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Autore: Blackvirgo    09/10/2018    4 recensioni
Puoi perdere un torneo e vincere trofei più intangibili, ma non meno preziosi.
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scitta per il writober di fanwriter.it, prompt 9. rare ship
Brolin x Larson
Genere: Fluff, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali, ossia nomi dei personaggi utilizzati (alla fine maggiori informazioni), giusto per capire di chi stiamo parlando:
  • Henrick Larson à centrocampista, numero 7
  • Tomas Brolin à difensore, numero 4
***
 
Larson aveva le gambe intorpidite per quante volte aveva corso su e giù per il campo in quella dannata partita contro il Giappone. In mancanza di una sauna, una lunga doccia calda gustata con tutta calma dentro il bagno della sua camera d’albergo – oltre a quella nello spogliatoio, che equivaleva al minimo sindacale per la convivenza civile – se l’era proprio guadagnata.
Quando rientrò in camera scoccò un’occhiata al suo compagno, steso supino sul letto, completamente nudo. “Hai l’aria troppo contenta per essere uno che ha appena perso un mondiale,” commentò, mentre drenava l’umidità aggrovigliata nei dreadlocks con un asciugamano.
Brolin si voltò verso di lui e un sospiro gli sfuggì dalle labbra. “Lo sai che non mi è piaciuto come abbiamo affrontato questo torneo: troppo calcolo, troppa matematica e, per la legge del contrappasso, ci hanno fregato con la fantasia.” Appoggiò il manga che stava sfogliando con scarso interesse sul comodino. Aveva praticamente saccheggiato il negozio di fianco all’albergo, nonostante non capisse il significato di un singolo kanji, e quello non era sicuramente il momento opportuno per imparare. Si voltò su un fianco, una mano a sorreggergli il viso pensieroso. “E poi c’era la decisione di Stephan, di mollare tutto al termine della competizione, che non mi andava giù.” Il difensore si strinse nelle spalle. “Forse è vero che non tutto il male viene per nuocere,” concluse filosoficamente.
Henrick sorrise. Per quanto una sconfitta bruciasse, non poteva non condividere lo stato d’animo di Tomas, soprattutto riguardo il loro capitano. Quella promessa che si erano scambiati a fine partita – ci rifaremo alla coppa del mondo! – li aveva galvanizzati più di una vittoria. Non avevano sollevato nessun trofeo, vero, ma riavere il vecchio Stephan era, già di per sé, un premio inestimabile.
 “Grande, grosso e sentimentale,” lo prese in giro con una risata. “Non è che ti sei preso una pallonata anche in testa, eh?”
Brolin si voltò, lo afferrò con un braccio e tirò a sé. “Sei più svelto di lingua o di gambe?”
Henrick si lasciò cadere sul letto accanto a lui, con una risata. Tomas sorrise: gli piaceva la sua risata, la battuta sempre pronta, quegli assurdi capelli rasta in cui adorava infilarci il naso e sentire il profumo del caldo e del sole della Spagna che vi rimanevano intrappolati assieme all’algida neve della loro Svezia.
 “La parte peggiore della fine di questa avventura è che non ci rivedremo fino alla prossima convocazione o, addirittura, fino alle vacanze.”
“In Inghilterra non vi fermate per la pausa natalizia, ma in Spagna sì.” Henrick alzò il viso per scoccargli un bacio. “Potrei venire a trovarti.”
Tomas sollevò le sopracciglia. “E non torneresti a casa per me? Che direbbero i tuoi?”
“Lo sai che i miei sono tranquilli: se chiedessi loro di raggiungermi in Inghilterra, sarebbero entusiasti all’idea di una vacanza.”
Brolin tornò ad appropriarsi della bocca dell’altro. “Ricordami a che ora dobbiamo scendere per la cena.”
“Quaranta minuti?”
“Perfetto.” Tomas si girò rapidamente e lo coprì con il proprio corpo. “Giusto il tempo per un sacrosanto premio di consolazione.”
 
***
 
Black-notes:
 
  • I nomi veri di Larson (Henrick) e Brolin (Tomas) vengono da due giocatori di calcio svedesi – entrambi nazionali e entrambi ritirati dal calcio giocato – che si chiamano davvero così.
  • I quattro cavalieri delle notte bianche erano stati mandati all’estero per imparare appunto diversi stili di calcio: Larson nella Liga spagnola, Brolin nella Premier League inglese.
  • Alla faccia della rare ship: questi due, così come tutti gli svedesi – Levin a parte – compaiono in pochissime immagini del manga, tutte durante la tostissima partita Svezia-Giappne. È stato molto difficile capire qualcosa dei loro caratteri se l’affetto che provano verso il loro capitano. Però il biondo rasta mi ha sempre colpito (e pure il vero Larson era biondo e rasta!) e ho sempre pensato che prima o poi avrei scritto qualcosa su di lui. Così perché non approfittarne?
  • Il writober mi ucciderà, ormai è sicuro.
   
 
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