UNDERCOVER

A short story. 

Spesso aveva sentito ripetersi di non fidarsi di chi le confessava il suo amore. Alla fine ne sarebbe rimasta delusa.
D ’altro canto anche per lei valeva una regola simile, non doveva innamorasi di chi riponeva la fiducia nei suoi confronti, poiché non sarebbe riuscita a ricambiarli. Assurdo il destino, come cambi le carte in gioco.
Aveva scelto di fidarsi, di credere a quelle parole fatte di promesse spesso sussurrate altrettante volte scritte; sguardi veloci e fugaci.
Eppure non era altro che una sciocca, sciocca. Nei suoi ricordi e spesso nei suoi sogni riusciva a scorgere ancora la sua figura: i riccioli color ebano che ricadono sui volto, troppo serio, concentrato ad eseguire quei passi di danza in armonia col fuoco scoppiettante e la radura che lo circonda.
Voleva solo una persona di cui potersi innamorare,che la proteggesse e che finalmente la facesse sentire viva, le mostrasse la realtà. Le notti passate insieme, fatte di carezze e baci, tanto infinite quanto brevi, ma proprio come Amore, anche lui si dissolveva alle prime luci dell’alba. Forse sarà stata un disastro , troppo presa da quelle emozioni e sentimenti che oscillavano tra sogno e realtà da cui spesso era stata messa in guardia, doveva quindi reagire, che la tua vita potesse ritornare ad avere dignità.
Ma in fondo quello a cui anelava era così terribilmente impossibile? L’amore tanto narrato nelle antiche novelle, la sicurezza di un abbraccio e la certezza che ciò che ti circondava fosse concreto. Non sarebbe stato poi così assurdo essere molto più che amanti, non avrebbe fatto nessuna differenza, almeno per lei.