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Autore: queenjane    13/10/2018    1 recensioni
Caterina di Aragona, Giovanna di Castiglia, sorelle e regine, eroine e prigioniere.. Dal primo capitolo "Giovanna era a Tordesillas dal 1509 in avanti, aveva vissuto, le raccontavano, i suoi giorni di Regina vestita di nero, oppressa dalle spie e dalla gente malevole, la volevano piegare e non si piegava ..
Era fiera, irreversibile e immutabile, come i Pirenei dalle cime color miele, bella come un tramonto di indaco e zaffiro anche nella sua sconfitta.."
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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- Questa storia fa parte della serie 'The Tudors, white and red roses '
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England, 1533

 Il castello di Ampthill sorgeva su una collina, al centro di parco alberato,  le dita strette contro rosario, la schiena eretta, il cilicio sotto il corpetto che le pungeva la carne e sopra le vesti suntuose, era forma e sostanza, guardò fuori dalla finestra, una breve pausa dai suoi tormenti.

Era una regina, checché dicessero, la figlia dei Reys Catolicos, Isabella e Ferdinando che avevano riunito la Spagna, scacciando gli Arabi.. Raccogliendo chicco su chicco la melagrana, fino a entrare in Granada .. l’ultimo regno di El Andalus nel  1492. La Reconquista. 

Le sue sorelle erano regine.  Isabella, del Portogallo, morta troppo presto,  Maria, che aveva sposato il vedovo di Isabella ma,,,  in particolare di Giovanna regina di Castiglia e di Leon, di Galizia, di Granada e così via, regina di Aragona e dell’Alta Navarra, di Napoli e di Sicilia, principessa delle Fiandre e d’Austria, arciduchessa di Borgogna.

Sussurrò tra di sé quei titoli nel loro spagnolo nativo..


Giovanna era sempre stata la più bella tra loro sorelle, alta e snella,  splendidi capelli scuri e iridi d’ambra, somigliava alla loro nonna paterna, Juana Henriquez da cui aveva preso il nome..
La  preferita dell’Infante loro fratello, Giovanni, biondo, fragile e delicato, morto a 19 anni a Salamanca,  pochi mesi di matrimonio, lasciando una moglie incinta e disperata, Margherita d’Asburgo, che aveva insegnato a lei, Caterina il francese..
Margherita era la sorella di Filippo, lo sposo di Giovanna, detto El Hermoso, il Bello, per la sua avvenenza, tranne che Giovanna lo superava in altezza .. Quello non aveva impedito loro di generare sei figli nati vivi, di amarsi appassionatamente e litigare in maniera portentosa, le scenate di Giovanna erano la favola delle Corti del tempo ..
Non che il marito le risparmiasse umiliazioni,  usava regalare alle favorite i gioielli e i vestiti della moglie ..segregarla, angariarla e picchiarla.

Giovanna, regina per un gioco di circostanze e morti precoci, irrequieta e misericordiosa, che non capiva la necessità di mandare tutti al rogo, che conosceva bene il latino, il francese ..
Strana, selvatica una bestia in gabbia e ..
Una combattente, che aveva resistito fino all’ultimo e sempre aveva cercato di aiutarla, anche quando era circondata da spie e sicofanti ..



L’avevano imprigionata, a Tordesillas, dal 1507 in avanti, una Reina, sostenendo che la morte del marito l’avesse fatta impazzire..


Lei, Caterina, aveva sposato Enrico nel 1509 e nella sua felicità ben poco si era curata di rivolgerle un pensiero ..


Che stesse scontando ora?

Morti i figli che Dio aveva concesso a lei e Enrico, sopravvissuta solo Maria, Henry aveva avuto amanti e figli illegittimi ma l’ultima Nan Bullen dagli occhi sporgenti la stava scalzando e stava prendendo il suo posto ..


La Grande Questione, se avesse consumato o meno il matrimonio con Arturo, fratello di Enrico, i tentativi di estrometterla ..


Nan era solo una concubina, lei la legittima moglie di Enrico, potevano avere il potere di allontanarla, da Londra e esiliarla in campagna, lontano da tutti ..


La prigione poteva far ammattire, sull’intarsiato jubè, Caterina pregava.


Le avevano recato la notizia, che dopo l’annullamento del loro matrimonio da parte di un vescovo inglese, Gardiner,Enrico aveva fatto incoronare Nan la Nera, in quel giugno radioso del 1533..

Già sapeva che era incinta ma non credeva che lo scandalo della Cristianità, questo il suo appellativo, osasse .. osasse ..
E lo aveva fatto.



In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum ..


Non lo avrebbe accettato, mai ..


Il 24 giugno 1509, il suo turnom, in un altro mese di giugno, una vita avanti, era stata proclamata regina, portata su una portantina recata sul dorso da due palafreni bianchi bardati di broccato, erra vestita in candido raso, i capelli color oro sciolti sulle spalle e si sentiva un angelo ..
E l’incoronazione l’aveva elevata sopra i comuni mortali, solo gli angeli le erano superiori, era vicina a Dio ..



Un Dio che tornava nell’oratorio, la sua stanza più intima e privata, con le statue delle Sante Barbara, Margherita, Caterina con la ruota e un crocifisso di foggia spagnola.
L’acquasantiera era in argento istoriato, con le iniziali H e C, sotto una corona reale, una testimonianza del passato e del matrimonio .. fragili moniti di un tempo ormai andato.

 
Giovanna era a Tordesillas dal 1509 in avanti, aveva vissuto, le raccontavano, i suoi giorni di Regina vestita di nero, oppressa dalle spie e dalla gente malevole, la volevano piegare e non si piegava ..
 
Era fiera, irreversibile e immutabile, come i Pirenei dalle cime color miele, bella come un tramonto di indaco e zaffiro anche nella sua sconfitta..
 
 
Anche lei era in prigione, per quanto confortevole, non aveva un carceriere come il marchese Denia che si narrava usasse la cuerda con Giovanna quando si ribellava .. torture e crudeltà ..le ossa slogate, i lividi, dolente il corpo mortale.

A lei, Caterina, avevano inviato emissari, ora cortesi, ora minacciosi che volevamo indurla a entrare in convento, accettare l’annullamento per un capriccio carnale di Enrico, Henry, che anteponeva le cose del mondo alla cura della propria anima ..Non avrebbe ceduto, che significava ammettere che per anni era stata solo la puttana di Enrico, lei, una Infanta di Spagna, mettere a repentaglio la legittimità di sua figlia Maria..

Come affermava Giovanna, io non voglio sposare Felipe e lasciare la Spagna, incurante della glaciale disapprovazione della loro madre Isabella, vestita di scuro, sulla testa una suntuosa corona con zaffiri e perle ..

Giovanna era come una perla rara, si trovò a riflettere, la sua ostinazione, la sua malinconia forse tradivano un presagio del futuro, dei tormenti ..?
Allora non ci pensava, amava sua sorella ma il suo temperamento indisciplinato e  mutevole la metteva a disagio ..
Le risate di Giovanna ..
Il suo coraggio quando, ospite con Filippo, alla corte del re di Francia, tradizionale nemico della Spagna, aveva affermato con vigore che non si sarebbe inchinata ..Suo marito era un arciduca, lei una INFANTA ..
Prendessero nota, lei era Caterina Regina di Inghilterra, non la principessa vedova del Galles come or asserivano e sempre lo sarebbe stata..
Come Giovanna sempre sarebbe rimasta REINA, nunc et semper, ora e sempre.
Signore, siam fatta la NOSTRA Volontà.

 
   
 
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