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Autore: nonpossocancellarti    25/10/2018    2 recensioni
Forse ho dedicato troppi anni a te, invece che a me stessa.
E infatti vedi? Sono cresciuta a metà.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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17/09/2018
 
La scorsa lettera non l’ho scritta per te, però caso strano il tuo nome c’era lo stesso.
Cosa vuol dire? Che sei ovunque? In ogni persona? In ogni situazione della mia vita, per quanto contorta, tu non molli mai la presa.
In realtà forse sono io che non la mollo mai, mi piacerebbe davvero poter dire il contrario, ma nemmeno le tue labbra che ne toccano altre mi fanno cambiare idea.
Sono cocciuta quando serve, mi piacerebbe sentirti dire che questa mia sensibilità nasconde mille sfumature, mi piacerebbe sentirti dire che in realtà mi capisci.
Ti ho sempre visto così solare ma allo stesso tempo così riservato, con quegli occhi azzurri che non so decifrare. Con quella risata nervosa che tiri fuori solo quando ti fai prendere dal panico, un po’ come faccio io.
Eppure ti serve così poco per essere felice.
Non so nemmeno se la mia timidezza e il mio volermi nascondere a tutti i costi ti basterebbero.
Tu da cosa ti nascondi? Se sei felice, perché non mostrarlo?
Vorrei poter dire che sono felice per te, vorrei non sentirmi così egoista, e credimi che a metterti da parte ci ho provato, in realtà continuo a provarci perché quasi non riesco a guardarti da quanto non ti sopporto. Forse doveva andare così, guarderò da lontano tu che stringi la sua vita, lei che affonda il suo viso nel tuo collo, lei che conosce il tuo profumo fin troppo bene, lei che ti sente sospirare sulla sua pelle da tempo.
E io che sono qua da sola, da sempre oserei dire, sono una ragazza rotta in tutto per tutto.
L’amore non so cosa sia, nessuno mi ha mai abbracciato o baciato perché volesse farlo davvero.
Io sono sempre stata un diversivo, un divertimento, una ragazza incompleta che però fa sentire gli altri completi e forse è qui che sbaglio.
Ci sono nata così, aggiungici che tu non ci sei mai stato e la combo è completa.
Eppure non te lo direi mai che nonostante in una parte del mio cuore ci possano essere altre persone, in tutto il resto ci sei sempre tu.
Sono orgogliosa, odio sentirmi debole davanti agli altri, ma con te è inevitabile lo sai?
Mi fai sentire senza forze. Come ho scritto un po’ di tempo fa, vorrei vomitarti fuori da me.
Non mi fai più bene. Non mi sento manco più in diritto di raccontarti storie che non saprai mai.
Ma se, per un attimo, cerco di scacciare questa nuvola nera, vedo me e te in qualche città tipo la tua di cui vai tanto fiero, magari d’inverno mentre geliamo e ci rinchiudiamo in un bar e finisci per prenderti la solita birra.
Ci provo ad immaginarci seduti uno difronte all’altro, poi penso a come reagirei.
Perché stanotte ho sognato di guardare una persona negli occhi, ci riuscivo, perché non eri tu.
Tu probabilmente mi faresti cadere in mille pezzi, mi faresti ridere, piangere, impazzire.
Non so più cosa dire, le parole mi mancano, ho solo sospiri ormai. Non è giusto.
Ti odio (ti amo), per sempre.
 
25/10/2018
 

E’ passato più di un mese dall’ultima volta che ti ho scritto.
Vorrei dirti tante cose, ma non so da dove iniziare.
Prima di tutto: ti penso ancora.
Ogni tanto i tuoi occhi azzurri mi vengono in mente ma non mi fanno più lo stesso effetto di prima.
Mi fanno solo sentire stanca e vuota.
Forse ho dedicato troppi anni a te, invece che a me stessa.
E infatti vedi? Sono cresciuta a metà.
Ho appena fatto 20 anni. Sono sempre stata terrorizzata da questo numero.
E ora capisco il perché.
Sto cercando risposte ovunque a quelle domande che mi pongo ogni giorno, tipo se è giusto sentirsi così a quest’età.
“La crisi del quarto di secolo” la definisce internet, quando senti di non possedere più la libertà e la leggerezza dell’adolescenza, che io ho sempre sentito poco, ma che ora mi sento scivolare via pian piano.
Ed è proprio come se fossi smarrita in un buco nero, non so come muovermi, dove andare, ogni strada non mi permette di vedere cosa c’è alla fine della via.
Tu ci sei già passato, di anni ne hai 25, chissà come ti sentivi.
Tu, sopraffatto costantemente da una realtà molto più grande di te, già a quell’età.
A te come va? Stai ancora con lei? Non ti vedo più felice.
Forse perché non ti vedo più, e basta.
Quest’estate mi ha fatto pensare tanto, sentire tanto, mi sei ritornato in mente e pensavo di non riuscire a farti uscire più.
E poi è successo. Ho conosciuto una persona qualche mese fa.
E’ lui il ragazzo di cui ti parlavo nella scorsa lettera.
Lui che, ormai, mi appare un po’ troppo spesso in sogno.
Lui, un po’ impossibile come te, anzi irraggiungibile perché ha paura.
Per la prima volta nella mia vita ho conosciuto una persona che mi spaventa non per la sue cattive intenzioni, ma per il suo essere così tanto uguale a me che a volte non so come gestirlo, perché non so neanche come gestire me stessa.
Però il nostro legame mi dà forza. Ce ne siamo dette di tutti i colori, non ci siamo sentiti per giorni ma siamo sempre ritornati. E’ come se fosse sempre con me.
Anche se ora, non saprei come definirci.
Sono stanca di vederlo scappare.
Forse saresti felice di saperlo, magari te lo racconterei anche a voce perché ti giuro, lui è tutto da scoprire.
Perché è irraggiungibile? Perché non si fa prendere, la paura ha la meglio su di lui.
Non capisce che stare da soli è meglio.  Ma lui preferisce stare con qualcuno che non sa leggerlo dentro.
Perché io non posso essere lì con lui.
Forse a volte mi prende un po’ per scontato? Non riesco a capire.
Mi chiedo spesso cosa mi riserverà il destino, chissà se ci sarai tu, se ci sarà lui, se non ci sarà nessuno dei due.
Io continuo a credere che qualsiasi emozione così forte, arrivi per una ragione.
O, forse, devo solo smetterla di sognare.
  
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