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Autore: Happy_Ely    24/10/2018    0 recensioni
Dove è quel vampiro cattivo?
Quello che nella notte quando ti si avvicina, rimani impietrito senza muovere un dito, terrorizzato dal brillare dei canini al chiarore di luna, ma allo stesso tempo sei attratto da quel carisma sovrannaturale?
Quello da cui vorresti fuggire, ma sai che non ci riuscirai mai, e perché resistergli? Non è dolce il suo abbraccio che fa scivolare lentamente la vita, via via che il sangue ti viene succhiato?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Zero Kiryu
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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“ Il nostro pentimento non è tanto un rimpianto del male che abbiamo fatto, quanto la paura del male che ce ne può venire.”
 
Capitolo tre: Un guardiano sempre scontroso, una vampira dagli occhi blu e un amore trafitto dalle zanne dell’ odio.
 

Bastard blood: third cover!

 
Quando mi risvegliai, erano le sette e mezzo del mattino.
 
Mi guardai attorno, la stanza era in perfetto ordine e il mio migliore amico non era sulla scrivania, molto probabilmente si era alzato prima di me e vedendo che dormivo tranquilla era andato nella sua stanza a riposarsi.
 
Mi ributtai sul cuscino e provai di nuovo a chiudere gli occhi, ma sembrava che il sonno e la stanchezza accumulate nelle due notti precedenti fossero svanite nel nulla.
 
- Voglio morire! – Dissi mentre mi alzavo dal letto e andavo verso il bagno.  Dovevo far andare via tutte le sensazioni negative che avevo accumulato. 
 
Dopo essere entrata nel bagno, chiusi la porta dietro di me, andai verso la doccia e aprii l’acqua.
 
Mentre aspettavo che si riscaldasse m’iniziai a spogliare, gettando i vestiti a terra. Avevo bisogno di una doccia calda per lavare via tutto.
 
Una volta rimasta del tutto nuda mi guardai allo specchio e notai con grande disappunto che il morso delle sere precedenti era ancora li, vivido e ben visibile.
 
- Si fotta! – Imprecai mentre mi giravo verso la doccia e senza aspettare un attimo entrai. Il flusso di acqua calda mi colpi in piene ed io chiusi gli occhi per godermi quella piccola sensazione di tranquillità che solo l’acqua calda mi poteva dare.
 
Mi godetti il getto caldo per un po’, poi presi lo shampo e m’iniziai a insaponare i capelli.
 
Erano terribilmente sporchi e districarli mi fu veramente difficile, in quelle notti non me li ero legati con una treccia e il risultato era stato un groviglio di capelli neri tutti ammatassati tra di loro.
 
Passai una abbonante mezzora sotto la doccia, strofinando ogni parte del mio corpo per essere sicura di lavare via qualunque brutta sensazione e presentimento. L’acqua aveva questo strano effetto di calmarmi anche quando tutto andava male.
 
Dopo un po’ uscii dalla doccia e presi l’accappatoio, poi la spazzola e inizia a pettinarmi i capelli, per fortuna ora erano puliti e facevano un buon odore.
Me li legai, ancora bagnati,  in uno chignon  provvisorio e corsi a prendere i vestiti da mettere, una camicia ed un paio di pantaloni blu scuro.
Mi vesti velocemente poi la mia attenzione fu attirata da dei rumori di sotto.
 
- Ruka e Hanabusa staranno di nuovo litigando. – Dissi ad alta voce mentre ritornavo nel bagno per riasciugarmi i capelli, sciolsi lo chignon ma a quel punto la mia attenzione fu attirata da un urlo improvviso.
 
Senza pensarci uscì dalla mia camera e corsi verso il piano di sotto per vedere cosa stava succedendo.
 
- CHI HA URLATO?! – Gridai scendendo i gradini a due e due, nella sala comune si era alzato un polverone troppo fitto, non riuscivo a distinguere niente e nessuno.
 
- RAGAZZI! – Gridai ad alta voce cercando, vanamente, di scorgerli in mezzo a tutte quelle macerie.
 
- ERENA ABBASSATI! – Disse la voce di Shiki mentre mi prendeva per i fianchi e mi buttava  a terra evitando che un fendente nero mi colpisse.
Cademmo a terra, la polvere si stava diradando e finalmente riuscii a vedere i miei amici, nascosti dietro le poltrone e pronti ad attaccare.
 
- YUKI! COSA CI FAI QUA? È PERICOLOSO! – Dissi mentre mi avvicinavo a lei, per evitare che quel coso nero mi potesse vedere.
 
- Te lo spiega dopo ora dobbiamo capire cosa sia quella cosa! – Disse Rima mentre puntava due dita, cariche di fulmini, verso l’essere nero.
 
- Dimmi che i tuoi schizzi non hanno di nuovo preso vita! – Fu il commento di Aidou mentre si avvicinava a me e Yuki.
 
- Io e Kain abbiamo bruciato tutti gli schizzi neri! – Risposi mentre mi guardavo in torno quell’essere sembrava non vederci.
 
- Non lo puoi avere creato inconsciamente? Sai nel sonno o mentre pensavi a qualcosa? – Disse Ichijou mentre apriva la sua katana.
 
- NON LÌ POSSO CREARE SENZA LA CARTA E LA CHINA! – Risposi io quasi gridando, il dubbio di non poter controllare i miei poteri si era instillato dentro di me, forse a causa del mio patrigno.   La mia salute era peggiorata con la sua presenza.
 
- Ho una idea, io lo provo a distrarre mentre voi lo attaccate da… - Yuki fu interrotta dal fendente che ci separo, spingendoci ai lati apposti della stanza.
 
- Dannazione! Andate ad aiutare Yuki!  - Gridai io mentre mi rialzavo e mi guardavo in torno per cercare dei fogli o una qualsiasi superficie bianca, se quell’essere era un  mio disegno che aveva preso vita dai miei pensieri , l’unico modo per sconfiggerlo era quello di  rinchiuderlo dentro una carta o una stoffa.
 
Kain riuscì a prendere Yuki prima che quell’essere la attaccasse ancora, poi fu il turno di Aidou e Rima che insieme lanciarono fulmini e ghiaccio nella sua direzione, catapultandolo fuori dalla sala comune, facendolo finire in cucina.
 
Intanto io avevo trovato uno dei miei tanti album da disegni e prendendo il primo foglio libero corsi verso quell’essere per evitare che attaccasse Ruka.
 
Saltai sopra il divano per darmi più slancio e con l’album lo colpii alla testa, il gioco era fatto.
 
Ma il mostro rimaneva ancora li, non si smaterializzava come ogni volta che riponevo i miei disegni dentro i loro fogli. Quello non era un disegno e la conferma la ebbi quando questi si girò verso di me e sul suo volto comparvero due occhi bianchi e un sorriso dal quale s’intravedevano i denti aguzzi.
 
Conoscevo troppo bene quella figura che per anni aveva tormentato la mia vita e con il cuore in gola urlai: - SCAPPATE TUTTI ORA! – Prima di essere scaraventata fuori dalla finestre nel nostro giardino.
 
- Che cosa sta succedendo!? – Kaname era appena arrivato con Senri al suo seguito e poco più distante c’era pure Zero.
 
- Erena scappa presto!  - Disse la voce di Aidou ma non riuscivo a sentire da dove prevenisse, i miei sensi non mi rispondevano ero terrorizzata e non riuscivo a muovermi mentre quella cosa mostruosa stava venendo verso di me.
 
-  Scappate o l’ombra vi…vi… - La vista cominciava ad annebbiarsi mentre i colori intorno a me cominciavano a sparire, tutto si faceva grigio, i suoni sparirono del tutto e un pungente odore di sangue si sparse nell’aria.
 
Non sapevo dire se era mio o di qualcun altro, l’ultima cosa che vidi furono un paio di occhi color malva venire verso di me e poi il buio.
 
- SCAPPATE TUTTI PRESTO! – Gridai, mi ero svegliata improvvisamente da quello che doveva essere un incubo.
 
Cercavo di controllare il respiro e il battito cardiaco ma più ci provavo più mi veniva difficile, mi guardia in torno e vidi che non ero più nel giardino del nostro dormitorio, ero in una stanza sopra un divano con le mani fasciate da bene sporche di sangue.
 
Nessuno dei miei amici era lì e mi sembrava di impazzire, mi strinsi le mani attorno alle spalle per cercare di placcare i brividi di freddo che mi stavano invadendo il corpo. Era una sensazione orribile quella che stavo provando, avevo le lacrime agli occhi e non riuscivo a calmarmi.
 
Kaname.
 
Aidou.
 
Shiki.
 
Rima.
 
Ruka.
 
Kain.
 
Senri.
 
Ichijou.
 
Yuki.
 
Zero.
 
Potevano essere morti tutti a causa della mia imprudenza ed io ero rimasta sola.
 
Inizia a piangere, la testa mi faceva male, il battito cardiaco era ancora più veloce e respiravo affannosamente, mi rannicchiai su me stessa per proteggermi.
Ero rimasta di nuovo sola e questo mi stava uccidendo.
 
Dentro di me strane e macabre voci continuavano a farsi sentire, erano troppe ed io stavo seriamente impazzendo.
 

“ Li hai uccisi tutti quanti! ”
 
 “ Avresti Dovuto dire  la verità sin dall’inizio! Ora guarda, dove sei arrivata! ”
 
“ È tutta colpa tua! Tua e della tua stupida testardaggine! ”
 
“ Sei condannata a rimanere sola per tutta l’eternità! ”
 
- BASTA SMETTETELA DÌ PARLARE! – Gridai cadendo dal divano e scoppiando definitivamente a piangere.
 
Poi la porta si aprì, sentii due braccia cingermi le spalle e la voce di Aidou dire: - Erena calmati sono qui! –
Mi girai verso di lui.
 
- Aidou… sei… sei… - Non fini la frase e lo abbracciai  di scatto mentre ancora continuavo a piangere.
- Perdonatemi! È stata tutta colpa mia! – Dissi stringendolo ancora forte come se potesse sparire da un momento all’altro.
 
- Ma cosa stai dicendo Erena! Tu non puoi creare ombre lo sappiamo bene. – Disse Rima mentre mi accarezzava le spalle per cercare di tranquillizzarmi.
 
Pian piano alzai gli occhi e vidi che tutti i miei amici erano lì nella stanza, in più notati il preside e il professor Yagari.
 
- Invece si! Se solo… - E di nuovo le lacrime ripresero a solcare il mio viso.
 
- Qualcuno calmi quella vampira isterica! – Disse Yagari mentre si portava una mano sulla tempia, il suo sguardo mi trafisse e dentro di me mi senti ancora peggio.
 
- Erena calmati o ti scoppierà un mal di testa con i fiocchi questa volta, non è successo niente! – Aidou continuva ad accarezzarmi i capelli, cercava di calmarmi ma io non ci riuscivo.
 
- Ha mai avuto un attacco di panico del genere? – S’informò il preside con Kaname, era preoccupato, lo leggevo dai suoi movimenti e questo mi metteva ancora più in ansia.
 
Possibile che avessero scoperto tutto?
 
Poi a un tratto qualcosa di freddo mi colpì. Mi toccai il viso ed era acqua, poi alzai lo sguardo e i miei occhi s’incontrarono con quelli color malva di Zero, erano incazzati ma allo stesso tempo sembrava che stessero dicendo di calmarmi.
 
- ZERO SEI IL SOLITO IDIOTA! PERCHE’ L’HAI FATTO!? – Disse Yuki mentre lo colpiva con un pugno allo stomaco.
 
- ALMENO SI E’ CALMATA! – Rispose lui mentre usciva dalla stanza, poi aggiunse: - Fossi in voi, la lascerei solo con le ragazze mentre qualcun altro  mi aiuta a perlustrare i dintorni, non sappiamo se quella cosa è ancora viva e non voglio avere ancora sorprese per questa notte. – Era freddo e scontroso come al solito ma sembrava voler dire qualcos’altro con il suo discorso.
 
- Facciamo come dice Kiryu, Yuki ti affido Erena, mentre io e Ichijou parleremo con il preside  e  il professor Yagari. Hanabusa, Kain e Shiki andranno a controllare i dintorni. Non voglio nessuna obiezione avete capito? - Disse Kaname mentre mi rivolgeva un sorriso per tranquillizzarmi.
 
Tutti quanti si accinsero a eseguire gli ordini, ma prima che Zero lasciasse la stanza, dissi: - Hanno paura della luce! – Tremai quando il suo sguardo si poso su di me.
 
- Buono a sapersi. – E uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di se.
 
- Ei va tutto bene?  - Rima mi era rimasta vicina per tutto il tempo e continuava  ad accarezzarmi le spalle.
 
- Su forza, vuoi che ti prepari un bel bicchiere di sangue?  - Disse Ruka mentre si scostava dalla parete per andare verso  la sua borsa.
 
- Intanto io ti vado a prendere il phon e dei vestiti puliti,  così puoi cambiarti. – Disse Yuki mentre  usciva dalla stanza sorridendo.
 
Rima mi aiutò ad alzarmi e poi ci sedemmo sul divano blu della stanza, continuava ad osservarmi e io non sapevo il motivo.
 
- Ora che non c’è Yuki puoi parlare Erena, sappiamo che qui qualcosa non quadra. – Disse Ruka mentre mi porgeva un bicchiere con quel liquido rosso.
 
- Quello che è successo non è normale,  se sai qualcosa o se hai paura di qualcosa devi dircelo, l’ombra ha cercato di rapirti una volta che sei svenuta. – Aggiunse Ruka mentre si sedeva accanto a me.
 
- Bevi e poi sputa il rospo. – Fu il commento secco di Rima mentre continuava a mangiare i suoi mikado.
 
Mandai il bicchiere tutto giù in un sorso però ero ancora indecisa se confessare tutta la verità, avevo troppa paura.
 
- Ragazze io sono molto stanche e quello che voglio  è solo dormire in questo momento. – Risposi mentre mi portavo le mani sugli occhi per evitare che le ragazze vedessero i miei occhi in quel momento.
 
Entrambe si guardarono negli occhi, come a decidere cosa fare.
Fu la voce di Yuki a ridestarci dalla nostra conversazione: -  Erena spero che questi vestiti ti vadano bene, purtroppo non ho molti pantaloni così ti ho preso una gonna e delle calze lunghe. – Disse lei mentre mi porgeva il tutto mentre sorrideva.
 
Cercai di sorridere a mia volta e la ringraziai per il suo gesto.
 
- Ma di cosa, se vuoi farti una doccia  falla pure tranquillamente, per sta notte tu e le ragazze resterete in questa stanza degli ospiti, i ragazzi saranno smistati nelle altre. -  Yuki sorrideva e il suo sorriso mi rassicurava in parte.
 
- Allora con il vostro permesso io mi asciugo i capelli e mi cambio e poi vado a letto. – Dissi mentre mi alzavo e andavo verso il bagno.
 
- Per voi invece ho preso questi, spero che vadano bene, per un po’ le lezioni della Night class verranno interrotte, almeno finchè non troveremo il responsabile di quello che è accaduto oggi. – Continuò Yuki mentre porgeva dei cambi a Ruka e Rima.
 
- Grazie, il preside ha già qualche sospetto? – Chiese Rima mentre continuava a mangiare i suoi mikado.
 
Chiusi la porta del bagno, mi tolsi la camicia e poi accesi il phon e iniziai ad asciugarmi i capelli. Quel dannato morso non voleva sparire, eppure gli avevo messo ogni tipo di prodotto, ma i segni erano ancora troppo evidenti.
 
- Dovrò chiedere a mia cugina di mandarmi qualche altro prodotto più forte o se… - Non fini la frase che Ruka entrò dentro il bagno e si paralizzò alla vista del morso.
 
- Chi ti ha fatto una cosa del genere?! – Chiese mentre si avvicina a me e mi spostava i capelli via dal morso.
 
Rimasi in silenzio cercando di trovare una qualsiasi scusa plausibile da inventare in quel momento.
- Ruka così mi fai male! – Provai a divincolarmi ma in quel momento Ruka mi teneva ferma e continuava ad osservare il morso.
 
- Ma cosa sono… Non ci credo che cosa ti hanno fatto?  - Chiesi Rima,  si era fermato sull’uscio della porta e sul suo volto si era dipinta una espressione di rabbia.
 
- Ragazze per favore smettetela. – Cercai ancora di divincolarmi da Ruka ma la sua presa era troppo stretta.
 
- Qualcuno ti sta perseguitando?Che cosa hai combinato ? –  Rima continuava a fare domane mentre Ruka continuava ad osservare il morso che il quel momento cominciò  a bruciare.
 
I miei incubi più grandi si stavano per avverare, sperai con tutto il cuore ch nessun altro entrasse dentro la stanza, ma come al solito i Kami non esaudirono questo mio desiderio.
 
Erano appena entrati tutti, nessuno escluso anche il preside e il professor Yagari, nella stanza. Tutta quelle situazione poteva essere definita solo con una parola: tragedia.
 
- Com’è possibile che un vampiro estraneo riesca ad entrare ed uscire senza essere notato o percepito da nessuno di voi?! – Il preside  era in ansia e furioso allo stesso tempo, continuava a camminare avanti e indietro per tutta la stanza.
 
- L’unico momento possibile è l’alba, quando noi guardiani stacchiamo il nostro turno di guardia, ma è anche il momento in cui voi ritornate dalle lezioni. – Disse Yuki mentre il suo sguardo si incupiva.
 
- È  recente come morso, quando è successo? – Chiese il professor Yagari, il preside gli aveva chiesto di darmi una controllata, il suo sguardo era più serio di quello che aveva nelle sue lezioni.
 
Deglutii a fatica, ma non risposi, loro non dovevano sapere nulla della mia situazione.
 
-  Erena devi dire tutta la verità forza. – Disse a quel punto Kaname, il suo tono non era dei migliori, era serio e quando assumeva questo tono significava che stava per succedere qualcosa di brutto, di molto brutto.
 
- Mi spiace Kaname-sama ma non posso dire nulla. – Risposi abbassando lo sguardo e mordendomi il labro inferiore.
 
- Lo sai che non puoi andare avanti così sputa il rospo. – Pure Aidou stava cercando di farmi parlare, il mio migliore amico non si stava risparmiando .
 
- NON POSSO DIRE NULLA! – Sbottai improvvisamente alzandomi e dirigendomi verso la porta, poi aggiunsi: - Siete già stati coinvolti fin troppo, ora lasciatemi sola!  - Stavo per aprire la porta quando una mano mi prese il polso, mi girai di scatto e i miei occhi si scontrarono con quelli di Zero.
 
- Vuoi davvero uscire  la fuori con quell’ombra ancora in giro?  - La sua voce era ferma e il suo sguardo impassibile.
 
- So come difendermi. – Risposi mentre cercavo di divincolarmi da lui,  ero ancora troppo debole a causa dello scontro di oggi.
 
- E sentiamo un po’ quando ti scontrerai con lui cosa farai? Sarai in grado di affrontarlo o… - Aveva lasciato volutamente la  frase in sospeso per provocarmi.
 
- Non sono affari che ti riguardano. – Risposi secca mentre con il mio sguardo cercavo di intimidirlo.
 
- Qui finisce con un una gara a chi si trafigge per primo con lo sguardo più freddo. – Shiki aveva fatto uno dei suoi classici commenti e per questo aveva ricevuto una sberla da Rima.
 
- Invece si, non hai mai pensato che il tuo amico avrebbe potuto uccidere qualche ragazzo della Day class?  - La sua voce era piena di rabbia e questo mi faceva sentire ancora di più il peso delle mie decisioni.
 
- Lui non è un mio amico, è solo un fottuto coglione che vuole solo bere il mio sangue e che odio con tutto il mio cuore… ma se no rispetto il nostro patto lui ammazzerà tutte le persone a me care! – Sbottai tutto di un fiato mentre chiudevo gli occhi per trattenere le lacrime.
 
Guardai Zero negli occhi e solo allora notai che il suo sguardo si era lievemente addolcito,  aveva innescato quella scenata per farmi dire la verità. Nella sala era calato uno strano silenzio e io in quel momento volevo solo morire.
 
- Ora ti prego, lasciami riposare, non ne voglio parlare ora. – Dissi assumendo il tono più calmo che possedevo, l’unica cosa che mancava era un litigio con Zero.
 
Uscii e chiusi la porta dietro di me, e solo quando giunsi nella stanza che mi era stata assegnata dal preside per quella notte iniziai a piangere.
 
Tutto stava capitolando, tutto quello che avevo faticosamente costruito si stava distruggendo.
Mi morsi il labbro inferiore a sangue pur di non far sentire i miei singhiozzi.
Mi ero pentita di tutte le miei scelte, in quel modo ero solo riuscita e rimandare i guai ma non ad affrontarli realmente.
Amavo troppo i miei amici, il collegio e Zero per lasciare che ogni cosa mi venisse sottratta.
 
Ormai la vera tragedia era iniziata ma ero decisa nel trovare un lieto fine per me e per i miei amici ad ogni costo.


Angolo autrice:
Vi giuro, io volevo aggiornare ieri sera ma non so per quale   assurdo motivo il computer non me lo permetteva! Ho santiato come una pazza!
E ora a noi!
Spero che il capitolo vi  piaciuto è un po' movimentato lo so, ma ogni tanto ci sta no?
La storia si infitisce,Erena orami è divisa in due ha puara ma allo stesso tempo è incazzata con se stessa!
Non vedo l'ora  di poter leggere i vostri pareri su non siate timidi!
Giuro che non mangio!
Qui vi lascio il link della mia pagina di devian art dove potete trovare le cover colorate della storia fatte da me!

 happy-ely

Ci vediamo al prossimo capitolo, già ve lo anticipo sarà incentrato su Kaiba il nostro bel tenebroso vampiro!
Baci

Happy

 
   
 
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