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Autore: sofismi    20/10/2018    0 recensioni
≪Dovrai impegnarti molto di più per potermi convincere, ragazzo, non darò questo Pesciolino al primo degli stolti, il suo potere è troppo grande.≫ insisteva il vecchio.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correre a 2430 metri sul livello del mare non era semplice, ma sulle teste di Bilo Cale e dei suoi due compañeros gravava la minaccia della morte: era una corsa per la vita. La mancanza di ossigeno a quell’altitudine cominciava a farsi sentire e i tre marmittoni iniziavano a dare i primi segni di cedimento, eppure tutti loro sapevano che fermarsi non era un’opzione. Pochi metri dietro di loro, invece, il Chupacabra di Machu Picchu trottava ingenuo come se fosse un gioco, ignaro di quel che stava realmente accadendo: non si era accorto infatti del quarto marmittone rimasto nascosto a qualche passo dalla sua tana, pronto a portare in salvo il Mitologico Pesciolino Rosso del Cardinale

≪Dobbiamo trovare il modo di lasciarcelo alle spalle, mate≫ disse a fatica Pipi al suo compagno.

≪Se non diamo abbastanza tempo al Palo siamo tutti morti! E io non posso morire, non prima di aver preso quel Pesce!≫ 

Nel frattempo, nella tana, il Palo discuteva con il Cardinale: ≪Lei non capisce, io devo assolutamente avere questo Pesce!≫ pregava gentilmente, sperando e invocando la misericordia del Cardinale del Chupacabra di Machu Picchu. 

≪Dovrai impegnarti molto di più per potermi convincere, ragazzo, non darò questo Pesciolino al primo degli stolti, il suo potere è troppo grande.≫ insisteva il vecchio.

Il rumore di passi veloci vicino all’entrata della tana fece capire al Palo che non c’era più tempo, era arrivato il momento di lasciar perdere le buone maniere e prendere in mano la situazione. Raccolse il misero coraggio che solo la disperazione può concedere, fece un passo indietro, inspirò, e iniziò a dabbare con tutta la forza che aveva in corpo, consapevole che le loro vite dipendevano da quel momento. Destra, sinistra, poi di nuovo destra; il Palo non si fermava, madido di sudore dabbava sotto gli occhi del Cardinale, senza mai alzare lo sguardo. Infine, dopo aver dimostrato la sua determinazione, tese la mano tremante per lo sforzo e disse con voce sicura: ≪E ora: mi dia il Pesce.≫

Il Cardinale, dal canto suo, non potè che mettere una mano nella boccia, prendere delicatamente il Pesciolino Rosso, e porgerlo a quell’alto ragazzo, sudato ma orgoglioso, consapevole della sua forza e in grado di gestirla e di usarla come nessuno prima di lui. 

≪Ora è tuo, morirò per quel tuo Pesciolino.≫ disse il Cardinale del Chupacabra di Machu Pichu, consapevole che quelle sarebbero state le sue ultime parole. 

Poco distanti, i tre compañeros stavano ancora correndo per la loro vita, annaspando e imprecando contro il Palo che ci stava mettendo così tanto a portare a termine un compito così semplice. 

≪Ce l’ho!≫ urlò il Palo alzando la mano orgogliosa che stringeva il Pesciolino in direzione dei suoi amici. ≪Ho il Pesciolino Rosso del Cardinale del Chupacabra di Machu Picchu!≫

L’animale, che fino ad allora non aveva chiara la situazione, arrestò bruscamente la sua corsa e si girò verso il Palo, pronto per andare a riprendersi ciò che gli apparteneva. Come da piano i tre marmittoni ripresero a correre per fermare il Chupacabra e salvare il Palo, ma lì, sotto i loro occhi, accadde l’impensabile: il Chupacabra di Machu Picchu era immobile, come imbalsamato, e di fronte a lui il Palo. Gli bastò dire tre parole, e il tempo si fermò per qualche istante; gli bastò sussurrare quella frase come un incantesimo per salvare la giornata e le vite dei suoi amici. 

Guardando il Chupacabra dritto negli occhi disse sicuro: ≪Chilappippa arrippa elammappa.≫

Il venticello posacco di Machu Picchu soffiava tra le foglie degli alberi rendendo il silenzio ancora più pesante; del Chupacabra non era rimasto che un alone nella polvere, ma nessuno dei quattro marmittoni riusciva a muoversi di un passo. 

≪Simone, quel Pesciolino devi metterlo dentro!≫ disse finalmente Legge, rompendo quel momento di calma e riportando tutti alla realtà. 

Il Palo lo guardava confuso: ≪È una Pesciolina, penso.≫ 

I marmittoni si lanciarono sguardi stanchi e vaghi, solo Bilo Cale decise di prendere in mano la situazione e sistemare quella faccenda il più presto possibile. Girò il Mitologico Pesciolino in lungo e in largo, studiandone ogni dettaglio e sfumatura con indicibile attenzione; ≪Pesciolina, ≫ disse infine porgendo di nuovo l’animale al Palo, ≪tutte troie ‘ste puttane.≫

Lasciando perdere la questione sesso misero come da piano la Pesciolina nel sacchetto con l’acqua e si incamminarono verso la macchina. 

≪Siamo a metà dell’opera ragazzi,≫ disse Pipi sfregandosi le mani consapevole che la seconda parte della missione sarebbe stata tutta un’altra storia. 

≪Ma quindi vogliamo farlo davvero? Siete carichi?≫ chiese Legge chiudendo la portiera e accendendo il motore. 

≪Sì, mate, ci atteniamo al piano: abbiamo rubato il Mitologico Pesciolino Rosso del Cardinale del Chupacabra di Machu Picchu, ora non ci resta che prendere il monopattino, andare a Parigi e far saltare il Pesciolino nel Tosti sotto l’Arco di Trionfo.≫ rispose Pipi carichissimo. 

≪Saremmo dovuti andare a Como a gettare cavalli nel lago.≫

≪Ma il cardinale?≫ chiese preoccupato il Palo ricordandosi del vecchietto imprigionato nella tana del Chupacabra.

≪Simone, sei talmente bella che ti succhierei fuori dal cazzo di tuo padre.≫

Angolo Autrice

Le parole in grassetto sono le parole che avevo l'obbligo di inserire nella storia, non le ho scelte io e sono state prese completamente a caso.

Nessuna pesciolina è stata violata né ferita.

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