Luce

La Terra, ogni giorno, compie un giro su se stessa, permettendo ad ogni suo angolo di essere toccato dalla luce del Sole. Ogni giorno sorge, lo si vede splendere e poi, piano piano, calare. 

In realtà il Sole è immobile al centro del sistema solare, questo Jude lo sa da molto tempo, ma da bambino a volte si fermava alla finestra e guardava, guardava e guardava, chiedendosi come fosse compiere sempre lo stesso circolo e cercando di cogliere i movimenti, seppur illusori, di quella grande stella.           
I raggi sfiorano, seppur in alcuni casi per breve tempo, ogni angolo della Terra, portando vita e prosperità. Gli antichi lo veneravano con una divinità e a volte si chiede come fosse, per loro, vivere in un mondo senza neppure conoscerlo, vivere sotto la luce di un fenomeno ai loro occhi inspiegabile tanto da esserne ammaliati. 
Il Sole è una stella, fatta da idrogeno ed elio, questo Jude lo sa, ma spesso non si pone molte domande su come possa brillare ininterrottamente da miliardi di anni e preferisce non sapere, limitandosi a godersi la sua luce. 

Non fa caldo quel giorno, non all’ombra, ma Jude è in giardino e mentre passeggia sotto il Sole si sente bene, sorridendo mentre guarda suo figlio, che gioca sul prato con in testa il piccolo cappellino che sua madre gli ha messo prima di farlo uscire all’aperto.
Alastair si volta, lo guarda e sorride allegro, gli occhi verdi ereditati dalla madre pieni di quella tipica gioia e spensieratezza che Jude, al tempo, ha perso molto presto. 
Ma suo figlio è, sarà diverso e lui non è suo padre, quel padre che non ha mai giocato con lui, e Jude se lo ripete all’infinito mentre gli si avvicina, lo prende in braccio e stringe il suo bambino, sentendolo chiamarlo con una cantilena di semplici sillabe mentre gli tocca il viso con le minuscole mani.

Non ha sentito Isabelle avvicinarsi, ma quando si sente stringere all’altezza della vita si volta e le sorride proprio come Al ha fatto con lui poco prima, incontrando un secondo paio di brillanti e sorridenti i occhi verdi.
“Posso unirmi a voi?“ Jude non risponde, ma la guarda e la bacia mentre il bambino, catalizzata l’attenzione sulla madre, la chiama con dei mugolii e tende le braccia verso di lei. 

Infine si staccano e lei sorride, gli sfiora il volto con le dita, ma lui quasi non lo sente, perso nel suo sguardo, e all’improvviso c’è più luce che mai. 
Il Sole, ogni giorno, torna ad illuminare ogni angolo della terra, senza mai sparire del tutto, ma solo per brevi periodi. 
A volte, quando lei non c’è o non c’è stata, Jude si sente perso, ma alla fine Isabelle torna sempre a sorridergli, riportandogli la luce di cui ha bisogno.

Che cos’è Isabelle? 
Lei è luce. 

Forse non ha poi così bisogno del Sole: Jude sa di essere fortunato, ha trovato il suo.











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Angolo Autrice: 

Oggi è il secondo anniversario di Night School, anche se confesso di avere l’impressione di aver pubblicato la OS per il primo solo poche settimane fa.           
Esattamente come per Magisterium ho voluto pubblicare qualcosa di breve per una delle coppie della storia – in questo caso l’unica, visto come è finita con gli Stenkie –, nonché una delle mie preferite in assoluto.
Grazie, ancora, a Shiori Lily Chiara, Sesilia e Phebe, le uniche ad aver seguito la storia – che è stata un vero massacro – fino alla fine, anche se non posso non ricordare comunque gli OC dispersi quali Jackson, Alexandrine, Etienne, Alastair, Francica, Phoebe, Camila, Sebastian, Faye e Mathieu.

A presto, 
Signorina Granger