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Autore: CHAOSevangeline    18/10/2018    2 recensioni
Il caso Kira è concluso e tutto ciò che resta da fare per chi rimane è piangere chi se n'è andato, chi è stato sacrificato.
Near si concede un momento per salutare Mello un'ultima volta.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mello, Near | Coppie: Mello/Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Partecipante alla seconda edizione di 4 Days angst & noir indetto da La Torre di Carta.
Prompt: 92. Morire dopo aver protetto l'amato




Fiore nero


Mello non ama Near.
Amava.
Ne è convinto, era convinto lui, e ne è convinto Near, la minuta figura bianca spenta per un giorno, in abito nero. Un fiore bianco appuntato sul petto. Ce l’ha messo Halle, che aveva scelto di essere sentimentale.
Lo sente fuori luogo, Near. Lo sente troppo candido per un momento tanto buio nel suo cuore. Vorrebbe essere tutto cupo: i capelli, la pelle. Vorrebbe fossero in tinta con la sua anima. Vorrebbe che quel fiore si tingesse di nero. Invece no; nemmeno il sole ha scelto di eclissarsi, quel giorno, dietro le nuvole.
Non c’è stato nulla oltre al disgusto, allo sprezzo da parte di Mello. Nulla oltre il doloroso pungolo al cuore per essere sempre stato secondo. Mello non ha mai provato altro, Near ha bisogno di crederci e può esserne sicuro finché pensa che non c’è stato nient’altro.
Nulla. Nulla a parte quei baci. Quei baci che Mello gli ha rubato, che si sono scambiati per disperazione, senza ragione. No, non è così: una ragione c’era, ma Near non l’ha capita. Perché Near, il primo della Wammy’s House, ha un cuore di ingranaggi, un giocattolo. Il suo cervello ha rubato tutte le energie ed è diventato il più forte; il cuore fatica, è rallentato. È Mello quello passionale, quello che di sentimenti ne capisce.
Era. Capiva.
Mello è morto, ma non è nella bara vuota di fronte a Near, quella che viene calata piano nella fossa scavata a Winchester, nel luogo che più di tutti Mello avrebbe potuto chiamare casa. Una bara vuota, simbolica, accanto a quella di Matt, appena tumulata. Near ha scelto di tenere per ultima la sofferenza più grande.
Mello non aveva nulla: niente radici, niente di niente. Proprio come quello che Near vorrebbe ci fosse stato fra di loro.
Niente di niente.
Ricorda ancora le labbra di Mello sulle proprie, il sapore della cioccolata, il fiato caldo.
Non ricorda quando l’ha baciato, o forse lo ricorda ma in un cimitero che il cervello funzioni lucidamente è pretendere troppo.
Mello è l’unica persona che abbia mai provato per lui dei sentimenti tanto forti. L’unica persona che lo abbia mai scaldato.
E adesso è morto, Near lo sa, anche a causa sua. Se fosse stato meno odioso, se fosse stato meno se stesso. Se, se, se.
Mello non avrebbe agito così, non si sarebbe fatto uccidere. Non sarebbe morto per rivelargli il tranello di Kira, per rendere chiare anche a lui le sue intuizioni, ma senza dirle, senza costringersi a tale umiliazione. Lo ha salvato da morte certa, Mello, lo ha salvato dal proprio nome scritto sul quaderno vero.
Lo ha salvato.
E lo ha fatto anche baciandolo, un mese prima dalla sua morte, di nascosto.
Ha salvato la sua anima in modo che Near non sa nemmeno, ancora una volta, spiegare.
Mello non amava Near, pensarlo sarebbe fargli un torto. Ma qualcosa lo ha provato; qualcosa di intimo, profondo. La sua solitudine, magari, che lo ha fatto sentire vicino a Near.
Ha letto nei suoi occhi la disperazione di un genio e lo ha stretto per poco, senza spiegargli nulla.
Per Mello è stato solo questo, ma Near sente che un pezzo del suo cuore se n’è andato in fondo a quella buca.
Si china e raccoglie la terra, la stringe tra le dita. Entra sotto le unghie candide prima che Near la getti sopra la tomba in quel segno di muto rispetto. Seguono Roger, l’SPK. Tutti in silenzio.
Near si fa da parte perché meno che mai vuole qualcuno accanto.
Mello non lo amava, ma se n’è andato.
La sua dicotomia, il suo negativo, il suo contrario.
Spento.
E Near è solo.



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Suppongo che dopo questa seconda apparizione in meno di un giorno lascerò in pace per un po' il fandom di Death Note.
Che dire? Avevo a disposizione l'angst, un po' di feels Meronia e non ho potuto non costruirci qualcosa.
Gli eventi sono molto accennati e ho scelto appositamente di non scendere nei dettagli di eventuali incontri fra Mello e Near. Ci sono stati, ma credo che approfondirli troppo avrebbe portato l'attenzione su una questione di per sé superflua. E poi potrei scriverci in futuro.
Mi auguro che la storia vi sia piaciuta e spero vi vada di dirmi cosa ne pensate!
   
 
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