E' dalle elementari che mi impegno ad andare per il meglio a scuola, è dalla terza elementare che mi preoccupo per  mio futuro ma, questi anni, saranno la svolta decisiva.  Ogni lezione ed ogni esame saranno un mattone e, questi mattoni li userò per costruire una casa. Più mattoni avrò, più sarà grande la casa che ne uscirà fuori.   Sta per iniziare il mio viaggio e, per me, è come se stessimo in un mondo parallelo. Non sono sotto l'ala protettiva dei miei genitori ma, bensì, nel pullman che mi sta portando alla mia università. << Kate? Mi stai ascoltando? >> la voce della mia migliore amica mi distoglie dai miei pensieri. Sono io quella troppo agitata o è lei che prende tutto troppo alla leggera? Forse facciamo entrambe la nostra parte insomma, per me stare lontana dalla mia casa è una cosa completamente nuova, mentre per Kristen non lo è. I suoi genitori l'hanno sempre mandata alle gite scolastiche e alle vacanze studio. Anche i miei genitori però mi hanno concesso alcune gite, volete sapere quali? Avete presente le gite che si fanno alle elementari? Quelle dove devi fare solamente dieci minuti di pullman per arrivare alla destinazione? Esatto, proprio quelle. << Allora?Ci sei? >> pronuncia queste parole quasi con aria seccata e, per evitare di imbambolarmi per l'ennesima volta le rispondo subito. << Sì, ti sto ascoltando. >> non capisco se sto cercando di convincere lei o me stessa.  << Perchè sei tra le nuvole? A cosa stai pensando? >> mi chiede Kristen, mi conosce davvero troppo bene. E' da quando siamo bambine che riesce a leggere il mio stato d'animo. Diciamo che siamo fatte l'una per l'altra. Molte persone dicono che la vera amicizia e il vero amore non esistono ma, io non ne sono d'accordo. La vera amicizia l'ho già trovata, è il vero amore che tarda ad arrivare, non che mi interessi troppo ,anzi, molto probabilmente al momento è l'ultimo dei miei pensieri. << Beh, è un'esperienza per me completamente diversa, sono molto agitata, non so come comportarmi in un contesto universitario. Anzi, non so come comportarmi al di fuori di casa mia. E' tutto nuovo per me. >> dico con voce quasi triste. Infondo c'è gente che alla mia età ha gia fatto le sue prime esperienza, è già andata in discoteca. Sapete io dove sono andata per diciotto anni di vita, quando scendevo di casa da sola? A buttare la spazzatura. Incredibile, no? << E' normale che tu sia agitata ma, credimi. Tutto ciò che dovrai fare o dire ti verrà spontaneo. Aspetti da anni questo momento, non lasciartelo rovinare dall'ansia. >> ed è incredibile che in ogni mia insicurezza lei riesce sempre a fondare della speranza e della positività. << Bellezze, potete evitare di parlare così tanto? Sto cercando di riposarmi siccome siamo partiti alle cinque di mattina e sono le otto. Oltretutto la vedo ancora lunga, quanto manca? Circa due orette? Benissimo, non voglio continuare tutto il viaggio sentendo questa conversazione davvero molto toccante. Devo incominciare un terzo anno in quell'inferno, fatemi godere questi ultimi momenti di gloria, grazie. >> sentenzia il ragazzo che sta al posto di dietro. Wow, non abbiamo nemmeno incominciato che siamo già state rimproverate da un ragazzo pieno di sé, davvero strabiliante direi. << scusaci >> dico senza neanche guardarlo in faccia, devo abbattere questa mia timidezza. Non ricevo nessuna risposta ma sinceramente poco mi importa. Tornando a noi, sono sorpresa dal fatto che i miei genitori non mi abbiano fatto fare un voto di castità prima di venire qui. Sono sempre stati molto severi in tutto, sopratutto in questo campo. Pensate che al secondo anno di asilo mi fidanzai con un bimbo e mio papà gli ha fatto un discorso davanti tutta la mia classe. Inutile dire che il bambino era talmente spaventato da lasciarmi. Ammetto che, anche se molto severi, sono dei bravi genitori. Non mi hanno mai fatto mancare nulla o meglio, l'unica cosa che mi hanno fatto mancare è stata una vita sociale. In tutto questo mi è venuto un po' sonno, i miei occhi incominciano a chiudersi e, mi addormento.