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Autore: SabrinaPennacchio    16/10/2018    0 recensioni
Vi ricordate quando da bambini vi raccontavano che tutto avesse un equilibrio? Di fare i bravi perché altrimenti sarebbe arrivato il lupo cattivo per mangiarvi?
Quando si cresce ci si ritrova catapultati in un mondo dove non si crede più alle fiabe e il lupo cattivo sono gli esseri umani, per cui tu, Cappuccetto Rosso, devi usare artigli affilati e forza di volontà per non permettergli di divorarti.
In un mondo popolato solo da normalità e da crudeltà umana, dove la fantasia ormai è concessa solo ai bambini, tre amiche, tre luci pure saranno coloro che eviteranno al mondo di conoscere cosa sia la vera oscurità, utilizzando la più grande delle magie: amore e speranza.
Genere: Angst, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴛᴇʀᴢᴏ




Certo che quel temporale quasi infinito aveva scocciato abbastanza, quel giorno. 

Per fortuna Sarah aveva finito di lavorare proprio qualche minuto dopo che quello strano acquazzone aveva deciso di abbandonare il cielo per lasciarlo respirare un po'.
Jude aveva avvisato che non stava molto bene quindi avrebbero rimandato il loro vedersi al Café Leclamp e lei, allora, ne aveva approfittato per riposare a sua volta, non sentendosi molto in forma. Anche Hertz aveva preferito tornare a casa dopo il lavoro, accusando un’emicrania. 
Tutto ciò le sembrava alquanto strano per essere una coincidenza… 
Scosse il capo per eliminare dal cervello quei pensieri, anche se abbastanza preoccupata, a dire il vero, ma Sarah si preoccupava costantemente di tutto, anche se non avrebbe dovuto, Hertz glielo ripeteva in continuazione.
«Ah, come sono stremata»
Si lamentò fra sé e sé, sgranchendosi le braccia quando varcò la soglia del suo appartamento.
Lavorare in biblioteca poteva sembrare un lavoro sciocco ma in realtà c'erano così tante cose da fare e sistemare, da tenere catalogate, che alla fine passavano ore su ore e la schiena, per gli scatoloni sistemati e le cose spostate, se ne andava quasi a quel paese.
«Miaaao» quell’adorabile miagolio riempì il silenzio, facendole sentire subito l'atmosfera di casa: Salem era un adorabile gattino nero che aveva trovato per strada un anno prima e da allora non se ne era più separata: era uno delle gioie nella sua vita, specialmente quando i momenti di malinconia l’assalivano senza motivo. 
«Salem? Vieni dalla mamma!» strano, eppure solitamente si faceva trovare alla porta «Amore? Hai di nuovo male al pancino?» non avrebbe mai potuto trattarlo diversamente, importante com'era, per lei. 
Ancora un miagolio e Sarah lo seguì sino a vedere la sua coda apparire da dietro il tavolo della cucina «Oh, eccoti qu-» di certo non si sarebbe aspettata quella sorpresa! Lo strano esserino apparso il giorno prima dinanzi ai suoi occhi era davanti a lei che giocava con il suo gatto! Stava forse delirando o sognando ad occhi aperti? 
Batté più volte le palpebre prima di rendersi conto che la scena non cambiasse affatto. Deglutì, quasi immobilizzata da quella che era sicuramente paura: odiava ogni sorta di film horror e tutto ciò che parlava di spiriti e quello che stava accadendo davanti ai suoi occhi in quel momento sembrava proprio uno di quei momenti che non avrebbe mai voluto vivere. 
«Oh, Sarah! Ben tornata a casa!» fu quando Keiros le rivolse la parola che allora lei urlò dallo spavento, cadendo seduta a terra per la paura. 
«Non avere paura di me! So che può sembrare strano per un essere umano ma ho bisogno che tu mi ascolta senza timore, spetterà poi a te la scelta se credermi o no» dopo Jude, Keiros aveva capito che probabilmente avrebbe dovuto usare un nuovo tipo di approccio, sperava solo che almeno Sarah non finisse per fuggire come l'amica. 

«Aspetta, aspetta: quindi mi stai dicendo che io sono l'unica che può salvare il mondo?» Sarah inarcò un sopracciglio, dopo aver ascoltato tutta quella storia assurda che tanto le ricordava un intro della trama di Sailor Moon. Keiros aveva detto che presto le sarebbero comparsi i primi segni del suo potere legato allo Spirito di Arcadia e che senza il suo aiuto non sarebbe stata in grado di gestirlo… avrebbe voluto non crederci ma nulla spiegava logicamente come facesse ad esistere un’entità come Keiros, quindi o lei era pazza o stava davvero succedendo tutto ciò, seppur assurdo.
«Keiros, davvero, io sono lusingata di essere una prescelta, una discendente di una sacra sacerdotessa di Talas» d’accordo, adesso invece, le sembrava di essere nei panni di Belle mentre dava un bel due di picche a quel figo di Gaston. Ma perché diamine la sua mente doveva divagare su assurdità simili in quel momento? Diamine, ecco perché era perfetta nel suo ruolo che la vedeva sommersa dai libri « ma per quanto voglia crederti, anche perché trovo tutto ciò una figata pazzesca e potrei prendere spunto per un mio nuovo romanzo, sono troppo debole per fare una corsetta, figurarsi per cercare delle gemme che salverebbero i nostri mondi dalla distruzione. Non potrei mai combattere calamità o nemici in carne ed ossa» Keiros per scelta non le aveva parlato del fatto che anche Jude fosse una prescelta e le parole di Sarah la fecero convincere ancor più di aver fatto bene. A differenza dell'amica, la ragazza che aveva di fronte sembrava affascinata da quella storia, seppur ovviamente ancora titubante. 
«Non ti lascerei mai affrontare tutto senza darti un adeguato insegnamento, Sarah cara» le sfiorò il viso, sorridendole con espressione dolce e comprensiva «Vedrai che con qualche allenamento riuscirai ad usare i tuoi poteri con una facilità tale che cercare le gemme prima che i nostri mondi finiscano nel caos, sarà una sciocchezza»
Sarah la guardò per qualche attimo, soppesando ancora una volta tutta quella situazione: che doveva fare? Era da sciocchi credere ad una storia del genere ma era da altrettanto sciocchi ignorare la realtà perché fosse troppo illogica. Insomma, quante volte nei romanzi, nei film, negli anime e nei manga erano successi putiferi perché la protagonista stupida ci aveva messo troppo tempo ad accettare le situazioni che la vita le metteva davanti? Lei poteva dire di avere almeno la fortuna di allenarsi, prima di essere spedita sul campo senza saper fare nulla. D’accordo, forse in quel momento poteva davvero ritenersi sciocca ed ingenua come i suoi genitori avevano sempre affermato, prima che prendesse la forza fra le mani per lasciare casa propria e andare a vivere da sola per una propria indipendenza. 
Ok, stava di nuovo divulgando. Sospirò, quindi e si morse le labbra per poi tornare a parlare «D’accordo… posso provarci, ma non ti prometto niente!»
«Ahh, sapevo di poter contare su di te!» lo spirito rise, alzando le braccia al cielo: finalmente il primo passo era andato.

«Keiros è arrivata a Talas» il giovane sospirò, avvicinandosi all’altro con fare alquanto preoccupato «Hai idea di dove si siano disperse le gemme?»
L’altra figura alzò lo sguardo verso di lui, prima di lasciar uscire dalle labbra un suono di frustrazione «Non avevo messo in conto che velocizzasse le cose in questo modo. Non possiamo permetterle di trovarle prima di noi e lo sai anche tu.»
«Il problema è che liberandole si sono sparse su Talas e questo non potevo di certo prevederlo.» chiuse gli occhi, tornando a guardare quella mappa artificiale che aveva creato con le sue capacità magiche «Ma ti assicuro che non permetterò che il nostro piano venga distrutto a causa di quello spiritello.»

Tutta la storia su Arcadia e sul suo essere la discendente di una sacra sacerdotessa le aveva messo una sorta di eccitazione/ansia nel petto. Sarah trovava affascinante quella storia ma non poteva fare a meno di pensare che fosse tutta un’assurdità. Voleva parlarne con Jude e Hertz ma Keiros si era preoccupata di dirle di non parlare con nessuno di quella storia perché, come per la questione di Spiderman: da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e quando tutto si sarebbe messo in moto, i nemici di Arcadia avrebbero preso di mira le persone che lei amava.
Aveva davvero fatto bene ad accettare? Carezzò Salem, allungando un sorriso «Sembra che finalmente nella nostra vita accadrà qualcosa di unico, sai? Speriamo che finisca tutto bene» poi d’un tratto accadde qualcosa che non si sarebbe mai aspettata: ciò che la circondava sparì dalla sua visuale e al suo posto vi fu un luogo che conosceva, in una zona lontana di Talas. Un uomo indistinguibile sorrideva mentre la terra tornava nuovamente a tremare.
Solo quando urlò e si ritrovò di nuovo a casa propria, Sarah si accorse del primo sintomo di quel potere di cui Keiros aveva parlato: passato e futuro avrebbero fatto parte della sua quotidianità ma se non avesse imparato a gestire quel potere, probabilmente sarebbe andato fuori controllo.
Per la prima volta da quando era iniziata quella storia, si ritrovò a sentirsi spaventata. 

Jude non riusciva a non pensare a quello che era successo: era così scossa che aveva persino annullato il suo incontro con Sarah e Hertz, forse pensando di sembrare folle persino ai loro occhi. Keiros le aveva detto tante cose e per quanto non volesse crederle, quando di nuovo l’acqua aveva preso possesso del tempo, per un suo stato emotivo, svanendo subito dopo, non aveva potuto evitare di accettare la verità dei fatti, ancora una volta.
Aveva lottato molto per accettare tutta quella storia ma alla fine aveva capito che se il destino aveva voluto quello per lei, non avrebbe potuto evitarlo per sempre. In fondo si diceva che al mondo non esistevano casualità ma solo l’inevitabile.
«Hai preso la tua decisione, Jude?» quando Keiros le apparve dinanzi, stavolta, non ebbe timore di rispondere con aria risoluta «Sono pronta.»


★·.·'¯'·.·★


Ciao bimbi belli, come andiamo? Non sono più abituata a scrivere cose così easy, dato che i miei romanzi sono molto più angst ahah ma mi piace l'idea di creare, al di fuori delle pubblicazioni letterarie in libreria, qualcosa per perdere il tempo. Man mano le vicende diverranno sempre più incasinate (ancora??) e probabilmente in mezzo ci metterò qualcosa da mangiarsi le unghie (ma non fatelo, fa male!).
Un bacio a tutti voi e perdonate ancora una volta questa scrittrice crudele che non aggiorna mai. Sono una brutta persona.
xoxo

Sabrina
   
 
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