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Autore: Fafanella    08/10/2018    6 recensioni
GLI AMICI DI SEMPRE, UNA VACANZA E UN CUORE CHE PALPITA.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'MILLE VOLTI DI UN AMORE '
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Dopo quasi un anno Holly torna in Giappone.
Sono emozionata e spaventata.
La distanza e il non vedersi, non ha affievolito ciò che provo per lui.
Siamo nella lomousine della famiglia Price, oggi arriva anche Benji, il suo aereo atterrerà mezz’ora prima di quello del capitano.
“Cosa c’è manager sei nervosa?” mi chiede Bruce, riportandomi alla realtà
“Si” gli rispondo asciutta, tanto da bloccare qualsiasi allusione e insinuazione.
Mi conosce sa quando può infierire e quando no.
Evelyn mi si avvicina
“Stai tranquilla, sarà tutto molto naturale, com’è sempre stato fra voi. Non dimenticare che il capitano non ha lasciato che la vostra amicizia si interrompesse, ti ha sempre cercata e forse ti ha dimostrato il suo affetto più in questo anno che in passato”
Mi limito a guardarla e sospirare, lei cerca di rilassarmi cambiando soggetto della conversazione
“All’aeroporto troveremo anche Emy e Julian, arriva anche Jenny oggi e Philip è già lì ad aspettarla, vedrai sarà una vacanza bellissima, anche se non siamo riusciti a contattare Tom”
“Ne sono certa, Benji non lascia mai niente al caso, il suo cottage in montagna sarà favoloso e sarà bellissimo stare tutti insieme, alla fine ci raggiungeranno anche Mark e Maki, con Ed e Denny”
“Non ne sapevo nulla! Speriamo che non vogliano allenarsi immersi nella neve” si intromette Bruce strappandomi una risata.
Giunti a destinazione le mie gambe decidono di non collaborare, sento lo stomaco in subbuglio e la testa pesante, mi sale il magone e vorrei solo scappare via.
Amy ci raggiunge subito e mi abbraccia calorosamente, quel gesto così affettuoso mi rilassa.
Julian mi guarda ed asserisce “Sei molto bella Patty, veramente molto bella!”
Divento rossa fino alla cima dei capelli, poi si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia.
Indosso un cappottino bianco scamosciato, con collo di pelliccia sintetica morbido e avvolgente, un basco bianco con un pon pon e degli stivali color cammello sopra delle calze nere coprenti.
Bruce ne approfitta e inizia a fare lo scemo
“Per l’occasione l’abbiamo fatta restaurare, affinché fosse perfetta”
“Almeno su di me è possibile un miglioramento, su di te qualsiasi tentativo è stato fallimentare” gli rispondo a tono, facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.
Alle mie spalle una voce inconfondibile replica
“Ha perfettamente ragione, Bruce sei senza speranze. Eri uno sgorbietto a 11 anni e non sei migliorato affatto…Ma sei un uomo fortunato perché Evelyn è andata oltre la tua bruttezza”
Mi illumino, rivedere Benji dopo due anni è entusiasmante.
Non mi trattengo e lo abbraccio affettuosamente, lui ricambia e mi dice
“Tu invece sei diventata uno splendore Anego, come stai?”
“Bene grazie, tu sei… Sei altissimo e…” non continuo la frase e lui mi osserva alzando un sopracciglio, poi mi esorta a continuare
“E?”
“E sei anche molto bello, devo dire che sei proprio un gran figo”
Scoppiano a ride tutti e io cado nel più grande imbarazzo, ma non ho potuto trattenere Anego.
Lui smette di ridere e afferma
“Detto dalla mia più acerrima nemica è un grande miglioramento, com’è che mi chiamavi?”
Io mi metto in posizione, facendolo ridere ancora.
Gambe divaricate e mani sui fianchi, mi alzo leggermente le maniche del cappotto, mi acciglio e
“Arrogante ragazzino viziato” ed esplodo a ridere anche io quando lui mi risponde
“Mi fai ancora paura, sappilo”
Lo abbraccio ancora e lui sottovoce mi chiede “Va meglio? Sei più rilassata adesso?”
Mi limito ad annuire.
Lascia la sua valigia in auto e ci dirigiamo verso l’uscita di Jenny.
Benji mi prende sottobraccio e continua a farmi pensare ad altro.
Aspettiamo una decina di minuti e vediamo comparire Jenny con un sorriso radioso, mano nella mano con Philip.
Ci salutiamo calorosamente, poi diamo un’occhiata all’orario ed è ora.
Mi gira la testa e mi sorreggo ad Amy, mi riprendo rapidamente ed inizio a parlare con Jenny.
Da quando vive in America, abbiamo avuto poche occasioni per vederci ma siamo riuscite, tramite lunghissime mail a mantenere vivo il rapporto.
Lei e Philip ormai, fanno coppia fissa dai mondiali juniores, Amy e Julian da circa 5 mesi, persino Benji pare abbia una ragazza, ma nessuno di noi sa chi sia.
In lontananza metto a fuoco una sagoma che conosco in modo quasi maniacale, lo vedo sorridere anche se gli altri ancora non lo hanno scorto.
Finalmente Bruce lo vede e gli corre incontro.
Benji mi prende nuovamente sottobraccio e mi chiede quasi preoccupato “Stai bene? Non mi sverrai qui davanti a tutti, vero?”
Io mi giro e gli rispondo con impeto “MA COSA DIAVOLO DICI?”, il mio tono è troppo alto e attira l’attenzione di tutti.
Sento quella voce, la sua voce, calda, accogliente e divertita dire
“Voi due avete già iniziato a litigare? Avete battuto il record, quanti minuti sono che vi siete rivisti?”
Benji si affretta a dire “Con questa ragazza non si può fare altro, ha un caratterino pungente!”
“Così parlò il SGGK, a cui è stato dato il titolo di giocatore più scontroso della storia” rispondo impettita
Solo in quel momento cerco Holly e mi rendo conto che mi sta esaminando, millimetro per millimetro.
Divento rossa e lui mi regala un sorriso smagliante, che mi fa tremare le gambe e penso
“Dio mio è diventato ancora più bello, non ho speranze” cerco di darmi un contegno e facendo appello a tutte le mie forze, gli sorrido a mia volta dicendo “Ben tornato a casa Capitano”
Fra di noi si crea un corridoio umano, Holly continua a guardarmi come mai prima, le mie gambe sono incapaci di muoversi e così resto immobile.
Dopo qualche istante lo vedo venire spedito verso di me, più si avvicina più mi rendo conto che è cresciuto anche in altezza e massa muscolare.
Nella mia testa il nulla!
Non riseco a formulare pensieri e continuo a restare immobile.
In un attimo mi ritrovo fra le sue braccia, che mi stringono forte e mi sussurra con un fil di voce
“Mi sei mancata tanto Patty”
Sgrano gli occhi e ricambio quell’abbraccio con smania di possesso, mi alzo sulle punte e lo abbraccio più forte.
Non mi accorgo di aver lasciato che la diga si aprisse, piango senza che me ne renda conto e quando lui sprofonda il suo viso nei miei capelli facendomi cadere il basco dalla testa, faccio altrettanto.
Mi ricordo di essere sotto gli occhi di tutti e gli sussurro “anche gli altri ti vogliono salutare capitano”
Sento le sue labbra sfiorarmi il collo con un bacio appena accennato e ci libera entrambi.
Nessuno ha osato dire nulla, anzi mi è parso che gli altri fossero anche un po’ commossi.
Benji mi porge il cappello e mi sorride dolcemente “E’ andata meglio del previsto manager”
“Fatti i fatti tuoi pettegolona!” e scoppiamo a ridere.
 
Giungiamo al cottage e rimaniamo di stucco.
E’ una piccola casa in pietra, modesta e accogliente.
Gli interni sono in legno massiccio, il caminetto è al centro della stanza con un divano che si espande tutto intorno.
Sul fondo della stanza la cucina in muratura e dal lato opposto le scale che portano al piano di sopra.
Ci guardiamo e lo guardiamo, così sbotta
“Cosa c’è? Vi aspettavate un’altra villa Price? Pensavo vi sarebbe piaciuto qui!”
Gli sorrido affermando “E’ meravigliosa Benji, così accogliente e …”
“Romantico?” finisce lui la frase per me, poi mi sussurra “L’atmosfera giusta aiuta!”
Gli dò una pacca sulla spalla e lo spingo via, mentre lui se la ride sonoramente.
Dopo poco prendiamo confidenza con l’ambiente, ci stravacchiamo sul divano per ascoltare gli aneddoti di Holly e Benji.
Il primo racconta di tutti i pasticci che ha combinato, un po' per la lingua e un po' perché è proprio fatto così. E’ un uragano sempre in movimento!
Il secondo ci racconta della sua fidanzata tedesca, ci mostra una foto e sembra molto dispiaciuto che non sia qui con noi.
Mi alzo per preparare della cioccolata calda per tutti e le ragazze mi seguono.
Iniziamo a ridere, ma sento gli occhi di Holly che seguono ogni mio movimento.
Mi sento imbarazzata ma felice, sembra quasi che… Mi sbaglio sicuramente, ma mi sento desiderata!
Lo penso e arrossisco immediatamente.
Amy mi abbraccia a sottovoce “Sembra che qualcuno non riesca a toglierti gli occhi di dosso!”
Guardo Jenny ed Evelyn sorridere compiaciute e mi affretto a dire
“Smettetela di fare quelle facce compiaciute, mi imbarazzate!”
“Cosa ti ha detto il capitano quando ti ha abbracciato?”
“Niente”
ma non so mentire e loro incrociando le braccia al seno “Dobbiamo chiederlo a lui?”
“Che ha sentito la mia mancanza” snocciolo rapidamente.
Loro vanno in brodo di giuggiole, poi si bloccano fissando qualcuno dietro di me.
Non ho bisogno di girarmi, il suo profumo e la sua presenza per me sono inconfondibili, poi la sua voce
“Non credevo ci volesse tutto questo tempo per un po' di cioccolata calda?”
Mi giro di scatto e il mestolo mi sporca la faccia con un rivolo di cioccolato.
Holly mi guarda e ride, io richiamando Anego “Cosa c’è capitano, mi trovi buffa?”
“Si…si Anego, sei buffissima imbrattata di cioccolata” allunga un dito sul mio volto, ne asporta una porzione e l’assaggia.
Mi contempla e ho la certezza che avrebbe voluto leccarla, la mi guancia sporca di cioccolato intendo.
Lui mi avrebbe voluto leccare la guancia.
Non mi fido delle mie sensazioni e lo osservo con fare inquisitorio, gira leggermente il volto come a voler comprendere i miei pensieri e annuisce.
Io avvampo e gli sento dire “Per me è pronta, se non la togli dal fuoco la bruci”
Non sono in grado di muovere neanche un muscolo e le ragazze si adoperano al mio posto.
Torniamo al divano e Benji si sposta automaticamente, lasciando il posto libero vicino ad Holly per me, ma sorprendo tutti e mi siedo sul marmo del caminetto.
L’unico a non stupirsene è proprio il capitano, che mi sembra addirittura sollevato nel sapermi lontano da lui. Questa volta sono io ad annuire ed è come se stessimo parlando una lingua tutta nostra.
E’ quasi il tramonto e decido di uscire fuori a gustarmelo.
L’aria è pungente ma piacevole, mi stringo nel mio vestitino di lana color panna, cercando di riacquistare un po' di sensibilità alle mani, per poter utilizzare il cellulare.
Trovo il messaggio che stavo aspettando “Sto arrivando”
Dopo poco sento scricchiolare la ghiaia del vialetto, mi giro festosa e scendo rapidamente i cinque gradini che ci separano, Tom mi abbraccia e mi chiede subito “Gli altri non sanno nulla?”
“No, ho mantenuto il segreto, sei stato dubbioso fino a ieri, non volevo farli illudere. Ma ora sei qui andiamo…Andiamo, saranno tutti felicissimi di rivederti” e lo trascino sul porticato.
Apro la porta e a voce alta “Ho trovato un cucciolo posso portarlo in casa?”
Benji e Holly si cercano un po' preoccupati e all’unisono “Non sarà un cucciolo di lupo?”
Stavano già venendo verso di me come due furie, quando decido di spalancare la porta e il silenzio avvolge la stanza immobilizzando tutti.
Mi giro verso Tom e lo invito ad entrare, fa un passo e tutti gli si fiondano addosso.
Resto lì ad ammirarli, è un momento di gioia pura, sarà un ricordo fantastico.
“Da dove esci tu?” gli chiede Benji continuando ad abbracciarlo
“Non sarei mai potuto mancare. Patty…E’ stata Patty a trovarmi e darmi tutte le indicazioni” risponde Tommy su di giri.
Sento nuovamente i suoi occhi addosso e ancora sento che mi desidera.
Questa volta ricambio, lo cerco e lo fisso con la stessa intensità, veniamo poi distolti dai nostri amici che ci reclamano.
Per cena decido di sedermi vicino al mio capitano, non perde occasione per sfiorarmi e avverto la sua impazienza.
Sono tutti impegnati a mangiare e a chiacchierare, prendo coraggio e stringendogli la mano
“Cos’hai capitano? Sembri nervoso, anzi impaziente” gli sussurro sottovoce.
Si alza ed esce dalla stanza, gli altri si ammutoliscono ed io vorrei sprofondare.
Anego si risveglia e mi sale un’ira incontenibile, mi alzo e con poche falcate lo raggiungo sul selciato sbraitando “EHI PENSAVO CHE LA PRIMA DONNA FOSSE BENJI? COS’E’ LA FAMA TI HA DATO ALLA TESTA? TI VOGLIO RICORDARE CHE SENZA LA SOTTOSCRITTA NON SARESTI ANDATO DA NESSUNA PARTE, VISTO CHE HO PASSATO PIU’ TEMPO A FARTI FASCIATURE CHE A VIVERE LA MIA VITA! MA CHE MODI SONO? TI HO FATTO UNA DOMANDA DI LA’, ESIGO UNA RISPOSTA, COSA DIAVOLO TI PRENDE?”
Nonostante sia uscita senza cappotto, sono così infervorata da sentire caldo e neanche la faccia smarrita di Holly mi fa calmare.
Incrocio le braccia al petto ed inizio a tamburellare il piede sinistro in attesa di una spiegazione.
“Non ti mancano le parole Anego, ma sei totalmente fuori strada”
Alzo un sopracciglio, assumendo un’espressione inquisitoria, ma sortisco l’effetto contrario, perché sbuffa a ridere e fa un passo verso di me iniziando ad argomentare
“Non sono una prima donna, tu meglio di tutti dovresti saperlo” fa un altro passo
“La fama non mi ha dato alla testa e so perfettamente che senza di te non sarei arrivato da nessuna parte” un altro passo ancora
“Tu…Tu mi dai alla testa, non posso stare seduto vicino a te perché il tuo profumo mi destabilizza, ho invidiato la tua forchetta e il tuo bicchiere perché…perché…”
Sbatto più volte le palpebre e non riesco deglutire.
Holly è a un passo da me e il fatto che non abbia concluso il suo discorso mi fa rabbrividire, anche se mi sento in fiamme.
Un piccolo fiocco di neve si posa sulla punta del mio naso, lo seguiamo entrambi.
Fa quell’ultimo passo e mi bacia sul naso, sorride e cerca le mie labbra, le sfiora appena e conclude la frase precedente “perché ho solo voglia di baciarti” e mi bacia ancora.
Questa volta con più decisione, avvolgendomi in un suo abbraccio.
I nostri corpi si fondono ed io avverto nuovamente la sua impazienza, perché questo bacio diventa esigenza.
Sbuffo a ridere “Capitano…Capitano per il resto dovrai aspettare!”
“Aspetterò, aspetterò…ma tu, tu saprai resistermi?”
Non gli rispondo a parole, gli butto le braccia al collo e lo bacio con passione.
Holly sorride e afferma “Non credo dovrò aspettare a lungo!”
“Sfacciato!” e ci baciamo ancora incuranti della neve.
Sentiamo un vociare e staccandoci gli chiedo
“Ti prego, dimmi che non sono tutti sotto al porticato a godersi la scena?”
Scuote la testa in un no “Non sono sotto al porticato”
Mi sento rincuorata, dura poco, prosegue la frase.
“Sono rimasti in casa. Ci stanno spiando da dietro le finestre e le ragazze stanno saltando come delle pazze”
Scoppio a ridere, mi volto appena e le vede saltare in preda alla gioia più sfrenata.
“Ho anche io le mie fans”
“Vedo…Vedo” e mi abbraccia costatando che sono infreddolita, mi regala un altro piccolo bacio e mi domanda “Te la senti di rientrare?”
“Tanto prima o poi dovremo affrontarli, togliamoci il dente capitano!”
Mi giro e mi abbraccia ancora, iniziamo a camminare così, con lui che sembra un pinguino perché non vuole staccarsi da me.
Sentiamo i cori dei ragazzi acquistare sempre più forza.
Gli bacio una mano che ho sotto al collo e affermo
“Ci tortureranno”
“Lo so” mi bacia una tempia e la porta si apre E’ L’INIZIO DELLA FINE.
   
 
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