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Autore: Tonya91    09/10/2018    5 recensioni
Che cosa faresti se il tuo ex, dopo 10 anni e dopo aver scelto l'altra tornasse nella tua vita?
Bene questo è ciò che succede ad Akane, 10 anni dopo che Ranma l'ha lasciata per Shan-pu.
Che cosa farà Akane? E Ranma? Perchè tornare proprio dopo 10 anni?
A voi la scoperta.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
Era agitata. Non si sarebbe mai aspettata di ricevere una telefonata da lui. Dopo 10 anni.
“Cavolo, dovevo aspettarmi che sarebbe successo prima o poi.. infondo io e lui abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto per anni.. o meglio eravamo più che coinquilini, eravamo fidanzati. Ma 10 anni? Sul serio Ranma?”
Akane parlava da sola lungo la strada che portava al ristorante, quello che una volta era il ristorante di Ukyo e che ora era stato preso in gestione da una famiglia italiana, e si mangiava davvero bene lì.. ma in quel ristorante ora la attendeva lui, il ragazzo col codino, il ragazzo che era il suo promesso sposo e che 10 anni prima aveva deciso di lasciarla e aveva scelto Shan-pu.  Quella decisione le spezzò il cuore ma lei ovviamente, orgogliosa e testarda com’era si limitò a dirgli ‘se è la tua scelta io non ho nulla in contrario.. infondo il nostro fidanzamento era solo un accordo tra i nostri genitori..’.  Ed aveva fatto l’errore più grande della sua vita a lasciarlo andare via, a non fermarlo, a non lottare, dopo tutto quello che avevano passato assieme, dopo aver sentito chiaramente che lui aveva detto di amarla su quel monte, per quanto lui negasse, lei ne era certa, l’aveva sentito.  Ed era stata ancora più stupida ad augurargli tutta la felicità del mondo assieme a Shan-pu, a dirgli che in lei avrebbe comunque trovato un’amica in qualunque momento ne avesse avuto bisogno. La cosa, a distanza di 10 anni, le faceva venir voglia di prendersi a schiaffi  da sola.
E ora eccolo lì di nuovo, splendido come sempre. I Kami solo sapevano come avesse fatto ad avere il suo numero ed a chiamarla, una domenica mattina, molto probabilmente era stata Nodoka a darglielo. Fu una breve chiamata.
“Pronto, chi parla?”
“Ciao, Akane, sono io Ranma.. come stai?”
“Ranma? Ranma.. ehy, ehm.. ciao! T-tutto bene.. Ehm.. scusa non mi aspettavo una tua telefonata.. dimmi..”
“Si, scusa l’improvvisata ma avrei bisogno di parlarti, è una questione importante.. che ne dici se ci vedessimo sabato prossimo, al ristorante di Ukyo?
“Uhm ok.. va bene..”
“Ok, grazie Akane..  a sabato.”
“No Ranma aspetta..” Ma era troppo tardi, lui aveva chiuso e non aveva fatto in tempo a dirgli che quello non era più il ristorante di Ukyo. Forse doveva mandargli un messaggio? Nah, magari a causa di questa cosa non si sarebbero visti e sarebbe finita lì.
Ma la cosa che non riusciva a spiegarsi era il fatto che lei avesse accettato senza fare domande.. quindi via il dente e via il dolore. Magari avrebbe avuto anche l’opportunità di buttargli addosso tutta la rabbia che nei primi 3 anni senza lui aveva covato dentro di sé.
“Va bene Akane, ora entra e comportati da persona matura, stai per rivedere un vecchio amico, tutto qui..”
‘Un vecchio amico. Un vecchio amico. UN. VECCHIO. AMICO.’ Continuava a ripetersi in mente.
Era ferma davanti all’ingresso. Prese un bel respiro ed entrò.
Ed eccolo lì, si guardava attorno, dal suo sguardo si poteva dire che non si aspettasse di trovare un ristorante italiano dove prima c’era quello di Ukyo. Quindi non aveva  saputo che dopo la sua partenza con Shan-pu anche Ukyo aveva deciso di andare via? Infondo lei non aveva più motivo di rimanere lì, ora che il suo promesso sposo era andato via con un’altra, così aveva deciso di andare in Europa a perfezionare la sua cucina. D’altra parte per quanto ne sapeva, Akane era sicura che Ryoga fosse in contatto con Ranma.. possibile che non gli avesse detto nulla?
“Ciao Ranma..” la voce non era tremante, Akane si applaudì mentalmente per la fermezza e la naturalezza con le quali salutò Ranma.
“Akane.. ciao..”  lui invece era sorpreso, forse scioccato, e non cercò di nascondere questi sentimenti, rimase imbambolato e non proferì parola per qualche minuto, era come bloccato.
“Posso?” Akane gli sorrise e indicò la sedia di fonte a lui per sedersi.
“Ma certo si.. siedi, scusa.. ehm, grazie di essere venuta qui..”  Ranma riprese l’uso della parola, ma era ancora scioccato, non aveva idea che rivedere Akane dopo 10 anni gli potesse fare quest’effetto, eppure aveva calcolato tutto.. cosa dire, come comportarsi.. peccato che tutto andò al diavolo nell’esatto momento in cui sentì la voce di lei.
“Figurati, è bello rivederti dopo tanto tempo.. come stai?” Akane fece appello a tutte le sue forze per rimanere naturale, impassibile e anche gentile si potrebbe dire.
“Bene, bene.. e tu? Come vanno le cose? Ti.. ti vedo in forma!” Ranma decise di iniziare con un complimento.. anche perché Akane era davvero in forma, era bellissima.
“Grazie..  - fece un lieve sorriso - anche tu stai bene.. come sta Shan-pu? I tuoi genitori?” C’era interesse sincero in quella domanda, nemmeno l’ombra di tristezza.
“Bene, bene.. E Shinnosuke? La tua famiglia?” Ranma capì che Akane era sinceramente interessata e amichevole così si rilassò, forse aveva fatto bene a rivolgersi a lei..
 “Bene e anche gli altri stanno bene, sai mio padre, Nabiki, Kasumi.. lei e Tofu aspettano un bimbo.. e anche i nostri amici stanno bene, non ci vediamo spesso, tra lavoro, impegni.. sai com’è..” Akane si lasciò andare, proprio come se stesse parlando con un vecchio amico che non vedeva da tempo.. infondo non era così?
“Già - sorrise-  comunque mi fa piacere.. da quando abbiamo lasciato Nerima purtroppo nemmeno noi abbiamo più contatti con nessuno, a parte mio padre e mia madre che vengono a trovarci,  Obaba che abita poco distante da noi e poi vediamo Ryoga e Akari qualche volta.. ma appunto la vita è frenetica.. capisco benissimo..” anche a Ranma sembrava di parlare con una vecchia e cara amica che non vedeva da tempo.. non era forse così?
“Già..”  Akane abbassò lo sguardo.
“Ad ogni modo, Akane.. avrei bisogno del tuo aiuto, ecco perché ti ho chiamata.. non mi sarei mai permesso se non fosse stata una questione importante..” la voce di Ranma si fece più seria.
“Ranma, cosa succede? - il viso di Akane si fece preoccupato- Cosa posso fare per te?”
“Ok ora ti spiegherò tutto.. spero che accetterai di aiutarmi..” disse in tono quasi supplichevole.
“Se posso farlo..”  Akane ora era sinceramente incuriosita.. cosa poteva aver spinto Ranma a tornare da lei dopo 10 anni a chiedere aiuto?
“Ecco vedi..” Ranma esitava, non sapeva come spiegare quella situazione un po’ assurda.. ma infondo non si era sempre trovato ad affrontare sempre situazioni assurde con Akane? Forse era per questo che poteva rivolgersi solo e soltanto a lei..
“Cosa Ranma? Dai dimmelo così mi fai solo preoccupare..” la calma apparente di Akane svanì.
Ranma fece un lungo respiro poi iniziò.
“Sai che ancora ci trasformiamo, vero?”  aveva gli occhi chiusi.
“Si, l’ultima volta che ho visto Ryoga, qualche mese fa , mi ha detto che era venuto a trovarvi con Akari e che come lui avevate ancora la maledizione.. quindi lo immaginavo..” Akane era attenta, sorseggiava il suo tè.
“Aspetta, quindi tu sapevi di Ryoga?” Ranma non immaginava che quel maiale del suo migliore amico avesse confessato di essere P-chan ad Akane, e più che altro perché Ryoga non glielo aveva detto? Beh, adesso non importava, avrebbe fatto i conti con lui appena si sarebbero rivisti.
“Certo che lo so.. me lo disse un anno dopo la tua partenza con Shan-pu. Ormai lui faceva sul serio con Akari, e quando io lo trovavo come P-chan non tornava da lei per giorni a causa mia, vedendomi piangere rimaneva con me..” Akane prese un altro sorso di tè.
Ranma ebbe un sussulto sentendo questo.. Akane era giù?  Piangeva? Perché Ryoga non gli aveva mai detto nulla?
“Poi quando se ne andava ci metteva sempre molto tempo a trovarla - sorrise- sai il suo senso dell’orientamento.. così me lo disse.. ci rimasi male all’inizio, ma dopo un po’ e dopo tante scuse lo perdonai.. non te lo ha mai detto? Infondo tu lo hai SEMPRE SAPUTO che lui era P-chan, o sbaglio?” c’era una punta di acidità in quelle parole, Akane si tolse qualche pietra dalla scarpa..
“Eheheh.. beh mi fa piacere.. è stato un tale peso doverti mentire tutto quel tempo, sai?” con una mano si grattava la nuca sperando di non essere picchiato come succedeva ogni volta che Akane si arrabbiava, tanti anni prima.
“Ad ogni modo è tutto passato tranquillo.. quindi dicevi della maledizione?” Akane tornò a parlare normalmente.. la maturità di Akane lasciò Ranma quasi di stucco, lui era convinto che sarebbe stato preso a schiaffi in pubblico, invece Akane era tranquilla.. stranamente tranquilla.
“Già.. sai pare che dopo 10 anni nemmeno le sorgenti sono più in grado di eliminare la maledizione.. ci sono andato con Shan-pu e Ryoga tre mesi fa.. e né io né loro, dopo esserci bagnati, ce ne siamo liberati.. io mi sono trasformato in ragazza, lei in gatta e Ryoga in porcellino.. come sempre.. fu una tale delusione..” Ranma aveva ripreso a raccontare con voce seria.
“Capisco.. questo non lo sapevo.. mi dispiace molto, ma io come posso aiutarti?” Akane invece era sinceramente dispiaciuta.. ma non si spiegava perché Ranma avesse deciso dopo 10 anni di liberarsi della maledizione.. non poteva andarci prima? Akane stava iniziando a ribollire dentro.
“Vedi.. dopo aver parlato con la guida delle sorgenti e aver fatto delle ricerche ho scoperto che forse c’è un altro modo.. e se è vero quello che ho scoperto, solo tu puoi aiutarmi.” Ora Ranma era serissimo e la guardava dritto negli occhi.
“Ranma io non ho nessun potere magico.. e poi scusa hai aspettato 10 anni prima di volertene liberare.. perché? Insomma  potevi andarci in viaggio di nozze ed avrebbe funzionato.. perché adesso, dopo tutto questo tempo vieni qui a chiedermi di aiutarti? PERCHÉ COMPARI NELLA MIA VITA ANCORA UNA VOLTA? INSOMMA RANMA.. A TE NON IMPORTA DEI SENTIMENTI DELLE PERSONE?” ed era scoppiata.. aveva tenuto dentro per troppo tempo tutto il risentimento, la rabbia, il rancore, il dolore di quei 10 anni e adesso la goccia aveva fatto traboccare il vaso.
“Ma Akane.. - rimase senza parole per qualche secondo poi abbassò la testa - scusa io non volevo farti arrabbiare.. pensavo che dopo tutto questo tempo.. - fece di nuovo una pausa-  lascia stare.. ho fatto male a venire qua, scusami se ti ho fatto perdere tempo.” fece per alzarsi.
“Aspetta Ranma.. scusami tu - era seduta, abbassò il tono di voce e guardava fisso la tazza di tè davanti a sé - Non avrei dovuto reagire così. Siediti ti prego.. e spiegami tutto.” Akane cercò di riprendere il controllo, d’altronde si era ripromessa di farlo. E poi poteva benissimo decidere di non aiutarlo se non avesse voluto.
Ranma rimase fermo, in piedi, di spalle.
“Ascolta Akane, non sarei dovuto venire qui e chiederti di aiutarmi dopo averti lasciata per Shan-pu, lo capisco.. ma tu mi dicesti che saresti sempre stata mia amica, pensavo che avessi detto sul serio.. io ho cercato di non darti fastidio in questi 10 anni perché pensavo che saresti comunque stata arrabbiata con me.. ma credevo che comunque mi volessi ancora bene, come io te ne voglio d’altronde.. sei la mia più cara amica, nonostante tutto, quella su cui so di poter contare in situazioni come questa, e vorrei che sapessi che anche tu puoi contare su di me. Ma a quanto pare ti ho fatto più male di quanto pensassi, quindi scusami, ora vado via..”
Akane si alzò, lo fermò e gli strinse il braccio. Lo girò verso di sé e fece un lungo respiro.
Faceva male, ma doveva affrontarlo. Chiuse gli occhi.
“Ti prego Ranma, non andare via.. non di nuovo. Io, io voglio esserti amica, anche io ti voglio ancora bene.. e si dicevo sul serio quando ti dissi che avremmo comunque continuato ad essere amici. Ma è ovvio che ero.. che SONO arrabbiata, solo i Kami sanno quanto sono stata arrabbiata con te, quanto ho pianto, quanto ho sofferto perché mi avevi lasciata, per aver scelto lei.. perché io ti amavo, e non te l’ho mai detto.” Fece una pausa.
Ranma ebbe un sussulto.. lei lo amava all’epoca?
“Io ti ho sempre detto che il nostro fidanzamento era finto, che non eri legato a me, quindi una parte di colpa ce l’ho anche io, ma ciò non toglie che sono stata davvero male per 3 anni.. finché non è tornato Shin nella mia vita. Quindi è stato meglio così, adesso ognuno di noi ha la sua vita e va bene così. Ma tu sei stato il mio primo amore, come potevo non essere arrabbiata con te? E come potrei non esserlo ora che torni qui, dopo 10 anni, dopo che mi sono rifatta una vita a dirmi che hai bisogno di me e che sono l’unica che può aiutarti? Riesci a capire il mio punto di vista Ranma? Io.. io non potrò mai voltarti le spalle, ma sono veramente arrabbiata con te. Quindi non andare via, dammi solo il tempo di sbollire.. e spiegami tutto. Ok?” aveva detto tutto d’un fiato.
Aprì gli occhi. Ranma era lì di fronte a lei e sorrideva, in modo dolce, forse perché non immaginava tutto questo? Forse perché se queste parole le avesse sentite 10 anni prima le cose sarebbero andate diversamente? Non lo sapeva.. lei aveva ancora la sua mano sul braccio di lui e teneva saldamente la presa sulla sua casacca rossa. 10 anni erano passati, ma Ranma non aveva cambiato stile. Certo, ora la casacca era più grande, lui era un uomo, non più un ragazzino di 16 anni. Le sue spalle erano più grosse, era molto più alto, e i suoi capelli più lunghi. Non portava più la treccia ma un semplice codino, ma gli occhi erano gli stessi: blu, profondi, tempestosi.
Ranma mise la sua mano su quella di lei, ancora poggiata sul suo braccio. Akane era una donna. Era più alta, il suo corpo era più sinuoso, femminile, e i capelli erano più lunghi. Li portava sciolti con un fermaglio a forma di farfalla sul lato destro. Aveva solo l'eyeliner e del mascara sugli occhi, e rossetto rosa sulle labbra. Portava una gonna che le arrivava al ginocchio e una camicetta bianca, così da esaltare le curve del suo fisico. Era sempre Akane, ma più donna, i suoi occhi erano gli stessi:  due pozze di miele in cui perdersi.
“Vieni Akane sediamoci, e ti spiegherò tutto, scusa se ho reagito così.. ripartiamo daccapo ok?”
Si sedettero l’uno di fronte all’altra, più calmi.
“Ok, sappi che mi fa piacere rivederti e voglio aiutarti.. ho sempre aiutato tutti e tu lo sai. Non potrei mai non aiutare te.” Akane tornò a sorridere.
“Ok, Akane ascoltami bene. Perché potrò fare questa cosa solo con te.. se mi dirai di no non ci sarà altra scelta per me che restare così, in questa situazione, per il resto della mia vita. Akane,  ho bisogno che tu venga con me nel Tunnel del Perduto Amore.. ricordi? Ci siamo già stati..”
“Si, mi ricordo..” Akane non riusciva a capire il nesso tra quella grotta e la maledizione.
“Bene lì c’è una sorgente, che non notammo l’altra volta perché è nascosta, infatti dovremo seguire una mappa per trovarla.. quella sorgente può eliminare qualsiasi maledizione, quindi c’è la possibilità che possa annullare anche la mia!” Ranma aveva detto quelle parole con eccitazione, come un bambino che freme per scartare i regali di Natale.
“Scusa perché hai bisogno che io venga con te?” chiese lei con aria perplessa.
“Ho bisogno di te perché noi riuscimmo ad uscire di lì assieme, ti ricordi?” Ranma in quel momento stava ricordando quei momenti, in cui Akane si stringeva a lui perché aveva paura dei fantasmi che erano in quella grotta.. perché d’un tratto quei ricordi?
“Si, certo.. e allora?” Anche Akane cominciava a ricordare..
“Chi è stato già lì e cerca la sorgente per liberarsi da una maledizione, deve tornarci con la stessa persona con la quale è uscito di lì. Se fossi uscito da solo sarei potuto andarci da solo.. ma visto che ci sono uscito con te.. devo tornarci con te.. o la sorgente non farà effetto. Ecco.. ci dovremo immergere insieme e solo così sarò libero dalla maledizione.”  Disse le ultime parole con un po’ di imbarazzo.
“È assurdo.. ma sei sicuro che funzionerà?” Akane non credeva che una cosa così assurda potesse essere vera, e che una sorgente magica era sempre stata lì, in Giappone, alla loro portata e la cosa si scopriva solo ora.
“Ho fatto ricerche negli ultimi 3 mesi.. proprio perché la guida mi ha detto che era venuto a conoscenza di una sorgente magica che eliminava qualsiasi maledizione.. non sapeva però che fosse proprio in Giappone, l’ho scoperto dopo settimane di ricerche.. ti prego Akane io.. io ci devo provare..” Ranma ormai supplicava.
Akane ormai aveva mille pensieri per la testa.. doveva riflettere, decidere.. “Ranma?”
“Si?”
“Ma quindi anche Ryoga se vuole andarci deve trovare Ukyo? Infondo è uscito di lì con lei..” ricordò che in quella situazione pensarono che Ukyo e Ryoga si fossero innamorati, le venne da sorridere.
“Già.. infatti io speravo di trovarla qui ma..” Ranma si guardò attorno, non sapeva che il ristorante di Ukyo ora era un ristorante italiano.
“Ma come?? Ryoga non ti ha nemmeno detto che Ukyo è andata via dopo la tua partenza con Shan-pu?” Akane era senza parole, perché Ryoga non aveva detto nulla di tutto quello che era successo in quegli anni a Ranma?
“Quel suino deve aver perso la memoria oltre che il senso dell’orientamento! Ma faremo i conti quando ci rivedremo.. ad ogni modo l’ho pregato di far andare solo me per ora.. se non funzionerà sarà inutile anche per Shan-pu, per Ryoga e per Mousse..”
“Siete rimasti in contatto con Mousse?” Anche Akane a quanto pare non era del tutto informata.
“Si è in Cina, lo chiamammo quando andammo lì per bagnarci nelle sorgenti.. lui ci disse che pochi mesi prima aveva provato e aveva scoperto che passati i 10 anni non avrebbero fatto effetto.. ma non gli credemmo, pensammo che era solo un modo per vendicarsi.. invece aveva ragione..” Ranma raccontava e nella sua voce si leggeva senso di colpa.
“Ma perché tutti avete aspettato 10 anni? Io non capisco.. non ha senso..” - Akane aveva sempre più domande, tante cose non avevano una spiegazione - “E immagino che comunque Mousse non abbia mai dimenticato Shan-pu..”
“No.. e mi odia.. quindi questo è anche un modo per scusarmi con lui, per scusarmi con Ryoga, perché infondo è colpa mia se è caduto nella sorgente maledetta..” – disse sbattendo un pugno sul tavolo – “ scusa non volevo..” – fece di nuovo una pausa, si massaggiò le tempie con le dita, poi guardò Akane negli occhi – “Akane, tu sei l’unica che può aiutarmi. Dimmi che mi aiuterai! Ti prego Akane! Io devo liberarmi e liberare loro da questa maledizione.. TI PREGO!” le prese le mani e le strinse forte, ormai non sapeva più come supplicare.
“Scusami Ranma, io.. non posso. Io devo andare via.” Akane si alzò ed uscì da quel posto, correndo veloce verso casa sua.





Salve a tuttiiiii!! Questa è una storia che avevo abbozzato tanto tempo fa e che ora sto revisionando e niente spero vi abbia incuriosito questo primo capitolo! Che cosa succederà secondo voi? Perché Ranma torna dopo 10 anni e non si è immerso prima nelle sorgenti? Akane cambierà idea? Ma soprattutto PERCHÉ RANMA HA SCELTO SHAN-PU? Cosa ci sarà dietro? 
Se mi lasciate un pensiero, un commento, una critica, o anche solo leggete mi fa piacere!!
Un abbraccio e alla prossima!
Tonya

 
 
 
  
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