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Autore: Daphne Mendes19    01/11/2018    0 recensioni
Quella voce, Daphne, l'aveva amata, l'aveva bramata, fatta urlare e tremare. Daphne da quella voce aveva sentito peggiori insulti, ma anche le migliori rassicurazioni. Quella voce aveva sofferto e fatto soffrire, aveva riso e fatto ridere. Quella era la voce di...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Aaliyah Mountbatten osservava la piccola bara davanti a lei con il cuore in pezzi. La pioggia cadeva impetuosa sul legno scuro, facendosi partecipe del dolore di tutti i presenti.

Era una mattina di novembre, fredda e triste.
La voce profonda del pastore recitava una lettura della bibbia in memoria di quella creatura strappata alla vita.
Quando il passo terminò, ci fu un attimo di silenzio, subito interrotto dal pianto disperato di qualcuno. Aaliyah vide la nonna cadere in ginocchio e si sentì strappare il cuore per il dolore. Nei suoi pochi anni di vita, appena sei, non le era mai capitato di soffrire così tanto. Poi suo nonno, si chinò sulla moglie e l’aiutò ad alzarsi.

Aaliyah strinse la mano di sua madre Daphne e ricevette in cambio una stretta salda. Alzò lo sguardo verso di lei e rimase colpita dalla sua forza d’animo.
I suoi occhi grigi erano circondati da profonde occhiaie e guardavano fisso davanti a sé.
Non stava piangendo. Forse perché ormai aveva esaurito tutte le sue lacrime.
Sua madre era sempre stata una donna forte e ora lo stava dimostrando ancor di più. Spostando lo sguardo ancor più a sinistra, incontrò il volto stravolto dal dolore di suo padre Adriàn.
Lui invece era il più emotivo. Il viso era una maschera di sofferenza. Piangeva con rotti singhiozzi, facendosi scudo a tratti con la mano sinistra. Gli occhi blu erano quasi socchiusi mentre calde lacrime gli solcavano il volto, per confondersi, poi, nella poca barba.

Il quel momento un signore abbandonò il fianco di sua moglie e si fece avanti per stringere Adriàn in un abbraccio di conforto. Lui gemette più forte e nascose il volto nella spalla dell’amico.
Poi lentamente, la bara fu fatta levitare e iniziò a scendere dentro alla fossa.
Aaliyah rimase a fissare il bordo dello scavo, finché gli apparve sfuocato.

"Addio zio Restaban".

Quando giunse in fondo alla buca, sua madre la incitò a farsi avanti. Raccolsero entrambe una manciata di terra e la gettarono sulla bara scura e solitaria.
Sua madre non parlò, rimase qualche istante immobile, poi voltò lo sguardo verso di lei e Aaliyah capì. Sporse il braccio destro e lasciò cadere il fiore che aveva custodito per tutto quel tempo. Si trattava di una rosa bianca, simbolo di purezza e innocenza.

Poi un grido sofferente lacerò l’aria. Aaliyah sussultò per lo spavento ma non si voltò. Aveva riconosciuto la voce di suo padre e con la coda dell’occhio lo vide cadere in ginocchio, proprio come una signora qualche minuto prima. Lo zio di Aaliyah si fecero avanti per sorreggerlo, ma lui lo scansò con rabbia.
«No! Lasciatemi stare!»
Aaliyah pensò che sua madre lo avrebbe aiutato, ma così non fu. Daphne si premette le dita sulle labbra e lanciò un tremulo bacio alla bara. Poi si mosse e la sua bambina, che la teneva ancora per mano, la seguì. Insieme si allontanarono dalla massa di gente.
Aaliyah lanciò un ultimo sguardo alla lapide di fronte alla fossa.

'Restaban Maximilian Tomkins
Che tu possa riposare in pace fra gli angeli del cielo.'

«Daphne, Aaliyah…» era stata nonna a pronunciare i loro nomi.
Era ancora una bella signora, con i capelli castani dai riflessi biondi e gli occhi dorati. Si fece avanti e strinse fra le braccia Daphne.
Aaliyah rimase ad osservarle in silenzio, poi percepì il tocco gentile di una mano sulla spalla. Si voltò e incontrò lo sguardo caldo di suo nonno. Era sulla sedia a rotelle da sette anni e nonostante la menomazione, continuava ad esercitare la professione di professore.
«Vieni, bambina mia…» sussurrò il nonno, facendogli cenno di sedersi sulle sue gambe. Aaliyah lo accontentò. Si accoccolò contro il suo petto, gli circondò il collo con le braccia e nascose la testa bionda e riccia contro la sua forte spalla.

Molte persone che avevano assistito al funerale, li seguirono.
Nessuno, ovvero tutti, sapeva che si stavano dirigendo a Tomkins Manor.
E con quel triste corteo, si incamminarono.

   
 
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