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Autore: Justice Gundam    30/10/2018    3 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars
Una fanfiction crossover (Digimon Frontier & Savers) scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 53 - Preludio alla nuova battaglia

 

Per Kouichi Kimura, l'attesa si era fatta un po' snervante.

Il giovane Digiprescelto degli Spirits dell'Oscurità non era certo un tipo che si sarebbe definito impulsivo, frettoloso o impaziente, tuttavia c'era un po' di preoccupazione nel suo modo di fare. Mentre sedeva su un seggio di pietra scolpita nella stanze di Baronmon, tutto quello che poteva fare per ingannare un po' l'ansia del momento era guardarsi attorno, cercando un modo per distrarre la sua mente dai pensieri che lo tormentavano.

"Hey, Kouichi?" Il silenzio che stava diventando una cappa opprimente venne provvidenzialmente infranto da Neemon, in piedi vicino al ragazzo e accompagnato dall'inseparabile Bokomon. Sorpreso da quel richiamo improvviso, Kouichi si voltò di scatto verso il buffo Digimon giallo, che lo stava guardando con quella sua tipica espressione non troppo sveglia, e la testa inclinata da un lato, le lunghe orecchie che si muovevano impercettibilmente. "Va tutto bene, Kouichi? Mi sembri un po' triste... non hai mangiato abbastanza, oggi a pranzo, o c'è qualcos'alltro che ti preoccupa?"

"Non credo che il problema sia che non ha mangiato, testone!" lo rimproverò Bokomon. Anche il custode del libro era ormai abituato ai commenti non troppo arguti del suo migliore amico, ogni tanto non riusciva a trattenersi dal correggerlo. "Io... credo che sia un altro il fatto... e riguarda i tuoi Spirits, vero, Kouichi?"

Il Digiprescelto degli Spirits dell'Oscurità disse di sì con la testa. "E' una cosa acui stavo pensando da un po'..." affermò. "Takuya-kun e gli altri hanno ormai tutti ottenuto il loro A-Spirit, e hanno già dato prova della loro abilità. Io sono l'unico del gruppo originale, per così dire... che non è ancora riuscito ad ottenere questo livello. Ho l'impressione che ci sarà bisogno anche di quello per affrontare Kurata e Gallantmon, ma... non ho ancora avuto l'occasione di ottenerlo. Ho provato a chiedere a Baronmon-san, e lui mi ha risposto che sarebbe andato a fare delle ricerche. Adesso... mi ha convocato qui, e tra un po' dovrebbe arrivare per dirmi cosa ha scoperto."

"Beh, questa è una bella notizia, no?" chiese Bokomon, contento per l'ultimo dei suoi protetti. "Con lo Advanced Spirit dell'Oscurità dalla nostra parte, riusciremo senza dubbio ad avere la meglio su qualunque avversario!"

Kouichi avrebbe voluto condividere l'ottimismo del Custode del Libro, ma c'era qualcosa che gli impediva di essere fiducioso al cento per cento. "Certo... è quello che spero anch'io. Non fraintendetemi, amici, anch'io sarei contento se potessi ottenere il mio Advanced Spirit." rispose prontamente, sentendosi ora un po' più tranquillo. "Ma ho l'impressione che non sarà tanto facile. Non so dirvi il perchè... forse perchè sono arrivato a DigiWorld in circostanze... diciamo così, particolari... e temo che per me ci possano essere delle complicazioni."

Neemon sembrò sbattere gli occhi. "Oh... accidenti, credo di capire cosa intendi." rispose. "Ma... alla fine non credo che ci saranno problemi... voglio dire, anche tu sei un Leggendario Guerriero, no? Troverai il modo di dimostrare che sei degno come gli altri! Non ti preoccupare, stai tranquillo!"

Bokomon alzò le spalle e fece un sorriso un po' imbarazzato. "Facile dirlo per te... sembra che tu non ti preoccupi mai di niente!" rispose. "Ma devo riconoscere che non hai tutti i torti. Preoccuparsi prima del tempo non serve che a rendersi la vita difficile, ragazzo mio. Aspettiamo che arrivi Baronmon-san, e poi sentiremo da lui quello che c'è da fare."

Ora un po' più tranquillo, Kouichi disse di sì con la testa e si mise seduto sul suo posto ad aspettare. Il tempo cominciò a passare, secondi interminabili scanditi soltanto dal ritmo dei loro respiri... ma per fortuna, quando il ragazzo cominciava a trovare snervante l'attesa, un suono di passi annunciò l'arrivo del Digimon che stavano aspettando: Baronmon entrò nella stanza e venne accolto con un rispettoso inchino da parte di Bokomon, Neemon e del loro compagno umano, e a sua volta salutò alzando una mano.

"Scusate il ritardo. Ho impiegato più tempo di quanto avevo previsto." affermò Baronmon. "Vi ho fatti venire qui proprio perchè il giovane Kouichi ha espresso dei dubbi circa la sua possibilità di controllare il suo Advanced Spirit... e io sono qui appunto per chiarire ogni suo dubbio."

"La ringrazio, Baronmon-san..." disse il Digiprescelto degli Spirits dell'Oscurità. "Quindi... è riuscito a scoprire qualcosa riguardo la mia situazione?"

Il Digimon stregone disse di sì con la testa, ma prima che Kouichi e le due guide di DigiWorld potessero commentare, fece cenno con una mano di attendere. "Ho delle buone notizie, e delle cattive notizie, in questo senso." affermò. "Da una parte, ho potuto confermare che anche il Digiprescelto degli Spirits dell'Oscurità avrà la possibilità di ottenere il suo Advanced Spirit."

Kouichi tirò un piccolo sospiro di sollievo, ma queste novità incoraggianti non gli fecero dimenticare che c'era in effetti qualche complicazione. "Ci fa piacere saperlo, Baronmon-san... ma se queste sono le buone notizie, quali sono quelle cattive?"

Baronmon si sfregò il mento, forse cercando le parole giuste per spiegare quello che aveva scoperto. "Ecco... in effetti, le circostanze nelle quali Kouichi è arrivato nel Mondo Digitale erano particolari, e questo... significa che Kouichi dovrà sottoporsi ad una prova molto particolare per ottenere il suo Advanced Spirit.

Kouichi e i due Digimon guida stavano ascoltando con una certa ansia, e Bokomon diede rapidamente un'occhiata all'antico tomo che si portava sempre dietro. "Hmm... questa... è una cosa che mi giunge nuova, Baronmon-san..." disse il buffo Digimon, girando una pagina dietro l'altra con la sicurezza di chi aveva già fatto questa ricerca migliaia di volte. "Almeno... nel mio libro non viene detto nulla di prove particolari che un Digiprescelto deve sostenere."

"Certamente, Bokomon... l'arrivo di Kouichi nel Mondo Digitale è avvenuto in maniera così inusuale, che nemmeno il tuo libro è stato in grado di prevederlo." rispose gentilmente Baronmon, prima di illustrare quello che aveva scoperto. Con un lento gesto della mano, il Digimon Armor appoggiò davanti a sè alcune tavolette di marmo, non più grandi della mano di un uomo, sulle quali erano incise delle piccole iscrizioni in uno strano alfabeto che ricordava molto la scrittura cuneiforme sumerica. "Immagino che nessuno di voi conosca questo antico alfabeto, che risale ad ancora prima della guerra tra Digimon Umanoidi e Digimon Animali... quindi vi spiegherò tutto. In qualche modo, gli antichi abitanti del Mondo Digitale avevano immaginato che qualcosa del genere sarebbe potuto accadere, e hanno lasciato delle istruzioni su quello che si può fare in questi casi."

"Grazie mille, antichi Digimon!" esclamò Neemon congiungendo le mani. "Ora il nostro amico Kouichi può diventare davvero più forte! Allora, signor Baronmon... cosa bisogna fare?"

"Beh... in realtà, la cosa non è così semplice, e potrebbe anche essere rischiosa." rispose Baronmon. Bokomon riuscì chiaramente a sentire la preoccupazione nella voce del Digimon mascherato, e deglutì mentre quest'ultimo si apprestava a dare le spiegazioni del caso. “Per dare a Kouichi la possibilità di ottenere il suo Advanced Spirit, è necessario condurre un rituale molto particolare, e se non dovesse riuscire…”

Bokomon deglutì. “Se… non dovesse riuscire…?”

Baronmon esitò per qualche istante, guardando le espressioni tese di Kouichi e dei Digimon guida, prima di dire il resto. “Ecco… se non dovesse riuscire, causerebbe dei danni permanenti alla personalità e al carattere di Kouichi.” Rivelò. “In altre parole, il Kouichi che conosciamo noi cesserebbe di esistere, e al suo posto lascerebbe una persona completamente diversa, che di Kouichi non avrebbe altro che l'aspetto fisico. Voglio che voi ci pensiate bene, prima di prendere una decisione così grave.”

Kouichi restò seduto al suo posto con le mani sul grembo, la sua espressione persa nel vuoto, mentre cercava di pensare a cosa fare dopo questa rivelazione. Il rischio era terribile. L'idea di diventare una persona completamente diversa, di cessare di essere quello che era, faceva paura. Anzi, c'era anche da chiedersi se davvero lui sarebbe rimasto Kouichi Kimura… o se piuttosto non sarebbe diventato qualcun altro che aveva semplicemente il corpo di Kouichi? Avrebbe ricordato i suoi amici, se le cose fossero andate male? Sarebbe stato ancora in grado di aiutare Kouji e i suoi compagni nella lotta contro i loro nemici? Queste domande ronzavano senza posa nella sua testa, gettandolo in uno stato di ansia e confusione.

“Beh… accidenti, questo è un male…” disse Neemon dopo alcuni lunghi e tesi minuti di silenzio. Bokomon era talmente sconvolto dalla notizia che non ebbe nemmeno la presenza di spirito di tirare l'elastico dei pantaloni del suo poco sveglio compagno.

“Ecco… questo è quello che sono stato in grado di scoprire, ragazzo.” Continuò Baronmon mentre raccoglieva le tavolette e le ordinava. “Adesso che sai a cosa vai incontro, puoi scegliere. Non sarò certo io a costringerti o a fermarti. Voglio solo che tu rifletta bene su quello che vuoi fare, e non prenda alla leggera una decisione così importante.”

Dopo un po' di esitazione, Kouichi diede la sua temporanea risposta. “Beh… non è una decisione che… riesco a prendere così, in due e due quattro.” Rispose, con un percettibile tremitio nella voce. Strinse convulsamente le dita delle mani, cercando di prendersi un po' di tempo per riflettere. “Se solo potessi… ehm… rifletterci un po' su prima di dare una risposta. Io… voglio dare una mano ai miei amici e a mio fratello… ma non so se mi sento pronto per fare una scelta così gravosa. Se potessi essere utile anche restando così come sono, sarebbe meglio. Quindi… chiedo solo di aspettare un po', tutto qui.”

Baronmon apprezzò la prudenza del Leggendario Guerriero dell'Oscurità. “Certamente. Non è una decisione da prendere alla leggera, e capisco che tu voglia essere sicuro di quello che fai.” Rispose semplicemente, con un gesto accomodante della mano. “Per adesso, non ci aspettiamo di trovare particolari ostacoli, e anche se dovessimo trovarne alcuni… credo che i Digimon che abbiamo dalla nostra parte saranno sufficienti. Decidi tu cosa vuoi fare, secondo quello che ti senti di fare.”

“Grazie, Baronmon-san.” Fu la risposta sollevata di Kouichi. “Per adesso… cercherò di allenarmi ad usare meglio le mie forme Human e Beast. Si vedrà in seguito cosa fare...”

"Meglio che andiamo a parlare anche con gli altri, ragazzo mio." affermò Bokomon, chiudendo il suo libro con decisione quasi fatalistica. Come se si fosse ormai rassegnato all'idea che i ragazzi a cui si era affezionato fossero destinati a combattere delle battaglie così terribili, mettere a rischio non solo le loro vite ma anche la loro integrità e la loro sanità mentale, mentre lui e Neemon erano del tutto incapaci di agire. "Forse, parlando con loro... potrai farti un'idea migliore."

"Va bene, Bokomon, Neemon... credo che sia giusto che anche loro dicano la loro opinione. E poi... penso che stare un po' con gli altri... con Kouji in particolare... mi aiuterà a schiarirmi un po' la mente." affermò Kouichi. Si alzò lentamente dal suo seggio e si sgranchì le gambe e la schiena. "Grazie del suo aiuto, Baronmon-san. Mi ha dato una mano, davvero."

"Di niente, ragazzo. Piuttosto..." rispose il Digimon stregone, per poi muoversi dal suo posto e raggiungere il ragazzo e i due Digimon guide. "Non vi dà fastidio se mi unisco a voi? E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che sono stato assieme a degli esseri umani... da quando il nostro salvatore, Suguru Daimon, ha visitato ElDoradimon."

"Davvero? Suguru Daimon... il padre di Masaru... è stato qui?" chiese Kouichi sorpreso. "Questa non me l'aspettavo... quando è successo? Credo che a Masaru farà piacere saperne un po' di più."

"E' stato poco dopo che il Mondo Digitale della Frontiera è stato ricreato." rispose Baronmon mentre il gruppo si avviava verso l'uscita del santuario, infilando di nuovo un corridoio illuminato da una serie di torce accese di fiamme verdine. "Lui ci ha insegnato molte cose del vostro mondo... e grazie a lui abbiamo capito che c'è la possibilità che umani e Digimon vivano fianco a fianco."

Neemon disse di sì con la esta, sorridendo rasserenato. Per quanto si annunciassero tempi difficili, la speranza era ancora forte...

 

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Nel frattempo, una discussione di tutt'altro genere si stava svolgendo in un tempietto riparato in una delle più alte torri di ElDoradimon. Costruita in maniera così solida che neanche i passi dell'immenso Digimon riuscivano a scuoterla, la torre ospitava in quel momento i Tre Grandi Angeli, ancora nelle loro forme Ultimate: MagnAngemon, Angewomon ed Antylamon, seduti su alcuni scranni ed illluminati da una serie di bracieri nei quali ardevano delle fiamme che sembravano non spegnersi mai. Da quando erano arrivati alla grande città mobile, i tre ex-guardiani del Mondo Digitale si erano stabiliti in quel luogo quando non erano impegnati ad aiutare gli altri Digimon nelle faccende di tutti i giorni... e lì cercavano di pensare al da farsi, mentre recuperavano le forze e cercavano di tornare alla potenza di un tempo.

"Siamo contenti di vedere che il morale sembra alto. E che tutti i Digimon che si sono riuniti qui ad ElDoradimon fanno la loro parte per aiutare nella difesa della città." stava dicendo in quel momento MagnAngemon, discutendo con Takuya e Masaru riguardo le ultime novità. "Tuttavia, mi rendo conto che la situazione è incerta. Non sappiamo ancora se il Digimon che si è presentato come Gallantmon... sia davvero l'antico Cavaliere Reale o soltanto un Digimon che gli assomiglia e sta facendo finta di essere lui."

"Dovremmo cercare di scoprire qualcosa di più su di lui." disse Takuya, seduto sul pavimento a gambe incrociate. Si aggiustò il berretto e si schiarì la voce, cercando di pensare ad un'idea per risolvere quella spinosa questione. "SE per qualche motivo venisse fuori che quel Digimon non è Gallantmon, ma solo un impostore... allora immagino che il suo supporto da parte dei Digimon di questo mondo crollerebbe. O almeno verrebbe meno."

"Tsk... secondo me, sarebbe molto più semplice andare là e tirargli qualche cazzotto!" replicò Masaru, sempre pronto ad una rissa, battendosi un pugno nel palmo della mano. "Io ed Agumon siamo riusciti a raggiungere il livello Mega... e anche i nostri compagni! Non dovrebbe essere un problema!"

"Perchè non ci organizziamo, e non tentiamo di attaccare direttamente Gallantmon?" chiese Agumon, anche lui eccitato all'idea di affrontare un avversario forte. "Se riuscissimo a batterlo, avremmo un problema inmeno da risolvere, e potremmo concentrarci unicamente su Kurata!"

Antylamon scosse la testa, per niente convinto dall'idea dei due impulsi agenti della DATS. "Sinceramente, non credo sia una buona idea." rispose. "Certo, hai ragione a dire che risolverebbe il problema... ma non sappiamo bene dove si trova Gallantmon. Inoltre, non sappiamo neanche se al momento voi siate alla sua altezza. E' vero che i vostri Digimon possono arrivare al livello Mega... ma questo non significa necessariamente che possono vincere contro Gallantmon. Un nemico che non si conosce... è due volte più pericoloso."

Masaru storse il naso, poco avvezzo alla pazienza, ma comprendendo il punto di colui che una volta era l'angelo rinnegato Kerpymon. Lui ed Agumon avevano già conosciuto un'umiliante sconfitta per mano di WarDevidramon, e non avevano intenzione di ripeterla... anche perchè probabilmente non ci sarebbe stata una terza possibilità.

"E' anche vero che prima o poi dovremo fare una mossa per spezzare questa situazione di stallo." continuò Angewomon. "E per fare questo, avrei un'idea. Ma non posso assicurare che funzionerà."

Takuya si volse verso la donna angelica, e si mise ad ascoltare. "Sicuramente un'idea qualsiasi è meglio che nessuna. Prego, Angewomon-san... se volesse esporcela, in modo che poi potremo discuterne in maggior dettaglio..." rispose.

Angewomon guardò prima verso MagnAngemon, e poi verso Antylamon, ricevendo da entrambi un cenno di approvazione. "Il problema principale... è che non abbiamo una conoscenza accurata dei nostri dintorni, e della posizione in cui ci troviamo. E non sappiamo se i Digimon che vivono qui attorno siano alleati con Gallantmon... o se gli umani invasori abbiano qualche base da queste parti." riassunse una delle questioni principali che impensierivano un po' tutti. "Secondo me, la cosa migliore da fare, per adesso, sarebbe mandare dei ricognitori che riescano a farsi un'idea di cosa andiamo incontro. Così forse sarà possibile guidare ElDoradimon verso un luogo dove potremmo difenderci meglio."

"Non sarà un po' rischioso, con tutto il dobuto rispetto?" chiese Takuya. "Questo vorrebbe dire che la nostra pattuglia si allontanerà un bel po' dalla... base. E potrebbero trovarsi in grave pericolo se incontrassero qualcuna delle truppe di Kurata o di Gallantmon."

Angewomon disse di sì con la testa, comprendendo il punto di vista del prescelto degli Spirits del Fuoco. "Proprio per questo abbiamo intenzione di proporre questa importante missione ad uno dei nostri compagni più forti." rispose semplicemente. "Vorrei parlare con la Digiprescelta degli Spirits del Vento... so che lei è una di coloro che hanno ricevuto i loro Advanced Spirits. Grazie alla sua velocità ed agilità, JetSylphymon è particolarmente adatta a recarsi in un determinato luogo e poi tornare indietro prima di essere attaccata, e anche nel caso dovesse ritrovarsi a combattere, avrebbe migliori possibilità di vincere o di ritirarsi." MagnAngemon fece un cenno affermativo con la testa, evidentemente approvando l'idea della sua compagna.

Agumon si grattò la mascella inferiore. "Beh, anche questo è vero... però, questo significa che stiamo praticamente facendo una serie di mordi e fuggi... quand'è che sferreremo un attacco decisivo a quei due?" chiese, non nascondendo il desiderio di combattere che condivideva con il suo compagno umano.

"Quando avremo le informazioni sufficienti per farlo." rispose MagnAngemon senza scomporsi. "Purtroppo, in questo momento non possiamo permetterci colpi di testa o imprudenze."

"Sappiamo ancora troppo poco della situazione qui a DigiWorld... e non sappiamo quanti Digimon si siano schierati con Gallantmon, e a che punto sia quel dannato Kurata nella sua campagna di sterminio." affermò Masaru. "Se non altro, la sconfitta che Takuya-kun e gli altri gli hanno inflitto hanno rallentato non poco i suoi sforzi."

Takuya non rispose subito. Stava pensando. Quello che diceva Angewomon era giusto... anche lui aveva visto con i suoi occhi di quale velocità e potenza fosse capace JetSilphymon, e di come fosse stata capace di mettere alle corde uno dei letali Bio-Ibridi creati da Kurata. Tuttavia, non poteva fare a meno di essere preoccupato per lei... per Izumi, voleva dire.

Certo, sarebbe stato preoccupato per chiunque del suo gruppo, ma mentre da una parte era contento che un compito così potenzialmente pericoloso non fosse toccato a Shinya o a Kouji... dall'altro, aveva paura che Izumi si andasse a ficcare in qualche situazione dalla quale non sarebbe riuscita ad uscire con le sue sole forze. Dall'altra parte, questa strategia era un modo rapido ed efficace per raccogliere informazioni su quello che stava accadendo a DigiWorld, e non gli andava di dire di no soltanto per le sue ansie personali...

"Hey, Takuya-kun, tutto okay? Mi sembri un po' ansioso." lo richiamò Masaru dandogli una leggera gomitata sulla spalla. "Se ti senti preoccupato perchè la tua amica potrebbe essere nei guai, ti dico subito che secondo me non è il caso... tu sei il capo dei Leggendari GUerrieri, no? E un capo dovrebbe avere fiducia nei suoi compagni."

"Non siamo esattamente una gang... ma lasciamo perdere." disse Takuya con un risolino imbarazzato, non del tutto sivuro che Masaru avesse colto appieno il senso della sua ansia. "Ma... immagino che tu abbia ragione. Forse è meglio che ne parli con Izumi-san.. è giusto che sia lei a prendere questa decisione."

"Certamente. Senz'altro spetta a lei decidere se prestarsi per il compito che la nostra compagna qui presente ha suggerito." fu la pronta risposta di Antylamon. Il pokemon simile ad un enorme coniglio umanoide si inchinò leggermente e puntò una delle sue lunghe orecchie verso Angewomon. "Falle sapere quando puoi che abbiamo avanzato questa proposta."

Takuya si alzò dal suo posto e si inchinò rispettosamente ai tre ex-governatori del Mondo Digitale "Certamente. Non mancherò." rispose. "C'è... altro di cui vorreste discutere con noi?"

"Per il momento, no. Stiamo vagliando tutte le informazioni che ci vengono da altre zone di DigiWorld, e per adesso, possiamo dire che la situazione è abbastanza tranquilla." rispose MagnAngemon, la voce che suonava ancora più forte ed autorevole mentre riecheggiava tra le mura del santuario più interno. "Se dovesse accadere qualcosa di importante o allarmante, ve lo faremo sapere il prima possibile. Per adesso, potete andare. Credo che il vostro compagno, Kouichi, avrà già saputo cosa dovrà fare per ottenere il suo Advanced Spirit."

"Certamente... grazie di tutto!" concluse Agumon, scattando in piedi e chinando la testa prima di marciare allegramente verso l'uscita e fare cenno al suo 'capo' di sbrigarsi. "Andiamo, capo, c'è ancora molto da fare, oggi! Ricordi che Burgermon ha bisogno di una mano lì al chioschetto?"

"No, non me lo sono dimenticato." rispose il giovane street fighter mentre lui e Takuya si rialzavano a loro volta. "Chissà, magari riusciamo anche a guadagnarci uno dei loro deliziosi hamburger. Vieni anche tu, Takuya-kun?"

"Perchè no, potrei dare una mano anch'io." affermò il ragazzo, mentre si alzava e si spazzava via un po' di polvere dai pantaloni. "Va bene... grazie di tutto, MagnAngemon... Angewomon, Antylamon... ribadisco che faremo tutto il possibile per risolvere questa situazione e mettere fine per sempre a questa guerra."

"Apprezziamo molto i vostri sforzi, miei giovani amici." concluse MagnAngemon, con un sorriso che rendeva più gradevole il suo volto normalmente severo. "Va bene. Mi raccomando, cercate di godervi il tempo libero che avete, e usatelo anche per prepararvi. La nostra guerra è solo all'inizio."                 

"Sì, ce ne rendiamo conto." rispose Agumon grattandosi la nuca. "Ma faremo tutti in modo che si concluda bene per noi!"

"Su questo non ci piove neanche un po'." disse Takuya con una breve risata divertita, contento di poter scaricare un pochino la tensione degli ultimi giorni...

 

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Il rumore dei macchinari che da tanto tempo gli ronzava nelle orecchie si attenuò poco per volta, e ora che il liquido rigenerante si era del tutto asciugato, Ivan si sentì come se si fosse risvegliato da un sonno profondo, le articolazioni che si sgranchivano man mano che la sensibilità tornava nei suoi arti. La sensazione che provava era davvero strana e inusuale... come se adesso ci fosse qualcosa di più nel suo corpo, qualcosa che si muoveva nelle sue vene e scorreva assieme al suo sangue, rendendo i suoi muscoli in qualche modo più robusti, i suoi arti più agili e i suoi sensi più acuti.

"Hmm..." disse il muscoloso mercenario, portandosi una mano davanti al volto e flettendo le dita, come se volesse riprendere confidenza con il proprio corpo. Soddisfatto di quello che sentiva, Ivan disse di sì con la testa e attese che le luci soffuse che lo circondavano si spegnessero, lasciandolo solo all'interno di un grande cilindro di vetro opaco illuminato soltanto da alcune piccole luci. Si guardò attorno e vide un paio di calzoncini neri aderenti, evidentemente l'unico indumento che Kurata e i soldati dell'esercito nazionale giapponese gli avevano lasciato per coprirsi alla fine dell'esperimento. Se li infilò con tutta calma, e attese che il cilindro si sollevasse con un sibilo appena udibile.

"Devo ammettere che Kurata ha fatto davvero un ottimo lavoro. Quel tipo li conosce bene, i suoi mostri." affermò con aria distaccata, mentre un altro cilindro accanto al suo iniziava a sollevarsi, rivelando Nanami vestita di un camice bianco intero. Anche lei aveva appena concluso l'esperimento e stava riprendendosi dallo stordimento. "Immagino che tra mostri ci si conosca bene."

"Hmm... mi sento una persona diversa. Molto più forte di prima." disse la bionda, scostandosi una ciocca di capelli dagli occhi. "Devo ammettere che questa idea delle persone che si trasformano in Digimon è rischiosa, ma interessante. E adesso scopro che può anche essere migliorata. Le possibilità che questa scoperta offre sono enormi... ma immagino che questo sarà un tema da sviluppare in seguito. Per adesso... quello che dobbiamo fare è sconfiggere quelli della DATS e i Leggendari Guerrieri, no?"

"Aaaaah, ecco qua i miei nuovi Bio-Ibridi! Anche voi vi siete sottoposti con successo al trattamento... i nuovi dati sono stati perfettamente integrati nel vostro fisico, senza problemi di rigetto. Immagino... che a questo punto ve ne siate resi conto anche voi, vero?" la voce falsamente gentile di Kurata riecheggiò beffarda nella stanza semibuia, attirando l'attenzione dei due Bio-Ibridi. "Vi sentite più forti, più agili, più sicuri di voi stessi, non è così?"

"Kurata-hakase." rispose Nanami, senza perdere il suo sorriso calmo. "Sì, è così. Almeno, io mi sento così. Ma immagino... che ci sia bisogno di fare qualche altro giro di prova, per essere in grado di controllare del tutto i nostri nuovi poteri, non è così?"

"Vedo che hai afferrato al volo la questione, mia cara Nanami." rispose Kurata. "Ma anche così, riusciremo a dare un bel po' di filo da torcere a quelle bestie infami e agli umani traditori. Sappiamo adesso che si trovano su ElDoradimon, una città che non ha una locazione fissa. Quello che dobbiamo fare è accerchiarla, piazzarla in una posizione da cui non potrà sfuggirci, in modo che poi potremo attaccare i nostri nemici senza lasciare loro alcuna possibilità di fuga."

Ivan ci pensò su per un attimo. "Credo di aver capito. Se fosse possibile controllare una sezione di DigiWorld che si trova sulla traiettoria di ElDoradimon, loro ci penserebbero su due volte prima di passarci attraverso." affermò.

"Precisamente. Sarà anche l'occasione perfetta di testare i vostri nuovi poteri e la nuova intelligenza artificiale che ho programmato nei miei cari Gizumon." continuò il folle scienziato. "Comunque, per adesso rilassatevi pure. C'è bisogno di qualche oretta prima che il vostro fisico si abitui del tutto ai cambiamenti che ha subito. Vi richiamerò quando sarà il momento... Kouki e l'onorevole Akameshi sono già pronti ad entrare in azione."

"D'accordo. Aspettiamo di scrivere questo nuovo capitolo della storia... per usare le parole di quel teppistello." disse Nanami, riferendosi ironicamente alla strana ossessione che Kouki aveva per la sua 'biografia'. "Andiamo, Ivan. Più tardi ci aspetta un bel po' di lavoro."

Senza dire nulla, il gigante dai capelli bianchi seguì la geniale biondina verso l'uscita della camera, e i due andarono a rivestirsi in attesa della prossima fase dell'operazione.

 

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"Aaaah, così tante cose da fare, così tanti Digimon da eliminare... e così poco tempo per farlo." affermò il professor Kurata, sgranchendosi la schiena mentre si alzava dal terminale a cui aveva lavorato per diverse ore. Si aggiustò gli occhiali e mise a posto alcuni appunti che aveva disposto ordinatamente accanto allo schermo del suo computer. "Beh, immagino di avere ancora qualche elemento da controllare, prima di potermi finalmente ritirare."

Sentì bussare alla porta del suo laboratorio, e immaginando già chi fosse, si voltò verso di essa per dare il permesso di entrare. "Avanti, prego. In cosa posso esservi utile?" chiese.

La porta si aprì con uno scatto sommesso, e la dottoressa Umino fece un inchino prima di entrare. "Kurata-hakase, se mi è permesso. Sono qui per consegnarle i risultati delle analisi che abbiamo appena completato sugli ultimi due volontari." spiegò la donna, mentre Kurata le faceva cenno di accomodarsi. "Devo dire, che sono molto incoraggianti."

"Hmm... vediamo, vediamo, la cosa si fa davvero interessante!" affermò lo scienziato nel momento in cui Chizuru entrò nel laboratorio e gli consegnò i fogli con i risultati delle analisi. Alla luce degli schermi, Kurata riuscì a leggere i diagrammi e le annotazioni, e quello che vide lo lasciò piacevolmente impressionato. "Oh, bene... vedo che i nostri cari Ivan e Nanami hanno mostrato una capacità di adattamento che sinceramente non credevo possibile. Soltanto Kouki, che io sappia, ha mai mostrato una tale attitudine verso la trasformazione in un Bio-Ibrido!"

"E' vero... sinceramente, non immaginavo che avremmo raggiunto simili risultati in così poco tempo." fu la pronta risposta di Chizuru. "Se devo essere sincera, ancora non sono del tutto convinta di questo sistema, ma... non posso contestare i risultati. I nostri volontari hanno dimostrato di poter combattere ad armi pari anche con un Digimon di livello Mega, grazie ai miglioramenti che sono stati apportati."

"E di questo dobbiamo ringraziare anche te, mia cara Chizuru. Non per niente sei sempre stata la mia migliore allieva." rispose lo scienziato, continuando a leggere il rapporto, e ricevendo una buona notizia dietro l'altra. "Oooh, e cosa vedo qui? C'è un sensibile aumento nelle capacità di apnea, adattamento alla temperatura, e resistanza agli sforzi fisici. Questo vuol dire... che potranno combattere più a lungo, che potranno recuperare più rapidamente le forze... questa sì che è una buona notizia! I traditori della DATS non potranno reggere contro una tale potenza schierata contro di loro!"

"Mi solleva pensare che abbiamo delle armi efficaci contro di loro." rispose Chizuru con un mezzo sorriso. Dopo un po' di esitazione, la donna prese un respiro e fece la domanda che già da un po' le girava nel cervello. Sapeva che forse non era una domanda a cui Kurata poteva rispondere facilmente, ma aveva bisogno almeno di qualcosa che la rassicurasse da questo punto di vista. "A questo proposito, Kurata-hakase... quello che mi ha detto circa il fatto che la mia Kaoru è nelle mani della fazione ribelle della DATS... e quindi... volevo chiederle se per caso avesse delle notizie in proposito..."

Kurata fece la sua migliore espressione contrita e sospirò. "Ancora no, purtroppo, ma posso assicurarti che non sto risparmiando alcuno sforzo per venire a capo di questo problema, mia cara Chizuru. Se non altro, so per certo che è viva e in buona salute, ma non è in grado di fuggire dalla prigionia che le è stata imposta... dopotutto, si trova in una situazione in cui per lei è difficile muoversi, e non può certo sperare di sfuggire alla loro sorveglianza tanto facilmente. In una città vagante nel bel mezzo delle terre selvagge , e circondata da Digimon ostili. Ma puoi stare certa che ormai non manca molto alla sua liberazione. Una volta che saremo nella posizione adatta, sferreremo il nostro attacco decisivo, e non ci sarà più nulla in grado di impederci di liberare Kaoru-chan."

"Le notizie che lei mi sta dando sono piuttosto preoccupanti... ma mi consola sapere che lei ha già un'idea per salvare la mia Kaoru." rispose Chizuru, permettendosi un sorriso. "Sa... io cerco comunque di fare del mio meglio, ma non è proprio una cosa tanto semplice lavorare pensando che mia figlia è nelle mani di quelle creature terribili."

"Sì, sì, lo so, Chizuru... i Digimon sono creature immonde e diaboliche, capaci soltanto di odiare e distruggere. Ma stai tranquilla, ben presto i nostri Gizumon e i nostri Bio-Ibridi faranno piazza pulita di quegli esseri ignobili. Noi e tutti i nostri cari non avremo più nulla da temere da loro. E tu avrai l'onore di essere ricordata come una delle persone che meglio di chiunque altro ha dato il suo contributo alla salvezza del genere umano."

Chizuru si sfregò la fronte con una mano. "Beh... se è per quello, mi accontento di poter riabbracciare Kaoru-chan..." affermò. "Però... devo ammettere che non mi dispiace per niente l'idea di essere ricordata come una benefattrice!"

"E sarà proprio quello che accadrà grazie al mio... voglio dire, al nostro genio!" concluse Kurata con un sorriso soddisfatto, mentre appoggiava i suoi documenti vicino ai terminali. "Okay, per adesso puoi anche ritirarti, mia cara Chizuru. Ti richiamerò se ci sarà di nuovo bisogno del tuo aiuto... e soprattutto, non appena avrò delle notizie positive su Kaoru-chan. Stai pur certa che la salveremo."

"Grazie, Kurata-hakase... questo per me vuol dire molto." affermò la scienziata più giovane con un sospiro di sollievo. "Va bene... se è così, allora... io mi ritiro. Le auguro buon proseguimento... e resto in attesa di buone notizie."

"Lascia fare a me, Chizuru. Tutto si risolverà nel migliore dei modi." affermò Kurata mentre la sua migliore allieva si allontanava, inchinandosi nuovamente prima di scomparire dietro la porta. Sentendosi un po' più tranquilla, Chizuru si avviò lentamente verso le sue stanze, salutando i colleghi che incontrava lungo la strada. Se non altro, il turno di lavoro era finito, per quel giorno, e nel giro di mezz'ora si sarebbero tutti riuniti in sala mensa per la cena. Aveva un po' di tempo per rilassarsi... e infatti, non appena raggiunse le sue stanze, la scienziata si sedette sul suo letto e allungò un po' le gambe per rilassarsi.

"Uff... accidenti, questo sì che è un lavoro duro... ma noi siamo gli unici che possono farlo." disse tra sè, passandosi una mano sulla fronte per poi guardare verso il comodino accanto al suo letto, sul quale erano state appoggiate una piccola lampada e una foto incorniciata che ritraeva lei e la sua famiglia, qualche anno prima... prima che quel maledetto Digimon, Lucemon, avesse tentato di emergere nel Mondo Reale, e quel bambino, Ikuto Noguchi, fosse scomparso in quel misterioso mondo parallelo. Da quando si erano verificati quegli strani eventi, la sua vita era diventata una corsa contro il tempo... solo lei e i membri della sua organizzazione capivano davvero quale terribile minaccia fossero i Digimon per la sicurezza del mondo, e solo loro potevano opporre resistenza a questo disumano pericolo... Il mondo avrebbe dovuto essere grato al professor Kurata per quello che stava facendo.

Certo, avere un compito così gravoso, difficile e pieno di responsabilità esigeva un prezzo da loro... e nel suo caso, era stato la possibilità di vedere la sua famiglia. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che lei e Kaoru avevano passato una bella giornata assieme? Da quando era stata assegnata al progetto del professor Kurata, il tempo che aveva potuto passare con sua figlia era ridotto ad un lumicino... e ora veniva fuori che la sua bambina era stata catturata da un gruppo di fanatici che credevano che i Digimon fossero creature con le quali si poteva discutere da pari a pari...

Lentamente, con un sospiro malinconico, Chizuru prese la foto incorniciata e la guardò per diversi secondi - ritraeva lei, suo marito e sua figlia durante un viaggio al tempio Meiji Jingu, durante una calda giornata d'estate. Una gita di cui lei aveva dei ricordi molto belli, e che sperava un giorno di poter ripetere, una volta che il pericolo dei Digimon fosse stato sventato una volta per tutte.

"Immagino... che in questo momento pensi che la tua mamma sia una donna che pensa solo al lavoro, vero, Kaoru-chan? Chissà quanto sarai spaventata, nelle mani di quei fuorilegge... ma stai tranquilla, la tua mamma farà l'impossibile per tirarti fuori da lì... e quando finalmente avremo eliminato per sempre tutti i Digimon, ti prometto che mi farò perdonare per tutto il tempo che non abbiamo passato assieme." disse tra sè la scienziata, con un sorriso speranzoso mentre teneva stretta a sè la foto che le era così cara. "E magari, ti farò conoscere anche Kurata-hakase. Sono sicura che ti piacerà. E' una persona davvero straordinaria..."

 

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Kurata mosse qualche passo in uno dei suoi laboratori segreti, una stanza di cui sapevano soltanto lui e i suoi collaboratori più stretti - gli unici, in effetti, che erano a conoscenza della vera natura del suo piano. Dopo aver controllato che le porte fossero chiuse, e non ci fossero possibilità che qualcuno lo vedesse, Kurata si avvicinò rapidamente ad un'altra porta e la aprì passando la mano su un pannello posto al suo lato. Con un ghigno soddisfatto, Kurata entrò nella stanza, e guardò con gioia maligna il macchinario che ne occupava gran parte - una macchina imponente ed inquietante, al centro della quale, racchiusa in una capsula e collegata a diversi cavi, flebi ed altri apparecchi spaventosi, una ragazina dai capelli rosati fluttuava senza peso immersa in un liquido verdino semitrasparente, la metà inferiore del volto coperta da una maschera ad ossigeno. Numerosi macchinari monitoravano i processi vitai della ragazza, mostrando dei diagrammi stabili che sembravano crescere lentamente col tempo.

"Ah, mia cara Kaede-chan. Non hai idea di quanto tu sia diventata preziosa." disse Kurata. Si avvicinò al cilindro dove la sua prigioniera riposava, e passò una mano sulla superficie liscia e fredda. "E' stato grazie a te che ho potuto perfezionare il mio sistema di Bio-Ibridizzazione così rapidamente... certo, anche tu hai corso i tuoi rischi, ma ti sei dimostrata una pedina molto utile!"

"Devo ammettere che avevo un po' di dubbi, all'inizio, Kurata-hakase." disse la voce di Akameshi, nel momento in cui il militare entrò a sua volta nella stanza da un'entrata laterale. A passi lenti e cadenzati, Akameshi raggiunse il suo complice, e osservò con maligna soddisfazione la ragazzina intrappolata in quel macchinario infernale. "Però, abbiamo avuto la fortuna di trovare questa cavia che si è rivelata perfetta per testare la sua teoria. La sua tolleranza all'infusione di codice digitale ci ha permesso di migliorare il procedimento... e ottenere i risultati straordinari che abbiamo visto!"

"Per la verità, mio caro Akameshi, non ero del tutto sicuro se il passaggio al livello Mega sarebbe stato un procedimento così semplice ed immediato. Ma la nostra piccola Kaede-chan si è rivelata molto importante da questo punto di vista. Il suo fisico resistente mi ha permesso di fare un bel po' di prove, e assicurarmi che l'infusione fosse resa sicura quasi al cento per cento. Immagino... che lei stesso abbia già fatto una prova dei suoi nuovi poteri."

Akameshi sfoderò di qualche centimetro la katana che portava appesa al fianco. "Certamente, Kurata-hakase... è stato un vero piacere!" affermò con un ghigno. "Non posso ancora esserne sicuro al cento per cento, visto che avrei bisogno di una prova sul campo per confermarlo. Ma il mio potere è aumentato enormemente, e sono sicuro che se affrontassi i Leggendari Guerrieri in questo momento, Advanced Spirit o meno, li sconfiggerei senza alcuna difficoltà."

"Ci sarà senz'altro la possibilità di scoprirlo, molto presto." affermò Kurata. "Ma prima di tutto, dobbiamo bloccare il cammino ad ElDoradimon. Ora che quelle disgustose creature si stanno organizzando su quella specie di tartaruga troppo cresciuta, dobbiamo fare tutto il possibile per impedire i loro movimenti e renderli incapaci di difendersi. I Leggendari Guerrieri e quegli idioti della DATS sono la maggiore minaccia potenziale ai nostri piani... ma se riusciamo a bloccare tutto il supporto che potranno avere dagli abitanti di questo mondo ridicolo, allora sicuramente avremo il lavoro più semplice."

"Bene... allora faremo in modo di cominciare già da subito." affermò il generale, rimettendo la katana nel fodero. "E questa mocciosa... farà anche lei la sua parte, vero?"

"Come dico sempre, è un peccato sprecare. Il risparmio è guadagno." rispose Kurata con assoluta nonchalance, come se non stesse nemmeno parlando di una vita umana. "Visto che siamo riusciti ad implementare una Bio-Ibridizzazione di un Digimon di livello Mega anche per lei, faremo in modo che anche lei si dia da fare per distruggere i nostri nemici."

"Ottimo. Non vedo l'ora di metterla alla prova." disse Akameshi. "Ovviamente, non vedo l'ora neanche di dare una dimostrazione del mio nuovo potere. Quel ragazzino, Takuya Kanbara, e i suoi amichetti... mi devono ancora una rivincita, da quando mi hanno umiliato."

"E avrà anche lei la possibilità di prendersi la sua rivincita, caro collaboratore." concluse Kurata, tirandosi fuori di tasca un bastoncino dolce e prendendone un morso. "Ormai, è quasi tutto al suo posto... anche il progetto Gizulance è in via di sviluppo, e dovrebbe essere pronto entro breve, se tutto prosegue come da programma."

"Ah, già, il progetto Gizulance. Usare i Gizumon come un'arma di distruzione di massa. Questo ci permetterà di prendere due piccioni con una fava, come si suol dire." affermò Akameshi. "E di sbarazzarci di molti dei nostri nemici in un colpo solo. Ma... per adesso, concentriamoci sulla cose più urgenti da fare, come ad esempio... controllare la traiettoria di ElDoradimon. Se permette, professore... io ritorno alle mie stanze. Voglio essere ben riposato, siamo giunti ad un punto tale del nostro piano che non possiamo permetterci errori."

Kurata prese un altro morso dal suo dolce e fece un cenno affermativo. "Già... come abbiamo convenuto io e la mia cara Chizuru, tra non molto potremo dire addio per sempre a quelle disgustose creature... e il mondo ci dovrà essere riconoscente, non pensa anche lei?" chiese con un risolino maligno, che il suo complice ricambiò prontamente...

 

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Nel frattempo, calata la notte, le strade di ElDoradimon si erano fatte vivaci e piene di vita. Forse per scacciare un po' lo spettro della battaglia contro Kurata e Gallantmon, che si preannunciava ancora dura ed aspra, molti Digimon avevano messo su una piccola fiera per festeggiare i Digiprescelti e i ragazzi della DATS... e in quel momento, tra due ali di bancarelle e di festoni luminosi, numerosi abitanti della città viaggiante stavano facendo una festosa processione, portando in trionfo delle rappresentazioni - un po' alla buona, a dire la verità - dei ragazzi che si stavano prodigando per fare sì che il Mondo Digitale fosse al sicuro. I visitatori dal Mondo Reale erano seduti davanti ad un grande chiosco di hamburger gestito da un gruppo di vivaci Burgermon, e si stavano godendo lo spettacolo...

"Hmm... ragazzi, non credevo che avrei mai fatto un'esperienza simile!" commentò Junpei, addentando con piacere un hamburger che sembrava grande abbastanza da far venire l'indigestione ad una tigre! Dopo essere riuscito a deglutire, il Digiprescelto degli Spirits del Fulmine si pulì la bocca con un tovagliolo e riprese il discorso. "Siamo qui a DigiWorld, in un vero e proprio festival dato in nostro onore... e stiamo anche cenando con i deliziosi piatti dei nostri amici Burgermon! Cavolo, ragazzi, quasi mi fa dimenticare che in realtà siamo in una posizione un po' delicata..."

Nonostante anche lei fosse tesa per la situazione, Kaoru riuscì a trovare il lato divertente della situazione e a rilassarsi un po', guardando Takuya e Shinya che si litigavano delle patatine fritte, e Agumon e Dorumon che stavano divorando un piatto intero di hamburger, uno alla volta! Con grande costernazione di Chika, che cercava in qualche modo di insegnare ai due piccoli dinosauri a mangiare con più proprietà...

"Hai ragione, Junpei-san... quando vedo tutti questi piccoli Digimon che si danno tanto da fare per vivere le loro vite al massimo, anche quando una minaccia così terribile incombe sul loro mondo... sento che i miei dubbi e le mie paure scompaiono. Tutto quello che voglio fare è proteggerli, e salvare questo mondo. Non lascerò che quel pazzo di Kurata faccia quello che vuole."

"Se trovate quel maledetto, gli dovete qualche cazzotto anche da parte mia." intervenne Minervamon, usando le sue lunghe trecce come delle liane per aggrapparsi ad un'insegna posta sopra i tavoli, e poi scendere giù con tutta calma. La piccola Digimon divina atterrò agilmente tra i tavoli, e si voltò verso Takuya a braccia conserte. "Anzi, meglio ancora... se potete, chiedo che lo prendiate vivo e me lo consegniate. Sono sicura che il consiglio delle Divinità Olimpie avrà qualche punizione esemplare in serbo per quell'uomo spregevole... qualcosa che insegnerà a tutti quelli come lui a restare al loro posto."

"Spero... di non doverlo mai vedere con i miei occhi." rispose Yoshino con espressione nervosa, cercando di sopprimere un brivido. "Detto questo... avete il diritto anche voi di dire la vostra, una volta che avremo catturato Kurata. Faremo in modo che anche voi possiate esprimere il vostro parere sul suo destino."

"Grazie, Yoshino-san. Apprezzo molto la vostra disponibilità." rispose la dea-bambina, incupendosi al pensiero della persona che aveva provocato la morte di Mercurimon. "Sentite... che voi sappiate, esiste un modo di ripristinare i Digimon che sono stati cancellati dai Gizumon? So che i loro Digi-Tama vengono corrotti e non possono schiudersi nuovamente in un Primary Village... ma forse c'è un altro modo per recuperare i loro dati e riformattarli?"

La domanda di Minervamon venne accolta da un improvviso silenzio, che esprimeva stupore e incertezza. In effetti, era una cosa a cui nessuno di loro aveva mai pensato... avevano visto i Digi-Tama disintegrarsi, e i dati disperdersi, e questo li aveva portati a pensare che non ci fosse modo di recuperare i Digimon cancellati in questo modo... ma se ci fosse stata, in effetti, una possibilità? La mente geniale di Touma si stava già muovendo per pensare ad una possibile soluzione a questo problema... forse c'era un modo di conservare i dati dei Digimon e ripulirli dalla corruzione... in fondo, un programma o un sistema operativo può essere infettato da un virus, e poi può essere disinfettato, no? Perchè non si può fare lo stesso con i dati dei Digimon, prima che vengano persi? Certo, i dettagli dovevano essere abbastanza diversi, ma il concetto di base era quello... quindi perchè non tentare? Forse, avendo le tecniche giuste...

"Signore, tutto a posto?" chiese Gaomon, come sempre accanto al suo partner umano e pronto ad ascoltare ogni sua idea.

Il ragazzo biondo mezzo-austriaco restò in silenzio a pensare per qualche secondo, attirandosi dietro gli sguardi incuriositi di tutti i membri del gruppo della DATS... e anche di qualche Digimon lì vicino, ma soprattutto del piccolo Ikuto, che aveva accolto la notizia con rinnovata speranza. "Touma, noi... forse essere possibile che Mercurimon-sama e mamma Frigimon tornare?" chiese.

"Quello... quello che dice Minervamon è vero, dunque? E' una cosa fattibile?" chiese Kouichi.

Touma storse il naso. "Beh... da un punto di vista prettamente teorico, la possibilità esiste. In fondo, non si tratterebbe che di ripulire i dati dall'infezione dei Gizumon, ma... beh, questo richiederebbe poter studiare meglio i Gizumon, il modo in cui operano... insomma, non è una cosa che si può fare così, alla leggera.                                   

"Tutto quello che dobbiamo fare è catturare un Gizumon intero, giusto?" chiese Masaru con un sorrisetto sicuro. "Vorrà dire che la prossima volta che Kurata ci sguinzaglierà contro quei trabiccoli, ne prenderemo uno, e potrai studiarlo quanto vuoi, biondino!"

"Giusto! E' una soluzione tanto semplice!" proseguì Agumon.

Chika non sembrò altrettanto convinta. "FRatellone... non è per essere pessimista, ma come facciamo a tenere a bada un Gizumon in questa città?" chiese la piccola agente onoraria. "I Gizumon sono programmati per distruggere tutti i Digimon che individuano, no? E allora come pensi che potrà essere contenuto, in una città che è essa stessa un Digimon?"

"Il figlio del salvatore troverà una soluzione!" rispose rapidamente un Burgermon, piazzando un enorme hamburger davanti a Chika e Dorumon. Entrambi sgranarono gli occhi stupefatti, chiedendosi come avrebbero fatto, anche in due, a mangiare una simile enormità... "Lui sa sempre cosa fare! E' stato lui a combattere e a vincere finora, no?"

"Certamente! Potete starne sicuri!" affermò con decisione Masaru, ghignando soddisfatto e battendo una pacca amichevole sulla schiena di Agumon. Izumi sospirò e guardò in direzione del giovane street fighter e del suo partner digitale che si stavano godendo le lodi come niente fosse, fieri di essere al centro dell'attenzione.

Anche Touma non era per niente convinto - c'era qualcosa che non gli andava a genio... aveva l'impressione che i Digimon si fossero dimenticati dei Leggendari Guerrieri e del resto del gruppo della DATS, e stessero tessendo le lodi solamente di Masaru, solo perchè lui era il figlio di Suguru Daimon. Odiava ammetterlo, anche a sè stesso, ma c'era un pizzico di invidia nel suo animo.

Kouichi era seduto ad un tavolo vicino assieme a suo fratello, e stava sorseggiando distrattamente un bicchiere di succo di frutta, mentre ripensava alla scelta che avrebbe dovuto fare entro breve. Stava cercando di soppesare attentamente i pro e i contro... ma sentiva che non sarebbe riuscito a prendere una decisione corretta senza prima sentire il parere di Kouji e del resto del gruppo. Diede una rapida occhiata a Shinya e a Sophie, che ora si stavano rincorrendo tra i tavoli prendendosi in giro a vicenda... e poi a suo fratello, che ora lo guardava assorto, come se già si fosse reso conto del tormento che albergava nell'animo del gemello.

Era il momento di fare la domanda fatidica...

"Senti, Kouji... avrei una cosa di cui parlare a te... e ai nostri compagni." esordì.            

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Ormai ci siamo. Il momento di un nuovo confronto è vicino, e i Bio-Ibridi hanno ottenuto una nuova trasformazione. Affrontarli non sarà facile... ma forse anche il nostro Kouichi avrà la possibilità di ottenere il suo A-Spirit, anche se... sarà un po' più complicato rispetto ad Izumi, Tomoki e Junpei.

E per quanto riguarda gli altri Leggendari Guerrieri? Non ho certo intenzione di dimenticarmi di loro, tranquilli. Anche loro avranno i loro momenti di gloria quindi... abbiate un po' di pazienza, e conto di fare un po' di scintille nel prossimo capitolo!

A presto!

 

  

 

                

 

  
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