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Autore: Rinalamisteriosa    17/10/2018    0 recensioni
[Una flash angst di 458 parole, una situazione AU che parte con Haruki pittore e Ryuuya che deve sostenere un colloquio di lavoro]
“Non ti preoccupare”, aveva affermato in tutta calma Haruki, “tieniti pronto perché voglio vedere il mio amico assunto e voglio festeggiare insieme a voi, a te e a Ringo-kun”.
E per essere pronto il giovane uomo era pronto, con il suo abito formale, le scarpe tirate a lucido, la camicia ben inamidata, la cravatta annodata perfettamente e i capelli arancioni modellati col gel.
Se solo l’avesse fermato...

{Partecipa all’iniziativa «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione» indetta da Torre di Carta}
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Haruki Mori, Ringo Tsukimiya, Ryuuya Hyuuga
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Dipingerà per gli angeli

Prompt: 46. Se le cose fossero andate diversamente

Numero parole: 458

Nota: Sono tornata a infierire, sì. Tuttavia capitemi, come potevo affrontare un’iniziativa angst senza pensare allo sfiga-personaggio più triste (secondo me) di tutto Utapri?

Così ho ripreso l’idea di Haruki pittore, che avevo già usato, immaginato una nuova situazione AU che però fosse parallela a quella canon. Quindi abbiamo non solo la sua morte per incidente stradale, ma anche Ryuuya pieno di sensi di colpa e Ringo che piange.

Scusatemi davvero ç_ç spero vi piaccia ugualmente!

 

 

 

 

 

 

Se le cose fossero andate diversamente, Haruki sarebbe ancora lì insieme a loro, a ridere, a scherzare, a vivere e a dipingere quadri suggestivi come solo lui sapeva fare.

Dimenticare un portafortuna prima di un importante colloquio di lavoro nella metropoli era stata la cosa peggiore che Ryuuya potesse fare, proprio lui che solitamente aveva tutto sotto controllo, testa e cuore.

Immediatamente, il pittore, nonché suo amico d’infanzia, si era offerto con spontanea generosità di risolvere questa sua mancanza e di andare di corsa a recuperarlo.

Non ti preoccupare”, aveva affermato in tutta calma Haruki, “tieniti pronto perché voglio vedere il mio amico assunto e voglio festeggiare insieme a voi, a te e a Ringo-kun”.

E per essere pronto il giovane uomo era pronto, con il suo abito formale, le scarpe tirate a lucido, la camicia ben inamidata, la cravatta annodata perfettamente e i capelli arancioni modellati col gel.

Se solo l’avesse fermato... gli sarebbe bastato replicare che no, non gli serviva la fortuna, che si accontentava della sua incoraggiante e serena presenza fuori dalla porta dell’agenzia in cui puntava a essere assunto.

Ryuuya non avrebbe mai potuto prevedere cosa sarebbe accaduto di lì a poco, soltanto che al sopraggiungere della notizia lui voleva solamente scomparire, sprofondare, struggersi. Aveva recepito con crescente orrore e incredulità le seguenti parole: uomo pregiudicato, ubriaco alla guida, incidente d’auto, corsa folle all’ospedale, tutto inutile per Haruki Mori, il suo cuore non ha retto.

Il cuore di Ryuuya, invece, aveva perso molti battiti, l’ambiente si era come congelato: nessuno avrebbe potuto capire il suo dolore profondo, nessuno sarebbe riuscito a vedere il pesante macigno chiamato senso di colpa sovrastarlo. Anche le lacrime di sincera disperazione di Ringo, anche quelle erano tutta colpa sua. Non si era mai sentito così fragile e sconfitto, Ryuuya, nemmeno negli sport che aveva praticato durante l’adolescenza. Il colloquio di lavoro venne, giustamente, rinviato.

Se le cose fossero andate diversamente, Ryuuya e Ringo avrebbero continuato a inseguire il sogno di Haruki di vedere i suoi originali, bellissimi e sentimentali quadri esposti in una grande mostra, nonché di esibire anche i ritratti dedicati a loro, ai suoi due amici di sempre. Tuttavia, senza di lui, ammirare l’arte non avrebbe più avuto lo stesso significato. Tutto ciò che potevano fare, dopo aver superato il periodo di forte depressione e nero sconforto, era di continuare a vivere con la sua memoria, senza mai dimenticarlo, facendo tesoro dei ricordi condivisi e della passione genuina che Haruki metteva in ogni cosa che lo riguardava.

E consolarsi pensando che il pittore avrebbe occupato sempre un posto speciale nei loro cuori, mentre in cielo usava la sua tavolozza piena di colori per gli angeli sorridendo serenamente e riferendo lodevoli parole riguardo ai suoi amici tanto cari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

{Partecipa all’iniziativa «4 DAYS - t e m a: angst&noir - II° Edizione» indetta da Torre di Carta}

 

 

 

 

 

  
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