Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Cielo_Pietra    27/10/2018    3 recensioni
La storia di Susan fu lasciata al caso, quasi dimenticata, io la riprenderò. Riportando giustizia ad una personaggio che io amavo alla follia. Questa storia racconta le vicende di Susan dopo la morte dei fratelli.
''Chi è Re o Regina di Narnia, resterà per sempre Re o Regina''
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aslan, Famiglia Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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oooooo da quanto lo volevo fare.. perchè l'unica cosa che mi ha sempre fatto rodere il fegato è la palese scomparsa di Susan all'ultimo, e quindi la faccio tornare io a Narnia, non Lewis, ioooooooooooo. Ok spero che la lettura sia piacevole. buona lettura



Susan stava partecipando ad un gran ballo quella sera, come ogni settimana, la giovane ventunenne era in compagnia di un uomo alto e di buona famiglia, un giovane generale dell’esercito con un futuro molto promettente davanti. Il loro ingresso alla festa fu molto acclamato, Susan era rimasta ore allo specchio per prepararsi, voleva suscitare l’invidia di ogni donna presente quella sera, e gli sguardi di ogni gentiluomo degno di nota. La giovane Pevensie, in passato, aveva ricevuto numerose proposte di matrimonio da uomini avidi di potere e deboli di cuore, ma questo certamente non era nei suoi pensieri adesso, perché era avvenuto in una terra lontana e in un’epoca diversa. I suoi occhi non vedevano che nello sguardo del suo bel accompagnatore e di quelli circostanti, vi era la stessa superficialità che lei aveva tanto disprezzato a quel tempo. La serata procedeva bene e Susan era raggiante come non mai, invidiata da tutti e al centro dell’attenzione di ogni presente. Avrebbe dovuto partecipare ad un altro evento quella notte, i suoi fratelli e altri amici in questo preciso istante stavano cenando insieme, ricordando il tempo trascorso nelle terre di Narnia. La giovane Pevensie non aveva nemmeno preso in considerazione l’idea di saltare il ballo per partecipare a quella ridicola cena, era convinta che il generale le avrebbe fatto la proposta prima che il ballo volgesse al termine, era già da sei mesi che lui la corteggiava e in tutta Londra non esisteva ragazza più bella e più ben voluta da tutti. La musica venne interrotta all’improvviso, il cuore della ragazza saltò un battito, tutti le si accerchiarono attorno e il suo accompagnatore venne avanti tra la folla con una scatolina in mano e un sorriso finto sul volto, le si inginocchiò davanti.
‘’Miss Susan Pevensie, vuoi farmi l’onore di diventare mia moglie? ’’ domandò il generale
La ragazza non ebbe il tempo di rispondere, percepì una voce nella sua testa, una voce che per troppo tempo aveva ignorato, ma che conosceva bene, quella voce era sicura e potente, le faceva venire i brividi e allo stesso tempo l’accoglieva, Susan era indecisa se prostrarsi a quella voce, come già aveva fatto in passato
Questa sera, due figli di Adamo e una figlia di Eva; Peter, Edmund e Lucy Pevensie, sono deceduti e hanno lasciato il mondo terreno per raggiungermi nelle mie terre per sempre. Sono stati Re e Regina valorosi, e amici di Narnia fino alla fine.   
La giovane Pevensie all’inizio pensò ad uno scherzo, guardava in giro con gli occhi sgranati alla ricerca di qualcuno dall’aria sospetta, non vide nessuno. Si disse che era impossibile, i suoi fratelli erano a cena in una vecchia villa in quel preciso momento, si tranquillizzò per mezzo secondo, poi le venne il flash di lei che usciva dall’armadio-guardaroba, a Narnia erano passati anni mentre nel loro mondo solo pochi minuti. Susan a quel punto cominciò a sudare, era sotto shock e guardandosi attorno non si riconosceva in nessuno dei presenti, ma c’era una cosa peggiore, guardandosi allo specchio vide quella che era diventata, per la prima volta dopo anni, nello specchio vide il suo riflesso e quello di se stessa ai tempi di Narnia, non riconosceva neanche più se stessa. Andò nel panico e cominciò a cercare una via d’uscita, tutti i presenti la fissavano e provavano a bloccarla, ma conquistò l’esterno con le sue abilità da guerriera per troppo tempo assopite.
La notte era fredda e bagnata, lei non ci badò e uscì sotto la pioggia, rovinandosi capelli, trucco e vestiti, cercava qualcosa che non esisteva più, che era svanito in un colpo. I suoi fratelli erano morti e lei non era con loro, era rimasta sola. Si fermò davanti alle scale che scendevano nella metropolitana, aggrappandosi ad un palo e scoppiando a piangere sotto la pioggia battente.
 
 
 
 
Una settimana dopo, in un piccolo cimitero fuori Londra, si svolsero i funerali di Edmund, Peter e Lucy Pevensie, le tre bare erano disposte in fila e una foto ingrandita si poneva tra di loro, Susan guardava le foto con un nodo alla gola, pensando agli anni che i suoi fratelli non avrebbero mai visto, alle stagioni che sarebbero passate solitarie e lente, ripensando alla felicità che provava quando tutti e quattro governavano nelle terre di Narnia con armonia e semplicità. Rimase a piangere ferma lì, un’ora, due, tre, quattro, il funerale era finito da parecchio e tutti se n’erano già andati ma lei restò lì, col suo abito da lutto a fissare i sorrisi freddi che quelle foto le mostravano. Si inginocchiò e cacciò un urlo che ruppe i cieli, poi lo scenario cambiò di colpo, si sprigionò un bagliore di luce fortissimo che l’accecò e da cui venne un calore che l’avvolse. Quasi si illuse che qualcuno fosse venuto a prendere anche lei, effettivamente fu così, ma non nel modo in cui sperava lei.
 
‘’Cosa ti tormenta figlia di Eva? ’’ disse Aslan in tutta la sua maestosità
‘’Aslan? ’’ domandò incerta la ragazza
Davanti a quel bagliore immenso si stagliava la figura di un leone enorme con una criniera folta e l’aspetto regale e gentile, Susan si ricordò che una scena simile vi fu, la prima volta che lei e i suoi fratelli comparvero a Narnia, quando la tavola di pietra di spezzò.
‘’Aslan, perché? ’’ chiese la ragazza avvicinandosi con circostanza
‘’Mia cara Susan, i tuoi fratelli erano pronti per andare, avevano finito di svolgere il loro compito, tu non sei ancora pronta’’ annunciò il Grande Leone ‘’hai tradito me, tutti quelli a cui volevi bene, il tuo popolo, ma soprattutto, te stessa’’ aggiunse il Leone
‘’ Come posso rimediare? ‘’ si chiese la giovane
‘’Puoi venire con me o restare qui, la scelta è tua mia cara, ma ricorda chi è Re o Regina di Narnia, sarà sempre Re o Regina, anche quando la mia terra non esisterà più’’ disse Aslan guardandola negli occhi
‘’Non merito di essere chiamata Regina, ma se hai bisogno di me, ti seguirò e col tuo permesso farò ritorno a Narnia’’ disse Susan alzandosi in piedi e seguendo il leone per un passaggio che non doveva nemmeno esistere
Quando la luce scomparve, lo scenario si fece più chiaro e Susan rimase a bocca aperta nel vedere ciò che aveva di fronte. Il lampione brillava ancora forte e luminoso al limite della foresta, il punto di partenza di tutte le sue vecchie avventure, poco più avanti sapeva che esisteva un piccolo guardaroba di legno che sua sorella trovò tanto tempo fa.
‘’Questo è il posto dove devi partire, la tua missione è trovare la corona scomparsa, tanti auguri’’ disse Aslan
‘’Quale corona? ’’ chiese in fine Susan al leone
‘’Non preoccuparti figlia di Eva, la riconoscerai subito. Col tempo’’ concluse il Leone svanendo nel nulla
Susan rimase sola, al limitare della foresta, con vestiti e capelli indecenti, doveva cambiarsi, e sapeva esattamente in che direzione andare, o almeno così credeva perché Narnia era molto diversa da come se la ricordava lei, la foresta era meno folta e molto più intricata di insidie, solo a quel punto si chiese se sarebbe riuscita a portare a termine quella missione senza nemmeno il suo arco. Cair Paraveil era troppo lontana e se Narnia era in pace non avrebbe trovato nemmeno accampamenti lungo il percorso, in ogni caso non smise mai di camminare, doveva trovare qualcuno che le potesse fornire quello di cui aveva bisogno per la sua avventura. Aslan le aveva detto che doveva cercare una corona perduta, Susan immaginò che si trattasse di una metafora per indicare un reale, forse un principe scomparso o fuggito dagli impegni reali. Non sarebbe il primo nelle terre di Narnia, ma come mai Aslan le aveva affidato quel compito alla vigilia della morte dei suoi fratelli? Perché non si era manifestato quando aveva perso la strada della ragione?
Quella, come mille altre domande, era l’enigma che lei doveva risolvere. Susan durante il cammino inciampò diverse volte sulle scarpe, fango e tacchi non erano mai stati la combinazione migliore. La ragazza sperava che presto avrebbe incontrato qualcuno; negli anni, il suo senso dell’orientamento per le terre di Narnia aveva toccato lo zero. Non sapeva nemmeno se stava andando nella direzione giusta, anzi non conosceva nemmeno la destinazione.
‘’Sua maestà, psss sua maestà, da questa parte’’ disse una vocina tra gli alberi
Susan seguì la voce in mezzo alla foresta, da quel momento il suo viaggio ebbe inizio.



Ciaooooo, per chi non mi conosce, come avevo promesso sono tornata a fine mese *.* e Buon Halloween anticipato a tutti :3 io sono ossessionata da Halloween. comunque tornando alla storia, spero che vi sia piaciuta, per chi volesse può lasciare un commento (li accetto sempre molto volentieri). ci vediamo al più presto. ciaoooooo Dolcetti e scherzetti :P
   
 
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