Mentre l’orgasmo si ingrandisce nel mio stomaco, vorticando allo stesso ritmo del mio cervello ubriaco, chiudo gli occhi: in questo mondo in cui niente vale niente, a che serve amare? Cosa resta, oltre allo sbattere ritmico di corpi in calore?
Se non stessi facendo un bocchino ad uno sconosciuto di cui non mi ricordo nemmeno la faccia, scoppierei a ridere.