Avevamo otto anni quando ci siamo conosciuti.
Dieci quando ci siamo parlati la prima volta. Mi sei piaciuto subito.
Alto, moro, occhi azzurri, una bella parlantina...
Da piccola mi piacevi perché eri bello e mi parlavi, stavi con me.
Alle medie mi piacevi perché eri figo.
Ora, a diciotto anni, mi piaci perché sei sincero, perché sei rimasto un bellissimo ragazzo, perché parli tanto ma dici cose sensate, perché sei sveglio ed intelligente, perché sorridi quando vedi i bambini e anche se sei un armadio sei dolcissimo. E poi perché sei grande e ti abbassi per abbracciarmi facendomi venire un sacco di voglia di baciarti.
Mi immagino una marea di scenari bellissimi in cui io e te siamo un NOI.
Sono bellissimi, sul serio, ma irrealizzabili.
Tu sei troppo bello perché io ti possa piacere, non ho nulla di eccezionale, nulla di sbalorditivo. Tu le cerchi fighe, non come me, ordinarie.
La mia faccia per fortuna mi sta assecondando in modo tale da non farti capire nulla di ciò che provo, ma è dura. Se poi ti metti alla mia altezza mentre mi abbracci e mi sorridi in quel modo che solo tu sai fare, come posso IO trattenermi?
Non posso! Ma lo devo fare. E fa male amarti senza essere mai voluta, sapendo che sarò sempre e solo un'amica.
Ma è tutto ciò che ho. Di te.