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Autore: Hermione92    12/07/2009    6 recensioni
"-Ma... Hermione... che tipo di impegno cerchi?- mi lascio sfuggire un nervoso colpo di tosse.
-La mia conclusione è che la nostra famiglia ha un estremo bisogno di allargarsi.-.
Allargarsi? Vuole forse farmi ingrassare?
Sono perfetto così, grazie.
Devo dire due paroline a Potter, mi sa che ieri sera hanno decisamente bevuto troppo insieme. Dovrei smettere di darle il permesso di frequentare certa gente."
Interamente dedicata a Barbara e a Morena (Per esserci state quella sera. Grazie di cuore.). Fatemi sapere cosa ne pensate, buona lettura a tutti, bacioni, Hermione92.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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MONDAY


-Draco... trovo semplicemente assurda l'idea che tu non sia per niente interessato ad allargare la nostra famiglia...-.

Alzo gli occhi dal giornale. Forse dovrei iniziare seriamente a pensare che mia moglie stia parlando di qualcosa di cui potrei decisamente pentirmi.

-Allargare la famiglia?- le chiedo, alzando lentamente un sopracciglio.

Forse se pensa alla mia bellezza abbagliante, deciderà di rimandare la conversazione.

Magari a mai più, spero.

-Esatto. È da molto tempo che siamo sposati, no?- mi guarda, portando le mani ai fianchi. La sua espressione seria non mi lascia intendere niente di buono.

Sono un Malfoy, per Merlino! Non sono intimorito da niente.

-Sì, da molto tempo.- riesco a sussurrare, deglutendo.

Forse, un pochino, da lei lo sono.

-Quindi sono giunta ad una conclusione.- sorride, dicendo le parole che odio di più al mondo. Le sue conclusioni, non so per quale motivo, non sono mai vantaggiose per me. -Secondo me, noi dovremmo portare il nostro rapporto ad una fase successiva e che richieda più impegno da parte di entrambi.-.

Impegno.

Perfetto. Un'altra delle parole che odio.

Leggere il mio giornale la mattina, mentre bevo il mio caffè. Questo è impegnativo! Poi andare al lavoro, tornare a casa e cenare con lei. Poi fare sesso. La mia vita è già abbastanza impegnata, cazzo!

-Ma... Hermione... che tipo di impegno cerchi?- mi lascio sfuggire un nervoso colpo di tosse.

-La mia conclusione è che la nostra famiglia ha un estremo bisogno di allargarsi.-.

Allargarsi? Vuole forse farmi ingrassare?

Sono perfetto così, grazie.

Devo dire due paroline a Potter, mi sa che ieri sera hanno decisamente bevuto troppo insieme. Dovrei smettere di darle il permesso di frequentare certa gente.

-Non ti seguo...- sussurro, appoggiando il giornale sul tavolino di cristallo.

-Oh, Draco! Ma non capisci?- porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio -Te ne sto parlando da quasi un'ora!-.

Veramente no, non capisco.

A volte trovo estremamente assurdo quello che dice e smetto di ascoltarla. Penso di averlo fatto anche questa volta.

È mia moglie, e la amo, la assecondo e tutte le altre cose che devo fare. Però non può di certo pretendere che io l'ascolti sempre, anche quando farnetica.

-Ehm... sono certo che tu sai spiegarmelo in modo impeccabile.- le sorrido dolcemente.

-Voglio allargare la nostra famiglia, Draco. Voglio un bambino.-.

Un bambino.

Perfetto, lo compro.

Devo solo cercare un negozio adatto, gliene compro uno e potrò tornare a leggere il mio giornale.

Quanto costerà? Passerò prima dalla Gringott.

Un bambino.

...

...

Un momento... un bambino?

-Un bambino?- le chiedo, in preda al panico.

Non intendeva quel genere di bambino, vero? Quello che usa i pannolini e la culla e tutto il resto. Quello che la farà diventare una balena isterica. Non intende quello, no di certo.

-Un bambino, Draco.- mi sorride e comincio seriamente a credere che lei intenda quel tipo di bambino.

-Un bambino.- ripeto.

-Un bambino, sì.- il sorriso sul suo volto si spegne -C'è qualche problema? Tu non vuoi?-.

Io?

Ho ancora una possibilità di salvarmi: ricominciare a leggere il giornale e fare finta che niente di tutto questo sia mai successo. Insomma: sono sposato solo da due anni e mia moglie mi sta già facendo ammattire!

Comincio a credere di aver preso la decisione sbagliata. Ma avevo l'anello e tutto il resto e... e la amo, ovviamente. La amo davvero.

Ma un bambino... un bambino non era presente nella nostra promessa di nozze, ne sono sicuro.

Io non sono pronto.

Io non posso essere un padre, non posso diventarlo!

-Non è che non voglio, Hermione...- inizio. Oh, Merlino ti prego... dove diavolo posso trovare la cosa giusta da dirle? -È che non penso di essere pronto ad una responsabilità così grande... e vorrei essere un bravo padre per mio figlio, davvero.-.

-Oh, Draco!- mi butta le braccia al collo e si stringe a me.

A quanto pare pregare Merlino funziona. Dovrei farlo più spesso.

-Mi capisci, vero, amore?-.

È fatta, posso stare tranquillo fino a quando non le tornerà in mente quest'idea. Ma per allora avrò già trovato un'altra scusa, ne sono certo.

-Ovviamente...- si siede sulle mie gambe e mi fissa -E ho calcolato anche questo, Draco. Hai tempo nove mesi per abituarti all'idea, poi sarai padre.-.

Nove? Mesi? Abituarmi?

Perché mai dovrei abituarmi?

Oddio, nove mesi. Mia moglie sta diventando una balena.

Potevo comprarle una bambola, oppure un altro gatto. Un bambino è decisamente eccessivo, e non so dove acquistarlo. Però non si acquistano e...

Oddea.

Forse dovrei pregare qualche altro mago. Merlino funziona decisamente male.

-Aspetti un bambino?- le chiedo, trovando la forza di respirare. Il punto è che: io non l'ho mai ordinato!

-So che mi ami, Draco.- un attimo? E questo cosa c'entra? -Ci amiamo e... vorrei creare qualcosa di nostro, qualcosa che appartenga ad entrambi. Vorrei che noi potessimo essere felici e riuscire a cambiare la nostra vita in relazione ad un'altra. So che ne sei in grado, siamo adulti e innamorati. Sposati e poi... tu non senti il bisogno di avere un figlio?-.

No. Non lo sento.

Ma come faccio a dirglielo?

Non penso di poterle spiegare che io non ho un orologio biologico che ieri si è ubriacato con Potter. E non posso nemmeno dirle che a me bastiamo noi due.

Ok, forse ho paura anche di questo famigerato “bambino”, ma come faccio a sapere che poi tutto sarà esattamente com'è ora?

Le cose vanno bene così. Perché complicarle?

-Non aspetto ancora un bambino...- mormora -Però è questione di tempo...-.

Non è incinta, ma vuole esserlo.

Ottimo, grandioso. Quasi grandioso come tutte le Coppe del Mondo vinte dagli islandesi o come Weasel che mi fa una serenata.

-Questione di tempo?-.

Un anno, due anni. Ottanta sarebbe meglio, ma ne bastano anche dieci, davvero. Non chiedo molto, no?

-Sì. Possiamo farlo adesso.- mi sorride maliziosamente, avvicinando il viso al mio collo. Con le labbra, inizia a stuzzicare la mia pelle. La bacia, poi con la lingua disegna una piccola e sottile linea che arriva alla mia bocca. -Facciamo un bambino, Draco...-.

Ero pronto a lasciarmi andare. Ero decisamente pronto a fare l'amore con mia moglie, ma... io non penso di voler un bambino.

Non ne sono totalmente certo.

Come si fa a decidere che è il momento giusto per mettere al mondo un altro essere umano? Un altro perfetto mago come me, la mia copia. Andiamo, il mondo non sarebbe certo pronto a vedere due Draco Malfoy in giro.

-Adesso?- chiedo. Devo ammetterlo: sono in preda al panico.

-Certo, adesso.- si mette a cavalcioni su di me. La -mia- camicia che indossa si solleva leggermente, lasciandomi intravedere la stoffa delle sue mutandine.

Invitante. Troppo invitante.

-Certo.- riesco a sussurrare. Mi eccita, riesce sempre ad eccitarmi.

-Ho controllato con il mio ginecologo... questa è la settimana in cui la fecondazione è più facile, sono in ovulazione.- mi bacia con passione -Proveremo a fare un bambino ogni giorno, d'ora in poi...-.

Un attimo: da quando mia moglie ha un ginecogolo? E da quando ha una settimana in cui vuole solo uova? Poi, mi chiedo perché deve venire a chiederle a me, quando le abbiamo in frigorifero.

-Ogni giorno... faremo l'amore ogni giorno.- sinceramente, non so cos'altro dirle.

Mi ha colto di sorpresa, e io che volevo solamente leggere il mio giornale!

-Non sei contento?- fa scorrere le mani sul mio petto, iniziando a slacciare piano i bottoni. Uno alla volta. -Faremo l'amore ogni volta che vorremo, ancora e ancora...- il suo sorriso si allarga -Continueremo a fare l'amore, tutta la settimana, poi ancora...-.

Fare l'amore mi piace, decisamente.

E farlo con mia moglie è la cosa più bella che io abbia mai fatto e che potrei mai fare. Lo facciamo già adesso almeno una volta al giorno, però... non sono sicuro che valga la stessa cosa per un bambino. Vorrei farlo, vorrei lasciarmi andare ai sensi, lasciarmi guidare in paradiso da lei.

Ma...

-Devo andare al lavoro, Hermione...- riesco a dirle, accarezzandole il lobo dell'orecchio con le labbra.

-Non puoi arrivare in ritardo?- mi chiede, con tono di supplica.

-Ho una riunione e non so quando torno. Forse tardi.-.

Se torno abbastanza tardi forse starà già dormendo.

Inizia a baciarmi, lasciando che i nostri corpi aderiscano. Sento le sue mani che mi riallacciano la camicia e mi sistemano il colletto. Premurosa, come sempre.

Lei sarebbe una buona madre.

E io cosa riuscirei ad essere?

-Ti aspetto a letto, sotto le lenzuola e ti lascio la cena nel microonde se torni tanto tardi, amore.- mi bacia ancora, stavolta a stampo -Ora vai, che sei in ritardo. E anch'io dovrei andare, avevo visto in libreria un nuovo libro di Trasfigurazione Avanzata per post-diploma. Prima di andare al lavoro vado a vedere di cosa si tratta.-.

Non cambierà mai, decisamente.

Lei, e la sua Trasfigurazione Avanzata.

***

Un bambino.

Penso che non riuscirò mai a dimenticare le sue parole e lo sguardo nei suoi occhi, mentre mi parlava del nostro futuro. Come posso dirle chiaramente che io non so se sono pronto e non credo di volerlo scoprire ora?

Il punto è che io non voglio che ci siano cambiamenti, dopo tutta la fatica che ho fatto per far funzionare le cose come sono ora. Non avrei mai dovuto pensare -e sperare- che niente avrebbe potuto rovinare la pace tra noi.

Non sono pronto. Non sono pronto ad essere un padre.

Ma perché diavolo doveva succedere proprio a me?

-Dra?-.

Tra tutte le persone, la sfortuna ha visto la più magnifica (ovvero io, me e me stesso) e ha deciso di rovinare il resto della mia vita.

-Dra?-.

Una cosa veramente ingiusta da parte sua.

-Dra?-.

-Che c'è?- sbuffo, alzando svogliatamente lo sguardo. Il mio migliore rompiscatole... ehm, volevo dire: il mio migliore amico mi sta porgendo un abnorme plico di carte e documenti. -Cosa sono?- chiedo, cercando di distogliere la mia mente dal pensiero del bambino.

-Abbiamo la riunione, non ricordi?-.

Nella foga devo essermene dimenticato, a quanto pare ho usato la realtà come scusa. Però è un bene: almeno ora ho la certezza di non aver mentito a mia moglie.

-Certo che mi ricordo.- mi alzo in piedi, prendendo i fogli che mi porge.

-Ovviamente no, Draco. Altrimenti ti saresti ricordato che il nostro capo odia il blu e inveisce con chiunque indossi qualcosa di quel colore.- Blaise sta per scoppiare a ridere, mentre mi indica la giacca e la cravatta con un dito.

-Mi spoglio.-.

-Ma stai bene?-.

Al momento attuale non ne sono sicuro, riprovare più tardi.

A volte Blaise mi fa ammattire, diciamo pure che lo fa sempre. Ma in una giornata come questa dovrebbe evitare di chiedermi se sto bene o no.

-Certo.- sibilo, a denti stretti.

-Togliti quella roba blu e muoviti.- scuote distrattamente la testa, come quando sta compatendo Weasel o un altro decelebrato privo di gusto estetico.

-Non compatirmi. Sto bene.-.

Devo proprio insegnargli tutto, eh?

Per fortuna, in questo mondo ci sono io.

***

Buio. Fortunatamente in casa non è accesa nemmeno una luce, il che significa che mia moglie dorme già.

Ho passato più tempo possibile al lavoro, per evitarmi la possibilità di respingerla e quindi di scatenare la sua ira.

Non l'ho mai respinta, da quando ci frequentiamo.

Accendo solo la luce della cucina, ma non sono per niente sicuro di sapere dove ha messo la mia cena. Ha detto il microonde, forse.

L'unico problema è che mi sono dimenticato di chiederle cosa diavolo sia un microonde. Poco importa, non ho molta fame.

La scoperta di aver sposato una donna con l'orologio rotto mi ha sconvolto abbastanza.

Spengo la luce e cerco di fare le scale al buio per arrivare nella nostra camera. Il nostro nido d'amore.

Brutta idea, forse avrei dovuto accendere almeno la bacchetta.

Infatti inciampo sul primo scalino, con l'unico risultato di fare tanto rumore quanto la Piattola quando ha rotto un intero set di cristallo di mia madre. Il mio piano di non farmi notare è ufficialmente andato a fare un giro su un altro pianeta.

Spero che Hermione non si sia svegliata.

Merlino? Se ci sei, fai il tuo lavoro.

Mica ti pago per niente! Ok, non ti pago. Ma se ci sei, spero che tu possa fare qualcosa per il mio enorme problema.

Entro lentamente nella stanza, in punta di piedi. Il respiro di Hermione è leggero e regolare, sta dormendo. Mi sfugge un sospiro, mentre mi tolgo la camicia e i pantaloni.

Una settimana.

Sarà difficile resistere una settimana senza fare l'amore con lei.

Spero che poi le passi questo desiderio di maternità e che decida di far tornare le nostre vite alla normalità, come ha senso che vadano.

Forse non mi sarei dovuto alzare stamattina, così almeno non sarebbe iniziato questo incubo.

Odio i lunedì.





Note dell'Autrice: Buonasera a tutti. Sì, sono consapevole del fatto che devo continuare le altre storie, che purtroppo rimarranno ferme fino a Settembre, come scriverò nel mio account. Allora, questa storia é una sorta di esperimento... ho già scritto tutti i capitoli e sono relativamente pochi. Spero che vi piaccia, che vi faccia divertire almeno un pochino (anche se non sono molto sicura, non essendo il mio solito stile) e che mi facciate sapere i vostri pareri. Per critiche e/o suggerimenti sono a vostra disposizione. Bacioni, alla prossima, Hermione92.


  
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