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Autore: IrideNotturna    08/10/2018    2 recensioni
"La mia vita é forse finita? Impossibile! Io devo lottare per lei. Non posso andarmene cosí. Non ora, lei, loro hanno bisogno di me. Attraverseró questo ponte! Forse, mi ricondurrá da lei"
Chi non ha mai avuto un cane, non sa cosa significa perdere qualcuno di grande importanza nella propria vita. "Ma che sará mai, é solo un cane". Altra frase che spesso sentiamo e che vorremmo solamente urlargli addosso tante cattiverie. No, non é solo un cane, é il mio amico: il mio angelo custode!
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTRAVERSO IL PONTE


 
So a cosa stai pensando umano.
So a cosa la tua mente va incontro quando guardi un povero piccolo animale indifeso sotto la pioggia o sotto il gelo. Eppure, ad alcuni della tua razza poco importa. Siete tutti cosí diversi, cosí crudeli, cosí falsi. Alcuni di noi non sono mai arrivati a vedere la luce del sole; hanno visto solo il buio terrificante della loro cella, e sono morti li, soli e senza il calore di quel camino che ad alcuni di voi piace molto quando arriva l´inverno. Accoccolarsi lí, davanti a quelle dolcissime fiammelle che di tanto in tanto fanno sentire la loro presenza, magari con un bel piumone e una tazza di thé fumante, davanti al tuo bel programma preferito, disteso sul tuo divano comodo e rilassarti dopo una giornataccia. Pensi che io sia stata poco fortunata? No, solo che per una questione di cose.. non sono piú qui. Non nel mondo dei vivi almeno.
Mentre ti parlo, sto camminando sopra un ponte; senza avere la minima idea di dove mi conduca. So solo che sono sola, senza la mia bellissima e bravissima padrona; senza le sue carezze, e senza la sua piccola vocina a dirmi cosa fare.
Si umano,  io avevo una famiglia.
Una bellissima famiglia: una mamma, un papá, un fratello, una sorella e una bellissima nipotina.
Ma come posso dimenticare quel giorno: per me, era il peggiore, ma allo stesso tempo il migliore della mia vita.


Era una giornata come le altre, avevo deciso come ogni mattina, di fare un  giro nella bella villetta in quella che ormai era la mia cittá.
Il sole brillava alto nel cielo e non vi era un filo di vento; i vecchietti del paese camminavano e si raccontavano storie di vita passata.
Gli alunni, felici, salivano sugli scuolabus pronti a iniziare un nuovo giorno a scuola.
Il mio primo pensiero, vedendoli è stato: ora vado li e mi faccio fare due coccole. Ma il destino, aveva in serbo un qualcosa di peggiore per me. Erano in due; neri come una strada senza lampioni  che stavano camminando verso di me ringhiando e tirando fuori i loro aguzzi dentoni. Starai forse pensando a quelli della vostra specie? No, questa storia non parla delle torture che infliggete ai poveri animali che non sanno difendersi. Bensí erano della mia razza; erano due cani di taglia grande e di colore nero. Il primo pensiero era quello di iniziare a guaire in cerca di aiuto, ma chi mai avrebbe aiutato una povera cagnolina che stava per essere sbranata dai suoi stessi simili? Cosí decisi di ripararmi sotto una panchina e, benché facesse molto freddo, aspettai che quei due cani se ne andassero via, ma ció non accadde.
Qualcuno peró mandó te, non so chi, non so come, ma mi adocchiasti. Avevo freddo a avrei dato qualsiasi cosa affinché qualcuno mi togliesse da quella situazione. Lei, cosí piccola e dolce mi prese in braccio e mi rassicuró per tutto il tragitto fino a casa, fregandosene di un giorno di scuola che saltava. E che tragitto! Sentivo la fatica che avevi addosso, di certo non pesavo poco ma tu eri determinatissima a portarmi in un luogo sicuro. Come potevo mai ricambiare il favore? Bhé.. in realtá giá lo stavo facendo. Tu, figlia unica, eri sola, con nessuno al mondo che riusciva a capirti. Tutti a guardarti male perché il tuo unico pensiero eravamo noi: i Cani.
Ma andiamo con ordine..
Simba, era cosí che si chiamava quello che poi sarebbe diventato mio fratello. Era questa la tua prima preoccupazione e riuscivo a sentirlo. Volevo proteggerti da qualsiasi cosa ed ero pronta a tutto, anche digrignare i denti verso di lui. Per ripararmi, andavo sotto quel mobile della televisione, che diventó poi il mio rifugio.  Ma dopo un po’ di tempo, mi abituai anche alla sua presenza, e cosa volere di piú? Avevo una bellissima casa per me, divano, letto, coperte calde,  ma soprattutto; avevo una famiglia e una sorella a cui dovevo tutto.  Certo, ogni tanto riuscivo a combinare qualche marachella, ma ehi! Chi non è stato piccolo in fondo?
E poi quella bellissima notizia: tu saresti diventata mamma di una bellissima principessa. Che emozione sorellona mia! Ero sempre li, vicino a te, durante i tuoi dolori, durante le tue crisi, anche quando il mondo sembrava crollarti addosso. Ho accolto sul mio manto marrone le tue lacrime di dolore e ascoltato le tue urla e i tuoi sfoghi. Ero diventata la tua confidente segreta, e chi meglio di me poteva mantenere i segreti? Di certo non gli umani! No, io sapevo quando stavi male, bastava che poggiassi la mia testolina sulle tue gambe e ti scappava quel sorriso che mi rassicurava.
Per la nascita non ne parliamo: sin dal primo momento mi hai reso partecipe della vita della piccola Gaia e il nostro legame si è rafforzato ancora di piú. Molte persone ci scacciano se proviamo ad avvicinarci ai piccini della vostra razza, ma oramai si è capito che tu sei diversa; in tutto e per tutto.

Sorella mia adorata, mentre percorro il sentiero del ponte, ripenso a tutto questo. E ti devo anche chiedere scusa. Ti chiederai: per cosa? Per averti fatto spaventare: di certo non sei stata tranquilla nell´ultimo periodo. Tra gli alti e bassi eri molto disperata e ti preoccupavi tantissimo di portarmi dai vari veterinari, di farmi prendere le medicine che spesso rifiutavo, e di curarmi giorno e notte. A volte non dormivi per giorni pur di stare accanto a me e sacrificavi tutto il tuo tempo per starmi accanto e non farmi pesare la cosa.
Ma la sai la veritá?  
La vera medicina eri tu.
Con le tue carezze, con la tua voce, mi davi forza ed energie sufficienti per continuare a combattere e cosí è stato per un po di tempo. Ma si sa che il momento arriverá per ognuno di noi, chi per prima, chi per dopo. Ma non devi disperare.
Sai perché la nostra vita dura meno di voi umani?
Semplice!
Perché noi non conosciamo la cattiveria, noi siamo disposti a tutto pur di proteggere quell´umano a cui ci leghiamo per tutta la vita. E tu, nonostante avessi tantissimi altri come noi, non ci hai mai fatto mancare nulla. Organizzavi il tuo tempo per farci fare quelle bellissime passeggiate all´aria aperta, a farci camminare e rotolare nel verde di quell´erbetta freschissima, per poi farci giocare un po’ con la bellissima piccina.
Sorellona mia, non darti colpa se non sei riuscita a farmi vivere in eterno. Continua a fare quello che fai senza mai arrenderti. E non pensare mai a quelli che dicono “Son solo cani”, non hanno mai conosciuto il vero amore, non conoscono la purezza e saranno circondati di gente falsa. Non sanno cosa significa avere un amico per la vita e mai lo capiranno. È il tuo ruolo, il mio amore per te non svanirá mai.
Sai sorellona mia?
Sono arrivata alla fine del ponte e che ci crederai o no, io sono qui, accanto a te, scodinzolando e abbaiando per farmi fare una carezza, ma tu non puoi sentirmi. Allora credo che questo è il mio nuovo scopo. Andró sotto quel mobile della televisione e saró la tua ombra: il tuo nuovo angelo custode.

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Angolo autrice (08/10/2018)
Questa piccola storiella la voglio dedicare a una mia grandissima amica che da poco ha perso la sua bellissima cagnolina. A volte pensiamo di essere soli a questo mondo, ma in realtá sappiamo che non è vero. Tutti noi abbiamo degli angeli custode che ci guidano e ci proteggono. Ma soprattutto; la razza umana è molto fortunata ad avere loro: gli animali. Razze dall´animo puro che non sanno cosa voglia dire la parola ´cattiveria´. E tu, amica mia, che ogni giorno ti sacrifichi per dare a questi angeli il miglior riparo, hai tutto il mio rispetto. Questo significa essere volontari; sporcarsi le mani, per ricevere il bene piú prezioso del mondo: l´amore e la gratitudine per il resto della vita.

Spero che la storia vi sia piaciuta e un abbraccio alla mia carissima amica!
Vostra IrideNotturna

Angolo autrice (09/07/2020) REVISIONE
Avevo in mente da tanto di rispulciare quelle storie che erano scritte male e che dovevano essere aggiustate ed ecco fatto. Nulla é cambiato a parte lo scorrere del tempo che porta via i nostri amici lasciandoci sempre piú un vuoto inconsolabile.
Potete trovarmi sul mio Profilo Facebook 


https://www.facebook.com/iridenotturna.efp.7

IrideNotturna




 
   
 
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