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Autore: _MeineQueen_    30/10/2018    1 recensioni
» Quando il Mondo della Fantasia non sa che presto conoscerà un momento di terribile crisi. Quattro figure minacciano la pace e per la prima volta il male non verrà giudicato in un solo modo. Per battere un cattivo non servono solo eroi, ma anche persone spietate!
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- Non vi chiedo molto cari amici! Tutto ciò che voglio da voi è un giorno della vostra vita! - disse il vecchio guardando quel gruppo riunitosi per lui - E cosa vorresti farci? - domandò proprio colei che lui detestava più di tutti - Nulla di che! Farò in modo che torni utile. È un mero pagamento simbolico! Una sciocchezza! Potete darmi quello che più preferite, persino uno di cui non avete memoria o uno di quelli che vi ha causato i peggiori mali. - Sapeva già come sarebbe andata e pregustava il sapore della vittoria nella sua bocca. Quelle figure nefaste si guardarono, parlarono sottovoce e poi - E sia! - accettarono concludendo quell'accordo. Ciascuno firmò il contratto che sparì nell'etere mentre l'Immortale consegnò al gruppo l'incantesimo più potente tra tutti. Fatto ciò, da ciascun individuo, uscì un fascio di luce che si tramutò in un granello di polvere. - L'accordo è concluso! Addio! - sparì in tal modo.
Genere: Avventura, Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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C A P I T O L O · 00 - L e   o r i g i n i   d e l   m a l e }
» Ogni storia che si rispetti inizia con una frase estremamente importante. Chiunque, in questo mondo, avrà letto mille volte la fatidica frase: C'era una volta. Solo queste parole provocano già una sensazione di familiarità, una sorta di chiave che apre una porta che da sul mondo della Fantasia e genera nel lettore una sorpresa ed un ritorno all'infanzia. Ogni storia che inizia con quelle parole è ricordata ed è eterna. Sopravvive alle rivoluzioni, resiste al progresso tecnologico, si ostina a galleggiare in un mare di crudeltà, miseria ed odio. Ebbene, in tanti, milioni di persone, credono che queste siano solo storie, semplici credenze popolari, tradizioni, modi di educare o di descrivere personalità sociali che si incontrano quasi ogni giorno. Ebbene, così non è e questa storia non fa altro che raccontare ciò che accadde. Le fiabe raccontano solo frangenti di trame ancora più lunghi di quelli che si credono. Procederò con ordine, affinché tu lettore, possa capire ogni cosa e comprendere come in realtà le cose siano andate. La nostra storia inizia in un momento ben preciso: la fine di ciascuna fiaba. Il Mondo della Fantasia era in pace, ogni antagonista venne eliminato ed i protagonisti si godevano il loro meritato lieto fine, ma la verità era ben peggiore. Quando la notte abbracciò il regno, ormai tranquillo, il male agiva alle spalle di ogni persona e strisciava come un serpente nel presente ignaro di tutto. Negli abissi più oscuri del mare, ove nemmeno la vita può esserci, una Dea giurava vendetta. La caverna oscura ospitava questa donna dall'aspetto gradevolissimo, ma dall'anima nera come i capelli che le ricadevano sulla schiena. La pelle, completamente diafana, ricopriva il suo corpo snello e sinuoso mentre le labbra, morbide come buccia di pesca succosa, si piegavano in un sorriso malevolo davanti ad un calderone che ribolliva. Attraverso il liquido, di un color lilla, si potevano vedere immagini dettagliate di personaggi assai noti nel Mondo della Fantasia. - Guardali come si divertono! Sarebbe un vero peccato se tutto questo finisse, non è vero Re dei Topi? - la voce della donna, suadente e calda, colse alla sprovvista il ratto a sette teste con corone su ciascuna di queste. Il mantello dell'animale, rosso con pelliccia bianca e macchie nere alla fine del drappo, svolazzò nell'aria mentre il Re si avvicinava alla Dea. - Eris, ancora in cerca di vendetta? Dopo la guerra di Troia, il tuo piccolo problema amoroso andato in fumo e la punizione divina, ancora in queste condizioni? Squiiiit Squiiit! - La risata del ratto riecheggiò nell'antro della donna - Ti facevo più rilassata e meno vendicativa, ma forse mi sbagliavo. - gli occhi rossi del Re osservavano la donna piegata sul calderone - Una Dea come me? Ti ricordo che io sono la Discordia, colei che non dorme mai né si da pace! Ribollo di rabbia e desiderio di vendetta. - qualcosa, tuttavia, cambiò nell'antro della donna ed un rigido gelo calò mentre, una voce femminea, fredda quanto il ghiaccio, si fece sentire - Non sei la sola Eris. Anche io ho giurato vendetta e sappiamo tutti che questo è un pasto che va gustato freddo. È forse per tale ragione che mi hai contattato? Hai bisogno del gelo? - i capelli bianchi della donna le ricadevano sulle spalle e sulla schiena mentre il vestito mostrava una scollatura profonda che lasciava vedere la pelle candida come la neve. - Abbiamo anche la Regina delle Nevi, viaggiato bene? Spero di sì. Manca ancora l'ultimo ospite, forse più importante di voi. - Il Re e la Regina si guardarono con aria superba. Si consideravano decisamente migliori, ma non avevano idea di cosa la Dea avesse in mente. Difatti, il pavimento tremò insieme al soffitto della caverna. Le talattiti e le stalagmiti oscillarano come fossero denti di un poppante! Qualche pezzo roccia cadde sfracellandosi sul suolo dell'antro ed infine un drago apparve nella stanza! Le squame nere come la pece, le ali membranose del colore rosso scuro, occhi che facevano raggelare il sangue ed un alingua biforcuta di un colore violaceo dalla quale cadeva veleno infiammabile. - Lui?! - domandò il ratto - Hyahahahaha! - e la Dea rise di nuovo mentre fiamme infernali consumavano il drago facendo apparire un uomo anziano ed emaciato, dall'aspetto terribilmente sgradevole. Le mani erano rugose con unghie lunghe e non curate. Le vesti erano eleganti e curate in ogni particolare e si discostavano terribilmente dal viso crudele dell'uomo. Il naso arcuato, simile al becco di un corvo, dominava il centro della faccia mentre gli occhi erano chiusi in due fessure. La testa era pelata mentre macchie della pelle si mostravano senza pudore. Tuttavia, nonostante l'aspetto, il Re dei Ratti ne era terrorizzato. - Košcej! Vecchio mio, come stai? Sempre alla ricerca di oro e belle donzelle? - domandò quella avvicinandosi al vecchio mentre quello sorrise baciandole la mano in modo viscido - Oh, Eris! Il denaro non mi manca di certo. Sono le fanciulle a non essere più ingenue come una volta. - ammise quello notando la Regina delle Nevi in tutta la sua bellezza - Oh, ma guarda un po' chi abbiamo qui! - prese il mento di quella nella sua mano destra stringendolo saldamente, mentre ella si volse dall'altro lato distogliendo lo sguardo da quell'essere immondo - Colei che è riuscita a sfuggirmi! Colei che non ha mai saldato il suo debito! Allora, REGINA... - quella parola venne pronunciata in maniera tale che tutti la sentissero - ...è stata soddisfatta del mio regalo?! - rise malevolo lasciando quella. La mano che avvolgeva il collo candido era congelata, ma a quanto pare Košcej non ne risentiva in alcun modo. - Mi avete maledetta e con me tutta la mia stirpe! Siete contento? - disse quella senza un filo di emozione - Quella è stata soltando una dolce e magra consolazione! Siete stata l'unica ad avermi ingannato! La sola ad esser riuscita a prendere la mia anima! L'avete infilata in uno specchio e poi? Quello l'avete distrutto! Ora sono ancora più immortale di un tempo ma a CARISSIMO prezzo! - quello era furente, l'altra non si capiva vista l'assenza di emozioni alla quale era costretta - Non è colpa mia se non vi rimane più niente se non il vostro oro ed i vostri poteri. - Eris sorrideva mentre il Re dei Ratti era nascosto dietro di lei - Si che è colpa tu! Tu ti sei intrufolata nell'isola di Bujan, tu hai trovato la quercia, tu hai aperto la cesta di ferro estranedo la sacca di pelle che conteneva l'anatra alla quale hai fatto espellere l'uovo nel quale c'era l'ago contenente la MIA ANIMA! - il vecchio andò su tutte le furie mentre la Regina non si muoveva dal suo posto, impassibile e seria - Ne sono consapevole e dopo averla inserita nello specchio creai l'oggetto più potente di tutti! Poi però lo distrussi in preda alla rabbia e voi mi avete maledetta minacciandomi ed ordinandomi di non farmi rivedere mai più. Ora Eris ci ha riunito qui. - ed è qui che la Dea si mosse andando ad accarezzare il mento di Košcej per poi prendere il fianco della donna - Già e mi servite entrambi vivi e vegeti. - sorrise - Košcej, necessito delle tue arti contrattuali e la Regina mi serve per la sua abilità nella magia. - guardò poi il Re dei Ratti - Voi, invece, mi aiuterete con la guerra! - e di nuovo quelle labbra carnose divennero un sorriso - Non potete chiedere a vostro fatello Ares? - chiese il ratto - Quell'infame mi ha tradita e bistrattata. Sono stata cacciata dall'Olimpo ed ora è tempo di far capire alla mia famiglia chi è la vera pecora nera! So che ognuno di voi ha una vendetta da completare! Voi, Re dei Ratti, avete un conto in sospeso con una certa Crudelia De Mon, la Regina delle Nevi con un certo Hans ed invine Košcej con una certa Grimilde! - i tre si guardarono esterrefatti mentre la Dea tornava al calderone - So che avete altri obiettivi oltre questi tre, ma voglio farvi capire che so ogni cosa! Quindi, se mi aiuterete io donerò a ciascuno di voi la possibilità di vendicarvi direttamente sui vostri bersagli! Allora, posso considerarvi miei alleati? - chiese mentre quelli annuirono. Prima l'animale, poi il vecchio e la regina dopo essersi scambiati un'occhiata di tacito accordo - Mi fa piacere! Che il piano abbia inizio! - detto questi il quartetto si mise all'opera iniziando a collaborare nell'ombra. Nessuno aveva la benché minima idea di ciò che, di li a poco, sarebbe accaduto!
  
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