Titolo:
Killer
Prompt:
87. Uccidere una persona
Numero
parole:
350
Uccidere
una persona significa toglierle la vita, vederla esalare l’ultimo respiro e
fissare il momento esatto in cui la luce abbandona i suoi
occhi.
Uccidere
una persona non è un’azione che si può compiere se si possiede un cuore troppo
grande, un animo tanto sensibile e la paura di venire sopraffatto dai rimorsi di
coscienza.
Uccidere
una persona comporta sangue freddo, cuore glaciale, spietato autocontrollo, mano
ferma e nessuna esitazione.
Un
atto rapido e veloce, senza perdere tempo in torture inutili, senza soffermarsi
ad ascoltare i gemiti di dolore, i rantoli di
disperazione.
Ryuunosuke
Akutagawa ha sempre inseguito l’immagine stilizzata di un killer ideale, senza
scrupoli e capace di uccidere una persona semplicemente adottando un certo stile
di vita violento, un comportamento rigido e indifferente, distaccato e
insofferente verso gli altri.
Ad
Akutagawa non piace fallire, aspira forse a diventare quel sicario perfetto e
infallibile e di sicuro i mezzi non gli mancano. Rashomon gli guarda le
spalle da tutta la vita, lo protegge come uno scudo difficile da ingannare e gli
consente di uscire vincitore dalla maggior parte degli scontri e delle contese.
La sua abilità, che è quasi come un’entità dotata di vita propria che abita nel
suo cappotto nero, nutre il suo orgoglio e alimenta i suoi
successi.
Eppure,
Akutagawa ha scoperto l’esistenza di alcuni individui che, per quanto talvolta
si possa desiderare si tolgano definitivamente di mezzo, non si potrà mai
ucciderli. Queste persone sono dotate di una volontà più dura del granito e non
c’è mezzo fisico o spirituale per abbatterle. Loro esistono sia all’interno
della Port Mafia, che in quell’agenzia di detective dotati di poteri. Nessuno di
questi abbandonerà la vita tanto facilmente.
Akutagawa
riconosce e rispetta quella forza impercettibile, eppure non la comprende fino
in fondo. Il suo mondo è sempre stato in bianco e nero, lungi da lui voler
compiere una scelta diversa da quello che si è sempre
prospettato.
Di
una cosa è sicuro: il cane della Port Mafia continuerà a essere un
killer, continuerà a uccidere. Perché non gli hanno mai insegnato a desiderare
altro, una vita differente da quella.
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«4 DAYS - t e m a:
angst&noir - II° Edizione» indetta da Torre di
Carta}