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Autore: Micchi_Chan    26/10/2018    2 recensioni
Kaoru non aveva nessuna colpa, per scusarsi gli avrebbe lasciato la fetta più grossa, magari aggiungendoci un abbraccio.
Le cameriere gemelle corsero verso la camera dei fratelli Hitachiin.
Hikaru sorrise dolcemente, attendendo con ansia entrare Kaoru da quella porta, non si aspettava invece di vedere entrare le camerire gemelle sudate e con aria preoccupata.
"S-signorino Hikaru! Deve andare subito all'ospedale! Il signorino Kaoru..."
Fu allora che ebbe inizio l'incubo di Hikaru.
Fanfiction scritta a quattro mani sui fratelli Hitachiin
Di Micchi_Chan e Dark_Nora
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Capitolo 7
                     
 Momento di stallo

 
Hikaru sentiva che stava per svenire.
Aveva appena confessato a suo fratello gemello, che ha inoltre perso la memoria, di essere innamorato di lui, non sarebbe stato strano a quel punto se questo lo avesse scaraventato via infuriato o disgustato dal suo comportamento.
Kaoru era rosso in volto, talmente confuso e disorientato  da sembrare quasi comico. 
Mille pensieri gli occupavano la mente ormai, cercava di trovare un senso alle parole del fratello e si sentiva morire nel costatare che per quanto si sforzasse non sapeva cosa rispondere a quella confessione.
Perché non sapeva neanche lui cosa provava.
Era disgustato da quel bacio? Stranamente no. Odiava quelle parole? Neanche lontanamente.
Però, chissà se anche il se stesso del passato la pensava così.
Il ragazzo che tutti amavano, che suo fratello amava, non era lui, ma l'altro.
Non sapeva ciò che provava, perché non sapeva neanche chi era.
"Kaoru..."
Il minore si rianimò nel sentire il sussurro preoccupato del fratello che continuava a fissare senza proferir parola, qualcosa doveva pur dirla ma in quel momento la dolce mano di Hikaru appoggiata contro la sua guancia era l'unica cosa che riusciva a sentire,finché essa non si staccò velocemente appena Hikaru sentì dei passi.
Kaoru si voltò verso il frastuono che li travolse, esattamente in quel momento infatti Kyoya buttò giù la porta di legno quasi nascosta che vi era dietro di loro.
"Kyoya!" esclamò Hikaru quando vide il suo senpai far irruzione con al seguito Meiko, la ragazza non perse tempo e superò l'altro andando ad esaminare i gemelli che però sembravano non aver riportato nessun danno.
"Stiamo bene, tutto bene!" affermò Hikaru ridacchiando nervosamente e alzandosi dal pavimento, stava per protendere una mano verso il fratello, ma si bloccò.
Improvvisamente, aveva paura di toccarlo.
Rimase congelato per un tempo indefinito, costringendo Kyoya ad avvicinarsi  per sostituire la mano del fratello con la propria.
Kaoru accettò timidamente l'aiuto del più grande, Meiko guardò incuriosita i due gemelli uscire dalla stanza insieme a loro nel più completo silenzio.
"Hika! Kao!" arrivò la voce dolce di Haninozuka che li accolse appena fuori dall'edificio.
"Come state? Volete un pò di torta?" parlò porgendo un'enorme plumcake al cioccolato tirato fuori da chissà dove.
"Io passo, Honey-senpai!" ridacchiò Kaoru divertito dalle stramberie del suo senpai.
Hikaru provò ad avvicinarsi al fratello una volta che tutti sembravano distratti dalla proprio conversazione, Kaoru lo notò e in attimo si affiancò a Mitsukuni accellerando il passo.
"Honey-senpai, ti dispiace se oggi dormo a casa tua?" domandò casualmente il più giovane al che il suo senpai sbarrò gli occhi guardandosi indietro e notando Hikaru dietro di loro che li seguiva come un cucciolo bastonato.
Honey lanciò un'occhiata d'intesa a Kyoya che si limitò ad alzare un soppraciglio confuso.
"Certo, Kao-chan! Ci divertiremo tantissimo!" trillò felicemente Honey facendo finta di non vedere la tensione tra i gemelli.
Meiko si avvicinò a Kyoya e Hikaru con un'espressione confusa.
"Beh, ma che è successo laggiù?"
Hikaru sospirò.
"Meglio che tu non lo sappia."
 
                                                                                *                                              *                                               *
 
Due giorni dopo, Kaoru era nuovamente ospite da Haninozuka, Hikaru lo vedeva solamente a scuola e per tutto il tempo non faceva altro che evitarlo.
Hikaru sapeva bene perché, probabilmente era disgustato da lui, forse Kaoru lo odiava e non poteva dire di non comprenderlo.
Chiunque si sentirebbe male al pensiero del proprio fratello avere pensieri perversi su di te.
Hikaru sospirò per la quindicesima volta accasciandosi sul divanetto della sala del club guardando gli altri ragazzi lavorare per allietare le clienti, lui e Kaoru non potevano più recitare la parte dei fratelli incestuosi dal momento che si evitavano a vicenda,
"Hikaru, se ti vedo così giù di morale il dolcetto che ho mangiato prima mi rimane incastrato in gola caro!"
Hikaru sobbalzò al tocco improvviso di due mani fresche sul collo, si girò immediatamente scoprendo il volto malizioso e fresco di Roxy, dietro di lei Meiko che sembrava un po' provata in quel momento.
"Come va caro?" continuò Roxy facendo l'occhiolino al gemello il quale gemette di dissenso.
"Da schifo, ecco come. Kaoru non mi parla, sta sempre insieme ad Honey-senpai! Il resto dell'host club mi guarda come se fossi un cucciolo ferito, inoltre voi due siete scomparse da giorni, ecco come sto: da schifo."
Roxy e Meiko spalancarono gli occhi scambiandosi uno sguardo curioso.
"Ok, ok, calma boy...siamo andate a Londra per una conferenza medica a cui Meiko voleva assistere, l'ho accompagnata per fare un po' di shopping e ci siamo fermate un po' lì." spiegò pazientemente Roxy.
Il ragazzo le fissò per un po' senza dire niente, poi si scusò piano abbassando la testa.
"Hikaru-kun, cos'è successo con Kaoru-kun?" chiese Meiko sedendosi di fianco a Roxy.
"Io...ho, ehm...ho detto a Kaoru qualcosa che non avrei dovuto dire..."
Meiko lo fissò comprensiva, capendo che non aveva intenzione di svelare cosa fosse questa "cosa", così cambiò rapidamente argomento.
"Honey-kun è un grande senpai, si prenderà sicuramente cura del tuo fratellino, non preoccuparti!" affermò la mora stringendo leggermente il braccio al'Hitachiin.
"Lo so, questa è l'unica cosa che un po' mi rincuora..." 
Roxy notò il luccichio malinconico nei suoi occhi, così si mise in mezzo ai due afferrando la mano del ragazzo la poggiò sul suo grembo.
"Hikaru! Se c'è una cosa che so è che non ci sarà mai nessuno che capisca Kaoru quanto te! Con o senza memoria, voi siete fratelli...e lo sarete sempre, capito?" 
Il maggiore degli Hitachiin iniziò a sentirsi gli occhi più umidi, grato e con un sorriso dolce si lasciò trasportare dal momento, abbracciando di getto la ragazza la quale un po' sopresa, ricambiò immediatamente.
"Grazie, Roxy..."
"Ehehe, figurati!" ridacchiò la rossa ancora attaccata al braccio dell'altro.
Meiko sorrise alla scena davanti a lei, indietreggiò verso uno dei tavoli cercando di lasciare un po' di privacy ai due amici.
Da lontano aveva un'ottima visuale della sala del club, subito la ragazza notò il fratello minore degli Hitachiin guardare accigliato verso i due ragazzi abbracciati, i suoi occhi mostravano tutta la sua insicurezza e la bocca semi-aperta sembrerebbe quasi comica se non fosse per la situazione.
Kaoru notò improvvisamente che lo stava fissando e subito distolse lo sguardo rosso in volto che nascose dietro le piccole spalle di Honey il quale smise subito di mangiare la sua torta.
"Che c'è, Kao-chan? Stai male?" chiese innocentemente il senpai accarezzando la testa del più giovane.
"No...senpai solo...ho un po' di sonno..." cercò di giustificarsi affondando sempre più dietro al più grande il quale si guardò intorno, notando i due ragazzi abbracciati.
"Capisco, capisco, Kao-chan. Vuoi fare un pisolino con me dopo il club?" finì sorridendo il piccolo senpai.
Entrambi non rimasero sorpresi quando due dozzine di ragazze strillarono in estasi urlando "moe!" in tutta la loro gloria, sapevano di essere diventati parecchio popolari come "coppia" da quando Kaoru cercava di evitare Hikaru e Honey lo aveva preso sotto la sua ala.
Meiko continuò a fiassare la scena con le braccia incrociate, ignara di avere dietro di sé qualcun'altro nella stessa identica posizione che studiava lo scenario esattamente come lei.
"Hai notato anche tu?"
Meiko sobbalzò girandosi velocemente, allarmata dalla voce arrivatagli da dietro.
"Kyoya-senpai..." sussurrò lei con le mani ancora strette al petto.
Il ragazzo sorrise leggermente alla divertente reazione della ragazza, ma subitò tornò serio ripetendo con voce liscia: "Hai notato, l'atmosfera del club?"
Ella annuì.
"Non mi pare un semplice litigio tra fratelli, inoltre c'è qualcosa che non mi torna..."
Kyoya alzò un soppracciglio.
"Che cosa?" 
"Mhh...non può essere ma...non ti sembra che entrambi siano un po'...gelosi?"
Kyoya continuò a fissare la ragazza senza capire cosa intendesse.
"Penso sia normale, loro sono fatti così. Non hanno mai avuto un rapporto proprio normale...sai?"
Meiko annuì, ma non sembrava convinta.
"Quindi è per questo che non ve ne siete accorti..." sussurrò alla fine guardando il soffitto.
"Cosa intendi dire?" 
"Niente!" sorrise la ragazza cambiando subito argomento.
Kyoya non capiva, non capiva né quella frase né quella ragazza.
Le domande erano troppe da ignorare però.
 
                                                                              *                                                        *                                                         *
 
Kaoru era stanco morto, niente era più allettante in quel momento di un bel pisolino a casa di Honey, purtroppo oggi era anche il suo turno di rimanere a mettere a posto la sala del club, per quanto gli sarebbe piaciuto cercare una scusa e andare via, era troppo tempo che mancava al club e Hikaru prendeva i suoi turni di pulizia.
Perciò oggi non aveva scelta, inoltre il suo senpai era impegnato a fare lezioni supplementari a quelli delle medie e sarebbe dovuto andare a casa Haninozuka da solo, la sola idea lo faceva sentire più che a disagio, visto che ancora non si era abituato al suo stile di vita, sebbene venisse lui stesso da una famiglia ricca, per lui era tutto nuovo.
"Kaoru, questo mettilo nello stanzino dietro l'angolo." chiamò Kyoya porgendo una tovaglia rossa al ragazzo che si mise subito all'opera.
Kyoya quel giorno non aveva il turno di  pulizia, lo aveva scambiato con quello di Tamaki poco prima della fine delle attività, perché doveva assolutamente parlare con Kaoru.
Era strano da parte sua, ma in fondo tutti al club si comportavano in maniera piuttosto inusuale nell'ultimo periodo.
Tamaki ne era un'esempio, Kyoya era sicuro al cento per cento che il biondo lo avrebbe tempestato di domande a seguito di una richesta così strana come il cambio turni; invece il ragazzo di limitò ad annuire per poi tornare dalle clienti.
Kyoya non lo ammetterebbe mai, ma Tamaki era il suo migliore amico ed era molto preoccupato per lui, così come lo era per Kaoru.
Il moro sospirò stancamente, pensando a quanto fosse faticoso avere dei veri amici, ma se le preoccupazioni e il senso di angoscia erano il prezzo da pagare per riavere la felicità che gli donavano i suoi amici, ne avrebbe ripagato ogni singolo centesimo.
"Kyoya-senpai?"
Il nominato si rese conto in quel momento di aver fissato per tutto quel tempo il più giovane, il quale era giustamente confuso.
"Scusa ero sovrappensiero...piuttosto come ti trovi a casa di Honey-senpai?" chiese il moro cercando di cambiare discorso.
"Beh, apparte quando mi sveglia la notte per un "torta party" e i peluche che circondano la camera degli ospiti...direi che è piuttosto divertente." ridacchiò il più giovane pensando alle buffonate del suo senpai.
Kyoya annuì, sorridendo leggermente.
"Credo che tu sia l'unico che riesca a divertirsi tanto con le stranezze di Honey-senpai, apparte Mori-senpai, ovviamente."
Kaoru si voltò totalmente verso il moro.
"Davvero?"
Kyoya inclinò la testa di lato.
"Sorpreso?" 
Kaoru scosse piano la testa.
"No...solo che non lo sapevo."
Il moro si rabbuiò, sentendosi male per il suo povero kohai, non riusciva ad immaginare cosa stesse provando in questo momento.
"...sai, non dirlo a Hikaru, ma sei sempre stato il mio preferito tra i due."
Kaoru sbarrò leggermente gli occhi.
"...è una confessione o...?"
"Stà zitto." lo interruppe Kyoya rosso in volto.
Kaoru cominciò a ridere di gusto alla faccia imbarazzata del suo senpai, che sembrava felice di vedere l'altro così spensierato, anche se non lo ammetterà mai.
"Voi gemelli mi manderete al manicomio."
"Voi maledetti gemelli mi manderete al manicomio!"
Kaoru smise immediatamente di ridere, un dolore acuto alla testa lo fece accasciare piano a terra con un sussulto udibile.
Kyoya stava parlando, diceva qualcosa che in parte non riusciva a sentire, e in parte gli era impossibile capire, come se non bastasse il mondo in torno a lui che poco prima gli era sembrato così normale, pareva caotico e sinistro.
Non capiva cosa gli stava succedendo, era completamente diverso dai soliti attacchi di panico di cui era vittima.
Neanche se ne rese conto, quando delle immagini sconnesse gli attraversarono la mente, finché iniziarono ad avere un senso.
 
"Tamaki-senpai...è strano oggi."
Kaoru e Hikaru si girarono all'unisono verso Haruhi che non distolse mai gli occhi dal figlio dei Souh, intento invece a leggere tranquillamente un libro, che notarono i ragazzi, essere in francese.
"Dici? Per me è solo più tranquillo." rispose con disinteresse Hikaru al che Haruhi gli restituì lo sguardo un po' accigliata.
"E questo ti sembra normale?" gli disse un po' seccata.
"...non c'è bisogno di arrabbiarsi così." 
  "Non sono arrabbiata!" si difese la ragazza contraddicendosi alzando il tono della voce.
"Haruhi." la ammonì tranquillamente il più giovane degli Hitachiin in difesa di suo fratello, vedendola poi tranquillizzarsi.
"Scusate, non dovevo alzare la voce...è che..."
Hikaru le fece segno di continuare.
"...oggi, ho saputo dal presidente Souh che è il compleanno della madre di Tamaki." spiegò dolcemente lei.
Kaoru annuì, guardando il biondo e rendendosi conto solo in quel momento del velo di tristezza che mostravano i suoi occhi, ancora fissi su quel libro.
"...lo capisco, ma non possiamo farci niente..." disse lentamente Hikaru fissando ancora la rgazza che non accennava a spostare i suoi occhi da Tamaki.
Ad un certo punto, il biondo sembrò notarlo, poiché alzò lo sguardo verso di loro, mandando un sorriso ai tre.
Haruhi arrossì immediatamente, salutando timidamente con la mano.
"Nonostante tutto, non riesco a lasciarlo solo." sussurrò la giovane, dirigendosi poi verso il suo senpai con determinazione negli occhi, Kaoru sapeva che qualunque fossero le sue intenzioni in quel momento, Haruhi avrebbe fatto sempre la cosa giusta.
Solo che Hikaru non lo pensava.
Kaoru notò gli occhi di suo fratello oscurarsi e la mascella irrigidirsi, esattamente come accadde quell'estate con l'amico delle medie di Haruhi, Arai.
Il gemello maggiore prese quindi la propria giacca dal tavolo di fronte a loro, facendo cadere nell'atto due tazze di thé di cui sembrava non importargli mentre usciva furiosamente dalla sala dicendo al fratello di raggiungerlo.
Kyoya si avvicinò a Kaoru chiedendogli spiegazioni, ma il più giovane si limitò a ridacchiare nervosamente dicendo che avrebbe ripulito lui.
Il suo senpai alzò gli occhi al cielo.
"Voi maledetti gemelli mi manderete al manicomio!" mormorò prima di allontanarsi.
Kaoru aveva appena avuto il tempo di elaborarlo prima che la stessa cosa successe a lui.
Hikaru era geloso.
Anche Kaoru era geloso.
La domanda era, di chi?
 
Kaoru trasse un respiro tremante, stringendo disperatamente la mano destra contro il suo petto mentre tornava lentamente alla realtà.
Davanti a lui, vi erano Honey-senpai e Kyoya che lo guardavano preoccupati, dietro di loro intanto spuntava Meiko che con respiro affannoso lo raggiunse.
Kaoru si sentiva ancora stordito, ma stava bene.
Inoltre aveva capito una cosa importante, gli stava tornando la memoria.

Fine capitolo 7.






Angolino di Micchi e Nora:
Micchi:....
Nora:......
......
Micchi: Scusate il ritardo?
Nora: SONO 3 ANNI CHE ASPETTANO!
Micchi: Ghiiiiii! Mi dispiace!!! T__T
Nora: LA MAGGIOR PARTE DI LORO MAGARI SONO SPOSATI!
Micchi: Mi dispiaceeeeeee!!!ç____ç
Seriamente, scusatemi tanto....non è che avessi intenzione di abbandonare questa fic, è che negli anni ho avuto molto da fare...ora sono diplomata da un pò, ho un lavoro e la mia vita stava andando avanti senza che me ne rendessi conto...ma non abbiamo intenzione di abbandonare questa fic! Anche se ci volessero anni, la completeremo!
Nora:...dillo che eri impegnata a guardare altri anime...
Micchi:....MI DISPIACE!!! ç_____ç
Il prossimo capitolo sarà scritto da Nora, a presto!
....lo spero....
Nora: HEY!!
Micchi: Scusa! ç_ç

 
  
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