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Autore: jarmione    26/10/2018    3 recensioni
ATTENZIONE!! UN ISABELLA DIVERSA DA QUELLA CHE CONOSCIAMO!!
“Hai intenzione di dirlo ad Esme?”
Carlisle si morse il labbro inferiore, senza rispondere.
Sapeva che Edward gli avrebbe letto la mente, aveva ben poco da dire a quel ragazzo.
“Hai idea delle conseguenze?”
“Ne sono consapevole”
“E di noi?” Chiese ancora Edward “Rosalie non sarà d’accordo e Jasper non sempre riesce a controllarsi”
“Risolverò anche questo” tagliò corto Carlisle, uscendo dalla macchina e salendo le scale.
Edward lo raggiunse.
“Spero tu sappia quello che fai” e detto questo se ne torno nella sua stanza.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun libro/film
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Sono in un imperdonabile ritardo e me ne rendo conto…fustigatemi e fucilatemi!
Per fortuna ho trovato un attimo per rispolverare questa long.
Spero che qualcuno ancora mi segua.
Ciauuuuuuuu
 
 
“Non dovresti essere qui” mormorò Edward.
Bella spalancò la bocca.
Non si vedevano da anni, lei voleva riavvicinarsi e tutto ciò che aveva da dire era quello?
Si sentiva presa in giro ma cercò di stare calma.
Voleva Edward e voleva parlare.
Non si sarebbe lasciata intimorire.
“Sono esattamente dove dovrei essere”
“Nella zona dei lupi?”
Bella sospirò “Vicino a te”
Edward la guardò.
I suoi occhi rosso sangue la guardavano imploranti, cercava salvezza, mentre la sua bocca sembrava pregustare la sua pelle.
Per istinto si tirò su il cappuccio della felpa, sia per proteggersi da un eventuale morso sia perché non voleva che il suo odore arrivasse Edward facendolo impazzire.
Si sentì, comunque, sporca, ingrata e con la voglia di sprofondare sotto due mila metri di terra.
Stava mancando di rispetto ad Edward coprendosi il collo e gli stava dimostrando di non avere fiducia, cosa non vera in quanto ne aveva tanta.
Si fidava di lui più di quanto dava a vedere.
“Vattene, Bella” ordinò Edward con tono autoritario “torna a casa”
Bella si stizzì, dopo tutto quello che aveva passato osava anche ordinarle di andarsene?
Neanche morta.
“Non sei mio padre, non puoi darmi ordini!” ribattè.
Edward assunse uno sguardo furioso ma faceva di tutto per trattenersi e non darlo a vedere.
Si vedeva, anche, che stava combattendo con l’istinto di morderla, cercava di reprimerlo e forse non sarebbe durato a lungo.
Ma lei era pronta a tutto, non le importava se veniva morsa e/o trasformata.
Non voleva morire senza averlo rivisto e riabbracciato.
“Posso fare molto più di quanto immagini, visto che siamo imparentati” sibilò lui.
“Non siamo consanguinei, non sei realmente mio fratello e non sei Carlisle!” Bella aumentò il tono di voce.
“E delle guardie del corpo che mi dici?” domandò indicando col capo il branco di lupi che si era formato dietro Bella, senza che lei se ne accorgesse “nemmeno loro sono tuoi parenti, eppure sei lì”
Lei non rispose, il silenzio era interrotto solo da ringhi sommessi e sguardi di fuoco tra i lupi ed Edward.
Uno di questi, Jacob, si mise al suo fianco, lanciando un’occhiataccia alla ragazza che aveva disobbedito agli ordini dei Quileute.
“Non voglio farle del male” disse, rivolto ai lupi a cui riusciva a leggere il pensiero “deve ringraziare la felpa che indossa”
Bella si ricordò che la felpa che vestiva era di Carlisle e quindi il suo odore attutiva parecchio, senza contare che odorava di cane bagnato a causa di Jacob.
“Non sto invadendo il Vostro territorio”
 
–Devi andartene, Cullen– gli disse Sam –ci sono già abbastanza problemi, senza che ne crei tu, Bella è al sicuro qui alla riserva e non intendiamo farla venire dall’altra parte con il rischio che tu o il dottore perdiate nuovamente il controllo–
 
Edward scosse la testa e rise “Pensa a quello che potreste fare voi in modalità lupo” rispose “non siete tanto diversi da me e lei ha diritto di scegliere”
“Scusate!” si intromise Bella, evidentemente infastidita “vorrei farvi notare che io sono ancora qui e penso di essere abbastanza responsabile da poter decidere il mio destino e quello che voglio”
Ci fu di nuovo silenzio per qualche istante.
Il lupo che corrispondeva a Jacob stava facendo dei ringhi rivolti a lei.
“Dice che se tu fissi davvero responsabile non saresti venuta qui a cercarmi” tradusse Edward per lei “e, detesto ammetterlo, ma mi trovo d’accordo con lui”
“Che cosa!?” Bella strinse i pugni.
“Sei nel territorio dei lupi, Bella” spiegò lui “non solo convengo che sei al sicuro, per quanto ripugnante sia stare con loro…” ricevette dei ringhi da parte dei lupi “…ma finché sei lì, sei considerata a tutti gli effetti una di loro…Vampiri e Lupi non possono essere amici”
Bella sgranò gli occhi e deglutì, avvertendo il cuore mancare un battito e il respiro mancarle.
Era come nel suo sogno.
Si osservò le mani, con la paura che fosse diventata un lupo ma, per fortuna, non accadde nulla ed era ancora un’umana.
Se il suo sogno stava diventando realtà, allora doveva assecondarlo.
“Ti dimostrerò che non sono una di loro, che non sono un lupo ma solo un’umana che non intendere perdere quello che ha”
Si tolse la felpa di Carlisle e la gettò a terra, prese la rincorsa e fece per saltare sull’altra sponda, cosa che non sarebbe mai riuscita a fare vista la distanza che vi era.
Il fiume era zona neutra, nessuno poteva dire o fare niente.
Il balzo non fu lungo, a malapena un metro e mezzo.
Bella si preparò all’impatto con l’acqua e la roccia su cui, probabilmente, si sarebbe rotta qualcosa.
Ma la collisione non avvenne.
Qualcuno l’aveva afferrata al volo, sotto gli ululati e ringhi dei lupi.
L’urto con il terreno divenne impercettibile, in quanto quel qualcuno aveva attutito botta.
Bella, che aveva tenuto gli occhi chiusi fino a quel momento, li spalancò trovandosi Edward davanti.
Non le importò niente, né il suo gesto e nemmeno gli eventuali rimproveri.
Lo strinse forte a se e inspirò a pieni polmoni il suo profumo.
Se adesso la uccideva poco le sarebbe importato, lo aveva rivisto e abbracciato.
“Ma sei impazzita!?” ringhiò lui alzandosi in piedi a aiutando Bella a fare lo stesso “che razza di idee ti vengono!?”
I Lupi, che stavano nel loro territorio, abbaiavano e ringhiavano.
“E voi cosa volete!?” sbottò Edward “sono in territorio neutro, non sto invadendo il Vostro spazio!” poi tornò a guardare Bella, ignorando i Lupi che sembravano pronti ad attaccarlo “e tu, che cosa volevi dimostrare con questo gesto sconsiderato!?”
Bella abbassò lo sguardo.
Cosa poteva risponderle?
Che lo aveva fatto perché era una stupida? O, forse, perché sapeva che se si buttava Edward l’avrebbe salvata dimostrando che non era un mostro e che poteva benissimo stare con lei?
“Volevo dimostrarti che non sei un mostro”
“E ti sembra questo il modo!?”
“Edward!” la figura di Carlisle, nella sponda destinata ai Vampiri, fece capolino sulla riva, seguito da Emmet e da Jasper.
“Bella!” Emmet, ignorando i Lupi, saltò giù e la raggiunse “stai bene?”
“Emmet…”
“Non credo proprio” gli disse Edward, facendo ricordare a Bella che sapeva leggere il pensiero altrui, tranne il suo di lei “grazie per la tua fiducia”
Emmet, non rispose, lanciando solo un’occhiataccia al fratello.
“Idiota ci sarai tu”
“Non vogliamo creare problemi!” esclamò Carlisle, cercando di calmare le acque “non invaderemo il vostro territorio e non creeremo alcun disturbo”
 
–Il solo fatto che siete qui è già un disturbo! – disse Jacob
Sam gli ringhiò contro –Sta zitto! – poi guardò Carlisle – Bella resta qui! L’ha messa in pericolo –
 
“Le ho salvato la vita”
“Sentite…” si intromise di nuovo Carlisle che, non potendo leggere il pensiero dei Lupi, poteva immaginare i discorsi dalle risposte che Edward dava “…noi adesso ce ne andremo” li rassicurò “per qualsiasi scelta, deve essere Bella a decidere” e si voltò verso la ragazza “sta a te, Bella”
Bela guardò intensamente Edward, che distolse lo sguardo per non incrociare i suoi occhi.
Lo vedeva combattere contro il suo stesso istinto, contro la sua sete di sangue.
Era proprio quella la risposta che cercava.
“Se Edward avesse voluto uccidermi lo avrebbe già fatto” si voltò verso il lupo che corrispondeva a Jacob “perdonami…” ritornò a guardare Edward “verrò con voi”
Edward sorrise appena, forse per via dei pensieri che giravano nelle menti dei lupi, ma tornò subito serio.
Lui non sarebbe andato con lei, non finchè non imparava a controllarsi.
Prese Bella e, con un balzo, andò sulla sponda dove stavano Jasper e Carlisle, seguito da Emmet.
Quest’ultimo, appena toccato terra, strinse forte a se Bella “Ti portiamo a casa” mormorò al suo orecchio.
E si avviò verso casa con Jasper.
Carlisle guardò i lupi che, sbuffando, si allontanarono nella foresta dalla parte opposta.
Poi guardò Edward.
“Non intendo farlo” disse il ragazzo, rispondendo ai pensieri di Carlisle, che continuò a comunicare con lui tramite mente.
 
-Bella ha ragione, se volevi ucciderla lo avresti già fatto- gli disse –so come ti sei sentito e so quanta volontà tu abbia…torna a casa, Edward-
 
Edward sospirò e riflettè.
Come poteva farlo?
 
“Dammi qualche giorno” tornò sulla sua riva e corse via, prima che Carlisle potesse dire qualcosa.
Anche lui sospirò.
L’unico lato positivo era che Bella finalmente tornava a casa.
E stavolta, giurò a se stesso, niente e nessuno gliel’avrebbe portata via…neanche i Volturi.
  
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