ferita è ancora troppo fresca ed è per questo che non riesce a concentrarsi su altro, ma non c’è una notte che passi senza che Sam non pensi a Jessica.
Gli manca il suo profumo, la sua pelle delicata – la stessa che ancora vede bruciare –, quella sensazione di calore e casa che sentiva quando l’aveva accanto, la cosa più appagante che abbia mai provato in vita sua.
 
Il loro era un incastro perfetto: Jess era la persona che lo spronava, che lo apprezzava più di tutti e lui la riempiva di attenzioni e complimenti perché era la più bella che conosceva, sotto tutti i punti di vista. Il loro era un amore semplice, fatto di quotidianità e rispetto reciproco, un tacito patto di alleanza destinato a durare a lungo se il fuoco e un mostro schifoso non si fossero messi in mezzo.
 
Ascolta il russare sommesso di Dean al suo fianco e si volta a guardarlo, le luci blu e rosse della TV che disegnano il suo profilo a pancia in giù e le sue gambe scoperte. Non ha il coraggio di dirgli che lui, quella notte, l’aveva sognata, che Jess era su un soffitto simile a quello di questa stanza e che il suo sangue gli sarebbe gocciolato sulla fronte prima di accorgersene.
Sono tornati a cacciare insieme, ma sono ancora troppi i tasselli del puzzle da incastrare tra loro, le parole non dette e le confidenze rimaste per anni nel cassetto. Di una cosa, però, Sam è certo: in un momento come quello che sta passando, suo fratello è l’unico in grado di tenerlo in piedi. Se così non fosse, sarebbe già sulle tracce di papà e del mostro che gli ha portato via le donne della sua vita.

  
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