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Autore: KiarettaScrittrice92    09/10/2018    0 recensioni
I nostri protagonisti hanno concluso le vacanze estive e sono pronti per il liceo.
La loro vita da supereroi appare finalmente calma e tranquilla e quello che Fu aveva detto l'anno precedente sul ritorno di Makohon sembra solo una supposizione errata, fino a che...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Chloè, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Makohon Saga'
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Il dubbio
 

«Allora? Come sta Jinnifer?» domandò Adrien sedendosi al banco, pronto per una nuova giornata di lezioni.
«Molto meglio. Ieri sera è persino riuscita a sedersi sulla sedia e a non mangiare sul divano.» gli rispose Marinette, prendendo i quaderni dal suo zaino.
«Speriamo si rimetta presto, sarebbe un bel problema se Makohon attaccasse prima che lei guarisca…» commentò lui, ma se ne pentì subito, la ragazza gli lanciò un’occhiata furiosa e quasi di rimprovero.
«Sul serio pensi a quello?!» disse quasi scocciata.
«No, certo che no. Intendevo dire che…»
«Ce la possiamo cavare anche senza di lei.» lo interruppe nuovamente la ragazza.
«Hai ragione scusa… È che questa situazione m’innervosisce. Insomma non è strano che tra tutti i parigini il nostro nemico sia riuscito a scovare giusto la madre di pel di carota?» domandò Adrien leccandosi le labbra con un gesto nervoso, proprio mentre Alya e Lila entravano in aula.
Marinette le salutò appena; effettivamente anche lei si era chiesta come fosse stato possibile. Certo non era nemmeno troppo strano, visto che quando Gabriel Agreste era Papillon era capitato più di una volta che fossero stati akumatizzati i suoi amici, perciò non avrebbe dovuto stupirsi più di tanto. Eppure la cosa in qualche modo le puzzava terribilmente, come se ci fosse qualcosa che le sfuggiva in tutta quella faccenda.
«Marinette, tutto ok?» domandò la voce di Alya, riportandola alla realtà.
«Eh?! Oh, sì, sì, tutto apposto…» disse, scuotendo la testa e prendendo il libro.
«Che le hai fatto?» domandò Lila guardando torvo Adrien.
«In che senso? Perché ogni volta che c’è un problema deve essere colpa mia?!» protestò il biondo, mettendo su il broncio. Quell’espressione strappò un sorriso a Marinette, facendola tornare raggiante.
«Non è colpa sua Lila, pensavo solo alla solita situazione.» commentò lei, rassicurando le due amiche.
«Oh giusto… Come sta la vostra amica?» domandò pure Alya, prendendo anche lei posto.
«Meglio.» rispose appena Lila, per poi zittirsi all’ingresso del professore.
«Un giorno dovrete presentarmela, anzi un giorno dovete presentarmi tutto il gruppo, non è giusto che mi abbiate isolato.»
«Signorina Césaire, le dispiacerebbe chiacchierare dopo la lezione?» la rimproverò il professore.
«Promesso Alya, la prossima volta ti presentiamo tutti.» le sussurrò da dietro Marinette.

 

Le lezioni passarono lentamente, quando finalmente ci fu l’intervallo i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo.
«Sai, potremmo organizzare in modo diverso le serate film.» disse Lila, mentre anche il resto della classe cominciava a chiacchierare.
«Cioè?» chiese allora Adrien, voltandosi verso di lei.
«Potremmo fare una settimana come al solito e una settimana con Alya e Nino.» spiegò meglio lei.
«Non sarebbe una cattiva idea! – esclamò entusiasta Marinette, per poi rivolgersi alla sua migliore amica – Tu che ne dici?» chiese all’occhialuta che per tutta risposta alzò le spalle, mostrando un sorriso.
«A me va benissimo anche una volta al mese.»
«Cambiando discorso, – cominciò Adrien – cosa facciamo per…»
«Adrieeeeeen!»
Improvvisamente sentì il sangue gelarsi nelle vene e, a giudicare dalle espressioni delle altre tre, non era l’unico. Si voltò, lentamente, cercando di mostrare quantomeno un sorriso alla persona che l’aveva chiamato.
La bionda si lanciò su di lui, senza nessun ritegno, non curante di tutte le persone che li stavano guardando.
«Oh Adrien, mi sei mancato questo fine settimana!» civettò con quella sua voce acuta.
«Ciao Chloé…» la salutò lui, frapponendo le mani tra i loro corpi e sospingendola un po’, in modo da staccarla.
«Ho un invito per la festa di Halloween organizzata nell’hotel di mio padre!» esclamò entusiasta lei, tirando fuori dalla borsa un blocchetto di cartoncini neri e mostrandolo a tutti. Adrien si morse il labbro osservandoli dubbioso, per poi alzare lo sguardo nuovamente sulla vecchia amica.
«Pensi d’invitare solo me per caso? Perché sai bene che…» cominciò con calma, ma fu subito interrotto.
«Oh no, assolutamente. – fece lei mostrando un sorriso molto smielato, come se volesse dimostrare a tutti i costi la sua immensa gentilezza – Sono tutti vostri. Sono dieci in tutto: invitate chi volete.» disse, mollandoli sul banco e continuando ad osservarli con i suoi occhi azzurri in un modo che tentava di essere amichevole.
Quando incrociò lo sguardo di Marinette, irrigidì appena la mascella, ma non disse una parola, semplicemente si voltò e fece per andarsene.
«Vi aspetto, eh?» si raccomandò, prima di uscire dall’aula.
«Questa storia mi puzza…» commentò Alya, storcendo la bocca e prendendo uno dei cartoncini neri.
«Dici?» chiese l’italiana, imitandola.
«Concordo con Alya; non c’è mai da fidarsi con Chloé.» confermò invece Marinette, incrociando le braccia al petto, accigliata.
«Andiamo, datele una possibilità… Magari questa volta vuole sul serio fare qualcosa di buono.»
«Tu la difendi un po’ troppo ultimamente…» borbottò la corvina guardandolo storto.
«Che c’è, sei gelosa principessa? – scherzò lui, ricevendo in cambio una linguaccia – Andiamo, lo sai che amo solo te.» disse, avvolgendola con un braccio e facendo in modo che crollasse su di lui appoggiando così la testa sulla sua spalla.
«Lo so, ma mi dà fastidio lo stesso.»
«Semplicemente è mia amica, lo è sempre stata e nonostante il suo caratteraccio apparente, vi posso assicurare che ha molti lati positivi.» rispose lui, accarezzandole la spalla opposta a quella che era appoggiata su di lui.
«Beh, Chloé o no, è comunque un occasione per festeggiare un Halloween in modo diverso e abbiamo abbastanza inviti per far venire tutti, maestro Fu compreso!» esclamò entusiasta Lila.
«Dubito che Miyagi verrebbe a una festa del genere.» commentò Adrien, soprappensiero, continuando a coccolare la sua fidanzata, che, con gli occhi chiusi a godersi quelle semplici effusioni, disse la sua.
«Potresti invitare Pierre, così non si lamenta più che non lo porti da nessuna parte.»
«E fargli da baby-sitter per tutta la serata? Non ci penso nemmeno.» rispose di getto Adrien.
«Beh vedremo che farne del decimo biglietto, ok? Ora pensiamo a storia, che domani abbiamo la verifica ed io ho bisogno di studiare.» chiuse il discorso Alya.

  
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