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Autore: kamy    31/10/2018    0 recensioni
Nella notte di Halloween nessuno è al sicuro, neanche dagli alieni.
“Questa storia partecipa a “Una festa in zucca” - Challenge di Halloween” indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Prompt: X sta andando alla festa quando viene rapito dagli alieni.
Scritta col prompt di We are out for prompt: Fantascienza. Ambientazione: guerra umani vs alieni dal punto di vista degli alieni.
Genere: Dark, Science-fiction, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rapimento alieno

Cheat si accarezzò la testa lucida, formata da scaglie violette, sfiorando le sue piccole antenne. Guardava attraverso lo schermo la figura di Rachel, intenta a camminare lungo la strada.

La giovane si strinse più forte nel cappotto che indossava, gli spifferi la facevano rabbrividire. Indossava delle ballerine rosso fuoco, come le finta corna sul suo cerchietto, la sua pelle era infreddolita a causa del babydoll rosso semitrasparente, che non copriva l’intimo abbinato, che nascondeva sotto il cappotto.

“Dannazione, questa è l’ultima volta che vado a una festa di Halloween vestita così” gemette.

L’aliena si leccò i denti aguzzi e triangolari.

“Non capisco perché non possiamo semplicemente attaccare e sterminare questa razza aliena. In fondo è una vera e propria guerra tra noi e questo ‘bestiame’” borbottò.

Accavallò la terza gamba sulle altre due.

“Invece no. Dobbiamo catturarli a piccoli gruppi e sostituirli con alcuni dei nostri, costretti a prendere le loro rivoltanti sembianze. Sono così pallidi e flaccidi, ma i succhi che producono non sono niente male” rifletté.

Vide Rachel rischiare di cadere e roteò gli occhi.

“Avrei dovuto accettare l’invito del mio ex a quella festa anni ’80, spero almeno di divertirmi quanto promesso con Debby” si lamentò ancora la terrestre.

Il campanello della vecchia casa risuonò nel vicoletto deserto, facendo fuggire un gatto e Debby aprì la porta.

“Amore, finalmente, credevo che non saresti arrivata più” disse a Rachel. Si sporse e la baciò.

L’aliena giocherellò con una delle sue antenne e girò la manopola per aumentare il volume.

“Questa è la prima volta che capita a me di trovare due soggetti dello stesso sesso che raggiungono insieme la maturazione per i succhi. Perfetto, così potrò raccogliere queste due alla svelta e passare a qualche capo di stato.

Controllare i punti cardine è un passo essenziale in una guerra” rifletté.

Osservò Rachel seguire Debby in casa e chiudere la porta. Attivò delle piccole sonde a forma di zanzara che forzarono una delle finestre al piano di sopra della casa, aprendo un passaggio.

“Ultimamente sono scomparse fin troppe persone, i pervertiti sono ovunque. Non so perché mi sono lasciata convincere a uscire conciata così” gemette Rachel.

“Dai, non puoi credere a tutte le voci che si sentono in giro. Ultimamente si è parlato di innumerevoli strani luci nel cielo notturno. L’intero pianeta ha la febbre da UFO. Come se non ci fossero mille spiegazioni più plausibili a delle illuminazioni misteriose” disse Debby, raddrizzando uno dei pipistrelli appesi al soffitto.

“Credevo che Martin fosse già qui. In fondo questa idea di farlo a tre è stata sua” sussurrò Rachel. Si versò un po’ di punch in un bicchiere di plastica, recuperato sulla tavolata apparecchiata.

“Vedrai che arriverà” la rassicurò Debby.

Cheat rise, facendo ondeggiare i tentacoli che aveva sulle spalle.

“Perfetto, ho trovato la giusta vittima da utilizzare per catturare le altre” disse.

Premette un pulsante che brillava di un colore ultravioletto impercettibile agli occhi umani e dalla navicella venne sganciata un pallone candido. Quest’ultimo atterrò dietro la casa e si sgonfiò, da esso scivolò fuori un cilindro di carne bluastra, da cui si alzavano dei tentacoli simili a liane.

La creatura aliena scivolò lungo il prato, controllando non ci fosse nessuno nella zona e attese dietro un cespuglio.

Martin fischiettava, travestito da marinaio, diretto verso la vecchia casa. Un tentacolo gli afferrò la bocca, conficcandoglisi in gola, trasformandogli ogni lamento in un mugolio soffocato.

Altri tentacoli lo avvolsero e lo trascinarono via. Il giovane venne tenuto bloccato dall’alieno che lo spogliò.

L’aliena guardò che la sua creatura ultimasse il suo compito, alla fine del quale Martin era steso immobile sull’erba, con occhi e bocca spalancati, esattamente sotto il veivolo spaziale. Un raggio traente, invisibile come il mezzo, trascinò la vittima dentro la navicella.

“Ecco il primo rapito di questa notte” disse Cheat, guardando il portellone aprirsi.

Il cilindro con i tentacoli sputò un uovo, che con un bagliore azzurrino si trasformò in una copia di Micheal, che indossò i vestiti dell'originale.

"Devo ancora capire perché questi umani amano indossare i rimasugli delle pelli dei loro animali" si lamentò l'aliena.

  
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