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Autore: ChiiCat92    16/10/2018    1 recensioni
È la prima volta che scrivo qualcosa in seconda persona... è un esperimento, ecco
"Sono solo voci.
Lo sai, lo sai benissimo. Tutti sentono le voci, non sei il primo e non sarai l’ultimo.
Non c’è niente di strano in questo.
O sì?"
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ardyn Izunia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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16/10/2018

POV - Second Person



Sono solo voci.

Lo sai, lo sai benissimo.

Tutti sentono le voci, non sei il primo e non sarai l’ultimo.

Non c’è niente di strano in questo.

O sì?

Le voci non sono un campanello d’allarme quanto lo sono le ombre.

Ce n’erano così tante prima?

Ma certo che c’erano. Solo perché non ti sei mai effettivamente accorto di quanto fossero pressanti, gelide sulla pelle, insinuanti e invitanti non vuol dire che prima non ci fossero.

Tutti i corpi solidi proiettano un’ombra, dal più piccolo al più grande, dal più puro al più oscuro.

E la tua ombra? Com’è?

La senti strisciante morbida alle tue spalle, sibilare intorno alle tue caviglie, sussurrarti parole mentre cerchi di prendere sonno la notte?

Fa parte delle tante voci che ti solleticano l’orecchio.

Ma non è possibile, giusto? Le ombre non parlano, stanno lì come corpi morti, placidi, gonfi di oscurità, immobili anche quando gli cammini, sopra.

Le ombra non possono farti del male.

E se invece lo facessero?

Se trasudassero dal basso, dalle viscere di un inferno nero e venissero a prenderti?

“Perché proprio io”, ti chiederesti a quel punto, e saresti un bugiardo, un enorme, pavido, schifoso bugiardo se dicessi di non conoscere la risposta a quella domanda.

Ardyn Lucis Caelum. Eccola la tua risposta.

Ah, quel nome maledetto. Prima era la tua gioia, il tuo vessillo, la tua veste porpora. Adesso cos’è se non il rintocco dell’anatema che gli Dèi hanno scagliato su di te?

Sai, forse dovresti cominciare a dare ascolto alle voci, forse dovresti accogliere l’oscurità. Qui è tutto caldo, sicuro, confortante. Nel tuo mondo cos’hai se non sofferenza, dolore, e un suono acuto che ti risuona nelle ossa fino a frantumarle?

Non c’è più nulla per cui vale la pena lottare.

La salvezza del tuo popolo, la purezza della corona, il tuo trono: sono tutte valide ragioni, ovviamente. Ma hai considerato l’idea che potresti aver già perso tutte quelle belle cose?

Il tuo popolo non può essere salvato, è lordo di sozzura e peccato.

Puff.

La purezza della corona, mentre le ombre ti divorano l’anima e ti fai carico del loro orrore.

Puff.

Il tuo trono, che gli occhi di Izunia hanno così spesso accarezzato, con quel sorriso trasognante.

Puff.

Vedi? Non c’è più niente per te.

Hai fatto tanto per questo mondo, e cos’hanno fatto per te in cambio?

Ti sei preso la loro malattia, hai offerto il tuo corpo, il tuo sangue come cura, e loro ti hanno tradito.

Hai sentito nella schiena le lame dei loro coltelli, una per ogni persona che hai salvato. La più affilata, quella in mano delle tue divinità.

Per quanto tu possa combattere, per quanto tu possa dimenarti, è troppo tardi!

Riesci a intravedere cosa ti aspetta adesso, è soverchiante il peso della vergogna.

Hai cercato di salvare tutti da un baratro in cui adesso stai sprofondando.

Ma pensandoci…si sta bene, no? È un posto che conosci, ti è familiare, tante volte hai dovuto affrontarlo per riportare indietro l’anima immacolata di qualcuno che si era perso.

Che ne pensi di…no, forse non dovresti…oppure…

Che ne pensi di rimanere qui?

Sul fondo di questo indistricabile pantano di disperazione, nelle viscere di un mondo in devasto. Proprio qui.

È un pensiero che non ti aveva mai sfiorato prima.

Vendetta?

Se vuoi puoi chiamarla così, suona molto bene in effetti.

Vendetta.

Fa sentire meglio, porta su per la schiena sottili brividi come tante piccole zampe di ragno che salgono lungo la spina dorsale.

Vendetta.

Credi sia troppo? Credi sia sbagliato? Allora forse non hai ancora sofferto abbastanza, forse non hai ancora provato il giusto dolore.

Potrebbe esserci un’alternativa, c’è sempre un’alternativa ma…questa è così allettante, e sembra anche la più giusta.

Ci penserai, lo so, perché ti piace indugiare in questi pensieri, hanno un sapore come di amaro fiele.

Ma d’altronde...queste sono solo voci.

Lo sai, lo sai benissimo.

Tutti sentono le voci, non sei il primo e non sarai l’ultimo.

Non c’è niente di strano in questo.

O sì?


   
 
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