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Autore: elfin emrys    11/10/2018    2 recensioni
{LancelotxGwen, Missing Moment, Fem!Arthur, 2x04}
Si sentì grata che nessun ostacolo fosse di fronte a loro, perché una parte del suo animo sapeva che i timori di Gwen non erano infondati, che Lancelot, anche con tutto quel sentimento, anche con tutta quella bontà (e anzi, forse proprio per quello), non avrebbe esitato a farsi indietro pur di darle tutto quello che lui credeva meritasse.
Eleanor sentì un’enorme malinconia a quei pensieri e cercò di riscuotersi contando il legno che avevano trovato, umido di notte e, perciò, totalmente inutile, ma almeno adatto a mantenere le apparenze.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Principe Artù | Coppie: Gwen/Lancillotto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Seconda stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Eleanor'
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Note iniziali: Salve a tutti <3 Prima di procedere con la lettura, ci sono delle precisazioni da fare. La fanfiction è un pezzo della puntata 2x04 visto dal punto di vista di una Fem!Arthur, che ho chiamato Eleanor. Essendo una versione femminile, ho dato per scontato che avesse meno esperienza in fatto di armi e avventure rispetto alla controparte maschile. Un’altra cosa che ho dato scontata è che, essendo una principessa e non più un principe, ci si aspettasse da lei una maggiore delicatezza e gentilezza. Grazie mille per l’attenzione, vi lascio alla lettura <3

 
Lancillotto e Ginevra
 
Eleanor fece cenno a Gwen di essere un po’ più veloce, mentre si allontanavano dal campo. Si girò per vedere se Merlin e Lancelot fossero ancora in vista, poi mise il braccio sotto quello della serva.
-Allora?
-Allora… cosa, mia signora?
La principessa alzò gli occhi al cielo.
-Lancelot, Gwen!
-Ah…
La ragazza arrossì lievemente.
-Cosa… cosa volete sapere di preciso?
-Cosa voglio sapere di preciso? Gwen! Voglio dire… hai fatto un gran bel colpo!
Eleanor le fece l’occhiolino. Si rese conto che la sua voce si era fatta un po’ più acuta e si ripromise di abbassarla per non farsi sentire dai due giovani poco lontano.
La bruna sorrise, ma la sua espressione era triste.
-Sì, così pare.
Eleanor si bloccò, guardandola intensamente negli occhi. Non le sembrava molto allegra.
-Non mi sembri contenta.
L’altra sospirò, si osservò le mani per un secondo, poi continuò.
-Lancelot mi ha detto un sacco di cose mentre stavamo da Hengist e abbiamo condiviso tanto, però…
-Però?
-Se n’è già andato una volta e dubito mi voglia dire il perché. Il suo sogno è sempre stato quello di essere cavaliere e temo che, col tempo, potrebbe non essere più felice a Camelot.
-Anche se ci sei tu?
Gwen arrossì, abbassando la testa. Alla principessa sembrò che non fossero solo le guance a infiammarsi, ma anche il naso e il contorno degli occhi. Sentì un po’ di panico al pensiero che forse l’avrebbe vista piangere, perché non era mai stata brava con quel genere di cose.
-Sarebbe stato pronto anche a morire per me… Io non desidererei mai una cosa del genere, ma ammetto che è in quel momento che ho capito quanto profondi e sinceri fossero i suoi sentimenti.
-E… tu ricambi?
-…Con tutto il mio cuore.
Eleanor si lasciò sfuggire un sorriso e chiuse lentamente gli occhi. Sentiva il petto caldo.
-Tuttavia, vostro padre non lo vede di buon occhio e basterebbe poco per farlo ricacciare. Solo il vostro intervento l’ha salvato dall’esilio la scorsa volta.
-Mio padre non può cacciare qualcuno che non sa essere a Camelot.
-Ma Uther…
-Non c’è motivo per cui dovrebbe venire a sapere dov’è Lancelot.
La serva le sorrise e le strinse le mani. Eleanor ricambiò la stretta.
-Gwen, ho parlato con mio padre. Probabilmente potrò essere presto io a decidere i cavalieri. Ci vorrà del tempo, soprattutto dopo questa mia ultima fuga, nel frattempo Lancelot potrebbe trovarsi un altro mestiere, ma sono certa che…
-Grazie.
Eleanor le accarezzò la mano e si allontanò, incitandola a prendere della legna, visto che non potevano tornare a mani vuote, per quanto fosse evidente che era stata una scusa bella e buona. Gwen rise e la aiutò. Continuarono per un po’ a chiacchierare su cosa raccontare a Morgana quando sarebbero tornate, perché di sicuro avrebbe voluto sapere ogni dettaglio, nonostante in quel periodo fosse piuttosto ritrosa, poi cadde il silenzio.
La principessa si sentì felice e compiaciuta nel percepire che l’altra ragazza era decisamente più serena. Ed era soddisfatta, sì, profondamente soddisfatta pure di se stessa, anche se non riusciva bene a capire il motivo. Inoltre, Lancelot non era solo molto bello. Eleanor era ben consapevole del fatto che l’altro fosse di animo nobile e gentile, che nulla di male avrebbe mai potuto provenire da lui. Era perfetto per Gwen, l’uomo che lei stessa aveva sempre sognato per la ragazza e di cui, in quei periodi in cui le aveva fatto da servitrice, avevano fantasticato anche insieme.
Si sentì grata che nessun ostacolo fosse di fronte a loro, perché una parte del suo animo sapeva che i timori di Gwen non erano infondati, che Lancelot, anche con tutto quel sentimento, anche con tutta quella bontà (e anzi, forse proprio per quello), non avrebbe esitato a farsi indietro pur di darle tutto quello che lui credeva meritasse.
Eleanor sentì un’enorme malinconia a quei pensieri e cercò di riscuotersi contando il legno che avevano trovato, umido di notte e, perciò, totalmente inutile, ma almeno adatto a mantenere le apparenze.
-Gwen, torniamo indietro.
La ragazza annuì, ridacchiando.
-Andiamo a disturbare i loro, di discorsi.
La principessa rise e ritornarono al campo.
-Ecco altra legna.
Eleanor fece un ultimo sorriso in direzione di Gwen, poi diresse l’attenzione verso Lancelot.
-Ti devo parlare un attimo, vieni con me.
Gli fece cenno di seguirla con la mano. Dallo sguardo che il ragazzo lanciò a Merlin, capì che stavano parlando della stessa cosa di cui avevano chiacchierato lei e la serva. Lancelot alzò entrambe le sopracciglia con fare furbo e l’altro arrossì, guardando altrove.
Era stato uno scambio di occhiate un po’ strano, ma Eleanor non se ne curò.
 
Note di Elfin
Ed eccomi qui. Questa ff non era stata pensata all’inizio, ma c’è stato un piccolo intoppo. Stavo facendo la fanfiction con Eleanor per la terza stagione quando mi sono resa conto che le note, sia iniziali che finali, erano lunghissime. C’erano davvero troppe cose cui la ff faceva riferimento che io sapevo essere avvenute nel contesto di Eleanor quando nella serie reale non sono mai successe! Fra queste, come avrete capito, c’era il fatto che Lancelot non si è mai dato alla macchia XD Quindi ho deciso di togliere un po’ di queste note facendo direttamente delle storie a parte.
Ciò detto, spero che questo spezzone sia almeno risultato piacevole. Non ha nulla di particolare, ma, come vi ho detto, ha uno scopo ben preciso :)
In realtà ho modellato la conversazione fra Gwen ed Eleanor non solo su Arthur, ma anche su Morgana, visto che le due in questa versione hanno un rapporto decisamente più amichevole. Inoltre ci tenevo che, essendo sorellastre, Eleanor e Morgana si assomigliassero in alcuni contesti, anche se con le dovute differenze. Ho voluto anche far dire a Eleanor qualcosa di un po’ meno “ortodosso”, come “hai fatto un gran bel colpo”, perché mi fa ridere pensare che il suo modo di parlare ogni tanto cali di registro in quanto comincia a essere influenzata dai discorsi di taverna che sente dai cavalieri (che comunque, essendo gentiluomini, si tengono sul pulito).
Voglio ringraziare tantissimo Be_Yourself chibisaru81 che hanno recensito le scorse storie, perché siete davvero nel mio cuore <3
Infine, ringrazio tutti voi che avete letto questa storia. Anche voi siete nel mio cuore!
Kiss
   
 
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