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Autore: lmpaoli94    13/10/2018    1 recensioni
Judy e Nick passavano le loro giornate girovagando per l’immensa città di Zootropolis con il compito di far rispettare la legge a qualunque animale ci abiti.
Ma una nuova minaccia incombe sulla capitale degli animali : una banda di criminali con a capo dei falchi uccidono chiunque gli capiti a tiro per cercare di comandare e dettare nuova legge a Zootropolis.
Nick e Judy riusciranno ad impedire che questa nuova organizzazione criminale conquisti il potere spargendo sangue innocente?
Genere: Avventura, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il supermercato più grande di Zootropolis era completamente distrutto.
Tutte le macerie erano stati ridotti ad un cumulo di cenere.
< Non ho mai visto niente di così degradante > fece Judy con tono affranto.
< L’intera zona nord della città è stata completamente devastata. >
< Lo so bene, Nick. Non occorre che tu me lo ricordi. >
< Scusa. Mi dispiace. >
< No, scusami tu. È che sono molto nervosa… Se solo riuscissi ad acchiappare colui che sta dietro a tutto questo… E come se non bastasse, gli agenti speciali non vogliono che questa caso sia ancora affare nostro. Ma chi si credono di essere?! Forse era meglio se ce ne occupavamo noi soltanto. >
< Ma possiamo sempre farlo… >
< Ci puoi scommettere, Nick. Io non prendo ordini da un gruppo di lupi della Tasmania che vogliono fare come vogliono loro. È inaudito. >
< Se solo riuscissimo a sapere che fine ha fatto il nostro Capitano… >
< Già. Ma qualcosa mi dice che è ancora in vita. >
< E se avvertissimo l’ospedale? Magari loro sanno se l’hanno ricoverato. >
< Non lo so. Sinceramente non so cosa fare. >
Nel mentre Judy e Nick stavano pensando sul da farsi, sentirono alcuni rumori di passi provenire all’interno del supermercato distrutto.
< Quella povera coniglietta… >
< Aiutiamola. Non si regge in piedi. >
Il povero animale in questione era riuscito a scampare alla morte.
< Acqua… un po’ d’acqua, per favore… >
Fortunatamente, Nick portava sempre con sé una borraccia piena d’acqua fresca.
< Ecco a te. >
Dopo aver bevuto un innumerevole sorsata, la coniglietta si sentiva ristabilita.
< Adesso come ti senti? > domandò Judy.
< Molto meglio, grazie. >
< Forse è meglio se ti portiamo in ospedale. Non sei in buone condizioni. >
< Però sono sempre in vita… Anche se credo che tutto questo sia un miracolo… >
< Puoi dirci che cos’è successo? >
< Non lo so con precisione. È accaduto tutto in fretta… Dopo una forte esplosione che ha squarciato l’aria, il supermercato ha cominciato a prendere fuoco velocemente.
Io e molti altri cercavamo di scappare verso le uscite di sicurezza, ma era tutto inutile visto che il fuoco si era propagato anche lì.
Molti dei cittadini si erano accasciati per terra per non venire disintossicati, ma purtroppo sono  morti a causa del crollo del supermercato.
A quel punto credetti che la mia vita si fosse conclusa.
Ma improvvisamente, vidi un animale molto più grande di me prendermi tra le sue braccia e trasportarmi verso l’uscita del supermercato.
Ma poi, a causa del fumo che ha ricoperto le mie narici, sono svenuta...
Quando mi sono risvegliata, mi trovavo protetta da un pilastro che mi ha protetta dal fuoco e dal fumo… Il resto della storia lo sapete già. >
< Per caso colui che l’ha salvata era un toro? >
< Non lo so. Non sono riuscita a guardarlo bene in viso. >
< Capisco… >
Dopo aver raccontato la sua storia, la povera coniglietta aveva ripreso a tossire animatamente.
< Avanti, dobbiamo portarti immediatamente in ospedale. >
< Ma sto bene… >
< Non è così. È meglio se ti fai visitare per sicurezza. >
< Va bene > disse infine la coniglietta venendo scortata da Judy e Nick.
 
 
Mentre i vigili del fuoco stavano spegnendo gli ultimi incendi, il Boss dei falchi della notte e i suoi scagnozzi stavano girando indisturbati per la città senza venire riconosciuti.
< Guardate qua. È così che si viene rispettati. Tra poco manderò un messaggio a tutte le televisioni del paese per mostrare a tutti chi deve regnare incontrastato in questa città. >
< Boss, secondo me state sbagliando qualcosa > fece un falco con tono flebile.
< Che cos’hai detto? >
< Secondo me dovremmo continuare a vivere nell’anonimato. >
< Perché scusa? Tutti devono sapere chi sono i falchi della notte. >
< Per quale motivo? Per intimidire altri poveri animali? >
< Wer, che cosa vuoi dirmi? >
< Dico solamente che dovrebbe essere cauto… Anche se crede che abbiamo vinto la guerra. >
< Che cosa potrebbero ormai farmi gli animali di questa posto? Ho messo quasi totalmente in ginocchio un’intera città. Devo solo eliminare gli ultimi corpi della centrale di polizia… Ma se tu non vuoi seguire i miei ragionamenti, fai bene a dirlo subito. >
< Ho solo fatto una constatazione, Boss. >
< Allora vedi la prossima volta di tenerle per te, stupido che non sei altro. >
< Mi dispiace. >
< Non voglio più sentire altri scempiaggini provenire dal tuo becco. Sono stato abbastanza chiaro? Oppure vuoi finire ucciso come Alastor? >
< No, Boss. Rimarrò al mio posto. >
< Bravo, fai bene. E cerca di non fallire miseramente come il tuo compagno. Ne ho abbastanza di falchi incompetenti che mi girano attorno. >
< Dovete anche riconoscere che senza di noi, lei non è niente. >
Una voce perentoria dietro le spalle del Boss lo misero in allarme.
< Avverto del dissenso nei miei piani… Vuoi anche tu dire la tua, Nervan? >
< Io credo che Wer abbia ragione. Dobbiamo stare ancora un po’ nell’ombra. Almeno finché non avremmo reso al suolo l’intera città. >
< Senti senti… Non mi era mai capitato prima d’ora di avere dei professori come scagnozzi. Sono molto sorpreso… Dimmi Nervan, perché secondo te io sono il Boss? >
< Perché credo che sia il migliore come comandante? >
< E perché secondo te grazie alla mia guida, siamo arrivati a intimorire l’intera popolazione di Zootropolis? >
< Abbiamo colpito nei momenti giusti, Boss. >
< E secondo te, io ho ancora bisogno di voi? >
< Beh, non saprei… >
< Te la do io la risposta… >
Fissandoli con sguardo spaventoso, il Boss dei falchi si precipitò verso il suo gruppo di scagnozzi per ucciderli e fargli provare le pene dell’inferno.
< No, Boss! La preghiamo… >
< Dovevate pensarci prima di aprire bocca > rispose il Boss dopo aver perforato a suon di beccate i suoi simili < Sono io l’unico boss incontrastato di questa organizzazione. E voi per me, valete meno di zero. >
< Le chiediamo scusa… >
< Ormai è troppo tardi. Guiderò questo paese sotto la mia ala senza il vostro aiuto. Addio > disse infine il Boss prima di dare il definitivo colpo di grazia ai suoi simili.
Nel mentre il Boss si stava dirigendo verso l’emittente televisiva più importante del paese, venne fermato da una voce conosciuta.
< Non avrei mai creduto di vederti personalmente… Judy Hopps. >
La coniglietta e il suo collega Nick Wilde fissavano con sguardo carico d’odio il loro nemico.
< Dove avete portato quella povera coniglietta smarrita? >
< All’ospedale a farsi curare per colpa tua. >
< Qualcuno deve morire in questa vita fatta di sofferenza, no? >
< Ma adesso toccherà a te, specie di serial killer che non sei altro. >
< Questo è tutto da vedere. >
Come prima mossa, Judy e Nick minacciarono il falco con la loro pistola.
< Ahahah ma non fatemi ridere… Credete davvero che quel minuscolo oggetto mi possa spaventare? >
< Stai a vedere… >
Senza pensarci due volte, Judy sparò il colpo in canna andando a colpire la zampa del falco.
< Hai del fegato coniglietta, non c’è che dire… Ma era meglio se puntavi dritta alla mia ala. >
Con rapidità fulminante, il Boss si catapultò verso la povera coniglietta buttandola a terra.
< Adesso che cosa credi di fare? > domandò il Boss dopo averla disarmata.
< Non mi fai paura. >
< Judy… >
< Tu stanne fuori, volpe. È una questione tra me e la sottoscritta. >
< Lasciala andare > replicò Nick cercando di prendere la sua pistola.
< Se oserai puntare la tua arma contro di me, sappi che da domani avrai una collega in meno con cui lavorare. A te la scelta. >
Avendo paura per le sorti di Judy, Nick ubbidì alla richiesta del Boss.
Ma non si sarebbe mai immaginato che abbassando la guardia, il falco ne avrebbe approfittato all’istante.
< No! Nick! >
< Dì addio al tuo collega, Judy Hopps. >
Ma prima che il falco lo potesse uccidere perforandolo con il suo becco, un colpo di pistola risuonò in lontananza.
Con gli occhi persi nel vuoto, il Boss dei falchi cadde a terra senza vita.
Con grande sorpresa, Nick e Judy videro che a salvarli era stato il loro Capitano.
< Capitano Bogo! >
< Credo di essere arrivato in tempo > fece il toro abbassando la sua arma.
Felice di rivederlo, Judy non poté correre verso di lui per riabbracciarlo.
< Credevamo che non ce l’avesse fatta a sopravvivere dopo l’incendio del supermercato. >
< Ho la pelle dura, agente Hopps. Peccato che tu non l’abbia ancora capito… Ma adesso basta con queste smancerie. Abbiamo un compito da portare a termine. >
< E sarebbe? >
< Ricostruire la nostra amata città. >
< Ha ragione, Capitano. >
< Capitano Bogo, che cosa facciamo con il corpo del Boss? >
< Daremo la notizia che i falchi della notte non saranno più un problema, agente Wilde… Ed essendo degli animali rispettosi verso il nostro nemico, il Boss di questa maledetta organizzazione avrà una sepoltura doverosa. >
< Sì, mi sembra la cosa più giusta > fece la coniglietta.
< Bisogna sempre avere rispetto… anche dei nostri nemici. Non ve lo dimenticate mai. >
< Certo, Capitano. >
 
 
Ci vollero quasi tre mesi per ricostruire l’intera zona nord di Zootropolis.
Dopo numerosi sforzi costati alla città miliardi di dollari, finalmente la città poté tornare allo splendore di un tempo, ricostruendo tutti gli edifici distrutti dal grande incendio.
< Wow! Questo ufficio sembra molto più bello del precedente! > esclamò Judy.
< Forse perché è nuovo ed è più spazioso > ribadì Nick.
< Adesso secondo te quale sarà la nostra prossima avventura? >
< Andare in missione con il nostro capitano… Ah proposito, sai dove si trova? >
< In compagnia dei suoi agenti speciali. Dopo numerosi anni che non si vedevano, si è preso un paio di giorni di ferie per rimanere un po’ con loro. >
< E secondo te cosa mai potrebbero fare? >
< Allenarsi duramente per la prossima missione, è ovvio. >
< Già la vita è abbastanza stressante… Perché trascorrerla sempre ad allenarsi? >
< Che ci dobbiamo fare noi? È la loro natura. >
< Judy, visto che la città è completamente ricostruita, che ne dici se ci riposiamo un po’ anche noi andando in ferie? >
< Non se ne parla nemmeno. >
< Perché no? >
< Perché il pericolo è sempre in agguato e noi dobbiamo essere pronti per fronteggiarlo e sconfiggerlo. >
< Una frase degna per una poliziotta modello come te. >
< Sennò perché avrei scelto questo lavoro? >
< Già… Una vera domanda stupida > disse infine Nick tornando nel suo ufficio per sistemare le pratiche dell’ultima missione andata a buon fine.

 
   
 
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