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Autore: Shireith    25/10/2018    2 recensioni
Queen Bee, l’espressione seccata, spostò lo sguardo su Carapace e Rena Rouge, i quali, se possibile, sembravano ancora più prossimi alle nozze di quanto non lo fossero quegli altri due, poiché Rena Rouge sorreggeva il volto di Carapace tra le mani mentre gli sussurrava qualcosa di sdolcinato.
Missing moment che si va a collocare tra Catalyst e Mayura.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Chloè, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’importanza delle buone maniere



 «Hai tante belle qualità, milady, ma, se permetti, lascia che sia io a fare del sarcasmo, la prossima volta: mi riesce meglio.»
 Queste erano le parole che Chat Noir le aveva rivolto poco tempo prima, durante un quotidiano tentativo di Papillon di impossessarsi dei loro miraculous. Mentre erano alle prese con l’ultima vittima del loro principale nemico, Ladybug, nell’impulso del momento, non era riuscita a trattenere un’osservazione ironica – di quelle di cui Chat Noir era maestro. E probabilmente era stata proprio l’influenza del collega, capace di darsi alle spiritosaggini anche in un momento poco opportuno, che l’aveva contagiata, spingendola a snocciolare una freddura che era sicura avrebbe fatto ridere l’altro.
 Tuttavia, l’esito non era stato dei migliori. E, benché per Ladybug non fosse facile ammetterlo, questo perché, dei due, era certamente Chat Noir lo specialista. Le sue uscite sarcastiche erano solitamente fuori luogo e riguardavano spesso un flirt non richiesto, sì, ma Ladybug doveva ammettere che ci sapeva fare. In qualche modo, il tempismo da lui scelto sembrava sempre essere quello giusto, nonostante si trovassero nel bel mezzo di una battaglia; e, allo stesso modo, Chat Noir sapeva ben dosare le sue parole. Ogni volta che le sue labbra articolassero una freddura, Ladybug rideva.
 Dove le trovava, poi? Ladybug aveva cominciato a credere che avesse un talento naturale: come lei era in grado di capire all’istante come adoperare il suo Lucky Charm, così Chat Noir si guardava attorno e, nel giro d’un istante, ecco che gli saltava alla mente un’affermazione ironica. Era un maestro nello sdrammatizzare anche le situazioni più gravi con un po’ di sarcasmo. Questo Ladybug lo riconosceva. Eppure, lei detestava perdere contro il collega, e quindi ecco che il suo solito giudizio l’abbandonava un attimo, giusto il tempo per lasciar spazio all’ilarità del momento.
 I cinque eroi erano radunati sulla cima di un palazzo, e dall’alto rimiravano ciò che la Giornata degli Eroi era diventata per mano di Papillon.
 Vagando con lo sguardo, Chat Noir adocchiò un akumizzato che aveva momentaneamente rimosso dalla sua memoria: questo correva con velocità in tutte e quattro le direzione, andando in giro come una trottola. «Non gli viene da vomitare, con tutto quel movimento?»
 «Il modo in cui è vestito fa vomitare» sentenziò Queen Bee.
 Affermazione, questa, che passò quasi inudita alle orecchie degli altri quattro eroi, poiché Ladybug disse: «In ogni caso, quando lo prenderemo, sarà solo lui a rimetterci
 Chat Noir le scoccò un’occhiata sorpresa e al tempo stesso brulicante d’interesse. «Milady, era forse una freddura, quella che ho appena sentito?»
 Lei sostenne il suo sguardo con baldanza. «Chi è che non è adatta a fare del sarcasmo, ora?»
 «Mh, non saprei.»
 «Oh, per favore – ammetti che ti è piaciuta e basta.»
 «Non siamo un po’ troppi sfacciati, ora?»
 «Perché, avresti davvero il coraggio di dire che non era migliore di molte delle tue? O devo ricordarti, non so, il clown?»
 «Ah, ma quello era solo un test di prova...!»
 «Oh, ma davvero?»
 Queen Bee, l’espressione seccata, spostò lo sguardo su Carapace e Rena Rouge, i quali, se possibile, sembravano ancora più prossimi alle nozze di quanto non lo fossero quegli altri due, poiché Rena Rouge sorreggeva il volto di Carapace tra le mani mentre gli sussurrava qualcosa di sdolcinato.  
 «Scusate, è davvero possibile che io sia l’unica lontanamente interessata a sconfiggere Papillon? Disposta a ignorare lo stato pietoso in cui si trovano i miei capelli, per giunta!»
 «… e il verde ti dona tantissimo, tesoro.»
 Queen Bee indirizzò a Rena Rouge uno sguardo estremamente seccato.
 «Ladybug! Chat Noir!» chiamò, sperando nel soccorso dei due.
 «Qual è la parola magica?»
 «La parola magica?» indagò Ladybug.
 Chat Noir liquidò la domanda con un vago gesto della mano, e Ladybug comprese che era probabilmente una qualche stupidaggine riguardante i due.
 «Queen Bee?» la incalzò Chat Noir, posizionando una mano dietro l’orecchio e protendendosi verso di lei come a voler sentir meglio.
 Prima di rispondere, Queen Bee digrignò i denti, giurando a se stessa che gliel’avrebbe fatta pagare. «Per favore.»  
   
 
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