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Autore: Slytheringirl093    27/10/2018    1 recensioni
A volte basta poco.
Una parola, una frase, una melodia.
I ricordi ti assalgono come un fiume in piena, impetuoso e violento.
Un odore, un sapore, una fotografia.
Ti senti impotente davanti alle immagini di un passato che credevi di aver archiviato nella tua memoria, lontano da pensieri indiscreti, da quesiti irrisolti, dai tuoi dubbi saltuari.
Un film, una vecchia felpa, un biglietto del cinema.
La confusione ti lascia perplessa, irritata perché ti lasci trasportare lontano dal presente, lontano dagli occhi di chi ti ha di fronte, lontano dalle emozioni di un nuovo amore, dal sorriso di chi hai scelto di amare.
Un profumo, una risata, un neo sulla guancia.
One shot Laliter dettata da un'improvvisa nostalgia di Casi Angeles.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marianella, Thiago
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A volte basta poco.
Una parola, una frase, una melodia.
I ricordi ti assalgono come un fiume in piena, impetuoso e violento.
Un odore, un sapore, una fotografia.
Ti senti impotente davanti alle immagini di un passato che credevi di aver archiviato nella tua memoria, lontano da pensieri indiscreti, da quesiti irrisolti, dai tuoi dubbi saltuari.
Un film, una vecchia felpa, un biglietto del cinema.
La confusione ti lascia perplessa, irritata perché ti lasci trasportare lontano dal presente, lontano dagli occhi di chi ti ha di fronte, lontano dalle emozioni di un nuovo amore, dal sorriso di chi hai scelto di amare.
Un profumo, una risata, un neo sulla guancia.
Improvvisamente senti un come vuoto, lì al centro del petto che cerchi di colmare con la pressione della tua mano. Non riesci a capire cosa ti sta succedendo, o meglio sai cosa ti sta succedendo ma non capisci il perché.
Un pallone da rugby, un pezzo di cioccolata, una chitarra.
Ti chiedi se stai avendo un attacco di panico o se semplicemente il flusso dei tuoi pensieri sta correndo troppo veloce e stai venendo risucchiata nella tua stessa memoria così in fretta che il tuo corpo non riesce a stare al passo.
Tutta colpa di una telefonata.
Inizi a maledire il suo nome tra un pensiero e l’altro mentre i tuoi occhi si chiudono a scatti. Cerchi di scacciare via quelle vecchie immagini, di liberarti di loro quanto prima, impaziente di tornare a vivere il tuo presente, di tornare a vivere la tua felicità.
Il primo amore non si scorda mai.
Il calore di una mano che copre la tua sembra finalmente riportarti alla realtà. Sollevi lo sguardo con cautela, quasi impaurita dall’espressione che potresti trovarti davanti.
Avida e sfuggente, la nostalgia ti abbandona con la rapidità con cui ti acceca.
I suoi occhi sono un’oasi. I tuoi demoni sembrano calmarsi e d’un tratto il tuo cervello smette di assemblare scenari del passato e torna ad accogliere la serenità del presente. Qualsiasi cosa fosse, è andata via, svanita nel nulla.
Dove sei? Perché eri qui? Perché sei andato via?
Sorridi. Il tuo è un sorriso flebile, lo fai per tranquillizzarlo. Gli stringi la mano e avverti il suo calore, lo senti salire lungo il tuo braccio, raggiungere il tuo petto e regalarti una nuova pace.
Perché con te deve essere sempre tutto così difficile?
« Grazie» mormori e lo intendi davvero. Lui non dice nulla, non chiede. Si fida di te, del vostro amore, della vostra promessa. Ti senti fortunata per aver trovato una persona come lui.
Perché non riesco a liberarmi di te?
Per la prima volta da quando siete insieme senti di avergli mentito, di averlo ingannato. I tuoi erano solo pensieri, vecchi ricordi. Eppure ti senti in colpa, ti senti sporca.
Perché non riesco a darmi pace?
Qualcosa si è risvegliato in te, qualcosa che era assopito da tempo. Credevi di essere andata avanti, di aver dimenticato. Ma ti è bastata una telefonata, ti è bastato riaverlo per un giorno per far riaffiorare emozioni che avevi giurato di provare più.
Come si fa a smettere di amarti?
E sei costretta ad accettarlo, ad ingoiare il rospo. Sei costretta ad ammetterlo a te stessa, nel silenzio dei tuoi pensieri. Lo ami ancora. Non hai mai smesso.
Perché non possiamo essere amici?
« Mangiamo?» ti chiede Santiago e i tuoi occhi vanno a infilarsi nei suoi. Occhi verdi, chiari come un prato illuminato da un sole estivo. Sei felice. Lui ti rende felice. Ma per un attimo ti ritrovi a desiderare un’altra sfumatura di verde, più scura, più profonda.
Perché non vuoi essere felice, Lali?
Forse non vuoi essere felice, pensi distrattamente. Forse, e ti maledici mille volte solo per il pensiero che ti sfiora, vuoi solo riavere lui.
Non siamo Mar e Thiago.
Il vostro non è un amore eterno. Il vostro non è un patto scritto nelle stelle. Da quanti anni ripeti a te stessa queste parole? Quante altre volte ancora avrai bisogno di farlo?
Una voce, un paio di occhi verdi, un tatuaggio.
«Lali?»
Un abbraccio, un messaggio, un biglietto d’auguri.
« Santi...»
Un sorriso, un bacio, un addio.
Lui ti sorride e come d’incanto sono altri i ricordi che ti assalgono. E con una nuova leggerezza nel cuore, scegli ancora una volta di ignorare quelle scomode consapevolezze.
Non adesso, Peter.
«Ordiniamo?»  

 
 
 
 
 
 
 



Angolo Autrice
Piccola One shot dettata dalla nostalgia di Casi Angeles
Mancano i Laliter, mancano i Thiaguella. E io scrivo!
Avevo intenzione di continuare ma... credo di limitarmi a questa shot, non ho molta ispirazione al momento.
Hope you enjoy
See you soon.


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