Anime & Manga > Yuri on Ice
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Autore: ombra_di_cenere    27/10/2018    1 recensioni
Dal testo: appena guardo nella stanza mi immobilizzo: è lì, davanti alla mia scrivania che osserva le fotografie appoggiate sulla mensola. Appena i miei occhi l'hanno riconosciuto il mio petto ha avuto un sobbalzo, lo stomaco si è stretto e il mio cervello si è bloccato. Otabek sembra imbarazzato, un attimo dopo allarga leggermente le braccia:
- Non mi saluti nemmeno Yuri?
Una sorpresa inaspettata e una settimana per definire bene sentimenti e rapporti tra una tigre russa e un guerriero kazako.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Otabek Altin, Un po' tutti, Yuri Plisetsky
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Istruzioni per l'Uso: Hey! Qui è Ombra che vi parla :D
Scusate l'interruzione, ma se volete godervi al massimo tutto il capitolo, quando leggete il titolo di una canzone vi consiglio di andare ad ascoltarvela.
Per la prima che viene nominata bastano solo i 20 secondi iniziali ;)

Vi lascio, buona lettura!

                                                                               ***


Dopo aver girato altri sette negozi circa e dopo cinque nuove borse aggiunte alle tre precedenti, ho finito di comprare roba per me. Ora sono seduto su un divanetto fuori dai camerini mentre aspetto che Beka si provi i pantaloni strappati color kaki che gli ho consigliato. Grazie al cielo non c'è troppa gente oggi quindi si trova facilmente posto per sedersi. Alle mie spalle c'è il reparto uomo mentre, dall'altro lato dei camerini, quello donna. La radio passa musica commerciale e, mentre aspetto e rifletto su tutto il tempo che ho fatto passare in questo modo a Beka, mi viene un'idea.

È giunta l'ora della mia vendetta...

In pochi minuti sono fuori dal camerino con le mie armi a fianco. Finalmente esce e vedo come gli stanno i pantaloni: proprio un bello spettacolo.

Il colore gli sta bene e slancia le sue gambe, in più lo fasciano benissimo e mettono in risalto la sua figura. Anche lui sembra felice del risultato e si guarda ancora un po' nello specchio in fondo alla fila di porte. Mentre si sposta verso il suo camerino lo seguo all'interno e, quando si accorge, mi guarda inarcando un sopracciglio:

- Ho una cosetta per te... anzi due cosette! - mentre parlo, da dietro la schiena, porto avanti un paio di decoltè 12 con plateau, rosse fuoco. Sorrido mentre gliele porgo e vedo che si è arreso in principio all'idea di ribattere e passarla liscia.

- 44 va bene come numero?

- Dovrebbe... - mi guarda sospirando teatralmente, poi esco e lo aspetto fuori, armato di cellulare. Pochi attimi dopo la porta si apre e il mio video comincia:

- Yuri, preferirei mi dessi una mano... - è appoggiato con una delle sue allo stipite della porta, ma si regge dritto sulle gambe.

- Noooooon posso, ho le mani impegnate! Ahahah!

-Aspetta solo che riesca a prenderti!- inizia a camminare per venire verso di me, sono pronto a filmare la scena più epica di tutte, con una caduta spettacolare, quando rimango tremendamente deluso.

-Beka!?!

“Com'è possibile?!”, sta camminando verso di me senza nessun problema, come se ci fosse nato su quelle scarpe.

-È più facile di quel che credessi! - sorride mentre passeggia allegro su quelle scarpette rosse. Una volta arrivato di fronte a me, ancora troppo traumatizzato per alzarmi, mi prende il telefono di mano e spegne il video. Mi sorride malizioso avvicinandosi:

-Questa non te l'aspettavi vero?

Riesco solo a far segno di no con la testa.

Lui sorride e mi lascia un bacio veloce sul naso, poi fa per allontanarsi quando, ascoltando la nuova canzone passata alla radio si bocca e mi guarda. Capisco che, nonostante la delusione di prima, ora avrò la mia scena epica.

Beka, con la faccia più seria che mai, cammina verso lo specchio sulle prime note di “ Crazy in love”, come se fosse Beyoncé stessa, in equilibrio su quei tacchi vertiginosi e con indosso i pantaloni che lo fasciano alla perfezione. Credo che quelli appena vissuti siano stati i 10 secondi più confusi della mia vita.

Prima di iniziare a ridere devo collegare ciò che è successo.

Mi alzo, per poi ricadere sul divanetto piegato dalle risate:
- AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

“Non posso crederci! È stato bellissimo!!!”

Anche Beka sta ridendo con me, divertito dalla sua interpretazione e dagli sguardi dei pochi presenti che hanno visto la scena e di cui non mi curo minimamente.

Sto piangendo dalle risate, delle lacrime mi scivolano lungo le guance, la vista è offuscata, ma riesco a distinguere Beka che si regge alla porta mentre cerca di riprendere fiato. Mi asciugo gli occhi e, una volta che incrocio il suo sguardo ricomincio a ridere, pensando a quanto fosse serio mentre faceva la sua sfilata. Decido che devo calmarmi, quindi controllo il respiro finché non riesco a guardarlo senza ridere e parlare:

-Sei spettacolare!

Mi sorride, abbagliandomi mentre torna nel camerino per levarsi le scarpe. Una volta che scompare dalla mia vista mi ricordo che avevo ancora una sorpresa in serbo per lui. Abbandono le borse ancora un poco per andare a infilarmi nello spazio angusto e illuminato, senza nemmeno bussare. Sorprendo Beka in mutande e, prima che possa aprir bocca, comincio a parlare:

-Non ho ancora finito con te!

-No Yuri, basta! Ho già dato per oggi!

-Ma questo spettacolo è solo per me... - sorrido troppo maliziosamente, a tal punto che si allontana da me e alza le braccia, come per bloccarmi se volessi attaccarlo.

-Che intenzioni hai? - la sua voce suona preoccupata, ma alquanto incuriosita.

-Voglio divertirmi ancora un po'! - mentre dico quest'ultima frase prendo il capo scelto da fargli indossare e glielo pianto in testa.

-Stai benissimo! - gli faccio l'occhiolino, cercando di non ridere troppo quando si gira per vedersi allo specchio e scoprire che ciò che ha in testa è uno slip leopardato. Per la seconda volta in pochi minuti la sua faccia assume un' espressione impagabile. Chiude gli occhi portandosi una mano a coprirsi il volto, mentre arrossisce leggermente sulle guance.

-Non puoi chiedermelo davvero Yuri! - lui si volta per essermi di fronte.

-Ooooh, sì che posso... - mi avvicino e inizio a giocherellare con l'elastico dello slip che gli sovrasta la fronte. Gli sfioro il naso col mio e lo vedo arrossire ancora di più.

Voglio cercare una scusa per obbligarlo a provare quelle mutande quando la radio mi lascia senza parole.

Stanno passando “More Than You Know”.

Mi immobilizzo, sorpreso da questa coincidenza meravigliosa.

I nostri occhi si incrociano, gli levo gli slip dal capo e, in una frazione di secondo, le nostre labbra si incontrano.

Sento la scossa famigliare che mi percorre da capo a piedi e tutto dentro di me sembra sciogliersi. Subito iniziamo a far giocare le nostre lingue, come se stessero ballando una danza antica e proibita, confusa e rovente. Le sue mani scorrono sulla mia schiena, le mie si aggrappano al suo collo. Si lascia andare poggiandosi alla parete con la schiena e avvicinandomi sempre di più a lui.

Le parole della canzone risuonano lontane nelle mie orecchie, le note sono ovattate, sovrastate dal rombo del mio cuore che batte all'impazzata. Cerco di prendere fiato e riempio i miei polmoni del dolce profumo di Beka, sciogliendomi sempre più. Una della mie gambe si posiziona in mezzo alle sue spogliate dai pantaloni e inizia a strusciare, stuzzicandolo attraverso la stoffa dei boxer e facendogli capire quanto lo desidero in questo istante. Per tutta risposta le sue mani scivolano in fondo alla mia schiena, insinuandosi nelle mie mutante e stringendo avidamente la mia carne.

Le sue labbra paiono scottare, il suo sapore è sempre buonissimo e il suo respiro mi solletica le guance, provocandomi brividi leggeri per tutto il corpo. Le sue mani continuano a scorrere sulla mia pelle, stringendo e pizzicando, provocandomi. Sento i pantaloni stringere ora che nel basso ventre sento un calore ormai famigliare e tremendamente piacevole. La mia gamba continua a strusciare tra le sue e percepisco che anche lui è nella mia stessa situazione. Mi sfugge un gemito leggero, che cerca di nascondere nel bacio confuso e languido che mi sta logorando. I suoi boxer sono già parecchio stretti per la sua eccitazione.

Mentre volta il capo si allontana leggermente dalle mie labbra e la sua voce bassa e seducente pronuncia il mio nome:

-Yuri...

Quelle poche lettere, dette con quel tono, mi fanno impazzire. Mi spingo ancora di più contro di lui; la musica non la sento più. Non riesco a trattenermi e tener dentro quello che provo:

-Beka... ti voglio...

Quasi non riconosco la mia voce, suona lontana, bisognosa di attenzioni, troppo calda per la situazione che ci circonda.

-Yuri... Non sai... quanto... ti vorrei!

Ogni parola è intervallata a uno sprazzo di bacio. La sua voce è come un balsamo lieve, che lenisce il mio corpo rovente, ma non può smorzare il fuoco che lo consuma. Il suo tono è così avvolgente e ammaliante. Non faccio altro che sentire un gran desiderio di averlo in me.

Una parte di me è più che consapevole del fatto che siamo in un luogo veramente inadatto a soddisfare i miei desideri, ma gran parte della mia volontà è offuscata dalla voglia di sentire Beka sempre più vicino.

Allo stesso modo pure lui sembra in una situazione difficile. Percepisco la sua erezione premere sotto la stoffa, le sue mani scorrono sulla mia schiena e mi graffia leggermente:

-Non possiamo...

La sua voce è suonata chiara, ma non sembra troppo convinto e felice di ciò che ha detto.

Ci allontaniamo a malincuore, separando le nostre bocche che stavano per fondersi. Ora che le mie labbra non sono più a contatto con le sue, le percepisco fredde e umide. Vorrei tornare a unirle alle sue, arrossate e invitanti, e certamente bollenti.

I suoi occhi castani sono caldi come metallo fuso.

Allacciamo i nostri sguardi e capisco che ha ragione: non posso averlo qui.

Dentro di me sento ancora il desiderio farsi strada, insinuandosi tra la morale e la volontà; ormai la vergogna è sparita da quando mi sono infilato nel suo camerino senza preoccuparmi di niente e nessuno.

Abbiamo entrambi un problema evidente e fastidioso e io so che non riuscirei a fare nulla in questa situazione: figuriamoci uscire dal centro commerciale e arrivare a casa in moto! In più non sono solo io con questo problemino, ma anche Beka che dovrebbe pure guidare.

Non voglio arrendermi all'idea di dover soffrire e sopportare fino a casa. Lancio un'occhiata verso il suo basso ventre: sulle mutande c'è una chiazza leggermente più scura, segno che ha già iniziato a perdere liquido. Essendo a questo punto non dovremmo metterci molto. Quindi decido di oppormi all'idea di Beka di lasciar perdere e rispondo:

-Sì invece, possiamo.

I suoi occhi tentano di guardarmi per fermarmi, ma è evidente che non è veramente intenzionato a farlo. Mi lascio cadere sulle ginocchia, arrivando sui suoi jeans che aveva lasciato cadere a terra quando mi sono intrufolato nel camerino. Lui mi osserva dall'alto, il viso arrossato e gli occhi languidi. Porto le mani all'elastico dei suoi boxer, lo sento sussultare. Si appoggia meglio alla parete con la schiena, come se avesse paura di cadere.

-Adesso, da bravo, non fare rumore...

Non gli lascio il tempo di rispondere che ha già i boxer abbassati e mi sto occupando della sua eccitazione.

Riesce a coprirsi la bocca con una mano per smorzare il primo gemito che stava per sfuggirgli.

Vedo che socchiude gli occhi e piega leggermente le ginocchia. La mano libera la porta nei miei capelli e io mantengo il contatto visivo finché non devo andare a concentrarmi su di me con una delle mie mani.

Mi sento scorrere calore puro nelle arterie, non sento nient'altro che il calore di Beka. Sussulta di tanto in tanto, cercando di trattenersi dal fare qualsiasi rumore. Nonostante le emozioni che mi travolgono prepotentemente, sono consapevole di essere in un luogo pubblico, probabilmente separati da una sottile parete da una persona che si sta provando dei vestiti, ignara di ciò che sta succedendo nel camerino a fianco. Questa consapevolezza rende la situazione ancora più intrigante, rendendo sempre più difficile trattenere ogni minimo singulto.

Percepisco il suo tocco tra i capelli e il suo calore che mi riempie, sento caldo.

La sua mano mi accompagna nei movimenti e in poco tempo accolgo il culmine del suo piacere nelle pareti della mia bocca. Allo stesso tempo mi riverso a terra, sui suoi pantaloni.

Riprendo fiato mentre mi allontano da lui e lo sbircio dal basso: ha la testa appoggiata alla parete e guarda verso il soffitto, respirando velocemente. Prende aria con la bocca socchiusa, felice di poter levare la mano da essa.

Quando finalmente incrocio il suo sguardo, lo trovo riconoscente e fluido.

-Scusa... non ci ho pensato...

Indico i suoi pantaloni, ancora a terra, ormai macchiati.

-Ho fatto un disastro... - continuo scoraggiato. Nonostante il sollievo ottenuto mi sento appesantito dal disagio del-pasticcio combinato.
- Non preoccuparti, metto quelli nuovi...

La sua voce suona dolce e morbida come sempre, mi attira a lui incantandomi. Mi alzo e sento le ginocchia leggermente doloranti, ma sono felice. Ricomincio a ragionare ora che la mia mente si è schiarita, libera dal pensiero di far godere Beka e me.

Infatti il kazako ha ragione, il problema dei pantaloni sporchi si può risolvere mandando me alla cassa a comprare i pantaloni nuovi e facendoglieli indossare subito.

Ci sistemiamo e attuiamo il nostro piano infallibile.

Appena fuori dal camerino prendo una boccata d'aria fresca, non ci avevo fatto caso, ma in quello spazio ristretto si soffocava. Mi ricordo solo ora di aver abbandonato tutte le altre borse sulla poltroncina in pelle, guardo allarmato la postazione, sospirando di sollievo: per fortuna ci sono ancora tutte.

Mentre sono alla cassa coi pantaloni nuovi di Beka ho paura ad incrociare lo sguardo della cassiera: sono convinto che possa ancora vedere riflessa nei miei occhi l'immagine di Beka arrossato che si copre la bocca e mi osserva dall'alto.

Sicuramente ci vorrà un po' prima che scompaia da sotto le mie palpebre.

Da quando mi sono rialzato in piedi, facendo affidamento alle mie gambe tremanti e alle ginocchia indolenzite, quell'immagine meravigliosa mi ha accompagnato.

“Se solo si potessero stampare i ricordi”

Con questo tappezzerei tutta la mia camera.

Le sue guance arrossate e gli occhi socchiusi, così caldi, i capelli spettinati e le sopracciglia inarcate. La mano che copriva la bocca non nascondeva l'espressione estasiata dal piacere, e lo sguardo ricco di lussuria che dipingevano il suo volto solitamente disteso e pacato. Non mi stancherei mai di guardarlo.

 

 

 

 

-Cosa vi porto? - chiede la cameriera con voce gentile.

-Un milkshake alla fragola grande... - Beka risponde guardandomi negli occhi, - con due cannucce, grazie!

“Che carino!” , mi sento arrossire; la scena di prima continua a essere impressa nella mia mente.

Dopo aver completato la “missione pantaloni puliti”, abbiamo deciso di fare merenda con qualcosa di fresco. Ci siamo rifugiati in questa gelateria che fa anche dei milkshake spettacolari ed ora eccoci qui: seduti ad un tavolino per due, circondati da una miriade di borsette.

Solo ora mi ricordo che siamo venuti in moto e non in macchina!

-Beka! Dove mettiamo le borse per tornare a casa?!

Mi osserva tranquillissimo:

-La mia moto ha due box, quello che non sta lì lo mettiamo nel minor numero di sacchetti e li tieni tu...

-Ah, giusto... - mi ero completamente dimenticato dei dettagli della sua moto.

-Qualcuno è ancora un po' stordito dall'avventura in camerino, giusto?

Mi guarda facendomi un mezzo sorriso colpevole, che sta benissimo sul suo viso, rendendolo troppo malizioso. Noto però che non riesce a non arrossire leggermente.

Decido che non posso arrendermi e dirgli che “Sì, effettivamente la scena del tuo viso estasiato mi si proietta in mente a ogni battito di palpebra”, quindi vedo di ribaltare la situazione.

-Non ti sei ancora ripreso Beka? Ti facevo più reattivo...

La mia risposta lo lascia spiazzato per un secondo, vedo sul suo viso prepararsi la risposta al mio commento, quando arriva la cameriera con il milkshake.

Posa il bicchierone enorme di fronte a Beka che prende le due cannucce, una per mano.

Mi aspetto che me ne passi una per poter iniziare a dividere la merenda quando parla avvicinandosi entrambe le cannucce alle labbra:

-guarda come faccio in fretta a finirlo!

Avvicina ancora di più la bocca alle cannucce e io rimango pietrificato.

“SCHERZIAMO!?”

Credo mi si possa leggere questo pensiero in fronte, perchè subito Beka si allontana dalle cannucce, ancora intoccate, e inizia a ridere.

-Yuri dovresti vedere la tua faccia!

Io ancora devo riprendermi dallo shoc, ci sono rimasto malissimo...

-Hey, scherzavo... Non, non piangere!

-No che non piango! - finalmente riesco a rispondere, - è che, davvero, mi hai traumatizzato...

Lui mi sorride, teneramente commosso dalla mia delicatezza.

-Scusa non credevo di esagerare... Mi perdoni?

Così dicendo avvicina il bicchierone a me e mi offre entrambe le cannucce.

Io sorrido, ne prendo una, e l'altra gliela offro.

Ci godiamo il nostro fresco milkshake guardandoci timidamente negli occhi, gustando il dolce sapore delle fragole, che tingono di rosa il latte come l'imbarazzo le nostre guance di rosso.

 





ANGOLO SCRITTRICE: Hey Hey Hey!
Rieccomi! Ho mantenuto la parola e ho pubblicato presto il nuovo capitolo! Siete un po' fieri di me?! 
Che ne pensate di questo Yurio tigre? ;)
E di Beka top model ?!? Devo confessarvi che ho riso da sola al PC per cinque minuti mentre scrivevo e mi immaginavo la scena. Con la musica in sottofondo poi è uno spettacolo!
Spero abbiate seguito il consiglio a inizio capitolo, oppure avete sprecato l'occaisone di farvi una bella risata XD

Spero anche di riuscire a pubblicare presto il prossimo capitolo, anche se sarò presa dai preparativi per Lucca! <3

Tenetevi pronti, perchè i due innamorati faranno ancora fuoco e fiamme ;)


Grazie per il tempo dedicato alla lettura!
Un bacio, 
                                                                                                                               Ombra


P.S: se sabato a Lucca Comics incontrate un Mikaela Hyakuya selvatico con mantello, ma senza spada ( Sooo Sad :(  )
provate a fermarlo e chedetegli se è Ombra, potrei essere io ;)
Vorrei incontrare qualcuno di voi ! <3
 

   
 
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