Tratta dalla scena dell'aggressione di Paige.

Paige Pov.
Mi sento totalmente immobilizzata, me ne sto rannicchiata sulle scale al buio di casa mia e intanto fisso ancora scossa il corpo di Shain sdraiato sul pavimento, sopra i detriti del tavolino di vetro, ad un tratto mi sembra di non sentire più niente intorno a me, rimango con lo sguardo nel vuoto fin quando sento una mano sulla spalla, mi giro e vedo una poliziotta che mi chiede se va tutto bene, io annuisco leggermente, trattenendo le lacrime, ad un tratto sento il telefono vibrarmi in tasca, dopo un leggero sussulto lo tiro fuori… È Rainer , con le mani tremanti  accetto la chiamata, - Pronto, Paige mi senti?- mi chiede non sentendo risposta – R…Rainer – dico con voce tremante e bassa – Cosa c'è,  ti senti bene?- mi chiede preoccupato;  a quel punto sentendo la sua voce non riesco più  a trattenere le lacrime e comincio a singhiozzare – Paige, cosa è successo?!- mi chiede allarmato, e dopo un paio di singhiozzi riesco a rispondergli – Sono… sono stata… aggredita… è stato uno degli attori del film di Jake. È entrato in casa e mi ha aggredita-  - Oh cazzo , dove sei adesso?- mi chiede  - A casa, è già arrivata la polizia-  - ok, aspettami lì, arrivo subito da te – io riesco a regolare un po' la respirazione  – va bene. Ti ringrazio   tanto-  chiudo la chiamata. Grazie a lui ho un pochino di forza per alzarmi in piedi ,scendere le scale e raggiungere la polizia per la deposizione intanto prendono Shein  e lo portano via, in quel momento si apre la porta e Rainer entra, come lo vedo gli corro incontro e lo stringo forte lasciando di nuovo scorrere le lacrime, lui mi stringe a sua volta baciandomi la testa premendo con forza ma allo stesso tempo con delicatezza, - Ehi, tranquilla sono qui non ti lascio  da sola.- questa sera penso di piangere fino a sentire sciogliersi gli occhi e il cuore. Dopo che i poliziotti  sono andati via, io e Rainer siamo rimasti abbracciati sul divano fin quando non mi sono addormentata.


Rainer Pov: 
“Meno male si è addormentata “ penso tra me e me, la guardo accarezzandole delicatamente la nuca, sposto il braccio da sotto la testa , mi alzo senza fare rumore e la sollevo prendendola in braccio, la porto in camera sua e la metto sotto la coperte, quando sto per andarmene sento la flebile voce di Paige chiamarmi – Rainer, perché ho comprato questa casa enorme casa tutta per me?, non me la sento di  sento  di rimanere qui da sola,… - la guardo dolcemente per qualche secondo poi le dico  sorridendo – Tu non sei sola… senti io mi metto sul divano , se hai bisogno chiamami ok?- lei mi guarda con gli occhi lucidi – Davvero resteresti per me?- mi chino verso di lei – Per te… farei di tutto- mi sorride e io ricambio, poi mi giro ed esco lasciando la porta socchiusa, prendo una coperta e mi sdraio sul divano cercando di prendere sonno e riposare un po'. Nella notte ad un certo punto sento urlare così  mi sveglio e corro verso la camera di Paige apro la porta e la vedo dimenarsi nel letto implorando qualcuno di lasciarla andare a quel punto mi avvicino a lei e mi siedo sul letto scuotendola leggermente e chiamandola – Paige, Paige svegliati!-  lei apre di colpo gli occhi si tira su respirando affannosamente – Ehi, stai tranquilla. Va tutto bene. Ci sono qui io con te- lei si gira e mi abbraccia appoggiando la testa sulla mia spalla nell'incavo del collo, piangendo – Va tutto bene, sei al sicuro, non ti lascio sola- dopo qualche minuto si tranquillizza un po' e si tira su appoggiandosi a me – hai avuto un' incubo?- le dico accarezzandole una guancia per asciugarle le lacrime, lei con la testa china annuisce senza riuscire a parlare – scusami se ti ho svegliato- mi dice con tono dispiaciuto io la guardo intenerito da quegli occhioni da cucciolo spavento, ma al tempo spesso profondi che mi hanno rapito sin dal nostro primo incontro, la stringo forte a me rassicurandola - non dirlo neanche per scherzo,  io sono qui per te , e ci sarò sempre.  Ricordalo Paige.- dopo che si è tranquillizzata la faccio distendere, mi alzo e quando sono sulla soglia mi dice – Rainer… resteresti con me?- la guardo con amore e stupore – Si…- dico con decisione, mi avvicino al letto sistemandomi sotto le coperte con lei, le metto un braccio intorno e lei si adagia sul mio petto, -…per sempre -.    continuo io . E ci addormentiamo l'uno nelle braccia dell'altra.