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Autore: ThisGuyHasNoName    28/10/2018    1 recensioni
Shouto Todoroki adora i bambini, e oggi il suo sogno di averne uno verrà finalmente esaudito.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un mondo dove esistono i superpoteri non si sa mai cosa possa accadere.

Era una normale giornata d’inverno, e Shouto si era appena alzato, visto che era il suo giorno libero, quando sentì il cellulare squillare.

“Pronto?” chiese Shouto.
“Buongiorno, parlo con Shouto Todoroki?” chiese l’uomo dall’altra parte del telefono.
“In persona” rispose Shouto.
“Perfetto, dovrebbe avvicinarsi in ospedale il prima possibile. Riguarda Izuku Midoriya”.
A quelle parole il cuore di Shouto iniziò a battere più forte e iniziò a pensare al peggio.
“Non è possibile. Il suo ragazzo è l’eroe numero uno, cosa mai gli può essere successo di così grave??” pensò. “Mi dia mezz’ora e sono li” rispose Shouto, cercando, inutilmente, di calmarsi.

Si fece una doccia veloce e si mise addosso un paio di jeans, una maglietta grigia e un giubbotto nero, poi salì in macchina e si diresse il più velocemente possibile all’ospedale. Arrivò in neanche 15 minuti, poi entrò in ospedale e chiese a una delle infermiere al balcone: “Salve, in che stanza si trova Izuku Midoriya?”. “È un parente?” chiese lei. “Sono il fidanzato. Mi è stato chiesto di venire il prima possibile” rispose Shouto, preoccupato per ciò che poteva essere capitato a Izuku. “È al terzo piano, stanza numero 17” rispose l’infermiera.

Shouto corse subito nella stanza che gli era stata indicata e non appena aprì la porta un bambino di circa cinque anni con i capelli arruffati e gli color verde smeraldo gli saltò addosso.
“È un sogno” pensò tra sé Shouto “Non può essere successo davvero” continuò a pensare.
All’ interno della stanza vi erano due uomini della polizia che, non appena videro entrare Shouto, si alzarono in piedi e iniziarono a spiegargli la situazione.

“È stato colpito dal quirk di un uomo appartenente a un gruppo che stava rapinando una banca” spiegò uno. “Anche i dipendenti della banca sono diventati bambini” continuò.
“L’effetto dovrebbe durare dai due ai tre giorni” si intromise l’altro polizziotto.
“L’effetto del quirk ha colpito anche i suoi ricordi, ma non dovrebbe averli eliminati.
Secondo i nostri studi su questo tipo di quirk, riacquisirà tutti i ricordi solo quando tornerà normale” disse. “Abbiamo provato a chiedergli qualcosa della sua vita e pare che si ricordi dettagliatamente della sua infanzia, ovvero il periodo della sua vita che va fino a questo momento, ma ha detto di ricordarsi di essere fidanzato con un ragazzo dai capelli bianchi e rossi, per questo ti abbiamo chiamato” concluse.
“Capisco” disse a un certo punto Shouto, sollevato del fatto che non fosse successo nulla di grave a Izuku.
“Allora porto Izuku a casa con me. Non ci sono problemi, vero?” chiese Shouto.
“No, vai tranquillo” risposero i due.
“Potete avvisare l’agenzia di Deku e dire loro che non potrà lavorare per due o tre giorni?” chiese Shouto.
“Ci penso io” rispose uno dei due.
“Allora io vado, vieni Izuku, ti porto a casa” disse Shouto, sorridendo verso il bambino.
“SIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!” urlò Izuku felice, e poi saltò verso Shouto, che lo prese al volo e decise di tenerlo in braccio fino a essere usciti dall’ospedale “Meglio non lasciare un bambino di cinque anni da solo all’ospedale, specie se quel bambino è così pieno di energie” pensò Shouto.
I due scesero al piano terra e Shouto si avvicinò al bancone dove aveva chiesto informazioni circa venti minuti prima “Salve, scusate il disturbo, non è che per caso avete dei seggiolini in più?” chiese Shouto, un po’ in imbarazzo.
“Certo!” rispose un’infermiera “Abbiamo avuto vari casi di adulti che sono stati trasformati in bambini, quindi abbiamo deciso di comprarne un paio” continuò lei, poi andò a prenderne uno da uno sgabuzzino.
“Ecco a lei” disse, passando a Shouto il seggiolino, che fu quindi costretto a far scendere Izuku, che stava per addormentarsi con la testa appoggiata alla sua spalla, poi lo prese per mano e si diressero verso il parcheggio.

“Vieni Izuku” disse Shouto, dopo aver montato il seggiolino sul sedile e aver capito come si chiudeva. Lo fece sedere sul seggiolino e gli allacciò la cintura, dopo di che si diressero verso casa.
“Quindi Izuku, tu ti ricordi chi sono?” chiese a un certo punto Shouto.
“Certo che me lo ricordo, perché non dovrei? Tu sei Shouto Todoroki, eroe n°2, hai vent’anni e sei il mio eroe preferito” disse poi Izuku, che nel frattempo aveva iniziato a giocare con le sue stesse mani.
Shouto tirò un sospiro di sollievo, almeno Izuku si ricordava di lui, anche se non nei minimi particolari.
Dopo essere arrivati a casa, Shouto chiamò l’agenzia di suo padre, per informarli che si sarebbe preso due o tre giorni di permesso.
Dopo aver finito la chiamata chiese: “Izuku ti va se ordiniamo la pizza per pranzo?”
“Certo!!!” esclamò l’altro.
E così fecero.
Dopo pranzo Shouto si coricò sul divano e dopo pochissimi istanti la piccola peste era già coricata sopra di lui e dopo pochi minuti si era già addormentato. Shouto noon poté fare a meno di sorridere, infatti Izuku era rimasto, tranne che per l’aspetto, tale e quale a come era da adulto; infatti capitava spesso che, quando i due si coricavano sul divano, il più piccolo avesse l’abitudine di coricarsi sopra di lui, nonostante avessero un divano enorme.
Il ragazzo dai capelli bianchi e rossi iniziò ad accarezzare quelli verdi di Izuku, e dopo un po’ si addormentò anche lui.
Si svegliò solamente quando sentì una voce che lo chiamava.
Quando aprì gli occhi si ritrovò Izuku sopra di lui che lo chiamava.
“Shouto, Shouto, devo fare la pipì” disse Izuku.
Shouto sbadigliò e poi disse: “Certo, andiamo”, poi gli prese la mano e lo portò fino in bagno.
“Tu non guardarmi però” disse poi Izuku, diventando tutto rosso.
“Tranquillo” disse Shouto sorridendo, e ringraziando Dio che Izuku non si ricordasse tutto ciò che facevano, e che aveva fatto cose che andavano ben oltre l'averlo visto nudo.
Poi i due andarono a giocare in giardino, anche se chiamarlo giardino era un eufemismo, visto che abitavano in una villa enorme e circondata dagli alberi, e non era stato di sicuro un problema pagarla, visto che, essendo gli eroi numero uno e due, venivano pagati fin troppo bene.
Dopo essere stato costretto da Izuku a giocare a nascondino per circa un’ora, i due tornarono dentro casa, entrambi molto sudati.

“Izuku, siamo tutti sudati, andiamo a fare un bagno” disse Shouto.
“Arrivo!” esclamò subito l’altro. Quando Izuku arrivò, Shouto aveva quasi finito di riempire la vasca e si stava togliendo la maglietta.
“Da grande avrò anch’io degli addominali come i tuoi?” chiese ingenuamente Izuku.
“Ma certo, saranno anche più belli dei miei” rispose Shouto sorridendogli.
“Hai bisogno di aiuto per togliere la maglietta?” chiese Shouto, vedendo il bambino in difficoltà.
“Si” rispose lui diventando un po’ rosso.
Allora il più grande si avvicinò, gli fece alzare le braccia e gli sfilò delicatamente la maglietta.
“Grazie” disse Izuku, per poi abbracciarlo, anche se arrivava a malapena al torace muscoloso del ragazzo coi capelli bianchi e rossi.
Dopo che la vasca fu completamente piena, Shouto si sfilò i pantaloni e i boxer ed entrò nella vasca.
Izuku lo imitò e mise i vestiti accanto ai suoi, non riuscendo però a entrare.
“Come mai non entri Izuku?” chiese a un certo punto Shouto, un po’ perplesso.
“Mi vergogno” rispose lui con le lacrime agli occhi.
“Su non fare così, è solo un bagno” gli disse Shouto.
“Vuoi venire in braccio?” gli chiese poi “V-Va bene” rispose Izuku.
Shouto portò in avanti le braccia e sollevò Izuku che, al contatto con l’acqua, inarcò la schiena.
“È tutto ok, è solo un bagno” lo rassicurò Shouto.
Izuku si lasciò andare e si spalmò sul torace di Shouto, per poi appoggiare la testa sul petto dello stesso.
“Visto che non è poi così terribile?” disse poi Shouto, ma Izuku non lo sentì, visto che si era già addormentato.

“Quanto è carino” si ritrovò a pensare Shouto, poi una lacrima scese sul suo viso. Gli mancava troppo il suo ragazzo, voleva riaverlo accanto a sé il più presto possibile. Adorava avere un baby Izuku tra i piedi, ma non era la stessa cosa, lui rivoleva il suo fidanzato normale, quello che, con solo un abbraccio lo faceva sentire a casa, quello che, soltanto guardandolo negli occhi, gli faceva sciogliere il cuore dentro il petto. Lui rivoleva il SUO Izuku.
Dopo un po’ Shouto dovette svegliare il bambino, visto che l’acqua stava iniziando a raffreddarsi ed era anche quasi ora dii cena.
“Sveglia dormiglione” disse Shouto, pizzicandogli delicatamente la guancia.
Izuku emise un piagnucolio di disapprovazione, poi si passò le mani sugli occhi.
“È ora di lavarsi” disse poi Shouto.
Il ragazzo prese un po’ di shampoo dal flacone e iniziò a massaggiare dolcemente i capelli di Izuku, dopo di che ne prese un altro po’ e lavò anche li suo. Prese il bagnoschiuma e insaponò il corpo del piccolo Izuku, poi spremette il flacone e se ne mise un po’ sulla mano, ma venne bloccato dal bambino dagli occhi verde smeraldo, che disse: “Adesso ti aiuto io” e, dopo aver messo un po’ di bagnoschiuma sulla mano, iniziò a lavare con tutte e due le mani il corpo muscolo del ragazzo davanti a sé.
Dopo che ebbe finito, i due si risciacquarono, poi Shouto prese in braccio il bambino e gli disse a bassa voce: “Grazie” e gli diede un bacio sulla guancia.
Izuku divenne tutto rosso e poi iniziò a piangere.
“Come mai stai piangendo adesso?” e con le mani lo spinse verso di sé, per poi abbracciarlo.
“Perché tu sei così gentile e premuroso con me, non mi merito un amico come te” disse, cercando di asciugarsi le lacrime.
Nel sentire quelle parole Shouto strinse più forte a sé il piccolo Izuku “Non dire queste cose, così come non sei perfetto tu, non sono perfetto neanche io” disse poi.
“Adesso basta però, è quasi ora di cena, meglio uscire dalla vasca” disse, sorridendo verso Izuku.
Dopo di che lo prese in braccio e uscirono dalla vasca.
Shouto prese un asciugamano da sopra il mobile e asciugò il bambino, per poi farlo sedere vicino al lavandino, nel mentre che lui si asciugava.
“Shouto mi asciughi i capelli perfavore?” chiese Izuku. “Certo” rispose l’altro, per poi passare la mano sinistra vicino ai capelli del bambino, attivando leggermente il suo quirk; poi la passò anche sui suoi, in modo da asciugare anche quelli.
Dopo di che i due uscirono dal bagno, Shouto addosso solo un asciugamano che gli cingeva la vita e Izuku attaccato alla schiena di quest’ultimo, completamente nudo, visto che in bagno non c’erano asciugamani della sua taglia.
I due arrivarono in camera da letto e si cambiarono “Per fortuna che Izuku ha portato a casa nostra alcuni dei suoi vestiti che usava da bambino” pensò.

Dopo essersi cambiati ed essersi messi tutti e due in pigiama, i due scesero al piano di sotto e andarono in cucina. “Ti va se ordiniamo il katsudon per cena?” chiese Shouto, anche se sapeva già la risposta.
“Certo!!” esclamò l’altro, abbracciando il torace di Shouto, visto che anche in punta di piedi non arrivava più in alto.
“Perfetto” disse quindi Shouto.
Dopo cena i due si coricarono sul divano e Izuku l’aveva costretto a guardare i cartoni animati con lui.
Verso le 21:30 Izuku iniziò a sbadigliare e Shouto si accorse che faceva fatica a tenere gli occhi aperti.
“È ora di andare a dormire Izuku” disse, poi spense la televisione.
Dopo essersi lavati i denti (Shouto aveva dovuto prendere in braccio Izuku, visto che quest’ultimo riusciva a malapena ad arrivare al lavandino) i due si diressero verso la camera da letto.
Durante il tragitto Izuku afferrò la mano di Shouto e disse: “Dormiamo insieme, vero?”.
“Certo” rispose l’altro, con un sorriso.
Arrivati in camera da letto, Shouto disfò il letto, si mise sotto le coperte e fece cenno a quel bellissimo bambino che si ritrovava di fronte di venire a coricarsi vicino a lui. Quest’ultimo non se lo fece ripetere due volte e si fiondò tra le braccia di Shouto.
“Posso dormire vicino a te?” chiese timidamente Izuku.
“Certo che puoi” rispose Shouto, guardando dolcemente Izuku con i suoi bellissimi occhi eterocromi.
Poi i due andarono a dormire, con Izuku che si era fatto spazio tra le braccia e il petto dell’altro.

La mattina dopo Shouto si svegliò verso le 9:30, mentre il bambino che si trovava tra le sue braccia era ancora teneramente addormentato. Visto che non voleva svegliarlo era rimasto coricato in quella stessa posizione, ma verso le 10:00 si alzò, facendo attenzione a non svegliare il piccolo ghiro, e andò in bagno. Solamente pochi minuti dopo sentì Izuku piangere, quindi corse nuovamente in camera da letto, dove lo aveva trovato seduto sul bordo del letto, disperato perché non l’aveva trovato al suo fianco.
Quando Izuku lo vide, in un primo momento smise di piangere, per poi ricominciare subito dopo.
Shouto si sedette accanto a lui, lo prese in braccio e lo abbracciò; solo a questo punto Izuku parve calmarsi. “P-Pensavo che mi avessi lasciato qui da solo” riuscì a dire Izuku, tra un singhiozzo e un altro.
“Sono solo andato in bagno” rispose tranquillamente lui, poi prese un fazzoletto e soffiò il naso a quel piccolo impiastro che l’aveva fatto preoccupare così tanto.
“Adesso andiamo a fare colazione, ti va?” chiese Shouto.
“V-Va bene” rispose Izuku, che nel frattempo si era calmato.

Shouto riscaldò il latte e preparò una tazza di cioccolata calda per la piccola peste.
“Vuoi qualcos’altro?” gli chiese poi, dopo che aveva finito.
“No grazie, sono pieno” rispose Izuku.

Shouto passò la giornata a mettere in ordine e pulire la casa (cosa non da poco, visto quanto era grande) e Izuku l’aveva aiutato a fare quel che poteva.
A fine giornata i due erano esausti.
“Izuku dovremmo fare un bagno prima di coricarci” disse Shouto.
“Non possiamo farlo domani mattina?” chiese Izuku, che non si reggeva in piedi.
“Va bene” sospirò Shouto, visto che tanto l’indomani avrebbe dovuto cambiare in ogni caso le lenzuola e le federe dei cuscini.
I due ragazzi, stremati dalla giornata che avevano passato andarono a coricarsi.
L’indomani Shouto, avendo capito la lezione, aspettò che Izuku si svegliasse, prima di andare in bagno.
Dopo aver fatto colazione Shouto e Izuku andarono a lavarsi, visto che la notte prima quel piccolo impiastro l’aveva convinto a rinviare il bagno alla mattina dopo.
Dopo aver riempito la vasca i due entrarono dentro.
Shouto entrò per primo, poi prese Izuku da sotto le braccia e lo aiutò ad entrare.
Quest’ultimo approfittò della cosa per sdraiarsi sul petto dell’altro, per poi guardarlo e rivolgergli un sorriso innocente,che però di innocente non aveva un bel niente.

Dopo circa cinque minuti il corpo di Izuku iniziò a brillare, diventando talmente luminoso che Shouto dovette coprirsi gli occhi con le mani, per non rimanere accecato.
Quando la luce parve diminuire Shouto aprì gli occhi e si ritrovò di fronte l’Izuku con cui era fidanzato da ormai quasi quattro anni, il SUO Izuku.

“Che cosa ci faccio qui? Fino a un attimo fa ero in-“, ma fu interrotto da Shouto, che lo baciò con ardore.
“Mi sei mancato tantissimo” gli sussurrò a un orecchio, per poi riprendere a baciarlo.
Dopo vari attimi i due si staccarono e Shouto spiegò al fidanzato, che finalmente era tornato normale, ciò che era successo.
Izuku iniziò a capire; in effetti si ricordava di aver combattuto contro alcuni villain, ma non si ricordava cosa era successo dopo.
Dopo aver finito di fare il bagno i due andarono a cambiarsi in camera da letto, dove Shouto non diede neanche il tempo a Izuku di cambiarsi, in quanto lo prese di peso e lo spinse sopra il letto, per poi finirgli sopra e iniziare a baciarlo.
I due passarono tutta la giornata coricati nel letto a farsi le coccole (anche altro se per questo, ma questa sarà una fic verde, quindi meglio sorvolare), pur consapevoli che l’indomani sarebbero dovuti andare entrambi a lavoro e sarebbe stato difficile stare nuovamente così tanto tempo insieme.

Tuttavia erano felici, perché erano l’uno tra le braccia dell’altro, e in quel preciso momento non avevano bisogno di altro.


                                                                                                                                               FINE






Angolo dell'autore:
Ciao a tutti :)
Sono tornato con un'altra fic TodoDeku, spero vi piaccia.
Mi sono reso conto solo alla fine di quanto sia uscita lunga(tipo il doppio delle altreche ho scritto), ed era troppo tardi per accorciarla,anche se penso che in ogni caso non l'avrei accorciata, visto quanto mi è piaciuto scriverla, e soprattutto quanto ci ho messo per scriverla, visto che ci sono da circa quattro/cinque ore.
E niente,fatemi sapere se vi è piaciuta e se non,e che cosa avreste cambiato, grazie inanticipo e ci vediamo alla prossima fic ;)
   
 
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